Chi è stato bambino, come me, negli anni 70/80 non potrà certo far finta di non conoscere almeno una delle tante e tante sigle di cartoni animati da loro cantate con grande successo. Chi infatti non ha mai almeno fischiettato il tema di Kimba, il leone bianco, Sasuke, L'Uomo Tigre, Coccinella, Yattaman, La ballata di Fiorellino, Gigi la trottola, Chappy, Devil man o la mitica Lady Oscar che arrivò anche a scalare le classifiche musicali dell'epoca?
Sto parlando ovviamente de I Cavalieri del Re il gruppo musicale nato nel 1981 e composto da Riccardo Zara (Monfalcone, 9 novembre 1946), sua moglie Clara Maria Teresa Serina (Itapetininga, 22 dicembre 1949), suo figlio Jonathan Samuel Zara (Milano, 12 giugno 1975), e Guiomar Serena Serina, sorella minore di Clara (Ibirarema, 7 marzo 1955). Tante, dicevamo, le loro sigle ormai giudicate di culto e che i fan potranno ritrovare nell' Opera Omnia, una raccolta monografica realizzata in occasione del trentennale della fondazione del gruppo che contiene, per la prima volta in assoluto, tutte le sigle tv in versione originale/rimasterizzata in ordine cronologico di messa in onda e curata in ogni sua parte da Riccardo Zara in persona, autore e interprete di quasi tutti i brani inclusi.

Conscio dell'ancora grande affetto verso questo storico gruppo, palpabile nelle loro poche apparizioni live come quella al Lucca Comics 2006, ho contattato, grazie all'aiuto dei ragazzi di Tivulandia, il Maestro Zara per porgli qualche domanda. Vi giro la mail/intervista che mi ha inviato in risposta e che, lo dico senza vergogna alcuna, mi ha davvero commosso per la sua vena carica di nostalgia e dolcezza.

cavalieri del re



Caro Alex, perdona il ritardo, la tua "lettera intervista" mi è stata girata da Tivulandia circa una settimana fa, ma ahimè, mi sono ricordato di te solo oggi. Perché? Ricordavo la tua età quasi come quella di mio figlio Jonathan, che guarda caso proprio oggi fa il compleanno. Associandovi mi sono ricordato di te.


Grazie Maestro, per iniziare potrei chiederle quali sono i ricordi che ha tutt'oggi della prima sigla da voi cantata?

Sono ormai un po' tutti sbiaditi, si parla di 32 anni fa. Ma ciò che ricordo bene è di aver scritto e registrato "Vichi il Vichingo" in un' atmosfera di grande allegria, inserendo nei cori, una domenica pomeriggio, tutti gli amichetti/tte di Jo (Jonathan, il figlio n.d.r.), con al termine una allegra festicciola con dolci e bibite sui verdi prati della Cascina.
Mesi dopo la canzone su richiesta RCA, fu trasformata in "La spada di King Arthur" e onestamente non c'era più l'atmosfera della prima registrazione. L'abbiamo vissuta un po' come un normale tragitto di lavoro.
Come spesso accade, era molto lontana da noi l'idea di aver messo le basi su un progetto che grazie a Voi vive ancora.






Ne avete interpretate tante di sigle che resteranno nei cuori della mia e delle altre generazioni, ma qual'è la SUA sigla preferita?

Fino a poco tempo fa, a questa domanda rispondevo "Il libro Cuore" perché mi ricordavo perfettamente il momento
e l'emozione che ho provato nel pomeriggio che l'ho scritta. Ora però ho cambiato idea. A distanza di tempo, nel riascoltarle in un modo o nell'altro tutte le sigle mi danno una stretta al cuore. Anche le meno riuscite riescono a darmi un'emozione.
Sarà forse perché su quelle voci e quelle note rivivo una parte importante della mia vita? Lascio a te la risposta.


Quali erano le modalità e le tecniche di registrazione che avete utilizzato all'epoca ?

La risposta a questa domanda richiederebbe molto tempo, posso dirti che con i C.d.R. io non ero alle prime armi in studio.
Avevo all'attivo quasi 20 anni di esperienza. Ho incominciato a giocare con i registratori all'età di 15 anni, e man mano che la tecnologia in quel campo faceva passi avanti io ero sempre aggiornato, comprando con mille sacrifici gli ultimi registratori sul mercato. In camera mia avevo allestito un piccolo studio di registrazione con la disperazione di mia madre che non poteva fare le pulizie. Ed è lì, che ho incominciato a sperimentare le prime tecniche di registrazione.
Giunto a Milano, ho lavorato per 10 anni in vari studi, imparando e affinando tutte le magie della registrazione. A questo va doverosamente aggiunto una mia grande passione ed amore per tutta la musica. Quando finalmente negli anni '80
ho aperto un studio tutto mio, senza padroni ero pronto a fare gli esperimenti più pazzi.
Ed è ciò che ho fatto. E i risultati sono arrivati.





E' vero che alcune sigle scartate sono state riadattate?

E' vero. Alcune nostre sigle per diversi motivi - non piacevano, arrivavano in ritardo, venivano scartate ecc.- venivano in un secondo tempo riciclate per qualche altro cartone. Qualche esempio?
"Vichi il Vichingo" è diventata "La spada di King Arthur"
"Lo scoiattolo Banner" è diventata "Chappy lo stregone" e poi finalmente "Chappy"
"Tommy & Huck" è diventata "Yattaman"
"X Bomber" è diventata "Moby Dick 5" e così via...
Come vedi sono molte le canzoni riadattate, naturalmente non dipendeva da noi ma bensì dalla RCA che voleva sempre
il meglio da tutti. Ti posso dire a riguardo, che cambiare il testo di una canzone già esistente e poi ricantarlo
non era una operazione facile che ci entusiasmava, anzi per noi era una grande scocciatura, eravamo sempre legati alla
prima versione. Ma con il passare del tempo oggi mi sembrano tutte belle. Mah? Sono un nostalgico.


Cosa fa Riccardo Zara oggi?

Questa mattina sono stato dal commercialista, ora ore 10, sto scrivendo a te. Tra un po' riprenderò in mano
il testo di una nuova canzone che fa parte di un mio CD in produzione, poi pranzerò ...
Forse tu intendevi chiedermi cosa faccio oggi attualmente nella vita?
Continuo a fare quello che ho fatto sempre ... cerco di essere felice. E ciò che aspirano tutti, ma non tutti ci riescono.
Credo di essere un gran fortunato, per tutta la vita ho sempre inseguito i miei sogni e continuo a farlo, solo così ci si può
avvicinare a quel ambito traguardo.
Inseguire i propri sogni significa fare ciò che più si ama. Io amo la musica e continuo a farla, amo leggere e continuo a farlo,
amo anche il cinema e a modo mio faccio anche quello, e amo anche il canale televisivo Focus.
Ti posso dire che non mi annoio mai. Mi annoio andare in vacanza, e per questo non ci vado.

Caro Alex spero di essere stato sufficientemente esauriente.

Avremo ancora modo di incontrarci, e risponderò volentieri a tutte le tue curiosità.

Ti lascio perché non voglio perdermi su "Focus" l'ultima puntata de' "Gli antichi astronauti".

Un caro abbraccio Riccardo.


I Cavalieri del Re al Lucca Comics del 2006

cavalieri del re lucca 2006