Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati" e che i nostri detrattori scarseggiano a fantasia, ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo, questa volta manga, che questo mese sarà argomento della disputa!
Titolo ormai entrato nella mitologia manga, scritto e disegnato da Tōru Fujisawa, GTO imperversava sulla rivista Weekly Shōnen Magazine di Kodansha tra il 1996 ed il 2002. Il suo protagonista, Eikichi Onizuka, diviene ben presto l'incarnazione dell'ideale di educatore (anche se non lo è proprio a tutto tondo) che gli studenti di tutto il mondo sognano e avrà fama mondiale anche grazie alla serie animata del 1999, portata qui da noi dalle mitiche serate anime di MTV.
Che dire? Successo per acclamazione al nostro Great Teacher? Forse, eppure non a tutti è piaciuto questo titolo, giudicandolo stupidotto e in taluni casi persino diseducativo.
Confrontiamo quindi le due tesi e facciamo scendere in campo i contendenti
La domanda è una sola: voi da che parte state?
GTO
10.0/10
Recensione di GeassOfLelouch
-
G.T.O. alias Great Teacher Onizuka è un manga in 25 volumi di genere azione e scolastico scritto e sceneggiato dal mitico sensei Toru Fujisawa.
G.T.O. racconta le avventure di Eikichi Onizuka, un ventenne sbandato con un ex passato non troppo lontano da teppista in cui ne ha fatte di tutti i colori, che decide di intraprendere la dura carriera dell'insegnamento.
Dopo aver conseguito una laurea in un'università di infimo livello in cui un suo sosia gli sosteneva gli esami, decide quindi di iniziare il periodo di tirocinio come teacher presso una scuola media, dopo una lunga serie di colloqui e quindi insuccessi.
Caratteristica fondamentale per Eichiki è quella di essere onesto con se stesso e con gli altri a tal punto da inserire nel suo curriculum tutte le sbandate compiute da giovane con annesse e connesse le piccole denunce per schiamazzi, molestie in luogo pubblico, pestaggio, guida in controsenso con motocicletta senza patente e altre bravate.
Ovviamente di queste cose lo deridono i dirigenti scolastici che lo ammoniscono di non trovare mai un lavoro se inserisce tutte le sue scaramucce avvenute contro la legge e la polizia, insieme a fargli notare il suo bianco e vistoso completo indossato che assomiglia più a quello di uno yakuza.
Alla fine Eichiki riesce ad ottenere un posto come tirocinante nella cui scuola sono presenti altri tirocinanti fra i quali un poco di buono il cui scopo è solo divertirsi e abbordare quante più studentesse possibili.
Inizia quindi la grande odissea del pazzo, pazzo, pazzo professore che affronterà problemi scolastici di tutti i generi dai problemi familiari degli studenti, ai problemi personali e di carattere per arrivare ai problemi dell'intera classe ma ciò che lo contraddistingue sono i metodi decisamente poco ortodossi.
Infatti Onizuka contrappone metodi piuttosto shockanti, divertenti pur arrivare a minacciare violenza come ultima spiaggia ai suoi studenti o a chi fa loro del male o ai loro cari: ed è questo il suo metodo rivoluzionario, prima rompe il muro di ghiaccio che lo separa da loro, per poi capire i loro gusti e le loro paure in modo da entrare in empatia con loro e fare in modo che vengano accettati dal mondo per quello che sono.
E' un po' come un angelo custode, un amico più che un insegnante, che ti fa vivere la scuola in modo divertente e spensierato, visto che lui dà più importanza alle esperienze vissute che alle materie studiate e apprese, dopo averti aiutato, averti capito ed averti accettato per come sei.
E una volte che il muro viene infranto da Eichiki non ci si può divertire con lui, ma GTO non è solo spensieratezza poichè gli eventi drammatici accadono e grazie al continuo intervento del professore che si getta a capofitto senza pensarci troppo nel pericolo e nelle situazioni disperate si riuscirà a vedere la luce del giorno successivo.
Anche il finale è decisamente degno di Eichiki e non può non far sorridere il lettore che avrà ormai raggiunto un elevato grado di empatia col prof già dopo pochi numeri: si sorride perchè certe cose può farle solo lui non le persone normali e si sorride perchè un po' si vorrebbe essere un eroe come lui o averne uno vicino nella realtà.
