Il fenomeno delle scans dei manga è ormai cosa nota, da anni, infatti, alla classica carta si sono affiancate le 'pagine virtuali' più o meno legali che tanto fanno discutere. Nondimeno, ancora una volta l'avanzare della tecnologia sta per aprire le porte a quella che potrebbe essere una 'rivoluzione'; se prima infatti l'unico modo per fruire delle scans era il pc (con ovvi pro e contro), con l'introduzione di nuove soluzioni portatili come tablet (iPad, o quelli basati su Android, Web OS, il futuro Windows 8) ed e-book il discorso sembra assumere una sfumatura diversa.

Maga Storm

Invero, le scans hanno sempre presentato un grande vantaggio (e ciò a prescindere da discorsi poco legali) ovvero la possibilità di fruire rapidamente delle nuove uscite, e, soprattutto, di poter contare una biblioteca concentrata in un piccolissimo hard disk, con buona pace degli scaffali ricolmi e ricurvi sotto il peso di tanta carta. A tali vantaggi, tuttavia, ha sempre fatto da contraltare la scarsa portabilità di queste scans, vincolate necessariamente al desktop, o tutt'al più al notebook, 'postazioni' non certo ideali per una lettura rilassante e piacevole.

Come detto tuttavia, l'introduzione dei tablet e degli e-book ha cambiato le carte in tavola; tali dispositivi, infatti, con il loro modico peso (500 gr circa) possono essere portati ovunque, e, soprattutto nel caso degli e-book reader, la durata della batteria consente di raggiungere un livello incredibile di autonomia, addirittura due settimane.

A fronte di questa novità, vien naturale chiedersi quindi se le scans possano rappresentare il futuro dei manga. Orbene, senza dilungarsi in inutile discorsi è sufficiente osservare che la riproduzione perfetta delle tavole (ovviamente tenendo conto delle scans presenti), la vastità del catalogo, il continuo aggiornamento, la facilità con cui è possibile gestire la propria 'collezione', rendono di fatto il tablet l'arma perfetta per porre fine al dominio della tanto amata carta. In soli 500 gr è possibile disporre di una libreria immensa, riprodotta in alta qualità, talmente comoda da leggere da esser persino in grado di battere il classico volumetto.

D'altronde, al fine di comprendere meglio l'evoluzione del mercato, non si può certo ignorare il recente annuncio di Amazon, il più grande rivenditore di libri al mondo, che, anche grazie al successo del suo Kindle, ha comunicato il sorpasso nelle vendite degli e-book sui libri cartonati. Un successo non certo casuale, la tecnologia alla base degli e-book reader ha infatti compiuto dei passi da gigante, i display e-ink, grazie ad un'ampissima gradazione di grigi, riproducono alla perfezione l'effetto carta-inchiostro, consentendo di superare quell'eccessiva luminisotà degli lcd che per alcuni si rivela fastidiosa al momento della lettura.

Pertanto, considerato questo particolare contesto tecnologico, se persino nella letteratura classica l'onda degli e-book appare travolgente, nel caso dei manga è lecito pensare che sia solo una questione di tempo prima di assistere all'introduzione di questa novità, ed anzi, esperimenti del genere sono già stati effettuati in occidente, ad esempio dalla Square Enix.

Maga Rock

Certo va anche detto che, almeno per ora, gli editori nostrani non hanno certo dimostrato una grande lungimiranza sul punto, eccezion fatta per la J-pop e il suo annuncio di Torino, non si può non constare l'assurda scelta di utilizzare il flash per le c.d. preview online, scelta che di fatto esclude tutto il prolifico mercato riconducibile ai dispositivi portatili della Apple. D'altronde, come detto, la capacità di guardare al futuro non sembra essere caratteristica primaria degli editori italiani, sempre pronti ad 'attaccare' le scans illegali (come è giusto che sia), ma assolutamente incapaci di inserirsi in un processo di innovazione che, al contrario, è stato colto, con successo, dalla restante parte del mondo editoriale.

