Vi sentite soli e senza il conforto di nessuno? Ebbene si, i giapponesi hanno pensato a come risolvere anche questo inconveniente. La soluzione è: abbracciarsi da soli!
Sense Roid è un particolare ed al tempo stesso strano gadget, sviluppato da un team di ricercatori giapponesi della University of Electro-Communications di Tokyo ed in particolare da Nobuhiro Takahashi, Ryuta Okazaki, Hiroyuki Okabe, Hiromi Yoshikawa, Kanako Aou, Shumpei Yamakawa, Maki Yokohama e Hiroyuki Kajimoto , ed esposto alla Laval Virtual Awards 2011.
Questo dispositivo permette di simulare un abbraccio in modo del tutto realistico: al suo interno, Sense Roid usa infatti dei sensori che vibrano simulando perfettamente i movimenti e la pressione generata dalle braccia e dal corpo, e ricreando quella piacevole sensazione di calore e benessere che si prova quando si riceve un abbraccio.
Inizialmente creato come esperimento e per scopo commerciale, una volta perfezionato, in realtà, questo sistema potrebbe essere utilizzato come una forma di terapia per persone che hanno problemi relazionali, mancanza di affetto o per massaggi terapeutici. Questo è quanto ha affermato Nobuhiro Takahashi , lo stesso scienziato che ha inventato la Kissing Machine, un dispositivo per potersi baciare a distanza via Internet.
Vi lasciamo infine al video rilasciato dalla DigInfo Tv su Youtube:
Fonti Consultate:
Digitalici
DigInfo Tv
Poi non oso immaginare se i circuiti andassero in pappa e il manichino si mettesse a stringere sempre più forte >_<
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Chiamate la croce verde
Oppure un buon neurologo <.<'
Però bisogna sperare che uno non rimanga ''stritolato'' dal troppo affetto >__<
Non so quanti di noi siano soli, ma io non sono ancora arrivato a questa fase...per fortuna.
che poi se ci si vuole abbracciare da soli non servono supporti =/
<i>potrebbe essere utilizzato come una forma di terapia per persone che hanno problemi relazionali, mancanza di affetto o per massaggi terapeutici.</i>
già questo è diverso, però
Giappone= manicomio a cielo aperto
XD
Demenzialità a parte (e ce ne sono tante a questo mondo...) per coloro che hanno problemi relazionali la soluzione migliore è un bel calcio nel deretano e dirgli di piantarla di farsi delle seghe mentali, il mondo non è fatto di cannibali e le persone sono sempre ben disposte anche ad una semplice conversazione (avendo fatto una miriade di lavori a contatto con il pubblico - è più bello dire con le persone però... - mi sono accorto di quanto sia piacevole parlare con persone di cui non sai nemmeno il nome), quindi diamoci un taglio e iniziamo a comunicare a voce - io osteggio anche i social network e, da un po' di tempo, roba come messenger e skype...
Mi sa proprio di un mega nerd FOREVER ALONE!!
non ci crederai sono le 2 di notte e appena ho aperto la notizia volevo subito scrivere "forever alone", poi ho visto la tua immagine e non ho potuto far altro che scoppiare a ridere...ci manca solo che sveglio chi dorme...ahahahahahahah
no dai scherzi a parte ma questa è la cosa più forever alone che abbia mai visto.... "meme" o no, se si guarda da un altro lato, risulta squallidino e pure preoccupante. si parla di terapia per gente con problemi relazionali, ma non mi stupisco che questo accada in GIappone. purtroppo una serie di conseguenze e situazioni da cui scaturiscono determinati stili di vita in alcuni casi davvero poco rilassanti, che castrano la vita sociale.
Credo anche che all'acquisto di stò affare saranno esentati i lottatori di sumo e di Wrestling!
Mi viene da pensare soprattutto: ma è forse la mentalità giapponese troppo sensibile, si sentono realmente così soli, o tali invenzioni sono una sorta di "prevenire è meglio che curare"? In particolare in questo caso, ma un abbraccio con se stessi che senso ha? Si possono ricreare tutte le vibrazioni proprie di un corpo umano quanto si vuole, ma il cervello sa che dall'altra parte c'è una macchina e non una persona che ti accoglie, e non questo ciò che si cerca in un abbraccio, accettazione e desiderio di protezione da un'altra persona?
E questo manichino è la riprova della deriva mentale di questo secolo.
Capisco l'esigenza, ma non approvo.
Capisco che possa essere usato come aiuto per i casi che hanno particolarmente difficoltà a relazionarsi, ma non trovo che questo sia il modo giusto per sconfiggere la solitudine per le persone che questi problemi non ne hanno.