Il disegno e il tratto sono decisi ma non spigolosi e nemmeno dolci, gli scenari sono dettagliatissimi e, insieme a molte battute, contengono un sacco di riferimenti alla cultura giapponese del momento e di qualche anno prima come gerghi, modi di dire, allusioni, telefilm, live action, manga, anime e videogiochi.
La caratterizzazione dei personaggi è veramente eccelsa, i personaggi appaiono quasi tutti incerti, scoraggiati o delusi dal mondo, ma dopo avere incontrato Eichiki come un sole ritrovano loro stessi e la vita perduta; ma Eichiki non è un Dio, anch'egli soffre e si sconforta in alcuni momenti ma proprio le persone che ha aiutato gli ridonano la speranza e il sorriso credendo in lui e nei suoi forti ideali.
La storia è abbastanza originale anche se si rifà all'opera precedente di Fujisawa, Shonan Junai Gumi, con la quale ha in comune solo il protagonista Eichiki Onizuka e alcuni suoi amici che interpreteranno solo ruoli secondari come Ryuji Danma e lo sbirro corrotto nonché ex-teppista anch'egli.
Le tematiche in esso contenute sono una critica alla società giapponese con le sue manie sul sesso, sul consumismo, sulla crisi e l'economia, sulle mancanze dei genitori verso i figli e scaricando le colpe verso gli insegnanti, sull'incapacità dei giovani di farsi largo nella società e le loro strade sbagliate verso il teppismo e la violenza.
Ma oltre alle critiche GTO vuole essere una luce, un piccolo barlume di speranza in una società che ha mille problemi perchè anche il battito di una piccola farfalla può scatenare un uragano e se si instilla una piccolissima goccia di fiducia e autostima nelle persone esse saranno in grado di risorgere dalle proprie ceneri come un piccolo fiore rinsecchito che riprende pian piano a vivere bagnato dalla rugiada.
Non posso che consigliarlo a tutti, anche se ormai in pochi non conoscono GTO, in particolare agli amanti della serie TV, che è incompleta, degli shonen ma anche le ragazze possono essere in grado di apprezzare un personaggio così particolare e unico quale Eichiki Onizuka è.
Il pregio di un'opera del genere è di restituire il sorriso anche al lettore che si divertirà un sacco con le asinate del GTO, ridendo, soffrendo, emozionandosi ed esaltandosi insieme a lui. Il massimo dei voti è il minimo per un'opera simile.
Voto: 10.
G.T.O. racconta le avventure di Eikichi Onizuka, un ventenne sbandato con un ex passato non troppo lontano da teppista in cui ne ha fatte di tutti i colori, che decide di intraprendere la dura carriera dell'insegnamento.
Dopo aver conseguito una laurea in un'università di infimo livello in cui un suo sosia gli sosteneva gli esami, decide quindi di iniziare il periodo di tirocinio come teacher presso una scuola media, dopo una lunga serie di colloqui e quindi insuccessi.
Caratteristica fondamentale per Eichiki è quella di essere onesto con se stesso e con gli altri a tal punto da inserire nel suo curriculum tutte le sbandate compiute da giovane con annesse e connesse le piccole denunce per schiamazzi, molestie in luogo pubblico, pestaggio, guida in controsenso con motocicletta senza patente e altre bravate.
Ovviamente di queste cose lo deridono i dirigenti scolastici che lo ammoniscono di non trovare mai un lavoro se inserisce tutte le sue scaramucce avvenute contro la legge e la polizia, insieme a fargli notare il suo bianco e vistoso completo indossato che assomiglia più a quello di uno yakuza.
Alla fine Eichiki riesce ad ottenere un posto come tirocinante nella cui scuola sono presenti altri tirocinanti fra i quali un poco di buono il cui scopo è solo divertirsi e abbordare quante più studentesse possibili.
Inizia quindi la grande odissea del pazzo, pazzo, pazzo professore che affronterà problemi scolastici di tutti i generi dai problemi familiari degli studenti, ai problemi personali e di carattere per arrivare ai problemi dell'intera classe ma ciò che lo contraddistingue sono i metodi decisamente poco ortodossi.
