Ben trovati a tutti voi! Oggi inizieremo la settimana dell'Italian Indie Comics Award parlando di V.!.P. - Very Important Powers di Roberto Gallaurese e di Ernest Yesterday.
 
Roberto Gallaurese è lo sceneggiatore dell’opera, ha 35 anni e viene dalla provincia di Novara. Racconta storie da quando andava alle elementari, sfruttando gli ultimi fogli rimasti nell’album da disegno per inventare rocambolesche avventure da regalare ai compagni. Crescendo ha scritto la sceneggiatura di un cortometraggio pluripremiato, “Altrove e con Nessuno” di Luca Angioli (che potete visionare qui). Negli ultimi tempi si è concentrato prevalentemente su produzioni video (spot, documentari, servizi), che gira per l’associazione CreAttivi per la quale lavora. Ha in progetto anche un ulteriore fumetto inedito, per il quale è a caccia di un disegnatore, ed ha altre due storie che conserva gelosamente e che potrebbero diventare dei romanzi.. se solo trovasse il tempo per concentrarcisi su.

Come grandi amori del mondo del fumetto segnala immediatamente Frank Miller come l’autore che gli ha dato “una bella sberla” in gioventù, obbligandolo a considerare la narrazione a fumetti in una maniera ben più elaborata ed ardita, inoltre solitamente non perde nulla che porti la firma di Gaiman, Moore, Millan, Bendis, Fraction, Brubaker (in genere Marvel anni 2000). Se dovesse indicare solo un nome o un’opera allora citerebbe Brian K. Vaughan e “Y. The last man”, soprattutto per i suoi dialoghi. Si definisce un amante della Bonelli e ammette che uno dei suoi sogni personali sarebbe lavorare su Nathan Never.

Ernest Yesterday è il disegnatore di V.!.P., ha 36 anni ed è cresciuto nella provincia di Novara, nello stesso paesino di 2000 anime dove viveva Roberto. La loro crescita è avvenuta praticamente in simbiosi, seduti, ai tempi del liceo, negli ultimi posti del bus per percorrere quei 20 minuti che li separavano da casa ideando e sviluppando strisce a fumetti. A 16 anni ha sviluppato con il suo eterno amico e collega la prima graphic-novel (adattamento di un cortometraggio realizzato in VHS insieme ad amici). Inoltre è stato finalista nel contest fumettistico del Lucca Comics durante i primi anni 2000, ha disegnato una serie di strisce a fumetti “La Pietra Celtica”, pubblicate per quasi 100 numeri sul Corriere di Novara, ed ha disegnato una storia per AkaB.

Ecco di seguito la trama di V.!.P.:
 
In una Europa alternativa alla nostra veri Supereroi Governativi garantiscono protezione totale da ogni minaccia. Individui destinati a riempire le pagine dei settimanali di gossip, imitati e invidiati. Tra questi il più amato è Volto della Notte, leader della supersquadra di origine italiana “I Vigilanti” e nipote di quel Vessillo Nero che, emergendo dal nulla alla fine degli anni ‘60 , ha generato l’attuale ondata di superindividui. Ma cosa accade quando entrano in scena i primi veri Supercriminali? E se il Nemico da abbattere fosse qualcuno che conosce fin troppo bene il team di eroi? Coloro che per anni si sono fregiati del titolo di “Protettori degli indifesi” dovranno togliersi di dosso la polvere sedimentata in anni di paparazzate e ozio da “celebrities” e tornare a fare ciò per cui sono nati. Ironicamente, la chiave di tutto potrebbe essere un liceale timido e complessato la cui sfortuna è proprio essere figlio di Volto della Notte e quindi depositario di una incombente discendenza di cui non sa se sarà all’altezza…

V.!.P. è un’opera di stampo supereroistico, ma che nella realtà dei fatti si presenta con un’anima ben più moderna, a partire immediatamente dallo stile di disegno, che non punta a sottolineare fisici statuari o le incredibili imprese di qualche personaggio, andando ben oltre la ricerca maniacale del dettaglio o di qualsivoglia abbellimento estetico, uno stile quasi minimalista ma di grande impatto. Uno stile quindi sicuramente insolito e ricercato, proprio perché Ernest non è mai stato in realtà un grande appassionato di questo genere fumettistico, decidendo fin da subito di mettersi all’opera di V.!.P. solo e soltanto se fosse stata un’opera capace di rompere i soliti schemi preimpostati. È un’opera che parla di gente stupefacente in un mondo che di strano non ha nulla, anzi, in un mondo che non è mai stato così simile al nostro: con Jack Nicholson ad interpretare al cinema Vessillo Nero e con altri umani paranormali che gestiscono il loro talento come se fosse qualsiasi altra abilità ben più normale, con alcuni che decidono addirittura di mettersi in mostra in reality e così via. V.!.P. è un’opera matura, raccontata senza alcuna superficialità e con l’intento di mostrare un mondo fortemente reale, abbracciando, sicuramente, qualche elemento del genere ma senza abusare di cliché, tutt’altro.
 

