
Dall'articolo possiamo ancora leggere che che Hmelev era stato devastato dopo aver visto nella serie animata Naruto Shippuuden la morte di Itachi Uchiha [SPOILER! Evidenziare il testo per leggerlo]. Si legge anche che il ragazzo aveva lasciato un messaggio riguardante 'una fine prossima' tramite un social network.
Dopo che i suoi genitori ne avevano denunciato la scomparsa, lo avevano cercato insieme ai loro vicini, trovando poi il corpo circa due giorni dopo. A quanto emerge il padre di 39 anni, Ivan, aveva detto "Ripetevo a lungo che spendeva troppe ore di fronte alla televisione - non riusciva in certi casi a distinguere la realtà dalla fantasia."
L'UNICEF e il New York Times hanno riportato che la Russia si classifica in terza posizione - 22 ogni 100000 - per i suicidi tra i giovanissimi, dietro a Bielorussia e Kazakhstan.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Daily Mail
P.S. la notizia è un po' vecchiotta, si sapeva di questa cosa da almeno un mese ormai XDXD
Nemmeno Itachi approva codesta devozione.
Troppo facile dare la colpa alla tv quando non si è in grado di fare il genitore...
Che brutta notizia...
PS. Invito gli altri a non spoilerare nei commenti qualcosa di già nascosto nella notizia, grazie XD
Tutti abbiamo avuto i bulli, tutti abbiamo pianto davanti alla tv e in ogni generazione c'è sempre stata qualche tragedia, ma in questa generazione leggo e sento davvero di morti o situazioni assurde.
Povero ragazzo, povera gioventù.
Inculcate a forza ai vostri figli I VALORI, parlate con loro, SCOPRITE I LORO PROBLEMI. Non credo che sia stato solo la morte del personaggio X o Y a portarlo ad una decisione cosi estrema e cosi ponderata.
Che tu possa riposare in pace piccolo Hmelev.
Passo molto del mio tempo libero davanti la tv ma ciò non implica che come un cretino mi vado ad ammazzare se un personaggio di un anime muore. Già reputo esagerato piangere.
Il ragazzo aveva sicuramente problemi e i genitori, a conoscenza di ciò, non sono stati dei buoni educatori e guide.
Probabilmente poi, se uno ha l'animo avvelenato non è che lo cambio con un commento, quindi è semplicemente un mio sfogo personale.
Colpa dei genitori, ragazzo problematico, troppe ore di Tv...
che importa arrivati a questo punto?
Il ragazzo non c'è più quindi non ci sono più nemmeno i genitori non attenti...e tantomeno il ragazzo problematico (ovviamente).
Questo per dire che...
sono situazioni delicate e molto complesse quelle riguardanti la psiche umana...per questo qualsiasi giudizio risulta superficiale.
Posso solo dire che mi dispiace perchè era davvero giovane.
La frase del padre -Ripetevo a lungo che spendeva troppe ore di fronte alla televisione - non riusciva in certi casi a distinguere la realtà dalla fantasia- è quanto di più soggettivo possa esserci. Perché sfido un ragazzo da piccolo, a non esser stato sgridato dai propri genitori perché incollati al televisore, magari nemmeno per tanto tempo... ma si sa spesso il fare apprensivo di un genitore, porta a vedere di un sasso un macigno.
Per quanto riguarda la seconda parte della dichiarazione... beh sì, viene da chiedersi perché non abbia pensato che, se davvero non riusciva a distinguere le due cose, era il caso di portarlo da uno specialista.
Purtroppo a seconda dei genitori, non c'è nemmeno la cultura di portare il proprio figlio da qualcuno con cui possa parlare. Non so come sia in Russia, ma in Italia è pieno di famiglie che sottovalutano l'aspetto psicologico dei propri figli, ed anche per sintomi più lampanti di una televisione sempre accesa. Spero che si faccia chiarezza sul caso, perché Naruto o non Naruto... tutto è farcito di grossa ignoranza al riguardo della salute mentale, che tutti dovrebbero conoscere e mettere in primo piano come se fosse quella fisica.
Scusa, mi riscrivi, in italiano questa volta, quello che volevi dire?
@Aiiko
"Io ci rimarrei male se il mio personaggio preferito morisse, ma non credo che arriverei a tanto"
Per trovare dell'ironia in questo post ci vuole troppa fantasia.
Cioè,è morta una persona,punto.Dovrebbe essere solo questo a farci pensare.