Infatti Onizuka contrappone metodi piuttosto shockanti, divertenti pur arrivare a minacciare violenza come ultima spiaggia ai suoi studenti o a chi fa loro del male o ai loro cari: ed è questo il suo metodo rivoluzionario, prima rompe il muro di ghiaccio che lo separa da loro, per poi capire i loro gusti e le loro paure in modo da entrare in empatia con loro e fare in modo che vengano accettati dal mondo per quello che sono.
E' un po' come un angelo custode, un amico più che un insegnante, che ti fa vivere la scuola in modo divertente e spensierato, visto che lui dà più importanza alle esperienze vissute che alle materie studiate e apprese, dopo averti aiutato, averti capito ed averti accettato per come sei.
E una volte che il muro viene infranto da Eichiki non ci si può divertire con lui, ma GTO non è solo spensieratezza poichè gli eventi drammatici accadono e grazie al continuo intervento del professore che si getta a capofitto senza pensarci troppo nel pericolo e nelle situazioni disperate si riuscirà a vedere la luce del giorno successivo.
Anche il finale è decisamente degno di Eichiki e non può non far sorridere il lettore che avrà ormai raggiunto un elevato grado di empatia col prof già dopo pochi numeri: si sorride perchè certe cose può farle solo lui non le persone normali e si sorride perchè un po' si vorrebbe essere un eroe come lui o averne uno vicino nella realtà.
Il disegno e il tratto sono decisi ma non spigolosi e nemmeno dolci, gli scenari sono dettagliatissimi e, insieme a molte battute, contengono un sacco di riferimenti alla cultura giapponese del momento e di qualche anno prima come gerghi, modi di dire, allusioni, telefilm, live action, manga, anime e videogiochi.
La caratterizzazione dei personaggi è veramente eccelsa, i personaggi appaiono quasi tutti incerti, scoraggiati o delusi dal mondo, ma dopo avere incontrato Eichiki come un sole ritrovano loro stessi e la vita perduta; ma Eichiki non è un Dio, anch'egli soffre e si sconforta in alcuni momenti ma proprio le persone che ha aiutato gli ridonano la speranza e il sorriso credendo in lui e nei suoi forti ideali.
La storia è abbastanza originale anche se si rifà all'opera precedente di Fujisawa, Shonan Junai Gumi, con la quale ha in comune solo il protagonista Eichiki Onizuka e alcuni suoi amici che interpreteranno solo ruoli secondari come Ryuji Danma e lo sbirro corrotto nonché ex-teppista anch'egli.
Le tematiche in esso contenute sono una critica alla società giapponese con le sue manie sul sesso, sul consumismo, sulla crisi e l'economia, sulle mancanze dei genitori verso i figli e scaricando le colpe verso gli insegnanti, sull'incapacità dei giovani di farsi largo nella società e le loro strade sbagliate verso il teppismo e la violenza.
Ma oltre alle critiche GTO vuole essere una luce, un piccolo barlume di speranza in una società che ha mille problemi perchè anche il battito di una piccola farfalla può scatenare un uragano e se si instilla una piccolissima goccia di fiducia e autostima nelle persone esse saranno in grado di risorgere dalle proprie ceneri come un piccolo fiore rinsecchito che riprende pian piano a vivere bagnato dalla rugiada.
Non posso che consigliarlo a tutti, anche se ormai in pochi non conoscono GTO, in particolare agli amanti della serie TV, che è incompleta, degli shonen ma anche le ragazze possono essere in grado di apprezzare un personaggio così particolare e unico quale Eichiki Onizuka è.
Il pregio di un'opera del genere è di restituire il sorriso anche al lettore che si divertirà un sacco con le asinate del GTO, ridendo, soffrendo, emozionandosi ed esaltandosi insieme a lui. Il massimo dei voti è il minimo per un'opera simile.
Voto: 10.
GTO
4.0/10
Recensione di TheRolandDeschain
-
Spinto dalla fama che versione cartacea e animata hanno donato a questo titolo mi son fatto prestare l'intera serie di "GTO", ma non son riuscito ad arrivare nemmeno a metà.
A lettura inoltrata pare di assistere ad una commedia beckettiana dell'assurdo: scolari/scolare malefici e dotati di indole a tal punto caotica da far diventare verde di invidia il Joker, donne tutte prosperosissime e ingrifate, il protagonista che risulta educatore impareggiabile, atleta perfetto, e maestro di vita tutto in una sola personalità.
