Nuova settimana e nuovo articolo dell'Italian Indie Comics Award! Oggi parleremo di Crossing Masters, opera disegnata e scritta da Laura Santus.
 
Laura Santus è una disegnatrice di 29 anni, proveniente da Quartu, in Sardegna, proprio vicino a Cagliari. Ricorda con dolcezza quando a 4 anni si è innamorata dei disegni di Candy Candy, chiedendo a sua zia di insegnarle a farli da lei… ed è proprio da quel preciso istante che lei non ha più smesso di disegnare, tanto che non ha ricordi della propria infanzia in cui non disegna. Ovviamente è cresciuta sempre accompagnata da anime e dalle opere Disney, fino a quanto all'età di 9 anni si fece comprare il suo primo fumetto: una primissima edizione di Sailor Moon che vide in edicola. Questo avvenimento cementò definitivamente il suo rapporto col mondo del fumetto giapponese, una passione che dopo 20 anni ancora regge in modo ferreo.

Quindi una volta raggiunta l’età adatta non poteva che scegliere d’iscriversi ad un Liceo Artistico, realizzando a 15 anni le sue prime tavole a fumetti (insieme ad un cugino che contagiò saggiamente con la passione per i manga). Quelle furono solo le primissime storie ma ne furono create sempre di più, una dietro l’altra! Ovviamente però arriva il momento in cui comprendi che quello che stai facendo è solo un hobby, che ci vuole molto di più per poter pensare di diventare professionista, quindi ecco che Laura ha passato tutti i suoi successivi anni ad allenarsi e a mettere la maggior parte di quelle storie nel cassetto. Nel 2006 comunque decide di mettersi realmente in gioco, per esercitarsi sempre di più e cercare di imparare, ed ecco che crea Witch Hunting, una storia autoconclusiva che le diede l’incipit per iniziare la sua serie principale, Crossing Masters, qualche anno dopo, nel 2009. Dal 2013 Crossing Masters inizia invece la sua pubblicazione trimestrale su Doraetos Manga, pubblicazione che continua tuttora alternandosi ad un altro fumetto dell'autrice, Drakon City.

Laura ammette di non avere un solo riferimento artistico, perché per lei diventa “riferimento” tutto ciò che le piace, da certi quadri della corrente Impressionista, ad una puntata di Avatar: The Last Airbender, così come può darle ispirazione una tavola di Eiichiro Oda o di Rumiko Takahashi; in ogni caso ha ben chiaro quale sia la sua opera preferita: Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa.

Ecco di seguito la trama di Crossing Masters:
 
Crossing Masters è ambientato in un mondo di fantasia, nel Regno d’Imperial. Questo regno governa l’intero continente nel quale vige una legge fondamentale: “Tutti i Masters non appartenenti ad un apparato militare imperiale non devono praticare la loro abilità. Chi lo farà verrà severamente punito dalla legge”. Imperial punisce tutti i Master ribelli ma non solo: considera tale chiunque agevoli un master o chi lo protegge. Un ragazzo di nome Kain, in un piccolo paesino lontano dalla capitale, non ha alcuna abilità master, ma ha il coraggio di ribellarsi alle restrittive leggi imperiali assieme alla sua amica d'infanzia Melinda. Nella disperata ricerca di una persona scomparsa tanto tempo prima, Kain ha la forza di combattere per la propria libertà e per far sì che ogni Master sia libero di essere se stesso…

Crossing Masters è un fumetto puramente fantasy  basato principalmente sul rapporto tra Melinda e Kain, due giovani ragazzi cresciuti insieme e costretti a condividere lo stesso destino di avventura. I due infatti dopo uno scontro con Buldin, il tirannico CacciaMasters incaricato di sorvegliare il loro paese, si ritroveranno costretti a fuggire dallo stesso iniziando il loro viaggio alla scoperta del mondo, una delle più classiche svolte narrative tipiche del genere fantasy che ben si adatta al contesto narrato e fan ben capire al lettore cosa si possa aspettare dall'opera: un classico racconto fantasy di scoperta ed avventura dove azione, combattimenti e sentimenti si alterneranno per coinvolgere ed appassionare il lettore.
 

Parliamo di un fumetto in continua e veloce evoluzione: se confrontiamo il decimo e più recente capitolo (il prossimo è atteso per gennaio) al primo infatti possiamo vedere come lo stile dell’autrice sia cambiato e migliorato, gli sfondi siano diventati man mano più complessi e curati ed i personaggi più dinamici e dettagliati, trasmettendo i grandissimi sentimenti dell'autrice di amore, passione ed abnegazione verso il proprio fumetto.

Ecco a voi l’intervista all’autrice:

Ciao Laura! Dopo aver parlato di Crossing è arrivato il turno della tua intervista: pronta?

Prontissima!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi?

Credo che lo stile che mi si addica di più è senz’altro quello che ho sviluppato negli anni, che a prima vista ai lettori ricorda tanti autori diversi, ma in realtà è uno stile che ho pian piano imparato dalle medie alla tarda adolescenza e che ho migliorato negli anni rendendolo sempre più mio e personale. 

Per ora mi definisco tradizionale, ma più che altro perché non ho i mezzi per realizzare i miei lavori in digitale! Per le tavole di Crossing uso fogli Fabriano F4 ruvidi, penne Pigma Micron Sakura, china acquerellata e realizzo il lettering con Manga Studio.  Per illustrazioni e quant’altro utilizzo varie carte, da quelle per makers a quelle per acquerello, ed in quanto a tecniche uso più che altro makers, acquerelli, ecoline, matite colorate ecc.
 

Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?