Si dice che era un disadattato, non idiota, non si fanno queste cose perchè si è sciocchi, sicuramente aveva problemi profondi perchè altrimenti non finiva in questo modo, e nessuno lo ha aiutato, perchè è complicato aiutare queste persone, spariscono dal radar delle classi scolastiche molto velocemente, poi spariscono, o neppure sono consideratidai servizi sociali - quando ci sono - e le famiglie si ritrovano sole, a gestire situazioni che solo apparentemente sono semplici. La solitudine è mala consigliera.
Sono situazioni che non riguardano soltanto la lontana Russia - o il lontanissimo Cipangu, che ha medie di morti anche più pesanti temo - ma anche l'Italia per fortuna con tassi minori non per questo possiamo negarcele. O ridurle a cenere con le parolacce..Il richiamo ai "Valori" poco vale...anche se sicuramente importanti ma .quali Tsuki ? Naruto insegna molti valori positivi, e temo che quel ragazzo cercasse in quell'anime quei valori che aldifuori non trovava, non sapeva trovare..
Colorful è un anime che contiene il messaggio a cui ti riferisci molto bello ed importante, peccato che ancora da noi nessuno lo abbia considerato
d'ora in avanti a quelli che mi diranno che sono fissato con cartoni e fumetti (sopratutto giapponesi) e, aggiungo, film gli risponderò " tu non conosci i fissati Giapponesi!"
no scusate se essere fissati, per quelli che conosco, significa parlare o fare gesti presi da cartoni/fumetti e film allora...
È vero,in un primo momento,superficialmente si può pensare"che idiota","che codardo","che gesto inutile".
La motivazione esterna può sembrare banale,ma quello che la gente non capisce è che questo ragazzo era malato.
Il voler alienarsi dalla realtà può portare anche questo.
Quando ti crollano addosso le certezze che ti sei costruito assumi una visione della realtà distorta che ti porta a eliminare le soluzioni razionali.
Al di là di questo,come ha già intuito qualcuno sopra,non penso che quella riportata nell'articolo sia la sola unica motivazione.
Vi sono innumerevoli fattori che possono scatenare l'impulso di togliersi la vita.
Ma tra i più importanti e frequenti,la debolezza psicologica e il senso di abbandono totale.
Queste sono le vere cause.
Non "la morte di un personaggio di Naruto".
Non voglio assolutamente giustificare o condannare il gesto.
In generale,il suicidio rimane un atto irrazionale legato a motivazioni spesso complesse.
Semplicemente, a volte prima di insultare gratuitamente sarebbe più costruttivo saper cambiare posizione percettiva e sperimentare empatia.
Al di là del problema dell'eccessivo legame al personaggio, legame che è esagerato e nascondeva senz'altro un problema più grave che andava affrontato da uno psicologo, ma anche come otaku non poteva ricorrere ad altro? Ci saranno un sacco di fanfiction in cui avrebbe potuto trovare ancora il suo beniamino. Senza contare che in questo tipo di manga eventi come finte morti, resurrezioni e quanto altro non sono rari, poteva prendersi la briga di cercare in rete qualche spoiler prima di prendere questo tipo di decisione.
E alla fine diciamocelo: la morte di questo personaggio era prevedibile. Era una possibilità tutt'altro che remota, poteva essere una questione di tempo. Era molto più improbabile un suo lieto a fine col ritorno a casa.
Insomma se era un fan doveva saperlo anche lui. E' anche vero che molti fan hanno il prosciutto sugli occhi, ma arrivare a questo...
Mah
Se lui avesse saputo che anche Itachi torna in vita, oltre a tanti altri, si sarebbe salvatoXD
Che cretino comunque...cioè cose davvero al limite della ragione-.-
d'ora in avanti a quelli che mi diranno che sono fissato con cartoni e fumetti (sopratutto giapponesi) e, aggiungo, film gli risponderò " tu non conosci i fissati Giapponesi!"
no scusate se essere fissati, per quelli che conosco, significa parlare o fare gesti presi da cartoni/fumetti e film allora...
"
OPS ! che figura ! per la fretta non avevo letto che si trattava di un ragazzo russo, scusate
Comunque, sinceramente uno si dispiace, ma la colpa non la ritengo sia dell'anime, ma del padre, cioè " mio figlio passava troppe ore davanti dalla TV e non distingueva la fantasia dalla realtà ", cioè!!!! Vuoi prendere provvedimenti!!!!
