Prima di tutto andate qui. Poi leggete quanto segue!

Li abbiamo amati negli anni ’70 quando hanno invaso la nostra televisione ma li abbiamo veramente apprezzati sul finire degli anni ’90 quando hanno invaso i nostri cinema: Anime è la parola cui in Giappone si indicano tutti i cartoni animati, ma è stata adottata nel resto del mondo per distinguere la produzione giapponese da quella proveniente da altri paesi.

Produzione che copre una straordinaria fetta del mercato cinematografico nipponico. E come sanno tutti i trentenni di oggi che all’epoca sbavavano davanti alla tv l’anime è di tutti generi: giallo, thriller, commedia e horror sono solo alcuni che abbraccia per proporci una versione animata e trasgressiva di un cinema ormai un po’ stereotipato.
Da Lupin III a Lady Oscar e da Ken il guerriero a Golden Boy, solo per citare alcuni tra i più famosi televisivi, la strada fino ad Akira e Metropolis è stata veramente breve.
Ma che cos'e’ l’anime e che cosa vuole da noi? Sicuramente vuole portare la visione cinematografica lontano da quella di un cartone disneyano: niente più mondi rassicuranti e nemmeno animaletti simpatici che parlano come gli uomini e (delle volte) si comportano anche peggio. Un disegno spigoloso, analisi sociologica e perché no antropologica e avventure anche politicamente scorrete, insomma un mondo a parte, spesso dark, spettacolare, compresso dentro fotogrammi che esaltano ogni suo dettaglio senza fare nessun sconto tra risvolti positivi e negativi.


STEAMBOY


Tanti i registi che hanno affrontato questo mondo in motion e Katsuhiro Otomo è uno tra i migliori. La sua maggiore qualità è un tratto inconfondibile, una enorme fantasia visiva anche un po’ delirante, grande attenzione alla cura dei dettagli e ritmo forsennato.

Steamboy, il suo nuovo film, è un’opera unica e straordinaria che arriva sul grande schermo sedici anni dopo l’ormai leggendario Akira, che aveva lasciato senza fiato il pubblico di tutto il mondo col suo stile originale e la sua animazione innovativa. Dalla Tokyo post atomica di Akira e la sua ambientazione fantascientifica che mescola 2001 Odissea nello spazio e Blade Runner con una perizia tecnica con pochi eguali che fanno diventare questa pellicola uno dei "Cult Movies" per eccellenza (e non solo per il cinema di animazione) passiamo a SteamBoy e la Gran Bretagna del 1851.

Steamboy, il “ragazzo a vapore”, lotta per garantire un futuro all’umanità! Per realizzare questo epico film d’animazione, che unisce la grafica bi- e tridimensionale alla tecnologia digitale, ci sono voluti dieci anni. Con un budget totale di 2,4 miliardi di yen (22 milioni di dollari), Steamboy è il film anime più costoso mai prodotto in Giappone e grazie ai continui progressi della tecnologia digitale, il regista Otomo ha potuto far uso di strumenti sempre più sofisticati per rappresentare efficacemente l’Inghilterra del XIX secolo. Con un obbiettivo duplice: garantire uno spettacolo di più di due ore di grande fascino e puntare il dito verso l'utilizzo indiscriminato del potere e ricordarci che siamo sempre noi a scegliere che uso fare del nostro ingegno. Doppio obiettivo completamente centrato!

Per approfondire ecco un link d’eccezione

http://213.203.141.42/s/steamboyyy.asp

non se ne conosce la provenienza, ma c'è un video con un servizio speciale sottotitolato in italiano, con Otomo a lavoro insieme al suo team . E inoltre troviamo un modulo per iscriversi alla proiezione in anteprima di Steamboy a Roma il 25 maggio!!!

Non chiedetemi come, ma io ci crederei se fossi in voi.