Giorgio Bassanelli BisbalCiao Giorgio, benvenuto su AnimeClick.it e grazie per il tempo dedicato a questa intervista. Partiamo subito, se ti va: sei un dialoghista e direttore del doppiaggio piuttosto giovane ma con un'invidiabile esperienza maturata “sul campo” fin dai tempi della “mitica” Granata Press. Praticamente eri ancora un ragazzino... Come ti sei ritrovato a lavorare in questo settore?

Assolutamente per caso... o forse no. Granata Press iniziava a pubblicare i primi manga in Italia e proprio in quel periodo mi recai (per la primissima volta) alla fiera del fumetto di Lucca. Assaltato lo stand di Granata Press, chiesi a un tipo con gli occhialetti alcune informazioni. Il dialogo fu più o meno questo:

- Io: “Perché non pubblicate anche il manga di Mazinga Z?”
- Lui: “È un manga molto datato, e poi che ne sai tu di Mazinga? Puzzi ancora di latte!”
- Io: “Ah sì? Peccato che io abbia le puntate registrate dalla Rai su betamax” (all'epoca Mazinga Z era una vera rarità tra gli appassionati)
- Lui: “Veramente?! Parliamone...”.

Da lì diventammo amici e seguii, quasi inevitabilmente, settando degli standard qualitativi che ancora oggi sono presi a modello, tutte le evoluzioni del settore animazione in prima linea senza mai voltargli le spalle in nessuna situazione, neanche quando sarebbe stato più facile salire sul carro dell'apparente vincitore. La storia ci ha dato ragione e siamo entrambi ancora operatori del settore.


Doppiatore, traduttore, direttore artistico, adattatore dei dialoghi, supervisore al missaggio, al sincro... Le tue attitudini coprono praticamente tutto il processo di localizzazione di un titolo e ti permettono di averne una visione d'insieme e il controllo completo. Che mansioni svolgono nel dettaglio tutte queste figure professionali?

- Il doppiatore ha senza alcun dubbio l'onere di riprodurre qualcosa che esiste di già, ma nella sua lingua; il traduttore ha l'obbligo di rendere comprensibile una lingua straniera;
- il direttore artistico e di doppiaggio è colui che ha la responsabilità di scegliere i “materiali” che andranno a riprodurre o a concepire il quadro;
- l'adattatore è la perenne vittima del compromesso. Colui che deve, tra traduzione e sincrono labiale, restare il più possibile fedele ai sensi della lingua di origine;
- il supervisore al mixer è l'incubo/angelo del fonico. Nella fase di missaggio tra voci e musica/effetti prende corpo la nuova colonna audio, la supervisione è semplicemente un ulteriore occhio/orecchio/cervello a disposizione dell'opera;
- la sincronizzazione è la fase in cui le battute doppiate vengono messe a sincrono coi movimenti delle bocche. Una delle fasi più importanti in assoluto! La magia/illusione/inganno del doppiaggio parte da là.


Quali sono i tuoi titoli preferiti tra i molti a cui hai lavorato?

Il mio orgoglio è certamente Cowboy Bebop... poi Ken il guerriero – La trilogia, Alexander, Orange Road, Daitarn 3, Harlock – L’Anello dei Nibelunghi e L’Arcadia della mia giovinezza, Bem il mostro umano, Initial D, Blu Submarine no. 6, Spriggan, Violence Jack, Last Exile, i film dei Super Robot di Go Nagai, Mazinga e Goldrake, Gattaiger...

Parliamo dei film di Berserk, il cui ultimo capitolo della trilogia, Berserk – L'epoca d'oro III: L'avvento (questo il titolo ufficiale italiano), sarà nei cinema grazie a Yamato Video e Koch Media il 19 e il 20 maggio per un evento imperdibile. A che cosa è dovuto il più lungo lasso di tempo di questo capitolo dall'uscita del secondo?

Ignoro i motivi, posso immaginare che ci siano stati problemi di distribuzione per via del visto censura a causa dei contenuti espliciti. Sono un libero professionista che si occupa di doppiaggio e “collabora” con Yamato solo ed esclusivamente, appunto, per il doppiaggio, non conosco le dinamiche interne.
 
Griffith

Conoscevi già il manga prima di occuparti dei film? C'è qualcosa che ti piace particolarmente dell'opera originale di Kentaro Miura? E cosa ne pensi del modo in cui questa parte della storia, riconosciuta dalla maggior parte dei fan come il punto più alto toccato finora dall'autore, è stata adattata nella trilogia di Studio 4°C?