Io non dico nulla perchè la situazione familiare non la conosco e non la voglio conoscere.
Cose così possono succere a chiunque seppur assurde... e a volte non c'è neanche un motivo! Un genitore che perde il figlio così cosa dovrebbe dire?
Se la causa è questa anche Dio non può fare nulla. La complessità della mente è oltre tutti noi. Allora quelli che usano droghe devastanti e farmaci e ci rimettono la vita, tutti a dire colpa dei genitori? SOno loro che non hanno dato affetto? Ma per piacere...
La colpa non la do a nessuno, c'è gente pulitissima e con la testa sulle spalle che in un nano secondo cambia e fa stragi!
Poi è normale che ora i media stanno ad inchiodare l'anime di turno....
Sì, il discorso è forzato, ma per farti capire che è impossibile mettersi a pensare a ciò che dici. Questo ragazzo psicologicamente instabile, ha visto nella morte del personaggio quella di una persona così tanto a lui cara da uccidersi. Insomma... chi sarebbe tanto gelido di fronte a ciò? Certo, noi sappiamo che è un anime, un personaggio che non esiste e perciò pensiamo con razionalità alle soluzioni. Ma per lui sarà stata quasi peggio della morte di un famigliare. Ed in quei momenti la disperazione è più forte di ogni ragionamento.
Inoltre, attenzione. Si parla di televisione. Non è detto che avesse internet, e che conoscesse fanfiction e siti di teorie su possibili risvolti. E comunque ripeto, se l'avesse pensato non sarebbe stato malato.
PURE IO IN CERTI ANIME O FILM mi scappa una lacrima
su qualche scena che mi rattrista!
forse il ragazzo si e troppo immedesimato nella serie!
dopo tutto quanti crimini efferati sentiamo parlare di gente che diceva di averlo fatto perchè sentiva le voci( scommetto che almeno una serie con qualche riferimento simile a questa storia le abbiamo viste e magari davamo del pirla al personaggio io ricordo la serie
Kamisama no Memo-chou che ha certe similitudini)
quindi la domanda che ci si dovrebbe fare è:
se la morte di ITACHI non Sia stato solo la punta dell iceberg dei problemi del ragazzo! vedi la brutta fine del ragazzo di ROMA perchè lo prendevano in giro per la sua preferenza del colore rosa
o quello di quello che succedeva al ragazzo di VICENZA che alla fine è dovuta intervenire la polizia e speriamo che serva!
Il fatto che il ragazzo passasse ore isolandosi dalla realtà ne è un indizio: sono sicura che ci fosse dell'altro a farlo soffrire, quando tutti e due i suoi mondi lo hanno tradito è scattato qualcosa, qualcosa che siamo fortunati a non capire, perchè, io temo, solo che è stato ad un passo dal suicidio può vivere per raccontarlo e, forse solo chi ha perso una persona cara può avvicinarsi a capirlo. Riposa in pace, Hmelev.
Basta considerare la dichiarazione stessa del padre: "gli ho sempre detto che trascorreva troppo tempo vedendo la tv. Non sapeva più distinguere la realtà dalla finzione" .
Apparte che già riuscire a commentare così lucidamente il suicidio di tuo figlio presuppone un mostruoso distacco emotivo, ma oltretutto è di una superficialità intollerabile liquidare l'intera vicenda dicendo "eh, io l'avevo avvertito che non distingueva più finzione e realtà".
Tutto qui? Non pensi *perché* fosse arrivato al punto di rifugiarsi nella finzione in quel modo assolutorio? Non pensi a quanto dovesse sentirsi solo, tradito e sfiduciato nei confronti della realtà in cui la sua famiglia era inevitabilmente il perno?
Direi che la trollesca morte del personaggio, sia stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Sbaglio cmq o quando uno annuncia che sta per ammazzarsi, lo fa per attirare l'attenzione visto che sotto sotto vuol farsi salvare?
Come pure quando le persone decidono di suicidarsi senza dire niente, ma lasciano il modo di farsi notare/soccorrere subito durante/dopo il gesto.
°°
Che possa almeno nell'aldilà trovare la pace che non ha goduto in questo mondo.
Certo che a vedere le statistiche si potrebbe supporre che nei paesi dell'ex URSS le giovani generazioni non stanno vivendo una situazione buona, però bisognerebbe conoscere qualche dettaglio in più per farsi un'idea veritiera e non cadere nei soliti discorsi a vanvera.