Però che tecnologia @_@
Sinceramente non vedo che patologie possa curare, al massimo ne fa venire delle altre rendendoti ancora più isolato e chiuso.
Poi se lui è quello che ha inventato i baci a distanza mi viene da chiedermi: ma sta facendo di tutto per creare cose che aiutino ad isolare ancora di più la gente ed evitare che questa interagisca? Perchè se ora ci si abbraccia ognuno per i fatti propri e ci si bacia a distanza... non immagino come potrà essere un'eventuale vita di coppia in futuro secondo lui...
Dov'è finita l'emozione di guardarsi negli occhi, sentire le campane, farfalline nello stomaco, arrossire, sentire le sue "vere" braccia, la sua mano... we queste sono cose che una macchina non può sostituire!!
Per lo scopo terapeutico.... ho sempre pensato che le mani fossero trasmettitori di energia, di calore, di forza... anche in quello una mano vera e la forza di una mano vera è insostituibile... forse sbaglio ma.. penso che la vera terapia sia un abbraccio vero... perchè senti l'affetto e l'incoraggiamento di una persona cara non di un chip o di fili
Secondo me è un'arma a doppio taglio...i gadget di questo tipo invogliano ancora di più alla solitudine e alla completa autonomia dai contatti umani!!
Oltretutto finchè si continuerà a ignorare un certo fatto, non si potrà mai capire la relazione "strana" tra giapponesi e tecnologia: mi riferisco alla loro concezione animista del mondo, caposaldo dello shintoismo, secondo la quale anche gli oggetti posseggono un'anima.
Unico difetto forse è la consapevolezza che comunque quello che ti abbraccia non è un'altra persona... questo a lungo andare non potrebbe portare ulteriormente a sentirsi soli? secondo me il vero supporto dovrebbe scaturire dai legami creati con gli altri... solo con l'interazione e il confronto si può crescere.
In ogni caso, apprezzo tantissimo che i jappi riescano a tirar fuori tanta creatività e che soprattutto lascino spazio a così tanti modi di pensare e sperimentare. In questo senso, penso che siano più "liberi" mentalmente di tanti altri! Non bisogna mai soffocare un'idea, xkè considerata strana o paricolare ^^
vebè se ora anche gli abbracci diventano cose del genere devo dire che stiamo messi davvero male, abbiamo toccato il fondo ._.
Qui per le persone con problemi relazionali mi sembra molto in voga la biodanza in cui tra le varie cose ci si abbraccia, si fa in gruppo e ha un senso. L'uso di un macchinario a mio parere fa perdere valore all'abbraccio che in fin dei conti è un modo per comunicare affetto o vicinanza tra due persone.
Per quanto riguarda la notizia in sé, beh, capisco che c'è chi possa avere carenze d'affetto perché magari impossibilitato dalla timidezza o dalla sua particolare situazione a stabilire sincere relazioni con l' "altro", o più specificatamente con l'altro sesso, tuttavia ritengo che quando si è soli non ci sia miglior compagno che noi stessi, nonché i nostri pensieri, che ci tengono compagnia come nessun altro potrebbe fare. Tuttavia capisco quanto certe situazioni specifiche possano rivelarsi particolari e delicate quindi credo che per iniziare una data persona ad aprirsi col mondo esterno non sia poi così male magari aiutarlo per mezzo di una terapia che sfrutti questo macchinario - che poi non ho capito bene come funziona non avendo visto il video... - ...
Sapessi quante ne dicono sull'America... Io continuo a pregare che l'ambasciata americana non legga mai certi post scritti quando si parla di live action americani basati sui manga...
(il manichino, non Nobuhiro...)
Non ha detto che il loro proposito era quello di sostituire un abbraccio robotico all'abbraccio umano...Egli sostiene che sono partiti dall'assunto che il grado di soddisfazione di un abbraccio dipende da cosa rappresenta per noi la persona con cui lo si scambia. Ad esempio non si riceve nessuna gratificazione dall'abbraccio con un estraneo, mentre si trae un senso di gratificazione e sicurezza dall'abbracciare il proprio amato. In sostanza, il beneficio dell'abbraccio dipende dal grado di intimità che si ha con la persona. Partendo da questo presupposto, i ricercatori si sono chiesti quale potrebbe essere l'effetto di abbracciare se stessi, dato che ognuno rappresenta per se stesso il soggetto con cui si ha il massimo grado di confidenza. Da questo interrogativo, è nata questa sperimentazione, che se perfezionata, potrebbe avere un'utilità a livello terapeutico non solo in campo psicologico, ma anche per la possibilità di praticare un automassaggio...
In poche parole, non si sta cercando di ricreare un amato virtuale...
captain obvious?
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