Sì, lo conoscevo già e lo apprezzavo. Il mio primo incontro con l'opera di Berserk risale al 1998, se non erro... Dell'opera, certamente l'atmosfera e il tratto del disegno in tutta la sua evoluzione. In generale ritengo che per i film abbiano fatto un buon lavoro. Ci sono sequenze e musiche davvero belle. Certo avrei risparmiato agli occhi dei fan alcune (sono contrario all'utilizzo) sequenze in computer grafica, ma tant'è...

C'è qualche scena scartata per necessità narrativa che avresti invece voluto vedere animata?

Sicuramente tutta la parte della Regina. E poi non capisco perché nel film non sia più Zodd ad aiutare Guts nello scontro con Boscorn...

Griffith è un personaggio talmente carismatico da rubare quasi la scena a Guts. Che idea ti sei fatto del rapporto tra i due? Come immagini potrebbe finire? Ci potrebbe essere un capovolgimento completo della situazione, ossia Griffith il Salvatore e Guts solo il grilletto del Karma, lo strumento per l'avvento del regno del Falco?

Griffith è carismatico per gli altri, tanto che ne “domina” le vite, ma non tanto per Guts che infatti riesce a separarsene. A mio avviso è Griffith a subire il carisma e la forza di Guts. Sul capovolgimento e l’essere strumento, davvero una bella domanda... Ognuno di noi è “strumento” dell'altro e io immagino proprio che Guts, come agli esordi nei Falchi, torni a essere lo strumento di realizzazione di Griffith. Penso che l'influenza di Guts continuerà a determinare oscillazioni nel suo destino.
 
Guts

La ciclicità degli eventi sembra essere parte portante in Berserk. Noti anche tu un parallelismo tra il rapporto Guts-Griffith e Cavaliere del teschio-Boid?

Sì, decisamente, ma è talmente facile come parallelismo che viene da pensare: possibile che Miura sia di così semplice lettura? Naaa... ci dev'essere altro.

A suo tempo si parlava di una seconda trilogia o comunque una serie OAV che portasse avanti il progetto della saga cinematografica. Hai notizie in tal senso dal Giappone?

Dovrebbero essere 12 film in tutto, dovrebbero riassumere tutta l'opera in animazione, Miura avrebbe promesso di concludere il manga entro 6 anni proprio per favorirne l'uscita. Ma sono già passati due anni e... boh!

In una recente intervista esprimevi il tuo disappunto per la svolta in 3D dell'animazione giapponese. Che ne pensi quindi dei film di Berserk, che ne fanno largo utilizzo e con risultati altalenanti?

Penso ogni male possibile. Non serve, non c'entra, basta! L'animazione vuole e deve essere animazione, i fantocci lasciamoli fare agli altri.

Circa gli adattamenti dei nomi di luoghi e personaggi, ci sono state imposizioni dal Giappone?

Sì, mi è stata mandata una lista con tutte le traslitterazioni e le pronunce approvate da Miura stesso.

Hai dovuto alterare i dialoghi ricevuti dal traduttore per adattarli al parlato oppure ti sei mantenuto fedele agli stessi?

L'adattamento segue il binario della traduzione, ma deve costantemente fare i conti con “il compromesso del sincrono”, col visivo, e coi suoni che la nostra bella lingua riproduce ed evoca.
 
Boid

Come scegli le voci per i personaggi? Quanta importanza dai alla fedeltà al doppiaggio originale nella scelta dei doppiatori, e quindi alla similitudine di una voce all'originale, e nella definizione delle interpretazioni di questi ultimi?

Dipende da tanti fattori. Per i film dal vivo ho dei parametri molto diversi rispetto all'animazione. Ma qui parliamo di anime, quindi... La prima valutazione è certamente l'ascolto dell'originale, la seconda è che caratteristiche ha il personaggio e che cosa deve uscirne fuori, la valutazione finale è trovare quale attore può incarnare il tutto.

Per quanto riguarda l’importanza della fedeltà al doppiaggio originale e la definizione delle interpretazioni è ASSOLUTA E TOTALE. Ecco perché, se parliamo di opere che hanno già avuto un doppiaggio, spesso faccio dei cambiamenti che “disorientano” un po' il pubblico. Per me è fondamentale che esca quello che ha dentro l'originale, e se chi ha lavorato prima di me non l'ha fatto... non mi tange. Non attenersi all'idea d'origine significa stravolgere. Poi è chiaro che a volte può pure capitare che non esistano certe voci tra gli attori italiani, tutto può accadere (tranne rari casi, vedi i robottoni che erano vincolati a una scelta commerciale).


