
E' il periodo dei videogiochi all'avanguardia, quelli poligonali della Sony Playstation, del Nintendo 64 e del Sega Saturn e Dreamcast.
Il periodo del boom di Internet, che finalmente diventa fenomeno di massa in tutto il mondo, e dei primi giochi online.
Nascono manga e anime come Corrector Yui o telefilm come Denkou Choujin Gridman/Super Human Samurai Cyber Squad che fanno della rete informatica il loro fulcro, immaginandola come un vero e proprio mondo a sè, che vive parallelamente al nostro. C'è ansia, curiosità e paura per il futuristico 2000 che è di lì a venire e per il tanto chiacchierato Millenium Bug che si porterà con sé al suo arrivo.
Esplode il boom dei Tamagotchi, animaletti virtuali da allevare, e dei Pokemon, videogioco di ruolo Nintendo basato su mostriciattoli di fantasia da catturare, far crescere e combattere fra loro e destinato a sempre più crescenti fortune.
E' in questo contesto che nasce e si sviluppa un altro fenomeno, che assimila tutti gli elementi di questo periodo, quello dei Digimon.
I Digimon (デジモン Dejimon, crasi di デジタル Dejitaru/Digital e モンスターMonsutā/Monster) nascono nel 1997, periodo in cui la popolarità dei Pokemon Nintendo andava crescendo per via dell'inizio della serie a cartoni animati a loro dedicata.
Padre dei Digimon è Akiyoshi Hongo, misterioso nome dietro a tutte le produzioni legate al franchise ma di cui non si conoscono molte informazioni.
La casa produttrice è la Bandai, già madre del Tamagotchi, che lancia sul mercato una versione aggiornata del popolare giocattolo. I Digimon V-Pet (Virtual Pet) sono dei Tamagotchi più complessi, che rendono possibile non soltanto allevare e far crescere (i Digimon, come il pulcino alieno del Tamagotchi, cambiano forma man mano che crescono) il piccolo mostro contenuto al loro interno, ma anche connettere due dispositivi per far combattere fra loro le creature dei due giochi.
Pian piano, il fenomeno dei Digimon si allarga e la casa produttrice Bandai immette sul mercato non soltanto numerose versioni differenti del V-Pet, ma anche giochi di carte, pupazzi e videogiochi (il primo titolo dei Digimon esce nel 1998 per il Sega Saturn).
Come per tutti i grandi fenomeni mediatici di questo tipo, anche per i Digimon nasce un adattamento manga, C'mon Digimon, disegnato da Hiroshi Izawa e pubblicato nel 1997 su V-Jump di Shueisha, rivista dedicata ai videogiochi a cui i Digimon saranno inscindibilmente legati.
Concluso questo, lo stesso autore si metterà all'opera su un secondo manga, decisamente più fortunato.
Digimon Adventure V - Tamer 01 (Dejimon Adobenchā V-Teimā 01) occuperà le pagine di V-Jump dal 1998 al 2003, finendo raccolto in nove volumi.
Protagonista della storia è un bambino del mondo reale che viene trasportato in un mondo parallelo abitato da creature chiamate Digimon e che insieme ad un mostriciattolo di nome Zeromaru lotta per salvare il mondo digitale dalle oscure trame di Daemon.
Il successo del manga permetterà a quel bambino, Taichi Yagami, di continuare a vivere nuove avventure, seppure in un diverso formato. E' il momento, per i Digimon, di espandersi verso un nuovo settore, quello che darà loro la maggior popolarità: l'animazione.
ADVENTURE 01: MONDI DIGITALI DI FINE MILLENNIO

Protagonista della storia è un bambino che i fans di Digimon Adventure V - Tamer 01 ben conoscevano, ossia Taichi Yagami, anche se la sua storia è qui riscritta in maniera differente rispetto al manga e il personaggio è più giovane anagraficamente. Taichi, un bambino giapponese come tanti altri, assiste alla nascita nel mondo reale di un Digimon, un mostro proveniente da un mondo digitale. Lui e la sorellina Hikari si prendono cura del piccolo Koromon, che cresce attraversando numerosi stadi evolutivi per giungere poi alla battaglia contro un altro mostro digitale arrivato nel mondo degli umani, il gigantesco Parrotmon.
Grandi nomi sono coinvolti nella realizzazione del corto, a partire dal regista, l'oggi celebre Mamoru Hosoda (La ragazza che saltava nel tempo), per continuare con la sceneggiatrice Reiko Yoshida (Tokyo Mew Mew, Virtua Fighter). Il character design è affidato a Katsuyoshi Nakatsuru (Dragon Ball, Dr. Slump & Arale, Beet Vandel Buster), mentre la colonna sonora al compianto Takanori Arisawa (Sailor Moon).
I tre personaggi principali Taichi, Hikari e Koromon/Agumon/Greymon hanno rispettivamente le voci di Toshiko Fujita (Dai in Dai no daibouken, Rui in Cat's Eye, Mamiya in Hokuto no Ken), Kae Araki (Chibiusa in Sailor Moon, Miaka in Fushigi Yuugi, Felicia in Darkstalkers) e Chika Sakamoto (Yaten/Sailor Star Healer in SailorStars, Daisuke in Ginga Nagareboshi Gin).