Il fumetto è nato nel 2011 e nel 2013 i due autori hanno anche aperto una campagna di Crowdfunding, in collaborazione sempre col proprio gruppo i CreAttivi, per creare un volume cartaceo che potesse racchiudere l’intera produzione finora disponibile, così da avere un punto fermo. La campagna (qui il video promozionale) non è stata molto facile e ha incontrato parecchi problemi, ma è stata che ricca di soddisfazioni visto che non pochi youtuber (come Dario Moccia, VictorLaszlo88, Matioski…) hanno cercato di promuovere il progetto in modo completamente disinteressato con grande sorpresa degli autori. L'obbiettivo finale purtroppo non è stato raggiunto, ma Roberto ed Ernest hanno comunque deciso di proseguire indipendentemente da questo e stamparne un centinaio di copie portando avanti il loro progetto cercando di creare un secondo volume che chiudesse la saga. La loro costanza ha fatto sì che venissero intervistati due volte da Radio Deejay (nel 2012 e nel 2014), promuovendo il loro canale youtube e la loro opera, un’esposizione di certo non da poco, ma sfortunatamente l’opera è in pausa dal 2014 a causa del poco tempo a disposizione dei due autori, subissati dalle esigenze della loro vita familiare. Naturalmente è nei loro piani riprenderlo il prima possibile ed hanno deciso nel frattempo di partecipare al nostro concorso e vedere se c'è ancora qualcuno qui fuori che li attende con ansia e che crede, come loro, nel progetto di V.!.P

Ecco quindi l'intervista ai due autori:
 
Roberto ed Ernest, benvenuti all'IICA. Ecco il momento della vostra intervista: pronti?

Roberto: Prontissimi! In realtà, restiamo sempre basiti di fronte ad un'intervista perché siamo consapevoli di essere due "corpi estranei" nel panorama del Fumetto Web (siamo poco presenti e poco regolari nelle pubblicazioni come sa bene chi ha ancora il coraggio di seguirci!) ma rispondiamo senza remore!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi?

Ernest: Mi piace pensare che sia stato lo stile grafico di V!P a dettare le sue stesse linee guida. Ad esempio lo stile vettoriale dell’opera è stato, sin dall’inizio, uno dei tanti espedienti per riuscire a produrre un gran quantità di materiale con poco tempo a disposizione. Infatti, una delle sfide più interessanti di V!P è stata quella di riuscire a garantire in maniera costante un prodotto omogeneo e coerente pur non essendo un autore professionista. In sostanza una cosa molto più vicina all’artigianato che all’arte di cui tanto si parla in giro.

Cosa significa per voi fare fumetti? Che cosa differenzia per voi i fumetti da tutto il resto?

Roberto: Io ragiono sempre in funzione della storia. In base a ciò che voglio raccontare so se sarà un racconto, un romanzo, la sceneggiatura per un corto o per un fumetto e, acquisita quella certezza, parto all’assalto. Certamente scrivere una storia a fumetti è meravigliosamente liberatorio per me, dato che non impone limiti a ciò che posso mettere in scena. In “Very Important Powers” ho raso al suolo mezza Roma e soltanto lì avrei potuto farlo con la giusta spettacolarità. L’unica controindicazione è fare imbestialire Ernest al momento in cui toccherà a lui visualizzarlo, quello sì!

Ernest: una grande quantità ti tempo occupato. Niente differenzia fare fumetti da tutto il resto.
 

Cosa vi piace del vostro lavoro come fumettisti? E cosa no? Raccontateci una cosa che amate e una cosa che odiate del mondo dei fumetti e del vostro lavoro.

Roberto: Ammetto che per noi è un mondo ancora in gran parte sconosciuto, le nostre attività rientrano nel novero della passione coltivata durante il (poco) tempo libero. Amo tutto ciò che nasce dalla passione personale e leggere qualcosa di mio narrato per mezzo di una forma espressiva che ho sempre seguito e adorato (specialmente se il mio prodotto ha almeno un briciolo di qualità) è una splendida sensazione. Certo, il fatto che dopo anni di impegno smisurato siamo costretti ancora a trattarlo come “hobby” senza che sia mai emersa la concreta possibilità di metterci alla prova in altri contesti professionali a esso legati... porta inevitabilmente dubbi sul nostro operato e, talvolta, solenne frustrazione.

