Mukashi mukashi..... tanto tanto tempo fa viveva una coppia di anziani coniugi molto poveri. Nonostante avessero pregato a lungo per avere un figlio, non ne era arrivato nessuno. Finché un giorno la moglie, mentre stava lavando alcuni vestiti al fiume, vide una pesca gigante che galleggiava sull'acqua.
 

La donna si affrettò a raccoglierla e a portarla a casa: essendo così grande ed essendo molto poveri, avrebbero avuto di che mangiare per un po'! Immaginate quanto grande fu il loro stupore quando, mentre l'uomo si accingeva a tagliare in due la pesca, questa si aprì improvvisamente scoprendo al suo interno un bellissimo bambino! E furono ancora più stupiti quando il bambino iniziò a parlare!

"Non temete" disse loro il bimbo "Sono stato mandato a voi dalle divinità in risposta alla vostre preghiere. Sarò un bambino buono e sarete orgogliosi di me."

La coppia di anziani era al settimo cielo; decisero di chiamare il bambino "Momotaro" che significa "ragazzo pesca". Lo amavano molto e si presero cura di lui. Momotaro crebbe bene, più alto e più forte di tutti gli altri bambini. La gente del paese gli voleva molto bene perché era sempre gentile e disponibile.
 

Dopo molti anni, Momotaro ormai fattosi grande disse ai suoi genitori che doveva allontanarsi da casa per compiere una grande avventura: doveva esplorare un'isola lontana abitata da demoni e salvare le persone che vi erano tenute prigioniere. La vecchia coppia all'inizio era molto riluttante all'idea di lasciarlo partire, ma alla fine poiché credevano in lui sostennero i suoi piani e lo aiutarono nei preparativi e la vecchia signora gli fece dei deliziosi crackers di riso per il suo viaggio.

Lungo la strada, Momotaro incontrò alcuni animali e decise di portarli con sé come compagni di viaggio. Per primo incontrò un cane, poi una scimmia e infine un fagiano. In un primo tempo gli animali non andavano d'accordo ma presto Momotaro insegnò loro a convivere insieme felicemente. Con i venti a loro favorevoli, l'allegra brigata raggiunse l'isola incriminata in pochissimo tempo.
 

Sbarcati sull'isola, incontrarono subito un paio di belle fanciulle che lavavano i vestiti. Piangendo, raccontarono loro che erano le figlie dei Daimyo, i signori di quel posto, ma i demoni li avevano rapiti e li avevano resi schiavi.


Dopo aver ascoltato le fanciulle e averle rincuorate, Momotaro chiese loro di condurli dai demoni. Una volta all'interno del covo dei demoni, Momotaro e compagni iniziarono a lottare contro l'orda di yokai lì radunata, sconfiggendoli facilmente e raggiungendo presto il loro capo.

Questi, rimasto solo, svelò subito tutta la sua vigliaccheria e si arrese subito.

Allora Momotaro lo sigillò ad un'alta sporgenza della montagna e liberò tutti i prigionieri. Facendosi aiutare dal fagiano, raccolse il bottino delle scorrerie dei demoni e tornò a casa.


Le notizie sull'eroismo di Momotaro si diffusero presto in tutto il paese. Tornato a casa lui e la sua famiglia vissero bene da allora in poi, grazie al bottino portato a casa dal covo dei demoni.


Fonte consultata:
Japanloverme