Il cortometraggio si colloca come ideale prequel per una serie televisiva realizzata dalla Toei Animation che debutta sugli schermi televisivi il giorno successivo all'uscita nei cinema di Digimon Adventure e che porta lo stesso titolo. Digimon Adventure (o Digimon Adventure 01) che dir si voglia, occupa i palinsesti televisivi per 54 puntate, fra il Marzo del 1999 e quello del 2000.
Gran parte dello staff che realizzò il cortometraggio è riconfermata per la serie televisiva, da Katsuyoshi Nakatsuru a Takanori Arisawa, da Reiko Yoshida ai tre doppiatori succitati, che riprendono i loro ruoli.
Cambia invece la regia, ora affidata a Hiroyuki Kakudou (Aoki Densetsu Shoot, Dragon Ball GT, One Piece) e si aggiungono numerosi doppiatori importanti, da Ai Maeda a Chikao Ohtsuka, da Masami Kikuchi a Junko Takeuchi, per caratterizzare i protagonisti umani e i numerosissimi mostri virtuali.
Digimon Adventure 01 è la storia di sette bambini giapponesi: Taichi Yagami, Yamato Ishida, Sora Takenouchi, Koushirou Izumi, Mimi Tachikawa, Jou Kido e Takeru Takaishi (ai quali si aggiungerà, nella seconda parte della serie, anche Hikari, la sorella minore di Taichi vista nel prequel cinematografico). Durante un campo estivo, i ragazzi vengono trasportati misteriosamente in un mondo parallelo, Digiworld, composto di dati digitali e abitato da creature mostruose, i Digimon. Fra questi, otto creature si uniranno rispettivamente ai "bambini prescelti": Agumon, Gabumon, Piyomon, Tentomon, Palmon, Gomamon, Patamon e Tailmon. Traendo forza dal legame che li unisce con i loro rispettivi partner, questi possono trasformarsi in stadi evolutivi via via più potenti mediante il dispositivo elettronico chiamato Digivice (fedelissima riproduzione del Digimon V - Pet della Bandai) di cui ognuno dei protagonisti è in possesso.
L'avventura dei ragazzi e dei mostriciattoli digitali dapprima assume le connotazioni di una prova di sopravvivenza. I protagonisti, che non si conoscevano se non di vista o sommariamente prima del campo estivo, dovranno imparare a cavarsela da soli in un mondo ostile e fantastico, esplorandone ogni anfratto e apprendendone i luoghi e le caratteristiche e appianando le loro divergenze caratteriali in favore di un obbiettivo comune. In seguito, quella dei bambini prescelti diventa una battaglia per la salvezza del mondo, digitale o umano che sia, da tutta una serie di creature malefiche che intendono soggiogarlo.
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Questo mi ricorda che devo finire di vedere la seconda serie e guardarmi la Tamers...
Riguardo ai videogame invece bisogna ammettere che Pokémon Blu/Red era una spanna avanti rispetto a DigimonWorld. Nonostante il secondo Girasse su PlayStation
Ma i Digimon -_-'
Li presi subito per quel che erano, ossia la bruttissima copia dei pokemon loro stessi nati come fenomeno commerciale...
Vade retro!!!
Detto questo tanto di cappello per Koty che s'impegna in questi approfonditi scritti.
Devo obbligatoriamente scindere il mio disprezzo per l'opera dal rispetto per chi ci regala tali approfondimenti.
Mi è sempre piaciuto, ma ora l'ho perso parecchio di vista. Avrei parecchio da recuperare ma l'interesse è un po' scemato.
Ho provato a giocare ad un videogioco, che ripercorreva la storia della prima serie, ma era di una linearità disarmante.
Ricordo che qualche tempo fa provai a riguardare le varie serie, ma le ho trovate incredibilmente infantili...ah eppure mi avevano emozionato così tanto T-T
L'influenza dei Pokemon è innegabile, eppure non li considero la loro brutta copia. I Digimon avevano un loro perché.
Il primo film del 1999 era un gran bel film, e se non ricordo male anche abbastanza "adulto" per essere il film di una serie animata per bambini. (un po' come il primo film dei Pokemon, ma in maniera ancora maggiore).
Si vedeva l'influenza di Mamoru Hosoda, futuro regista de la ragazza che saltava nel tempo e Summer wars, sia per disegni che per tematiche.
Con il Bolero di Ravel in sottofondo! *_*
>>protagonisti, che non si conoscevano se non di vista o sommariamente prima del campo estivo
è una cosa che mi sono sempre chiesto, ovvero, il rapporto tra digiprescelti. Penso che si conoscano tramite la scuola perché Taichi fa spesso riferimento ad accaduti precedenti che coinvolgono anche gli altri
DIGIMON 2
>>il quale viene esplorato in gran parte delle sue nazioni, coi protagonisti in azione in Francia, America, Cina, Russia e altri paesi che non siano il solo Giappone.
Pacchianata. Da cartoline anni '50.
DIGIMON TAMERS
Un thriller urbano, ambientato in un Giappone realistico e inquietante che si contamina con elementi fantascientifici e tocca tematiche piuttosto mature per una serie per bambini. Una storia affascinante che si distacca quasi completamente da ciò che Digimon era stato sino a quel momento, riuscendo a portare il franchise al suo estremo.
