Come certamente saprete, nell'ultimo periodo la rete web italiana è entrata in stato di agitazione a causa dell'ormai famigerata delibera dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) a tutela del diritto d'autore. Ebbene, ieri questa temuta delibera è stata finalmente approvata (in realtà si tratta di uno schema di delibera), e ora seguiranno 60 giorni di consultazioni pubbliche sul testo, che comunque appare decisamente diverso da quello che era stato prefigurato nei giorni passati.

Invero, che una tutela del diritto d'autore specifica per la rete sia necessaria pare indiscutibile, semmai è giusto interrogarsi sul come attuarla, e in questo la delibera Agcom non sembra certo aver scelto la strada migliore. La prima contestazione mossa all'Autorità, infatti, è quella di aver scelto un sistema di natura squisitamente amministrativa, in cui il titolare del diritto d'autore, tramite una semplice denuncia all'Agcom, può dare avvio ad un procedimento caratterizzato da tempi estremamente brevi, e ciò soprattutto a danno del denunciato, non messo in condizione di poter esercitare in modo ottimale il proprio diritto di difesa.
Non solo, a prescindere da quest'aspetto, la disposizione che più ha sconvolto il mondo di internet è senza dubbio quella che consente all'Autorità, in caso di mancata rimozione volontaria dei contenuti giudicati coperti da diritto d'autore, di ordinarne la rimozione selettiva. Di tale disposizione, invero, sono state fornite molteplici versioni, in particolare si è parlato di un oscuramento totale o di un blocco ip per i siti esteri, e non sempre si è fatta una corretta informazione (i provvedimenti Agcom sono sempre impugnabili innanzi al T.A.R. Lazio), di certo il testo approvato il 6 luglio è decisamente più 'morbido' di quanto era stato prefigurato e, come precisato nel comunicato dell'Agcom, la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti.

Allo stesso tempo, è opportuno osservare che lo schema delibera approvato non è destinato ad avere applicazione nei confronti di siti privi di finalità commerciali, e più genericamente privi di scopo di lucro. Parimenti, sono esclusi dal campo applicativo della delibera anche i siti atti ad esercitare il diritto di cronaca e di critica. Infine, in linea con quanto già sancito dalla legge sul diritto d'autore, non ricadono nella nuova normativa l'uso didattico e scientifico di materiale protetto da diritto d'autore, così come la riproduzione parziale dello stesso inidonea a lederne il valore commerciale.
Ciò detto, vi riportiamo un articolo tratto dal sito web del Corriere della Sera (per l'articolo intero cliccate il link) che spiega in modo preciso ed esauriente la natura del provvedimento adottato e gli effetti che esso è destinato ad avere nella vita di tutti i giorni.
ROMA - L'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato con sette voti a favore, un astenuto e un voto contrario lo schema di regolamento sul diritto d'autore che, nell'attesa dei giorni scorsi, aveva scatenato la protesta della rete, e che viene posto ora ad una consultazione pubblica di 60 giorni. In questo intervallo, tutti i soggetti interessati potranno fare pervenire proposte e osservazioni al testo che al momento è dunque solo provvisorio. Lo schema prevede che per la rimozione dei contenuti coperti da copyright, «la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti». . (continua...)

Invero, che una tutela del diritto d'autore specifica per la rete sia necessaria pare indiscutibile, semmai è giusto interrogarsi sul come attuarla, e in questo la delibera Agcom non sembra certo aver scelto la strada migliore. La prima contestazione mossa all'Autorità, infatti, è quella di aver scelto un sistema di natura squisitamente amministrativa, in cui il titolare del diritto d'autore, tramite una semplice denuncia all'Agcom, può dare avvio ad un procedimento caratterizzato da tempi estremamente brevi, e ciò soprattutto a danno del denunciato, non messo in condizione di poter esercitare in modo ottimale il proprio diritto di difesa.
Non solo, a prescindere da quest'aspetto, la disposizione che più ha sconvolto il mondo di internet è senza dubbio quella che consente all'Autorità, in caso di mancata rimozione volontaria dei contenuti giudicati coperti da diritto d'autore, di ordinarne la rimozione selettiva. Di tale disposizione, invero, sono state fornite molteplici versioni, in particolare si è parlato di un oscuramento totale o di un blocco ip per i siti esteri, e non sempre si è fatta una corretta informazione (i provvedimenti Agcom sono sempre impugnabili innanzi al T.A.R. Lazio), di certo il testo approvato il 6 luglio è decisamente più 'morbido' di quanto era stato prefigurato e, come precisato nel comunicato dell'Agcom, la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti.

Allo stesso tempo, è opportuno osservare che lo schema delibera approvato non è destinato ad avere applicazione nei confronti di siti privi di finalità commerciali, e più genericamente privi di scopo di lucro. Parimenti, sono esclusi dal campo applicativo della delibera anche i siti atti ad esercitare il diritto di cronaca e di critica. Infine, in linea con quanto già sancito dalla legge sul diritto d'autore, non ricadono nella nuova normativa l'uso didattico e scientifico di materiale protetto da diritto d'autore, così come la riproduzione parziale dello stesso inidonea a lederne il valore commerciale.