Proprio questa realtà si è resa conta che il 'passaggio' tecnologico può consentire l'accesso ad un sistema pubblicitario avanzato (simile a quello di internet), in grado di generare un flusso di denaro che, nel caso del settore dei manga, allo stato attuale pare del tutto inesistente. E la potenzialità degli introiti pubblicitari legati ai dispositivi mobili ci viene fornita proprio dal concorrente dell'iOS di Apple, ovvero il simpatico robottino Android di Google, un sistema operativo in cui è possibile accedere ad un grandissimo numero di applicazioni gratuite, rese tali grazie agli avvisi pubblicitari interni alle stesse applicazioni (un po' come l'Ad Sense di Google).

Queste premesse, aggiunte alla possibilità di non doversi confrontare con i costi di stampa e distribuzione, consentirebbero inoltre una maggiore sperimentazione sui titoli proposti, cosa che, ora come ora, pare quasi del tutto assente, tanto che, anche gli editori che amano raffigurasi come amanti della qualità, nei fatti non esitano a riproporre stancamente le opere di quei pochi mangaka dalle uova d'oro di cui hanno i diritti, con buona pace di tanti discorsi che denotano tutt'al più il complesso di superiorità che affligge non pochi addetti ai lavori.

Insomma, comunque la si voglia vedere, il mercato dei dispositivi portatili sembra essere in grado di fornire floride prospettive al settore, anche tenendo conto del fatto che, come è ovvio che sia, gli app store consentiranno agli editori di raggiungere un pubblico più ampio rispetto a quello che abitualmente frequenta le fumetterie, venendo incontro al c.d. lettore casuale, potenzialmente attratto da qualche prodotto, ma scarsamente interessato a compiere una ricerca 'attiva', che in molti casi si può rivelare diabolica, sia perché le fumetterie non esistono ovunque, sia perché, come ormai tutti sanno, la reperibilità di un manga non è sempre garantita.

Nagasarete Airantou iPad

(Sequenza foto su manga visto tramite l'app Manga Storm - iPad 2)

In questo contesto futuristico, il classico volumetto cartaceo non pare però essere destinato all'estinzione, anzi, proprio il supporto della tecnologia può essere un buono spunto per spingere gli editori a rivedere le basi del mercato stesso, riservando la pubblicazione in edizioni di lusso, e quindi da collezione, solo a quei titoli veramente meritevoli, rendendo il mercato cartaceo abbastanza simile a quello dell'animazione, ormai sorretto in buona parte proprio dallo spirito del collezionista.

Un'evoluzione che peraltro appare sempre più necessaria, basti pensare a quanto avvenuto nella patria dei manga, ovvero in Giappone, ove le riviste, concepite come mezzo ideale per assecondare il consumo usa e getta dei pendolari, hanno gradualmente ceduto il passo alla tecnologia; e se quindici anni fa in un qualsiasi treno cittadino era possibile osservare una moltitudine di persone intenta a leggere manga e riviste, al giorno d'oggi tali passatempi sono stati gradualmente sostituiti da console portatili e, soprattutto, da smarthphone. In ragione di ciò, al di là dei ragionamenti già esposti in precedenza, la questione primaria consiste proprio nel comprendere l'evoluzione del pubblico, percorrendo nuove strade in grado di preservare l'interesse del pubblico attuale e, allo stesso tempo, di attirare l'attenzione di nuovi potenziali lettori, soprattutto in Italia, ove la grande passione per i dispositivi portatili, in particolare per gli smartphone, può, come detto, aprire porte che prima risultavano essere ben serrate.

In conclusione, come la storia insegna il progresso tecnologico è veloce ed inarrestabile, pertanto, alla luce di quanto detto ed in attesa di un futuro, forse prossimo, non resta che attendere e chiedersi se effettivamente anche nei manga potremo assistere prima o poi ad una 'rivoluzione' tecnologica.