Per me è tutto. Ormai sono cosi tanti anni che vivo due vite parallele che non potrei più essere qualcos’altro. Ho la mia “vita reale”, che naturalmente vivo come tutti, e poi c’è quella dentro la mia testa, fatta di personaggi e vignette, scene e dialoghi, composizione della tavola e trama. Il fumetto per me è il miglior modo di esprimermi ed anche il più naturale.
In realtà per me non ci sono molto differenze, poiché ci sono cresciuta con i fumetti essi mi hanno insegnato tanto e fatto provare mille emozioni, per me il fumetto è una forma d’arte che si insinua in alcuni cuori elevandosi per creare. Tanti leggono fumetti, ma per alcuni ad un certo punto leggere non basta più, senti il bisogno di raccontare tu stesso delle storie. Quando poi inizi… non riesci più a smettere! Perché se leggere dà tante emozioni raccontare te ne dà il doppio. Il fumetto non è diverso da qualunque altra passione l’uomo possa avere, l’importante è che sia sana, creativa e che comunichi davvero.
 

Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Adoro la fase di creazione della sceneggiatura e dello storyboard, perché è li che provo la maggior parte delle emozioni. Vedo i miei personaggi muoversi e per alcuni di loro nasce uno stato di indipendenza che dà loro la possibilità di muoversi da soli, senza che io decida per loro, prendono decisioni autonome. Questo strano processo creativo è senz’altro il più emozionante di tutti! Non mi piace però che sia un lavoro di nicchia, che alcuni sottovalutano, per chi fa fumetti è una realtà difficile da affrontare.
Amo in particolar modo, il legame che si crea tra alcuni fumettisti, la n
ostra passione ci accomuna non solo come autori ma anche come persone. Grazie al fumetto ho conosciuto tante persone splendide! Odio invece le invidie e le ostilità che per alcuni fumettisti sembrano essere l’unica reazione possibile…per fortuna non ne ho mai avuto esperienza diretta!


Com’è nata la tua opera? Quali sono i tuoi piani per essa?

Crossing Masters nasce dalla voglia di mettermi alla prova, di imparare e di esercitarmi. Insomma, all’inizio era solo un esperimento per vedere se riuscivo a realizzare delle tavole dall’inizio alla fine. Poi però le cose si son mosse da sole e pian piano, i personaggi sono cresciuti e cosi il mio affetto per loro. Ed ora ho intenzione di portare questo progetto avanti sinché non avrà scritta la parola “fine”. Non voglio assolutamente rinunciarci!
La mia attuale intenzione è quella di continuare Crossing sul web, in particolare sulla sua pagina facebook, e su Doraetos Manga. Ma appena possibile vorrei offrire ai miei lettori la possibilità di acquistarlo in versione cartacea. Per adesso è solo una questione economica, ma appena ne avrò l’opportunità lo farò stampare.

 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Amo in particolar modo il coraggio che i miei due protagonisti  hanno e soprattutto avranno nel        fronteggiare gli ostacoli che gli porrò davanti! Sapendo già cosa accadrà, per me è difficile distanziarmi e non farmi coinvolgere! Chi mi conosce sa che mi reputo ancora ad un livello di principiante, ma sa anche che sono parecchio determinata. Voglio portare avanti questo fumetto sino alla sua naturale conclusione e lo farò. Crossing secondo me ha una bella storia che a me stessa piacerebbe leggere se fosse di qualcun altro. Kain percorrerà un viaggio lungo, difficile e pieno di ostacoli, ma anche divertente e avvincente che lo farà crescere, migliorare e diventare più forte. Ho in serbo molte sorprese sia per lui sia per tutti i lettori che già mi seguono e per quelli che verranno.
Se vi piacciono i viaggi in cui non è la meta  ma il percorso la cosa più importante, e un po’ di sana avventura, beh questa è la storia che fa per voi! Garantito!!
 

Lavori a Crossing Masters da anni, cosa ti spinge a non mollare mai?

È difficile cercare di essere costanti e lavorare anno dopo anno senza smettere. Ma per me sarebbe piu difficile non andare avanti: quando una tua storia e i tuoi personaggi si sviluppano a tal punto che ti sembra che il tutto si evolva autonomamente...beh, non puoi far altro che andare avanti e dar vita nel miglior modo che  riesci ai tuoi personaggi.

Crei fumetti praticamente da sempre, di che parlavano quei primissimi fumetti creati insieme a tuo cugino?

Il primo fumetto in assoluto che abbiamo creato si chiama The Dark Fire ed è un fantasy dove il protagonista è un mago e insieme ad un gruppo di amici intraprende un viaggio pieno di avventure e peripezie varie. Quando lo creammo avevamo appena iniziato e non era una storia alla nostra portata, perciò ci dedicammo a varie storie autoconclusive tra cui una su un pirata ed una su un samurai. Poi venne il turno di Drakon City ( a cui stiamo rilavorando ora). Insomma, noi eravamo partiti in quarta con storie lunghe e più complesse ma dovemmo fare un passo indietro ed esercitarci con cose più semplici. Se tutto andrà bene con Drakon City la prossima opera a cui ci dedicheremmo sarà proprio The Dark Fire!
 
 
Cosa pensi del mondo dell’autoproduzione?

Penso che in questo periodo sia la via più conveniente e per alcuni versi l'unica che un esordiente possa intraprendere. Vada come vada è una soluzione che ti dà esperienza: nel progettare le stampa, nel proporsi agli eventi e soprattutto si ha grande contatto con il pubblico.

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Ringrazio tutti quelli che mi sostengono e mi danno un grandissimo supporto morale, ma anche chi ancora non mi conosce, anche solo per avermi dato l’opportunità di esprimermi e spero vivamente che altre persone possano aggiungersi  a questa bellissima avventura e seguire le vicende di Kain e Melinda. Grazie mille a tutti!
 
 
 
 
Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!

Lo Staff dell' Italian Indie Comics Award.