La trama di per sé poteva anche essere interessante, ma 25 volumi il cui solo leitmotiv si può riassumere nella frase "Onizuka vuole diventare un bravo insegnante ma tutti cercano di mettergli i bastoni tra le ruote" alla lunga stufa. Anzi manco tanto alla lunga visto che la mia pazienza è durata solo 10 volumi (5 su 12 dell'edizione Deluxe per essere precisi).
La dialettica che si ripete per tutti i volumi visionati è la seguente: uno studente mette i bastoni tra le ruote a Onizuka per un determinato motivo - Onizuka pare in difficoltà e rischia di essere cacciato dalla scuola - Onizuka comprende da dove deriva il malessere dello studente e lo converte attraverso i metodi più bizzarri - Onizuka poco a poco conquista tutti.
Il peso dato nell'opera al protagonista risulta poi eccessivo: va bene che la sua caratterizzazione spicca rispetto alle altre figure - la preside della scuola privata che pare un fantoccio, il vicepreside che ha il coltello tra i denti nei confronti del biondo insegnante, la professoressa Fuyutsuki debole caratterialmente e segretamente innamorata (ma va?) di Onizuka - ma che finisca per obnubilarle riduce la storia ad un one-man show dove a intrattenere sono solo le trovate costumistiche del protagonista.
Non si riesca a capire come faccia Onizuka a evitare la cacciata dall'istituto privato dopo tutte le peripezie che causa la sua presenza: è la commedia dell'assurdo che vuole passare per uno shonen scolastico. Oltretutto la lettura risulta anche pesante: le tavole troppo verbose mi hanno costretto a ignorare la lettura dei baloon più piccoli (di indecifrabile lettura) arrivando addirittura a saltare diverse pagine piene zeppe di onanismo fumettistico... Menzione d'onore per qualche trovata del protagonista che mi hanno sicuramente fatto sorridere (smorfie facciali sopratutto) ma con una percentuale molto bassa per 10 volumi letti.
Forse è una serie non adatta a tutte le età, forse avrei potuto apprezzarla meglio ai tempi del liceo in cui desideravo ardentemente una scossa alle noiosissime lezioni scolastiche. Ma se un'opera ha l'ambizione di conquistare milioni di lettori dovrebbe dare ampio respiro a diverse tematiche, e non ispirare solo noia a pacchi.
A lettura inoltrata pare di assistere ad una commedia beckettiana dell'assurdo: scolari/scolare malefici e dotati di indole a tal punto caotica da far diventare verde di invidia il Joker, donne tutte prosperosissime e ingrifate, il protagonista che risulta educatore impareggiabile, atleta perfetto, e maestro di vita tutto in una sola personalità.
La trama di per sé poteva anche essere interessante, ma 25 volumi il cui solo leitmotiv si può riassumere nella frase "Onizuka vuole diventare un bravo insegnante ma tutti cercano di mettergli i bastoni tra le ruote" alla lunga stufa. Anzi manco tanto alla lunga visto che la mia pazienza è durata solo 10 volumi (5 su 12 dell'edizione Deluxe per essere precisi).
La dialettica che si ripete per tutti i volumi visionati è la seguente: uno studente mette i bastoni tra le ruote a Onizuka per un determinato motivo - Onizuka pare in difficoltà e rischia di essere cacciato dalla scuola - Onizuka comprende da dove deriva il malessere dello studente e lo converte attraverso i metodi più bizzarri - Onizuka poco a poco conquista tutti.
Il peso dato nell'opera al protagonista risulta poi eccessivo: va bene che la sua caratterizzazione spicca rispetto alle altre figure - la preside della scuola privata che pare un fantoccio, il vicepreside che ha il coltello tra i denti nei confronti del biondo insegnante, la professoressa Fuyutsuki debole caratterialmente e segretamente innamorata (ma va?) di Onizuka - ma che finisca per obnubilarle riduce la storia ad un one-man show dove a intrattenere sono solo le trovate costumistiche del protagonista.