Ti dimentichi della post battaglia con Etemon di DG1, dove Taichi si ritrova ad Odaiba (città futuristica se ce nè una) e torna a casa dalla sorella in uno scenario onirico e impenetrabile.
Digimon Adventure senza fare falsa retorica (Tokyo magnitude) o giochi di luce tra bene e male (Tamers) è riuscito a contestualizzare la tematica della catastrofe inserendola nel ritmo narrativo con scioltezza (Mi riferisco alla saga Miyotismon sempre ambientate ad Odaiba, precisamente quando la città viene attaccata e i digiprescelti si ritrovano, ognuno con la propria famiglia e storia, intenti a far evacuare e proteggere i loro cari.
Comunque anche la ricerca dell' ottavo digiprescelto con la redenzione di Gatomon, o l'allontanamento di Yamato dal gruppo, lasciano parecchi spunti che Tamers li ha esaltati, ma non inventati.
DIGIMON FRONTIER
Bella l'idea della teconologia steam che fornisce all' anime molti tempi morti tra un viaggio e l'altro, che fa immedesimare ancora di piu' lo spettatore con Digiworld. Meno, come dici tu, l'eccessiva linearità della trama principale.
Gli altri non li ho visti e non credo di farlo. Farai anche una recensione sui Pokémon? magari facendo qualche analogia impietosa con DIGIMON
Un po' come dire che ogni super robot successivo a Mazinga Z è una brutta copia commerciale...
Non è così, c'è gente che afferma con convinzione che l'ultima serie dei Digimon sia tra le più psicologiche mai create, secondo alcuni pure nettamente superiori a Evangelion (ma non sono parole mie non conoscendo questa serie, prendetele molto con le pinze), e Monster Rancher è ben più "realistico" dal punto di vista evolutivo.
Solo perchè la partenza è comune non vuol dire che anche l'arrivo lo sia, altrimenti dopo Sailor Moon non avrebbero senso le Pretty Cure e Madoka Magica.
Complimenti a Kotaro per l'immenso dossier
I Digimon fanno parte della mia infanzia, sono molto legata alla prima serie, ma ho adorato più di tutte la terza che è assolutamente splendida *_* mi ero invaghita di Renamon eh eh eh. Ottimo approfondimento!
non immaginavo ci fossero così tante serie dopo le canoniche 2-3 viste sulla rai..
Li trovavo espressione di una maggiore maturità rispetto a quest'ultimi, e ancora oggi li apprezzo molto. Mi sono ritrovato un mese fa circa a desiderare di riascoltare la sigla italiana della prima serie. L'avro riascoltata circa una decina di volte in pochi giorni.
Complimenti per il dossier, inaspettato quanto non banale e piacevolmente esaustivo. Mi fa piacere che Kotaro si sia reso conto di rendere merito a questa serie con un bello scritto.
Indipercui non si può dire "meglio i Pokémon dei Digimon" o "meglio di Digimon dei Pokémon", sono due anime di due tipi completamente differenti, eccezion fatta per il nome
Detto ciò, ho amato tutte e quattro le serie, la seconda, essendo la prima che ho seguito, un po' di più, ma è innegabile che la terza sia di livello elevatissimo in termini di, beh, tutto
E la scena di Omnimon/Omegamon è di una phigaggine assurda
La grande cura spesa per il doppiaggio fu riscontrabile anche nel messaggio di commiato per il doppiatore Maurizio Romano, voce di Agunimon, scomparso in un incidente stradale durante il doppiaggio della serie. Al termine del decimo episodio, l'ultimo da lui realizzato prima di passare il testimone a Danilo Di Martino, fu trasmesso per qualche secondo un commovente saluto con il suo personaggio sullo sfondo.
Quante youngly tears versate, illo tempore ç_____ç
Complimentoni al Tovarich per il dossier ù.ù
Peccato che la quinta serie e le successive non siano mai arrivate qui in Italia! Rai, ma cosa combini? Ti seghi la tua risposta ai Pokemon di (fu) Mediaset, ora K2?
Sicuramente aveva e ha tutt'ora dei punti forti che possono far breccia nei bambini e ogni puntata si lascia guardare volentieri e senza grosse pretese, ma credo l'anime dei Digimon fosse ad un altro livello e avesse ben altre pretese, siccome proponeva una trama e tematiche di ben altro spessore, che solo chi l'ha seguito attentamente ha potuto apprezzare.
L'equazione Digimon = brutta copia dei Pokèmon è quindi una delle cose più superficiali che si possa dire.
Ma sarà il caso di dargli un'occhiata dopo tutto questo tempo, considerando che le prime due serie ormai non me le ricordo più benissimo e quindi sarebbe un po' come un reebot per me.
Credo che il punto sia questo: dando per scontato che questi sono prodotti comunque rivolti ad appassionati di mostriciattoli e affini (e quindi anche otaku), se ci si vuole limitare alla visione dell'anime, meglio i Digimon; ma se invece si vuole giocare i Pokemon vincono su tutta la linea.
Sarei maggiormente interessato a Digimon Tamers, visto chi ci ha lavorato sopra, anche se questa mania di chiamare tutti i mostrilli con nomi che finiscono per -mon mi fa venire il mal di mare soltanto a pensarci. Dovrò farmi coraggio, qualora decidessi di recuperarlo.
