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Dopo Ultraman (di cui abbiamo già parlato la volta scorsa), tanti furono i tentativi di ripeterne il grande successo. Tentativi che si produssero in realtà in numerosi flop, tanto che all’inizio degli anni 70 il genere tokusatsu era considerato già in declino. Nonostante fosse uno degli storici fondatori del genere, anche il produttore Soji Ushio stava incassando diversi fallimenti in quegli anni. Quindi decise di ritornare al genere che aveva portato fama e notorietà ad Utraman: il Kyodai Hero, gli eroi che combattevano i mostri giganteschi. In realtà anche l’idea di Spectreman non nacque subito, dato che il protagonista della serie doveva essere il dr Gori, uno scienziato pazzo proveniente dallo spazio dall’aspetto di una mostruosa scimmia antropomorfa, e così fu infatti per i primi 19 episodi in cui la serie si chiamò appunto "Space Apeman Gori". Dal momento in cui fa la sua comparsa nella serie l’eroe buono, Spectreman ruba la scena al suo antagonista e a furor di popolo (le puntate venivano registrate di volta in volta) la serie dalla 39° puntata prende definitivamente il suo nome, per tutta la sua durata: 65 episodi tra il 1971 e il "72.  la seire riscuote un enorme successo, non solo per la collaudata formula "eroe vs mostro", ma anche per la forte tematica affrontata: l'inquinamento industriale ed atomico. In Italia la serie di "Spectreman" viene intitolata “Le nuove avventure di Spectreman” essendo stata importata dagli USA (le “nuove avventure” perché si usò appunto il secondo titolo "americano" della serie) e, di conseguenza, adattata sulla loro versione. La differenza principale con l'edizione nipponica risiede nei nomi dei personaggi (quelli "italiani" sono quelli indicati tra parentesi).


Tutto ha inizio con l’esilio del Dottor Gori (Dottor Stragor), un folle scienziato ambizioso che viene espulso da un remoto pianeta della galassia dove abitano gli Hedron, uomini-scimmia che hanno sviluppato una civiltà tecnologicamente avanzata. Costretto a fuggire e a vagare nello spazio con il suo assistente Karash, lo scienziato pazzo s’imbatte nella Terra e ne rimane al tempo stesso affascinato dalla bellezza e disgustato dall’inquinamento che le procura l’uomo, tecnologicamente molto arretrato rispetto a lui. Decide quindi di annientare l’umanità contro la quale escogita un piano d’invasione con l’ausilio di alcuni mostri giganteschi creati proprio dallo smog! Sembra non esserci speranza per le forze di difesa terrestre ma quando ormai tutto sembra perduto Nebula 71 (Ultralogos), abitata dalla razza degli Overlords e facente parte dell’Alleanza per la difesa dei pianeti in pericolo, decide di aiutare gli umani: trasforma un terrestre in cyborg e gli fa indossare l’armatura di Spectreman; il prescelto è Johji Gamoh (George Kendor), il quale entra a far parte della Squadra Antinquinamento, nata proprio per controllare gli effetti del degrado ambientale che le creature del dottor Gori alimentano senza tregua.

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Un plot quindi tipicamente ecologista che rappresentava una novità oltremodo geniale per l’epoca. Tra le armi del nostro eroe, che ha la capacità di volare a velocità mach 8, ci sono:
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spectreflash, la sua arma più temibile, che si manifesta come una raffica di proiettili di energia o un raggio color arcobaleno che spara dalle mani, gli shurikens (le lame a stella tipiche dei ninja), i freezing rays (in Italia "raggi gelidi"), una spada e uno scudo. Per tramutarsi in Spectreman, ha bisogno del consenso di Nebula 71 (Ultralogos) e usufruire di poteri straordinari come la capacità di adattare le sue dimensioni alle varie tipologie dei mostri generati dal dr. Gori (dr. Stragor). La natura di Nebula 71 è incerta, essa appare sotto forma di stella doppia, rispondendo ad un saluto romano (!!!) del protagonista. Quest’ultimo grazie al suo incarico governativo riesce sempre a trovarsi "sul posto giusto al momento giusto" anche se spesso rischierà il licenziamento visto le sue "sparizioni" sempre al momento dello scontro con il mostro di turno, al pari di un Clark Kent nipponico.

Anche questa serie, come le altre dell’epoca, va contestualizzata al periodo in cui uscì ed arrivò in Italia (gli anni 70) dato che oggi non potrà non causare più di qualche sorriso dovuto alla trama infantile, agli effetti speciali piuttosto artigianali e alle eccessive e teatrali movenze dei personaggi negli scontri della settimana. Queste ultime erano anzi tipiche del genere, un vero marchio distintivo, e nascevano per sopperire all’impossibilità dei personaggi, nascosti da maschere e costumi, di poter dare un’espressività alle loro azioni se non attaverso la gestualità. Queste mosse caricaturali, tratte per la maggior parte dalle arti marziali, unite a frasi particolarmente ad effetto risultarono davvero efficaci presso il pubblico giovanile, che si divertiva ad emularle.

In Italia, i più “vintage” come me, lo ricorderanno certamente, essendo il primo eroe giapponese in carne ed ossa con tanto di dinosauri/mostri ad arrivare sulle nostre tv nel 1979, con tutto il suo seguito di giovanile curiosità. 
Quanti di voi ricordano infatti la voce fuoricampo che introduceva ciascun episodio (Clicca qui per vederne uno!)?

"La città di Tokyo sul pianeta Terra, come tutte le metropoli di questo pianeta, sta perdendo la battaglia contro i nuovi nemici mortali dell'uomo: i rifiuti, gli sprechi, l'inquinamento. Malgrado gli sforzi del governo locale come di quello mondiale, l'aria, il mare e la terra rischiano di perdere la facoltà di alimentare qualsiasi genere di vita. Chi ci aiuterà? Spectreman!!!".

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Fonti consultate:
Tanadelletigri.info
curiosando708090.altervista.org
Wikipedia