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Spesso e volentieri nei manga e negli anime ci troviamo di fronte ad un fenomeno largamente diffuso, utilizzato per dare un pizzico in più di brio od interesse all’opera: è il famoso fan service. Direttamente dall’inglese, il “servizio per i fan” è presente in molte opere ma non interessa solo il mondo fumettistico e quello nipponico in particolare, ma anche videogiochi, quest’ultimi però di solito sotto un profilo più tecnico. Ultimamente si tende a considerare il fan service solo di tipo sessuale e ad utilizzare questa parola in modo negativo/dispregiativo, ma è bene ricordare che in realtà ha una valenza molto più ampia.
Di fan service ne esistono diversi tipi, si va dalla più comune, l’universalmente conosciuta tipologia sessuale, fino ad uno più tecnico, in cui si spiegano e si fa particolare attenzione alle meccaniche di determinati marchingegni nei minimi dettagli. Il fan service è quindi un termine molto ampio che comprende sia l’atto di risaltare le curve femminili in ogni posizione possibile od indumento immaginabile (ricordo manga come Fairy Tail, tanto per citarne uno) o di mettere in rilievo la bellezza del personaggio maschile talvolta accompagnata da una vena yaoi (il nome CLAMP in questo momento mi risuona ed appare nitido nella mia mente) sia discorsi volutamente complicati e tecnici, completamente accessori ai fini della trama, che vengono capiti solamente da una ristretta cerchia di fan assatanati. Le stesse citazioni, interne o esterne all’opera, il riutilizzo di una vecchia trama, come spesso accade per le serie Marvel, l'eccesso di violenza e sangue immotivato e qualche sporadico cameo, sono anch'essi fan service...
Ci sono opere in cui il fan service, sessuale o tecnico che sia, non stona né danneggia l’andamento della trama perché viene utilizzato con intelligenza, in maniera che la sua presenza non sembri volutamente forzata e la componente sessuale non volgare, ma appaia come una piccola “chicca” che l’autore regala ai suoi lettori.
Purtroppo l’idea di associare il fan service sessuale alla soluzione di ogni problema si fa sempre più largo fra i giovani autori che, credendo di abbindolare giovani adolescenti con crisi ormonali (talvolta anche non a torto), lo utilizzano in modo massiccio nelle loro opere che però il più delle volte si trasformano in vacui recipienti pieni di volgarità o di inutili discorsi.
Arriviamo così alla domanda finale: il fan service è necessario all’interno di un manga o di un anime?
(Tratto da Reviews Archive)

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