Nel corso del tempo, mi sono sempre portato avanti. Ammetto, però, che le prime serie realizzate e la trilogia che compone Digimon the Movie restano, a mio parere, imbattuti. Complimenti per il dossier; uno di quelli che mi sono maggiormente interessati negli ultimi tempi.
Altro che i Pokémon, non c'è paragone. Livello nettamente superiore.
che dire, i digimon hanno e avranno sempre un posto speciale nei ricordi della mia infanzia (insieme a sailor moon).
la prima serie l'ho seguita con molto interesse anche se le mie amichette mi prendevano un po in giro dicendomi che era un "cartone per i maschi", ma io lo adoravo soprattutto con la prima apparizione di Lilymon *w* andavo completamente pazza per quel digimon.
la seconda serie, invece, non l'ho seguita molto, molto probabilmente ero troppo affezionata ai personaggi della prima serie e ritrovarmene solamente due mi aveva delusa. xD
con la terza serie c'è stata la svolta. già dal primo episodio ne sono rimasta affascinata, e andando avanti con la serie la passione per questa serie aumentava sempre di più. mi piaceva moltissimo l'utilizzo delle carte per potenziare o far digievolvere i digimon *-*
per non parlare dell'ultima digievoluzione dove digimon e ragazzo si uniscono!! ahhhhh che meraviglia!!
Renamon in assoluto il mio digimon preferito!!
non ho dubbi nel dire che la terza serie è la mia preferita! ho comprato tutti i giochi per la play station 1 che riguardasse questa serie e ancora oggi ogni tanto mi metto a giocarci (con la play 1 ovviamente xD)
con la terza serie ho deciso di chiudere le porte ai digimon!!
Ho sempre amato i Digimon, di cui ho visionato le prime quattro serie.
Quella che prediligo è la terza, tanto che, alle elementari, piansi alla visione dell'ultima puntata della serie, cosa che mi è successa per ben pochi altri titoli in tutta la mia vita. E' una saga davvero ben fatta, prima o poi recupererò anche le serie che mi mancano da visionare
Vidi le prime tre stagioni senza troppi pensieri per la testa e in alcuni momenti lo trovai emozionante, poi persi totalmente l'interesse per questo brand e affini, anche io, come altri, nel 2002-2003 a 16 anni ormai preferivo altri tipi di produzione, trasmessi da Mtv.
Anche Monster Rancher non era male, molto RPG.
Rinnovo i complimenti per il dossier.
Ero alle elementari quando è arrivato qui in Italia. Compravo sia la rivista che il fumetto che tristemente poi hanno interrotto...=.=
Mi ricordo che tutti lo accusavano di aver copiato i Pokémon ma non è così! Certo, l'idea di mostriciattoli carini al fianco di bambini era la stessa ma dal punto di vista della trama è tutto diverso.
La serie che ho più apprezzato è stata la Tamers *.* Mi ricordo che era molto più seria e tetra rispetto le precedenti, ed apprezzavo molto che fosse ambientata nella nostra realtà. Una serie veramente fantastica !!
Riguardo il film comprai la videocassetta e lo apprezzai molto^^
Una parte del film poi assomiglia tantissimo a Summer Wars.
Eh già i Digimon sono da ricordare
Il dossier è molto fatto bene^^
Indubbiamente rappresenta una forma di passaggio dal genere Monster of the Week all'avventura vera e propria che segue dei canoni Shonen, ma la profondità nascosta di tale serie riesce ad essere degna di nota anche nei tempi moderni, specialmente per gli adulti che l'hanno visto.
Oltre a Digimon Adventure, consiglio la visione di Tamers, una serie dai toni più sperimentali e maturi, dove viene messo in rilievo il lato maturo e sentimentale di tale serie.
@Nyx: in realtà il vero fenomeno commerciale è la serie dei Pokèmon, che è nata solo per sfruttare il successo commerciale dei videogiochi, e che non presenta una minima trama decente o qualsivoglia sviluppo di personaggi e/o contenuti seri.
I Digimon sono invece la BELLA copia, son nati come serie animata e si vede, hanno ottimi contenuti per un pubblico giovane e una bella trama che si segue con piacere.
Comunque...belli i digimon, le prime 2 serie soprattutto *W*
Ma i pokemon sono troppo piu belli, i digimon sono lontani anni luce dai pokemon.
Ma non voglio scatenare una flame-war!
Comunque complimenti per il dossier!
Segue il solito giro di applausi per Kotaro
Io la reputo la brutta, anzi, bruttissima copia dei Pokemon.
Si tratta di due prodotti per un pubblico giovanissimo ma almeno nei pokemon c'era l'originalità, venuta a mancare completamente in questa scopiazzatura da quattro soldi.
Aveva più trama rispetto ai Pokemon?
Mettiamo che sia vero...ma i mostriciattoli (a mio avviso) non valevano un decimo di quelli presenti nella serie che ha ispirato quest'altra mera operazione commerciale.