Ciò detto, vi riportiamo un articolo tratto dal sito web del Corriere della Sera (per l'articolo intero cliccate il link) che spiega in modo preciso ed esauriente la natura del provvedimento adottato e gli effetti che esso è destinato ad avere nella vita di tutti i giorni.
ROMA - L'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato con sette voti a favore, un astenuto e un voto contrario lo schema di regolamento sul diritto d'autore che, nell'attesa dei giorni scorsi, aveva scatenato la protesta della rete, e che viene posto ora ad una consultazione pubblica di 60 giorni. In questo intervallo, tutti i soggetti interessati potranno fare pervenire proposte e osservazioni al testo che al momento è dunque solo provvisorio. Lo schema prevede che per la rimozione dei contenuti coperti da copyright, «la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti». . (continua...)
I testo non è definitivo, ci stanno 60 giorni nei quali possono modificarlo a loro piacimento e inserirci anche altro, le associazioni dei consumatori hanno già detto che sono stati ascoltati per poi essere ignorati negli ultimi giorni solo per tenerseli a bada. Ignobile.
C'è molto di più sotto di quanto immagini e quando è il governo a mettere le mani sui contenuti liberi non è mai favore del cittadino e dell informazione libera, mai.
Se non ci vedi il marcio pazienza, è una tua opinione, l'importante è che chi conta sappia e che i più sappiano.
Riguardo a ciò che in teoria è tutelato, beh... hai idea di quanti video da YouTube perfettamente legali e di controinformazione sono stati rimossi senza un motivo plausibile? C'era un sito che raccoglieva questi link, ma è stato oscurato...
Per questo non riesco a fidarmi...
Certo che copre anche il testo... peccato che questa delibera non venga applicata se non c'è lucro (come nel caso del giornalista freelance, a meno che non venda articoli altrui a suo nome). Per il suo 'diritto' di cronaca c'è già un'altra legge che glielo permette di fare senza problemi (sia di citare testi altrui che mostrare spezzoni video entro un certo limite)
"ma non solo, su YT già ci stanno migliaia di video scomodi che potrebbero ricadere in questa delibera in quanto contengono spezzoni o semplici tracce audio che ad esempio ms potrebbe reclamare."
Se non c'è lucro la delibera non viene applicata (come ancora in questo caso). YT è un sito fatto per contenere video personali (o comunque non istituzionali). Durante la registrazione a YT viene vietato di inserire video contenente audio/video coperto da diritto d'autore (e viene accettato dall'utente che si registra) per cui non c'è da meravigliarsi se uno carica una musica intera e viene bloccata o se pubblica link di puntate di Mai Dire Martedì o puntate divise in parti di intere trasmissioni tv/anime e poi queste ultime vengono bloccate. Ma vengono bloccate non per la delibera, ma per lo 'statuto' stesso di YouTube. Adesso ci manca solo che salti fuori qualcuno che dice che questa delibera bloccherebbe anche i link a MegaUpload dei fanzubb e siamo a posto...
RyoGo: "Senti, puoi fare la morale a me che ho trovato la "scappatoia" senza problemi,"
A parte che la morale non te la voglio proprio fare (chi non ha scaricato in vita sua? Ma almeno non ho la faccia tosta di passare come un santo), ma soprattutto la tua 'scappatoia' non funziona proprio XD
"ma credi che chi carica i fansub o le registrazioni tv su YouTube non lo sappia? Eppure lo fanno e se ne fregano, non condannare me che lo dico apertamente"
Certo che lo sanno e certo anche che se ne fregano. Però questi mica si possono lamentare (anche se hanno pure il coraggio di lamentarsi, e chiedono libertà d'espressione) se poi YT gli blocca il video (cosa che comunque fa non per questa delibera, ma appunto perchè l'utente ha sottoscritto una cosa che poi non mantiene)
"Riguardo a ciò che in teoria è tutelato, beh... hai idea di quanti video da YouTube perfettamente legali e di controinformazione sono stati rimossi senza un motivo plausibile? C'era un sito che raccoglieva questi link, ma è stato oscurato..."