Non si riesca a capire come faccia Onizuka a evitare la cacciata dall'istituto privato dopo tutte le peripezie che causa la sua presenza: è la commedia dell'assurdo che vuole passare per uno shonen scolastico. Oltretutto la lettura risulta anche pesante: le tavole troppo verbose mi hanno costretto a ignorare la lettura dei baloon più piccoli (di indecifrabile lettura) arrivando addirittura a saltare diverse pagine piene zeppe di onanismo fumettistico... Menzione d'onore per qualche trovata del protagonista che mi hanno sicuramente fatto sorridere (smorfie facciali sopratutto) ma con una percentuale molto bassa per 10 volumi letti.
Forse è una serie non adatta a tutte le età, forse avrei potuto apprezzarla meglio ai tempi del liceo in cui desideravo ardentemente una scossa alle noiosissime lezioni scolastiche. Ma se un'opera ha l'ambizione di conquistare milioni di lettori dovrebbe dare ampio respiro a diverse tematiche, e non ispirare solo noia a pacchi.
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
lettura piacevole ma i "capolavori" sono altri
Forse l'unico elemento non troppo logico è la permanenza di Onizuka nonostante molte volte la faccia grossa, ma tutti gli altri personaggi li ho trovati molto reali onestamente.
Eikichi Onizuka è indubbiamente il personaggio di fantasia che preferisco in assoluto ricreato in modo davvero fantastico, pieno di difetti e di contraddizioni che lo rendono allo stesso tempo atipico ma molto "umano". Un esempio di vita sia eccellente che pessimo.
Nella stessa serie posso ritrovare diversi personaggi femminili tra i migliori che abbia mai visto per caratterizzazione e fascino intrinseco (non solo estetico dunque).
E' una storia che è capace di portarti innumerevoli insegnamenti, innumerevoli morali ma anche di farti ridere di gusto con scenette assurde ed esileranti.
In sostanza un ottimo fumetto con delle esagerazioni e dei difetti, con dei disegni belli e una storia che fa riflettere. Poi per chi vuole intrattenimento puro e crudo c'è il solito battle shonen di Shonen Jump.
Aldilà della storia comunque, Onizuka rimane un gran personaggio.
Il manga su MAL è attualmente rank 12 con voto medio 8.94, mostruoso direi, ma al di là delle statistiche globali affidabili, tenderei a fidarmi ciecamente del parere di chi lo apprezza, gran bella storia e ottimi personaggi.
Personalmente l'ho trovato magnifico, forse esagerato in certi frangenti, ma i contenuti sono di valore. Tra l'altro mescola sapientemente momenti toccanti e momenti di grande ilarità, e questa è una qualità che apprezzo.
Quando lo lessi per la prima volta, in concomitanza col cartone animato su MTV, era una delle mie serie preferite, per cui avrei (e ho) scomodato lodi sperticate. Facevo il liceo ed ero un ragazzino timido e appassionato di manga in una Palermo che allora non era così attiva dal lato mangoso come oggi, che avrebbe tanto voluto condividere la sua passione con qualcuno. La storia di questo strambo professore che si fa prestare i giochi della Playstation dai suoi alunni, cui impartisce importanti lezioni di vita fra una risata e l'altra, mi aveva conquistato. Ne adoravo tutti i personaggi, in particolare il timido Noboru Yoshikawa appassionato di videogames e bullato dai compagni, in cui mi identificavo tantissimo... credo che, durante gli episodi della gita, in cui questo personaggio trovava l'amore, GTO sia arrivato nel mio personale Olimpo degli anime/manga, sicuro che da lì non si sarebbe mai più schiodato...
... ma poi si cresce, si cambia, ci si trasferisce, si cambiano vita e interessi e, senza che me ne accorgessi, Onizuka e compagni sono rimasti lì nel passato, come una delle tante cose che ho visto/letto, che mi sono piaciute e che non ho avuto interesse a ripescare con nuove produzioni (non ho mai letto né preso in considerazione nessuno spin off, prequel o sequel della serie).
Rimane una gran bella storia, ma gradualmente persi interesse nei suoi confronti, vuoi perchè l'anime era finito, vuoi perché l'edizione Dynit si faceva attendere sempre troppo ed era davvero brutta, fra volumi tutti diversi di formato e grafica, vuoi per il problema citato nella seconda recensione che rendeva la lettura un po' pesante alle volte, fra balloon troppo piccoli e troppe note esplicative.