Ryogo
> c'è gente che afferma con convinzione che l'ultima serie dei Digimon sia tra le più psicologiche mai create, secondo alcuni pure nettamente superiori a Evangelion
LOL
L'obiettività è mera utopia, possiamo tentare di avvicinarci un po' ma difficilmente la raggiungeremo (non quando ci sono in mezzo i gusti personali, non è come distinguere il bianco dal nero, non è tanto facile) ...ma quando sento certe sparate ho la conferma che qualcuno l'obiettività non riesce a vederla neanche col telescopio
;)
Unica pecca forse il "sorvolare" un po velocemente sugli ultimi prodotti del brand, specialmente sull'ultima serie anime trasmessa.
I Digimon restan comunque indissolubilmente legati ai miei tempi della scuola come una delle tante serie che iniziai a vedere quasi per caso, dapprima snobbandole e poi finendo per appassionarmici.
Una visione organica l'ha ricevuta sicuramente la prima serie mentre per la seconda sono sicuro di non aver mai visto il finale
Tamers e Frontier ho cominciato a seguirli probabilmente quando erano già avviate ma allea fine mi prendevano da rimanere sempre incollato al TV
Rimangono comunque per me una piacevole visione e un bel ricordo. Meritavano anche le musiche specialmente quella della prima mega digievoluzione credo la ricorderò sempre ^^
Digimon è uno dei miei più grandi amici animati giapponesi. Ho visto soltanto le quattro serie arrivate in Italia (Savers non sono mai riuscito a trovarla, ma non mi ispira affatto perchè han cambiato i disegni e i personaggi sono più grandi così si è persa la tematica principale della serie, e Xros Wars mi sembra una fanart, tanto i personaggi e i Digimon sembrano copie dei precedenti, ma vedremo, le guarderò sicuramente quando riuscirò a trovarle o quando verranno trasmesse in italiano), ma è una serie che ha segnato profondamente la mia adolescenza.
Se ripenso a Digimon, mi compaiono, limpidi, in mente tantissimi ricordi specifici legati ad ognuna delle quattro serie, che mi hanno accompagnato quasi una per ogni mio anno di liceo, diventandone il simbolo.
Ricordo chiaramente la crisi mistica che attraversai in quell'estate 2000 quando io, che adoravo i Pokemon, fui sconvolto nel vedere i più "giapponesi" Digimon che avevano i nomi scritti in caratteri nipponici e non riuscì a capire quale delle due serie mi piacesse di più, salvo poi concludere che, in realtà, per motivi diversi l'una dall'altra, le amavo entrambe.
La prima serie mi catturò per il suo aspetto grafico innovativo. Quando Greymon si trasformò con un filmato in computer grafica ricordo ancora il luccichio dei miei occhi (ma io ho sempre preferito Garurumon, quindi mi brillarono ancor di più successivamente). Amai anche la storia, ricca di combattimenti, momenti emozionanti, power up e una struttura da videogioco con cui mi misi subito a mio agio. Amai la colonna sonora, la toccante "Butterfly" che ancora oggi mi incanta col suo testo profondo e la bellissima "Braveheart" che accompagnava le evoluzioni e che quindi per forza di cose ti entrava in testa.
Amai la seconda serie ancor più della prima, sin da subito. Ho adorato l'elemento della quotidianità, che permetteva di approfondire i personaggi in maniera maggiore rispetto all'avventura perenne della prima serie, ho amato il tormentato personaggio di Ken, ho amato le mirabolanti trasformazioni, ho amato l'approfondimento psicologico di tutti i personaggi, ho amato i misteri, i colpi di scena, la colonna sonora ("Break up" mi gasa tutt'oggi tantissimo, con "Beat hit" ci ho lasciato il cuore e ancora mi ricordo quanto mi esaltai quando lasciarono "Braveheart" col testo giapponese per l'evoluzione di Patamon in Angemon), mi arrabbiai tantissimo per l'interruzione senza senso ed esultai per la ripresa, registrai tutte le puntate anche durante le vacanze estive, e ricordo come fosse ieri il pomeriggio dell'ultimo episodio e i pianti di commozione che ci feci dietro.
Digimon Tamers è la mia serie preferita. Cominciata in sordina, non mi appassionò troppo sulle prime (tanto avevo amato la seconda che non potevo accettare una storia con nuovi personaggi), ma pian piano, lentamente, sentii che non potevo più farne a meno. Divenne, insieme ai manga di Adachi, il cardine del mio terzo anno di liceo. Ne amai i personaggi, sfaccettatissimi e psicologicamente ben approfonditi, ne amai i Digimon, ne amai le trame oscure, misteriose, emozionanti e mature, ne amai il protagonista, un bambino dolce, sognatore, fantasioso, buono, in cui ritrovai perfettamente ciò che ero io alla sua età, ne amai la colonna sonora, tutt'oggi secondo me il punto massimo delle serie Digimon ("The biggest dreamer" ha un testo bellissimo, ed è per me fonte di ricordi divertenti e imbarazzanti, in quanto mi caricai la versione karaoke e la cantai, in giapponese andando a orecchio, in pubblico ad un talent show durante un viaggio studio, mentre "Evo", "One vision" e soprattutto "Slash" le amo ancora oggi come ieri). Una serie matura, avvincente e profonda, assolutamente da vedere.