No, non ne ho idea... dimmelo te e magari scrivici pure il nome del sito oscurato. Se YT ha bloccato i video evidentemente usava video legali con audio illegali (furbo lui) o altre cose simili. Non ho mai letto di canali di YT perfettamente legali che sono stati oscurati (idem per i siti). Dove si può leggere l'accaduto?
grandissimo, record di pollici verdi e vorrei vedere! beh, immaturi a parte è una questione seria, molto seria.
ahah ancora gente che ha il coraggio di mettere pollici rossi..PENOSO AHAHAH! chi desidera OSCURARE la libertà d'espressione è solo un vigliacco prepotente malfidato.
a parte che è scattata una discussione niente male
Facebook ha fatto scattare le rivoluzioni in tutto il medioriente, a dirla tutta internet è un mezzo potentissimo di unione globale, fa paura a tutti perchè non ci sono giornalisti a dare notizie pianificate e artefatte a cui molti polli crederanno.
sicuramente la storia dei diritti e la legalizzazione del download è corretta, chiaramente sono d'accordo, ma si dovrebbe operare con cautela e con giustizia, comprendete? GIUSTIZIA! ma dove sta la giustizia in Italia ??!?!?!!?!?!?!
chiaramente non è mia intenzione alimentare polemiche, figuriamoci... ma di fronte a certe cose... come si fa a non indignarsi... certamente è anche sbagliato fasciarsi la testa prima di batterla, vedremo un pò come procederà tutto questo, ma (spero di sbagliarmi) sono pessimista.
OK, scusate, forse sto andando fuori tema.... magari qua a nessuno frega degli AMV.
Spero che almeno le serie fansubbate inedite in Italia non ne risentano..... (grazie al fansub ho conosciuto, come tutti voi, anime meravigliosi... su tutti Byousoku.... che altrimenti non avrei mai avuto l'opportunità di apprezzare).
http://tramaci.org/tramacio5
Però non mi sembra molto aggiornato, e molti video in effetti contengono parti probabilmente protette da copyright (quasi tutta roba di Beppe Grillo, ma se guardi ci sono anche video di giornalisti indipendenti).
In compenso mi ricordo che c'era gente che si lamentò di veder rimossi alcuni video contro la mafia... dovrei tornare a informarmi bene...
Comunque, ecco un elenco degli argomenti censurati fatto tempo fa da chi gestisce quel sito
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http://punto-informatico.it/3211826/PI/Commenti/ammazza-internet-ancora-un-rischio.aspx
Si dice che sono stati censurati video contenente certi argomenti e vengono mostrate immagini ferme... peccato che quelle immagini hanno il logo di un'emittente televisiva e (forse, non si sa) in quei video si usava pure musica protetta da diritti. Certo quel video *contro* la censura ha censurato di dire ciò (molto obiettivo eh!) ma sorvoliamo... ^^;
Stiamo parlando di cose ridicole... alcuni video censurati provengono addirittura da Repubblica (quotidiano notoriamente di sinistra) che, come solito, predica bene e razzola male (il quotidiano intendo) oppure video presi da mediaset, rai, la7, sky etc (e il bello è che in quel video LO DICE ANCHE!!! XD). Certo gli argomenti forse erano anche interessanti (nessuno lo nega) peccato che siano tutti video protetti da copyright del canale televisivo (e ti credo che viene cancellato). In pratica erano tutti video già andati in onda (quindi censura di COSA?! Se sono andati in onda su tv nazionale poteva vederli CHIUNQUE.) che giustamente sono stati bloccati in quanto violavano ->i termini di utilizzo di YT<-
Vi fate talmente condizionare dai sinistrorsi e da chi non ne capisce nulla di Internet (i politici in generale) che non notate che Travaglio ha un suo canale coi video TUTTI presenti (e sono contro Berlusconi), che i discorsi di AnnoZero sono in gran parte presenti su YT postati da 'RAI' direttamente, che il partito IDV ha un suo canale dove posta sempre video contro il governo/referendum/nucleare etc. Tutti rigorosamente NON censurati... Beh certo questa 'non censura' a noi non interessa... ci interessa la censura di quei poveri utenti che usano video presi dalla tv (protetti da copyright) e magari ci accoppiano musiche di un qualche gruppo noto (protetto da copyright) e inneggiamo alla censura o al diritto di cronaca se YT poi cancella questi video pensando sia per favorire il governo o per censurare e basta XD
Maddai.... ma su....
@mochan: "...Ryogo lo ha spiegato bene a cosa serve il copyright, oltre che alle lobbies anche per altri tornaconti personali. E' palese."
E' palese che tutti (o quasi, non ho letto tutto) i casi in cui temevate la "censura" vi ho 'dimostrato' che la delibera o non si applica o se si applica è perchè c'è violazione reale di copyright ma che comunque c'è il contraddittorio a disposizione dove le parti si confrontano prima dell'eventuale rimozione/oscuramento. I video rimossi da YT semplicemente violano i termini che ogni utente che si registra accetta e nulla ha a che vedere con la delibera in oggetto.
E' palese anche che qualcuno qui fa l''indiano' facendo (volutamente) finta di non capire dicendo che le cose 'stanno così' senza argomentare.
E nel video viene spiegato che se ormai è tanto diffuso e visualizzato, capiscono che è inutile rimuoverlo, ma qui bisognerebbe vedere se è vero...
Volete vedere che andrà a finire come per il decreto Romani? Ovvero che la AGCOM deve fare da censore per la rete...
Con l'AGCOM che rispose che come legge è una porcata, e quindi non la applicò.
Mi sa che qui è lo stesso.
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