Come direttore del doppiaggio ti affidi alla sensibilità interpretativa degli attori per la caratterizzazione dei personaggi o intervieni sulle loro performance in modo stringente? Insomma, quanta libertà lasci agli stessi?

Di solito scelgo direttamente chi incarna le caratteristiche che servono. Se poi l'attore aderisce vocalmente, ma non riesce nelle intenzioni... intervengo in modo stringente beccandomi pure dei sonori “vaffa”. Ahahahah...
L'attore non è un robot, ha una sensibilità e deve poterla esprimere. Ecco perché è importante scegliere direttamente chi incarna quello che serve.

 
Cavaliere del teschio

Nei doppiaggi da te curati troviamo spesso Massimo Lodolo, che stavolta da la voce al Cavaliere del teschio. E' un interprete che ti piace particolarmente, ami lavorare con un gruppo solito di voci collaudate o ti piace anche variare e sperimentare virando anche su nomi meno noti?

Non sono un amante del calcio, tutt'altro, ma vorrei rispondervi così: per me Massimo Lodolo è il “Maradona” degli attori. La sua vocalità, la sua recitazione, il carisma che trasmette anche soltanto nel dire una qualsiasi singola parola... e poi è in grado di coprire qualsiasi ruolo a 360 gradi, non ha limiti. Questo, naturalmente, per i miei gusti. Di recente ho diretto il doppiaggio di un bellissimo film Britannico con Tim Roth protagonista (Broken – Una vita spezzata, distribuito dalla Bim) e ho avuto Massimo al leggio. Beh, quando un attore riesce a farti uscire lacrime di commozione durante una lavorazione... ho detto tutto. Rispondo all'altra domanda sulle voci collaudate: mai. Sono uno sperimentatore, quasi un kamikaze (concedetemi il termine), mi piace scoprire e lo faccio costantemente.

Sappiamo che in Berserk ci sarà un grande attore di teatro, Elio Pandolfi, a dar voce a Urbick della mano di dio: come sei arrivato alla sua scelta?

Appena l'ho sentito in giapponese ho pensato a Pandolfi. Il problema era convincere un uomo di quasi novant'anni, con un'importante carriera alle spalle, a prestare la sua arte a un cartone giapponese. Perché, che ci piaccia o no, per molti attori i “cartoni giapponesi” sono robetta. Ma ci sono riuscito!

Avete doppiato il film in edizione integrale: quale versione andrà in sala il 19 e il 20 maggio? Quella tagliata, come nella prima proiezione giapponese, oppure senza censure, che sicuramente ritroveremo in home-video?

Sì, integralissima. Non so che scelta faranno per il cinema, certamente, però, la versione home-video sarà senza censure.
 
Urbick

La crisi del settore ha ristretto ulteriormente la possibilità per gli appassionati di avere anime doppiati nella nostra splendida lingua. Il passaggio in sala, sul grande schermo, sembra ormai quasi obbligatorio per poter doppiare il prodotto, in quanto nemmeno le tv che finora avevano supportato l'animazione giapponese permettendo l'arrivo di novità – pensiamo a Rai 4 e Man-ga – sembrano più disposte a investire nulla su di essi. E' così alto il costo di un doppiaggio? Quanto incide sul costo complessivo della lavorazione di un titolo? Nel caso di Berserk, per esempio?

Quando si tratta di serie il costo è sempre “importante”. Maggiore è il numero degli episodi e maggiore lo sforzo economico. Vi metto nero su bianco un esempio: il costo di un episodio da 25 minuti doppiato A NORMATIVA oscilla tra i 3500/4500 euro (dipende da quanti personaggi ci sono, da quanto parlano, e dai ritmi di lavorazione).

Prendete questa cifra e moltiplicatela per 13/26/39 o più episodi... chiaro, no? E non dimentichiamo i costi per i materiali, traduzioni, lavorazioni varie, post-ptoduzione... Quanto incide sul costo complessivo della lavorazione di un titolo? Incide, come avete letto sopra, un bel po'. Nel caso di Berserk è stata una lavorazione ‘cinema’, quindi con costi maggiori rispetto a quelli ordinari (le prestazioni artistiche per le uscite nelle sale sono maggiormente remunerate rispetto all'home-video o la tv).

In più la presenza di alcuni attori “importanti” ha fatto sì che vi fosse un certo tipo di investimento. Per molti un attore vale l'altro, ma la realtà è ben diversa: ogni interprete ha un suo distinto timbro, ha un'essenza, quasi un marchio, e quello che viene inciso resta per sempre; sarà l'edizione italiana, non si può sprecare un’occasione quasi unica gettandosi nella banalità o nel “confezionato”.