Anche la quarta serie mi evoca bellissimi ricordi, poiché è quella che ho seguito con il chiaro intento di sviscerarne tutti i riferimenti culturali e mitologici dopo averne colti un paio, e ne trovai veramente tantissimi. Il suo misticismo, il suo mondo ancestrale, un pò steampunk e un pò sul fantasy classico, è molto affascinante e d'atmosfera, e sopperisce ad una trama eccessivamente lineare che favorisce purtroppo solo due su sei personaggi, mentre gli altri vengono lasciati un pò in disparte.
Tutte e quattro le serie hanno diversi livelli di lettura. Sono delle belle avventure per ragazzi, a volte condite da temi più classici o più maturi, a volte si fanno thriller psicologici e a volte dei simil-sentai, ma sono anche, a un livello più ampio, una metafora del passaggio da bambini ad adolescenti/adulti nemmeno troppo velata (il tema viene palesemente espresso nelle sigle e nelle canzoni). Non sarà infatti difficile pensare ai mostri digitali come a una metafora dei sogni e dei giochi d'infanzia, e dunque magicamente l'interrogativo su cui tutte e quattro le serie si basano sarà uno solo: Cosa ne è di questi sogni, una volta finita l'infanzia? Crescono con i bambini, o vengono abbandonati? Anche gli adulti possono sognare, o sono sopraffatti dalla vita e non riescono più a ricordare i pensieri che li accompagnavano durante l'infanzia?
Tutte e quattro le serie esprimono, in maniera differente, ora più o meno palese, questo concetto. Sarà perchè quando ho visto Digimon ero già adolescente, ma mi è parsa chiarissima questa chiave di lettura, e ho sempre interpretato così le trame, che così facendo si sono caricate di simbolismi e di interesse, nonostante fossero pensabili e godibili anche come una semplice avventura per bambini (carica comunque di molti elementi culturali, moltissimi sono i riferimenti alle religioni e alle mitologie di tutto il mondo).
Per quanto riguarda la diatriba Pokemon-Digimon, nessuno è una copia dell'altro. Come ho cercato di evidenziare nell'articolo, i due fenomeni nascono da spunti simili (il concetto di mostro da allevare per farlo crescere e farlo evolvere in forme diverse, stop), ma hanno diverse modalità e finalità: se Digimon, come detto, è una metafora del passaggio dall'infanzia all'adolescenza, Pokemon è invece uno smisurato atto d'amore nei confronti dell'infanzia, delle caldissime e spensierate estati in cui qualsiasi gioco, gita, esperienza o incontro si trasformava in un'avventura indimenticabile. Se Pokemon pone come base, appunto, i giochi dell'infanzia all'aria aperta, Digimon nasce invece da un contesto tipicamente di fine anni '90, quello del boom della rete informatica, dei giochi elettronici, del prossimo venturo 2000 con tutto ciò che di buono e di inquietante questo comporta.
Ci può stare che si dica di preferire l'uno o l'altro (io li accetto nella loro diversità e li amo entrambi, per motivi diversi, nonostante abbia superato da parecchio tempo l'età teorica per fruirne), ma nessuno dei due è una brutta o una bella copia, anche perché a parte qualche debole punto di contatto le cose in comune finiscono lì (e, volendo, Monster Rancher o Medarot sono ben più copie dei Pokemon rispetto a Digimon
Giusto per la cronaca, non penso affatto che Pokemon sia una brutta serie animata. Ha subito un grosso scivolone nella sua più recente incarnazione Best Wishes, ma le serie precedenti le ho apprezzate molto, trovo che sia una serie allegra e rilassante, capace di insegnare molto ai bambini aldilà del suo aspetto chiaramente commerciale (ma quale anime non lo è, suvvia!). Non penso nemmeno che non abbia una trama, escludendo l'ultima serie che è realizzata molto alla buona, la trama c'è, per quanto semplice che sia, e anche la crescita dei personaggi (per quanto, purtroppo, sempre resettata ad ogni nuovo viaggio, cosa triste ma inevitabile per il target cui si rivolge la serie).
Dei Pokemon comunque è possibile che avremo modo di riparlare in futuro, probabilmente faremo anche per loro un dossier di questo tipo, un giorno
@ Swordman
Delle ultime serie ho parlato velocemente poiché non le ho viste e non potevo sbilanciarmi più di tanto, anche perchè cercare informazioni avrebbe significato beccarmi spoiler a manetta. Probabilmente farò un update all'articolo quando le avrò viste, in futuro
Mi sono fermata alla fine di Tamers nel dossier e ho letto metà dei cvommenti, continuerò nei prossimi giorni col resto per poi magari commentare ancora (sperando di non ritrovarmi a parlare da sola).
Prima di tutto ti faccio i miei complimenti: al di là della lunghezza (degna dei tuoi vecchi "deliri", postati altrove), si vede che ti sei ammazzato per scrivere tutte le informazioni possibili e immaginabili su Digimon e direi che rispetto al passato hai superato te stesso. Oltre a questo ti devo far sapere che ti ho stimato moltissimo per ciò che hai scritto su Digimon Tamers, soprattutto per il paragone con Evangelion (che io ho sempre fatto, ma non so se te ne avevo parlato) e per la descrizione della serie, in paragone con le altre due che l'hanno preceduta.