"Certo, noi sappiamo che è un anime, un personaggio che non esiste e perciò pensiamo con razionalità alle soluzioni. Ma per lui sarà stata quasi peggio della morte di un famigliare. Ed in quei momenti la disperazione è più forte di ogni ragionamento."
Intanto non sappiamo se lui considerasse quel personaggio come una persona cara o si identificasse in lui o cos'altro. Io ragionavo partendo dal presupposto che il ragazzo vedesse questo personaggio come un idolo o una sorta di modello, ma in un modo da otaku.
L'aspetto per il quale hai proprio sbagliato a interpretare il mio ragionamento però è un altro: "è un personaggio che non esiste?" Lungi da me fare questo ragionamento! Se l'hai seguito e amato per tutta la serie il discorso "non esiste" non ha senso, io per prima non voglio farlo. Perchè i sentimenti dello spettatore ci sono e sono quelli a far male, mica quelli del morto, che esista o meno.
Io sono partita dalla mia esperienza personale, visto che anch'io ho coltivato una forte passione per certi personaggi, anche se ovviamente non sono mai arrivata ai livelli di questo ragazzo (che come avevo detto sopra, aveva innanzittuto bisogno di uno psicologo). Io quando mi rendo conto che le cose non andranno bene o cerco di raffreddare il mio interesse per quel personaggio o mi dedico a fanfiction o tutto quello che posso trovare finchè non mi è passata (di solito le fanfic non sono al livello dell'originale e prima o poi mi stufo).
Non è che cerco di razionalizzare la situazione di un ragazzino malato, faccio un ragionamento da otaku per otaku. Mi limito a questo, tutto il resto lo lascio a psicologi e conoscenti del ragazzo in questione, visto che io non so nulla della sua situazione personale.
Preciso che non mi aspetto che la soluzione che ho proposto potesse risolvere il problema (anche perchè in questo caso probabilmente i problemi più grossi sono nascosti dietro e noi non li conosciamo), il mio era solo un punto di partenza per la sopravvivenza al dolore da otaku.
Ok il forte dispiacere per un personaggio di fantasia che muore (io un lutto del genere me lo son fatto tatuare sul braccio, fate voi), ma qui... no, non c'è "poverino" che tenga, c'è il lutto e il dispiacere, quello sì ed è profondo, ma se lui ha dato così poco valore alla propria vita tanto da essere dipendente dalla fantasia televisiva, allora è un problema suo se non ne è uscito fuori. E non si venga a parlare di "problemi mentali", che di malati di mente ne ho conosciuti tanti, eccome... e mai nessuno ha avuto poca stima di sè in questo modo, e lì non c'è genitore che tenga, nè cura efficace, se uno decide di essere così basso, è una scelta sua di non venirne fuori, e gli altri non possono farci nulla finchè è così.
Anche io sono rimasta spesso male per la morte dei miei preferiti, al punto di darmi della stupida perché si trattava di un personaggio di fantasia, ma come Lina ho deciso di concentrarmi su fanart e fanfiction per sopperire al vuoto, trovando tanti altri fan che la pensavano come me.
Tuttavia, io e questi fan non siamo questo ragazzo per cui la morte del personaggio dev'essere stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno di problemi, a cui il padre avrebbe potuto cercare di provvedere prima. Tra l'altro c'è dell'ironia macabra in tutto questo pensando a come va avanti il manga...
Comunque, spero che questa notizia non raggiunga mai i notiziari italiani che sarebbero capaci di sostenere che i ragazzi si suicidano per colpa di Naruto come certi giornalisti accusarono il fumetto Batman di aver provocato la strage del cinema in america...
Già che un padre parla così del proprio figlio la dice lunga. Magari aveva già dei problemi di suo, gli anime erano l'unica cosa che lo tenevano su ecc...
Io non mi permetto di giudicare, però prima di dare delle conclusioni affrettate bisogna riflettere sul gesto che è stato compiuto.
In Inghilterra lo chiamano anche DAILY FAIL, per la quantità di bufale stratosferiche che propina al pubblico.
Praticamente la versione su carta (straccia) del TG4 o di Studio Aperto.
Ragazzi, ripigliatevi prima di darvi al dibbbbattito socccciologggico e pissicologgggico del millenio.
Le probabilità che sia tutta una bufala sono altissime.
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