L'ho riletto (e rivisto, anche se la storia è monca l'anime mi piace di più a livello di grafica, poi il doppiaggio e le musiche sono stupendi) qualche anno dopo e ha continuato a piacermi, ma ormai si era persa quella scintilla che me l'aveva fatto amare alla follia durante il liceo, per cui, come ho detto in altre occasioni, oggi lo valuterei con un onesto 8 ma senza sbilanciarmi di più.
La lezione del biondo professore, però, l'ho imparata. Quando ho fatto il tirocinio alle scuole elementari giocavo ai videogiochi insieme ai miei alunni
Ma può anche succedere solo parzialmente, ossia solo con certi generi... a me successe coi mecha che adoravo da ragazzino e che non riesco più a guardare da quando ho superato una certa età... è un peccato.
La mia conoscenza di GTO viene solo dal dorama, che era allegro e divertente nelle sue esagerazioni. Quindi il 4 mi pare troppo ingeneroso. Per il dorama propenderei per un 8 e il mio personaggio preferito era il povero vicepreside, sempre destinato al fallimento dei suoi schemi.
Il mio giudizio su GTO sta nel mezzo e anche per me l'opzione di "Itonic parruccato" era troppo irresistibile..
NXT
Come altri titoli, se avesse avuto meno volumi gli avrebbe giovato ^^
sicuramente ma era basata sulla versione animata (su cui si è sempre parlato su questo sito). Ci tenevo a focalizzare l'attenzione sul manga questa volta
Sono d'accordo col tuo discorso e in generale sono il tipo che continua ad apprezzare le cose che gli piacevano quando era più giovane (un paio di estati fa ho rivisto i Wuzzles, che non vedevo da quando avevo due anni nel 1988, e mi sono piaciuti ancora
Ciò non toglie che se ora tu mi piazzi "Driver's High" io verrò investito da una pioggia di ricordi e piangerò
Che esagerazione, sì è bello, ma non è da 10.
Ho visto solo la serie anime e ammetto che l'avevo trovata gradevole da seguire, ma non così tanto da voler leggere il manga da cui era stata tratta.
Menzione d'onore al prof di inglese con i suoi lollosi : "unbelievable! Il teacher onizuoka ha appena salvato uno student!" E altre amenità siminili
Detto cio, sono più in linea con la recensione negativa che con quella positiva, ma mi butto sui capelli di Ironic per manifesta ignoranza dell'argomento in questione.
Prima o poi lo rileggerò e sarò in grado di darne una valutazione più oggettiva, ma per quel che ricordo è da 7 o 8.
Di certo non 4, ma nemmeno 10!
AnimeRing è buona come idea
Sfortunatamente, pur avendone sentito parlare quasi sempre bene, non ho ancora avuto modo di leggerlo.
In ogni caso, come mi pare abbia già scritto qualcuno, come recensione è migliore quella di Geass, soprattutto per le argomentazioni e l'approfondimento.
Ok, qui si parla del manga, ma per quel poco che ho avuto modo di vedere mi sento più vicino al pensiero di GeassOfLelouch: un'opera che riesce a trattare argomenti seri incastrandoli tra siparietti comici irresistibili.
Nella mia carriera scolastica ho avuto - al biennio delle superiori - un professore di lettere che, pur non toccando i livelli di Onizuka, era molto particolare (un ex sessantottino). Personaggio particolare ma sapeva entusiasmare e far apprezzare le sue materie (fui ammesso in terza superiore con 8 a storia). L'anno successivo avevamo una professoressa "vecchio stampo" che ti insegnava la storia a pappagallo: risultato? 5 in pagella al primo quadirmestre...
Fatta questa piccola parentesi, per me GTO fino al volume 14 è un'opera sensazionale, per non dire incredibile, rientra a tutti gli effetti nella mia top 10 personale, personaggi come Onizuka, Urumi & Uchiyamada, sono senza dubbio splendidi, per non parlare di tutti gli altri, che sono perfettamente caratterizzati, inoltre l'ambientazione di fine anni 90, è riprodotta perfettamente: la mode, il modo di pensare, le pubblicità, l'intrattenimento, per non parlare dei videogiochi, che Onizuka molto spesso cita (Ps1, Dreamcast, Ps2, I cabinati arcade ecc.). Cosa ancora più importante è la denuncia sociale, verso la scuola giapponese, verso l'ipocrisia degli insegnanti, per non parlare dei problemi giovanili. La serie si alterna benissimo fra momenti di puro umorismo e momenti riflessivi.