Un lavoro magnifico! ù__ù
Ho solo una cosa da puntualizzare:
Il presupposto di Digimon Tamers è chiaro e semplice. Adventure 01 e 02, le due vicende precedenti, non erano altro che un cartone animato di successo.
Questa, se non sbaglio, è una modifica apportata dagli americani e mantenuta da noi, in originale non c'erano riferimenti a versioni animate delle prime due serie (per esempio Ruki non viene paragonata a Hikari quando viene riconosciuta per strada nei primi episodi). Non vorrei sbagliare, perchè non ho visto tutta la serie coi fansubs, ma i riferimenti allo 01 e 02 erano nelle prime puntate e quelle sono riuscita a vederle. Ricordo il mio stupore e il mio disappunto, perchè mi piaceva l'idea che i protagonisti di Tamers fossero ragazzini che avevano seguito l'anime in tv come avevo fatto io.
Non sapevo dell'esistenza di "Digimon Tamers 1984" O_O; Chissà se si può trovare da qualche parte (temo di no é_è)
Grazie mille
Per quanto riguarda l'accostamento Digimon Tamers/Evangelion, è una cosa che pensai già ai tempi, infatti ne parlai pure in altri lidi (laddove mi fu appunto fatta notare la somiglianza con Rayearth che mi era sfuggita e ora, circa dieci anni dopo, ci ho ripensato e l'ho citata
Riguardo al tuo quesito, ammetto che ora mi hai fatto venire il dubbio, io l'avevo sempre dato per scontato. Dovrò informarmi
Avrei voluto commentare prima e dire di più, ma il momento non è propizio: troppi impegni e troppa stanchezza per impegnarmi in un discorso serio sui Digimon.
Se questo dossier fosse stato postato in estate avrei potuto perderci le giornate tra commenti, domande e spunti per nuove discussioni, ma adesso no, il mio cervello esige attività rilassanti e poco impegnative
Come ho già detto, verrò qui a riprendere la lettura e le risposte nei prossimi giorni, quindi semmai ti scriverò in seguito, a rate. é_è
Dovrei andare a rileggermi i nostri vecchi discorsi sui Digimon. Mi hai ricordato che probabilmente avrei già i commenti da postare per tutti gli episodi di Frontier, visto che ai tempi facevamo il commento quotidiano
Bei tempi! Digimon è stato l'anime su cui siamo stati più d'accordo
No problem, puoi anche continuare a commentare anche nei prossimi giorni.
Fai conto che sono andato a riprendermi diversi nostri discorsi e siti dedicati di quei tempi, come spunto per molti discorsi che ho citato nell'articolo (ad esempio il bellissimo sito su Tamers con tutte le interviste a Konaka, le foto dei posti ecc.
Sai che non ricordo la scena di cui parli?
In passato ero una fanatica di Tamers, ma sono alcuni anni che non lo rivedo e con mio sommo dispiacere ho pure perso una videocassetta, quindi non vorrei essermi dimenticata qualcosa.
Mi faresti un favore se potessi dirmi il numero o il titolo dell'episodio, così forse potrei ricontrollare. Anche la storia a grandi linee o la descrizione della scena di cui parli potrebbero bastare.
Però la cercherò, così si chiarirà il mistero ù.ù
La scena comunque è in Tamers per forza, ricordo chiaramente la camera arredata, e in Frontier non ci può essere visto che è tutto a Digiworld
Ho appena fatto uno zapping di scene, non ho trovato quella giusta ma confermo che la camera è identica, e in più c'è la scena in cui Takato stesso, dopo aver portato a casa Guilmon, indossa gli occhiali stile Tai...
Ci avrei giurato che il discorso dei posti uguali a quelli del mondo reale l'avevi scritto grazie a quel sito, mi è venuto subito in mente non appena ho letto quella parte!
Sbaglio o c'erano anche articoli in giapponese non tradotti? Sei riuscito a leggerti anche quelli adesso? (Il Kotaro di oggi ha un'abilità in più
Forse ho presente l'episodio domani controllerò.
Comunque la presenza di Agumon è riconducibile al gioco di carte dei Digimon, dove appunto compariva anche lui, non necessariamente all'anime.
Ripensandoci però mi è tornato alla mente un altro particolare importante: nel secondo episodio Takato trova Guillmon e, capendo di essere diventato un digimon tamer, decide di indossare degli occhialetti da piscina che aveva in camera. Gli occhiali dovrebbero essere un chiaro riferimento ai Google Boys, protagonisti principali dell'anime, altrimenti non ha senso che lui indossi con orgoglio degli occhialetti da nuoto.
Mi sa che dovrò indagare
Comunque sono sicura che nella versione italiana c'erano almeno un paio di discorsi sulle prime due serie, che non sono presenti nell'originale. Anzi, per la verità nell'originale non ricordo alcun discorso relativo a Digimon Adventure o a una versine animata, si parla solo di carte e videogiochi.
Riguardo i collegamenti tra Tamers e Adventure:
Faccio notare che non è necessariamente uno spoiler, dato che è un'esclusiva giapponese.
