Il provveditorato agli studi di Matsue nel sud-est del Giappone ha deciso lo scorso dicembre di ritirare dagli scaffali delle biblioteche scolastiche di elementari e medie della città le copie ivi custodite del capolavoro di Keiji Nakazawa, Hadashi no Gen (Gen di Hiroshima). La decisione è stata presa a seguito di lamentele in merito alle scene presenti nel manga di Nakazawa che descrivono l'esercizio della violenza da parte delle truppe dell'Esercito Imperiale Giapponese durante la Guerra del Pacifico.

“I bambini ne trarrebbero una percezione erronea della storia, poiché l'opera descrive atrocità commesse dall'esercito giapponese non occorse nei fatti”, questa la natura della rimostranza.

In Hadashi no Gen sono raffigurate effettivamente decapitazioni e uccisioni all'arma bianca di civili operate dai soldati del Dai-Nippon Teikoku Rikugun nei teatri di guerra dell'Asia Orientale. Eventi storici come il Massacro di Nanchino (1938), o il racconto divulgato a proposito di due soldati nipponici impegnatisi in una competizione omicida (ciascuno con l'obiettivo di uccidere 100 cittadini cinesi prima del proprio commilitone), od ancora altri crimini di guerra commessi dalle truppe del Sol Levante durante il secondo conflitto mondiale sono periodicamente oggetto di contestazione da parte dei nazionalisti giapponesi e dei revisionisti storici in merito all'effettività del loro essersi verificati.

Il provveditorato ha deciso di rimuovere il manga dal novero dei volumi consultabili a causa del carattere grafico della rappresentazione della violenza, e non per la supposta inattendibilità storica della narrazione. Va qui sottolineato come, sebbene agli studenti sia negato l'accesso alle copie di Hadashi no Gen in catalogo, gli insegnanti possano fruirne in quanto materiale didattico. La vedova del compianto Nakazawa, Misayo Nakazawa, ha affermato che la raffigurazione della violenza in Hadashi no Gen risulta attenuata a beneficio dei lettori più giovani.

Hadashi no Gen biblioteca

La serie esordì su Weekly Shonen Jump di Shueisha nel 1973, raccontando la storia di Gen Nakaoka, un personaggio parzialmente ispirato alla vicenda biografica dell'autore. Nakazawa aveva sei anni quando l'atomica sganciata su Hiroshima gli portò via il padre, due sorelle e un fratello. I 10 volumi dell'opera hanno venduto in questi decenni più di 10 milioni di copie, venendo tradotti in varie lingue, tra cui inglese, russo e coreano.

Tomoko Watanabe, fondatore del gruppo di sostegno emergenziale ANT-Hiroshima, si è espresso in questi termini: “L'opera contiene effettivamente scene brutali, ma i bambini sono intrinsecamente capaci di capire l'essenza della storiaossia che le persone dovrebbero cercare di sopravvivere a dispetto delle avversità. Dovremmo avere fiducia nei bambini e lasciare che leggano secondo i propri desideri”.

L'anno passato, l'Hiroshima City Board of Education ha inserito Hadashi no Gen nei curricula scolastici riservati agli studenti del terzo anno delle elementari, nell'ambito del proprio “Programma di Educazione alla Pace”. Nell'occasione è stata presentata una petizione con la richiesta di depennare il titolo dal curriculum didattico; i promotori dell'istanza ritenevano che l'opera avesse descritto gli eventi secondo una “prospettiva unilaterale”.

Hadashi no Gen ha beneficiato di due trasposizioni animate formato lungometraggio e di uno special televisivo live action in due parti. Il produttore Northrop Davis ha acquisito i diritti per la trasposizione hollywoodiana dell'opera, che conta già tre adattamenti cinematografici dal vero (datati 1976, 1977 e 1980) per la regia di Tengo Yamada. Vi segnaliamo inoltre il documentario Hadashi no Gen ga Mita Hiroshima, presentato a Tokyo il 6 agosto 2011, in occasione dell'anniversario della catastrofe di Hiroshima, alla presenza dello stesso Nakazawa — nel filmato, realizzato secondo i caratteri del mémoire, l'autore rievocava l'Hiroshima degli anni '40 attingendo ai propri ricordi. L'anno dopo Nakazawa si sarebbe purtroppo spento, vinto da un cancro ai polmoni.

Dicevamo della serializzazione avviata su Shonen Jump. Il titolo, dopo la conclusione del primo arco narrativo (pubblicato anche in Italia da Panini Comics), traghettò su altre riviste, venendo raccolto infine in dieci tankōbon (il primo dei quali risale al 1975). L'opera integrale approderà finalmente sui nostri lidi grazie ad Hikari, etichetta di 001 Edizioni dedicata alle opere orientali, che presenterà Hadashi no Gen ai lettori in tre volumi di ampio formato a partire dal febbraio 2014.

Fonte consultata:
Anime News Network