Il problema dell'opera sta negli ultimi volumi, si vede che Magazine ha tirato troppo la corda, per guadagnarci sulla pubblicazione, incidendo però sulla qualità generale del titolo.
Non ho nient'altro da aggiungere.
In ogni caso, trovo la recensione di Geass fatta decisamente meglio.
Io l'ho sempre vista in maniera leggermente differente. Onizuka non mi è mai sembrato un ipocrita, cerca di aiutare gli altri a non commettere i suoi stessi errori ma non si pone mai al di sopra di essi. E' un uomo che non si prende sul serio, che accetta di farsi sbeffeggiare dai suoi stessi alunni e mai si crede più intelligente o preparato di quanto realmente sia.
Anche la storia principale di Miyabi nell'anime ha più senso rispetto a quella nel manga.
Io adoro l'intero mondo di Onizuka!!!
Niente da dire, è un capolavoro; ovviamente sono d'accordo con GeassOfLelouch, ma penso che i "Mi Piace" alle recensioni parlino chiaro...
Magari x il prossimo AnimeRing ... Fateci un pensierino
... e cmq .. La parrucca di Ironic..... SPACCA ^^
NXT
Sempre detestato,la storia più sopravvalutata di sempre
E' secondo me un Manga divertente , ma non di certo un capolavoro.
Comunque bella stà idea dell'AnimeRing.
Fate un "AnimeRing" anche con Madoka Magica e mi divertirò molto a commentare xD
vero, purtroppo sul lato manga latitano le recensioni con voto intermedio e quelle con voto negativo sono molto meno dettagliate rispetto a quelle iper positive.
Ragazzi scrivete molte più recensioni manga specie se avete qualcosa da dire che va contro l'opinione comune, basya sia ben dettagliata e vedrete che piacerà ...
Beh, GTO è un manga da ragazzi che non deve essere preso troppo sul serio. Tu lo detesti, perchè un pelino sopravvalutato? Ti posso dare ragione al 50% per il semplice fatto che lo giudichi con un occhio non maschile. GTO è un manga pieno di cavolate, che possono interessare soltanto a un ragazzo
Io stesso brucerei tanti manga femminili, per il semplice fatto che li trovo orrendi per colpa del fatto che essendo un maschio non riesco a capirli. Purtroppo quando valutiamo un manga o un anime ci dobbiamo scontrare con dei parametri soggettivi, che incidono pesantemente con il nostro giudizio finale. Finisco dicendo soltanto che il manga ti può anche non garbare, però sappi che dietro le risse, le teste fracassate, le pazze corse in moto e le simpatiche gag, c'è anche una profonda critica al sistema scolastico Giapponese. Riuscire a parlare in modo semplice di queste cose non è facile se pensi che è un semplice Shonen. Ripeto: per comprendere al meglio la filosofia di questo manga bisogna essere un ragazzo/a che frequenta le superiori. Parlando in fumetteria con tanti ragazzi di circa 20 anni, che avevano appena finito le superiori mi hanno detto TUTTI la stessa cosa: GTO è una figata! Personalmente lo trovo un manga semplice.
Detto questo mi allontano. Lo so che con questo commento batterò tutti i miei record di pollici rossi, ma de gustibus.
p.s.: Onizuka eletto mister cool di AnimeClick per me è stato il colmo. Passi se altri lo trovano cool, son gusti, ma se penso che quel concorso doveva essere la versione per ragazze del miss sexy mi viene male allo stomaco. Le eventuali fan del personaggio portino pazienza, ma per me era completamente fuori posto.
Se le tante ragazze di questo sito lo hanno votato ci deve essere un motivo
Il tuo punto di vista è rispettabilissimo, però fa a pugni con il trend del sito.
Vedo che non sei informato: a votare sono stati gli utenti di entrambi i sessi e il risultato rispecchiava l'idea di mister cool dell'utenza maschile.
La maggior parte delle ragazze non ha apprezzato il risultato e ci sono state parecchie lamentele. Se non vado errato è stato poi creato un blog con un nuovo concorso a tema proprio per rimediare.
Se non ricordo male il commento di molte fu che Onizuka era simpatico, ma decisamente non l'avrebbero votato in quel concorso.
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