 
Mazinga Z

Hai da pochi giorni iniziato il doppiaggio di Mazinga Z, che seguirà in edicola Il Grande Mazinga come allegato del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport. Saranno ridoppiati tutti i 92 episodi della serie oppure solo le 41 rimaste inedite all'epoca della messa in onda sulle nostre tv? Ci parli del nuovo cast di doppiatori?

Faccio una premessa: Mazinga Z è l'anime che mi ha portato qui a rispondere alle vostre domande oggi. Cioè, come ho già risposto alla prima domanda, tutto è partito da questo splendido anime. Quindi per me non è semplicemente un anime, È L'ANIME. Detto ciò, abbiamo scelto ogni singola voce ragionando col cuore, ergo ricordando il doppiaggio storico italiano, ma anche sulla base dell'originale giapponese. Diciamo che abbiamo cercato un equilibrio tra i due. Per esigenza d'uscita nelle edicole siamo partiti dalle puntate mancanti.

Qui di seguito il cast in anteprima per AnimeClick.it, con alcune mie note personali sull'attore:

- Koji Kabuto - Riccardo Scarafoni (ha un'ironia, nelle corde, che si palpa nella sua stessa vocalità);
- Sayaka Yumi - Valentina Mari (ho sentito in lei la freschezza e la vivacità necessaria);
- Shiro - Tito Marteddu (trovo che sia molto simile all'originale);
- Misato - Ilaria Zanti (una vocalità che regala dolcezza, un'interprete che ha nelle corde “naturale” bontà. Insomma... Misato);
- Professor Yumi - Ambrogio Colombo (Kaioh di Ken il guerriero! Che c'entra con Yumi? C'eeeentra...);
- Boss - Gianluca Tusco (vocalità quasi identica all'originale giapponese, comico anche solo nel dire “A”);
- Nuke - Davide Lepore (identico al giapponese);
- Mucha - Marco Baroni (identico al giapponese);
- Dottor Inferno - Norman Mozzato (un attore straordinario, un'aderenza vera, il Raoh di Hokuto no Ken!);
- Barone Ashura - Cinzia Leone/Claudio De Davide (arcigni anche solo in un sospiro);
- Conte Blocken - Stefano Alessandrini (un attore capace di tutto, una vocalità molto simile a quella originale giapponese);
- Duca Gorgon - Dario Oppido (ha “naturalmente” tutte le caratteristiche necessarie al personaggio).

 
Barone Ashura

Cinzia Leone, un talent di questa portata per una serie animata. Puoi dirci come è avvenuta la sua scelta?

Ho di recente visto un suo spettacolo molto divertente/toccante (Disorient Express) e ascoltandola ho percepito delle corde un po' arcigne. L'ho immaginata su Ashura donna...

L'adattamento di Mazinga Z si appoggerà alle scelte storiche in fatto di nomi e armi?

Sì, per l'edizione che uscirà nelle edicole ci sarà il nome “Rio Kabuto”, per garantire continuità allo spettatore.

Nonostante la grande passione per l'animazione giapponese, gli anime non sono il tuo unico campo di lavoro e interesse, ma ti occupi anche di direzione del doppiaggio, traduzione, adattamento e dialoghi di film “live” e serie tv. Tra i tuoi lavori, per esempio, serie tv come White Collar, The L Word, Il nostro amico Charly, e film come Outrage Beyond di Takeshi Kitano, Broken con Tim Roth, ma anche live action asiatici, cinema europeo... C'è differenza nel trattare una serie tv piuttosto che un film o un'animazione? Qual è il tuo approccio ai diversi generi?

Il mio approccio personale è sempre lo stesso: rispetto per l'opera a prescindere dal livello e dal rientro economico. Quando si affronta una qualsiasi lavorazione ci si prepara, ci si informa. E là dove non si ha la conoscenza sufficiente, è necessario anche studiare. Nessun genere si può approcciare in modo approssimativo, almeno per quanto mi riguarda.

Ti dedichi a un progetto per volta oppure riesci a lavorare su diversi contemporaneamente? A cosa stai lavorando ora?

Sempre un progetto per volta, non sono un ingordo e soprattutto sento la vera necessità di non fare confusione e dedicarmi a metà a qualcosa. Ora sono impegnato con Mazinga Z ed essendo una lavorazione lunga e stringente non mi dedico a nient'altro.

Grazie per il tempo e la disponibilità dimostrata, Giorgio, mi auguro di poterti riavere presto su AnimeClick.it. Buon lavoro!