Come si risolleva un paese? Prendendo esempio da un'azienda di videogiochi, almeno questo è il parere di Shinzo Abe, nientemeno che il Primo Ministro giapponese.
Durante una conferenza stampa tenutasi all'interno della Dieta Nazionale (il parlamento nipponico), alla domanda di uno degli intervistati riguardante le future strategie di sviluppo del paese, il Primo Ministro ha citato Nintendo come eventuale esempio da seguire.
"C'è una compagnia chiamata Nintendo" risponde Abe. "Producevano carte da gioco Hanafuda, ma una volta visto diminuire questo mercato, grazie alle loro conoscenze tecniche hanno aperto la strada alle console di gioco".
Quindi Abe ha continuato: "eppure, allo stesso tempo non hanno smesso di produrre carte Hanafuda mantenendo le loro tradizioni, ed è qualcosa da cui possiamo imparare".
Tutto convincente, viene naturale chiedersi però se Shinzo Abe tra un impegno di governo e l'altro, abbia dato una sbirciata agli ultimi dati finanziari della casa di Kyoto e alla sua attuale situazione sul mercato. Il discorso quindi potrebbe essere calzante considerato il perfetto mix di innovazione e tradizioni dei gloriosi trascorsi Nintendo, un po' meno forse la tempistica.
Fonte consultata:
Kotaku
Ultima cosa, salta all'occhio il pantalone attillato dell'onorevole deputato alla destra del primo ministro
Quindi signor Abe, come tutti i politici, un pò meno belle parole e un pizzico più di onestà intellettuale :/ Il Giappone non è un paese che possa sostenere sé stesso senza centrali al momento, e non ci sono alternative immediate... Quindi magari i piagnistei pubblici degli ultimi anni (leggi: mentire in faccia alla gente) si potevano evitare
A volte penso che la classe politica più scarsa al mondi ce l'abbiamo noi, poi dai una sbirciatina sul web e ti ritrovi questo bel fenomeno qua che se ne esce fuori con questo esempio, così mi viene da pensare: povero Giappone!
Comunque almeno con le console portatili la Nintendo se la passa bene, in ogni generazione ne vende sempre di più delle altre aziende.
Per darti un termine di paragone, Sony in toto (quindi tv, cinema, videogiochi etc) è stimata sui 17 e qualcosa; il problema però è che l'outlook dell'azienda è talmente negativo che i titoli sono considerati praticamente carta straccia al punto che diversi analisti di mercato gli danno altri 4-5 anni di vita al massimo se non prendono subito delle decisioni radicali per cambiare il loro corso.
Che poi si può obiettare sulla recente politica delle console, di certo Nintendo è una potenza mondiale, e stiamo parlando di una azienda che è prettamente legata al solo ambiente videoludico, l'unica che opera solo in quel settore fra le concorrenti.
Per cui, che sia riuscita a diventare tanto importante, è senza dubbio un esempio da seguire. Di errori ne ha fatto, continua a farne, anche lo stesso 3DS sembrava fosse un terribile errore, eppure riesce a mitigare i fallimenti e a volte, tipo 3DS, persino ribaltarli.
Ciao,
Tacchan
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