In Digimon Tamers va aggiunto che ha delle origini particolarmente profonde quanto particolari, infatti il "prequel" ha come protagonista Ryo Akiyama e i personaggi di Digimon Adventure e si svolge nei giochi per Wonderswan (un'esclusiva Giapponese). La storia vede Ryo e i suoi numerosi conflitti con Millenniummon, verso il capitolo finale della saga, Ryo realizza che non può sconfiggere la sua nemesi e che dovrà convivere con essa per l'eternità, tuttavia Monodramon decide di forzare una DNA Digievoluzione con Millenniumon dando origine all'uovo che contiene il Monodramon di Digimon Tamers. Alla fine Ryo decide di ricominciare una nuova vita nel mondo di Tamers e comparirà negli eventi della terza serie.
In sostanza si assistono ad eventi importanti come: Le origini del Digimon Kaiser, del mondo di Adventure e Tamers e il collegamento che lega le due serie.
Riguardo lo scontro tra Digimon Tamers e Evangelion, si tratta di due serie collegate fra loro dal punto di vista morale, ma non necessariamente in competizione, infatti si può dire che Digimon Tamers è un apprendista o un nipote di Evangelion che omaggia quest'ultimo con delle citazioni.
Complimenti a Kotaro per l'ottimo articolo e grazie per avermi fatto ricordare un pezzettino della mia infanzia.
e spesso mi ritrovo ancora a parlarne coi compagni...sì, bei ricordi!
cartoni così mi mancano tantissimo! ç_ç
grazie Kotaro, un bellissimo articolo, davvero! ^^
Io ero al liceo, quanto sarò vecchio?
L'episodio fansubbato ce l'ho, il mio problema è trovare il tempo per visionarlo tutto ^^; Comunque ho controllato la parte in cui Takato indossa gli occhiali per far capire a Guillmon che è il suo partner, ma di discorsi sull'anime e i Google boys manco l'ombra.
Lettura a rate: mi manca solo l'ultima parte "Digimon in Italia", ma visto che probabilmente non arriverò a finire per stasera intanto ti scrivo i commenti al resto.
Ho notato che di Digimon Savers hai detto giusto il minimo indispensabile, ma del resto non mi aspettavo certo grandi elogi, anzi ero curiosa di vedere come avresti trattato questa serie proprio perchè io la ritengo scarsa e deludente e non sono neanche riuscita a terminare la visione.
Mi sorge spontanea la domanda: sei riuscito a vedere Savers per intero? Se no a che episodio ti sei fermato (sempre che tu l'abbia visto davvero
Ricordo di averti parlato del mio disappunto per questo titolo in passato, ma se non ricordo male tu non avevi ancora iniziato a seguirlo.
Nella descrizione di Xros Wars scrivi:
"E' infatti pensata per un pubblico piuttosto giovane, a differenza della precedente."
Io ammetto di aver seguito Savers solo a metà o meno e probabilmente mi sono fermata proprio prima dell'episodio decisivo che avrebbe dato una svolta alla trama (è una supposizione visto che alla fine non l'ho guardato), ma per quel che ho visto Savers non è affatto più maturo delle altre serie, anzi è proprio il contrario.
Nonostante i protagonisti siano adolescenti e lavorino per un'organizzazione governativa, la storia (fin dove l'ho vista io) segue una logica degna di un anime senza pretese per un target di giovanissimi.
L'esempio più immediato è quello del protagonista umano, che riesce a mettere ko digimon più grandi di lui semplicemente prendendoli a pugni o calci. Nelle altre serie gli umani combattevano solo dopo essersi evoluti coi loro digimon oppure intervenivano come potevano, nei limiti delle capacità di un normale essere umano (in Tamers Ruki colpisce con un bastone appuntito un digimon che stava bloccando Renamon, ma il danno è minimo). E'assolutamente ridicolo pensare che un normale essere umano possa sconfiggere un digimon di livello campione in un combattimento a mani nude e non basta certo un po' di allenamento a fare la differenza.
La maggior partecipazione degli umani nelle battaglie può essere apprezzabile, ma questi sembrano i combattimenti del classico supereroe che vince, nonostante non ci siano i presupposti per una sua vittoria, semplicemente perchè lui è l'eroe.
In conclusione, per quello che ho visto, ritengo Savers la serie più infantile di tutte. I bambini delle altre serie erano molto più maturi degli adolescenti di Savers e gli eventi seguivano una logica più realistica.
Nonostante le apparenze dei suoi protagonisti, Savers sembra diretto ad un pubblico di bambini molto più di tutte le altre serie di Digimon.
Di Savers ho visto soltanto il primo episodio (peraltro in versione senza sottotitoli). Come ho detto qualche commento più su, mi piacerebbe molto vederla, ma non sono mai riuscito a trovarla (a meno di cercare la versione doppiata in inglese, che sinceramente...), quindi ho volutamente scritto il minimo indispensabile al riguardo giusto per non imbarcarmi in spoiler sulla mia futura visione. Che Savers sia stato pensato per un pubblico più maturo rispetto alle precedenti non sono parole mie, ma le ho riportate da uno dei tanti siti sull'argomento su cui mi sono documentato, e non mi è difficile crederlo, visto che è stata alzata l'età ai protagonisti giocandosi così il tema principale delle serie precedenti.
Certo che a questo punto il tutto s'ingarbuglia, mannaggia ai rimaneggiamenti ç_ç
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