Ernest: Cosa mi piace: disegnare fumetti. Cosa non mi piace: che non è che abbia proprio tutta questa utilità.
 

Com’è nata la vostra opera? Quali sono i vostri piani per essa?

Roberto: Il germe di “Very Important Powers” è sbocciato nel 2009. Lunghe conversazioni fra me ed Ernest hanno generato l’intero soggetto ma la chiave di volta è stata la decisione (fortemente voluta dal buon Yesterday) di creare una pubblicazione destinata esclusivamente al Web. Tale scelta ci ha portati ad affrontare per la prima volta dinamiche a noi sconosciute che esulavano dal puro lavoro creativo (editing, pubblicazione, promozione, interazione con gli utenti). Il concetto iniziale si è così trasformato in un “Web-Comic” nell’accezione che noi volevamo fornirgli: una storia che si nutriva delle potenzialità del web, sfruttandone tutte le ramificazioni (da Facebook a Twitter su cui avevamo un finto profilo gestito da un nostro personaggio fino a video-parodie su Youtube) e che si alimentava del coinvolgimento degli utenti in prima persona. Attualmente la serie è in forzato stand-by per via di ciò che ho già spiegato prima: non è (ancora?) un lavoro per noi e deve giocoforza sottostare alle nostre vite quotidiane sempre più pressanti.

Ernest: Appena lanciato il progetto V!P ideammo il profilo twitter di Vessillo Nero. Vessillo Nero era il nostro personaggio più famoso, carismatico e amato fino a quando Roberto non lo uccise a pagina 7 o 8.

Roberto: Sì, lo ammetto…mi sono reso conto subito di avere fatto fuori il nostro personaggio di punta!
 

Cosa amate della vostra opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro  Award?

Roberto: Bella domanda! Di “Very Important Powers” amo la sua totale imprevedibilità, l’approccio al web che abbiamo cercato di rendere il più possibile dinamico e inedito, la sua capacità di rappresentare due stili molto diversi come quelli di Ernest e me. Sono convinto che, al netto dei difetti dettati ovviamente dai limiti che una auto-produzione gestita da due sole persone possa avere, sia un prodotto interessante e meritevole anche solo di una saltuaria lettura sulla tazza del water (ci accontentiamo di poco). Voglio essere spassionatamente sincero: non abbiamo mai partecipato a contest e, di conseguenza, non  abbiamo premi alle spalle. Vogliamo metterci alla prova per constatare se il nostro lavoro possa essere meritevole di considerazione anche in un simile contesto e se valga davvero la pena tornare a ritagliarci del tempo per sviluppare il secondo (ormai da molti considerato utopistico) volume.

Ernest: Io odio i supereroi e dovreste farlo anche voi. L’idea di ambientare V!P in Europa è stato un astuto e originalissimo stratagemma per convincermi a disegnare migliaia di pagine.
 

Come detto a più riprese la vostra è un’opera a tema supereroi ma poco convenzionale, con uno stile più cinico e noir che potrebbe anche ricordare Watchmen (cercando di evitare paragoni). Ma c’è una storia in particolare, un supereroe magari, che vi ha influenzato particolarmente?

Roberto: Sì, chiaramente "Watchmen" è una pietra miliare anche per noi ma io condivido quello che disse Brian Bendis al riguardo: molti autori della sua generazione avevano paura di affrontare in maniera cinica il mondo dei supereroi perché quel capolavoro e "Il Ritorno del Cavaliere Oscuro" avevano già detto tutto. La chiave è stata capire che quelle opere sono diventate leggendarie anche perché sono l'esempio concreto di come i supereroi possano essere il mezzo attraverso il quale affrontare temi personali e molto cari a noi, senza negarne gli stilemi narrativi ma sfruttandoli. Io riconosco il debito nei confronti di quegli autori sensazionali ma alla base di "V!P" c'è anche il mio amore per "Invincible" di Kirkman o "Ex Machina" di Vaughan, tutte storie in cui si raccontano problematiche contemporanee attraverso gli occhi di chi, in teoria, potrebbe ergersi al di sopra delle stesse.
Poi, vabbé, se proprio devo risponderti in relazione al supereroe preferito non posso che indicare l'amichevole Uomo Ragno di quartiere anche perché si lega alla perfezione a ciò che dicevo prima: quanto è stupendo un supereroe che salva la città ma deve subire i cazziatoni della zia per avere rovinato il maglione nuovo?! Ernest, invece è un sommo cultore di Mike Mignola e, di conseguenza, Hellboy è l'unico personaggio seriale del quale non perde una singola pubblicazione.
 
 
Quel che in tanti si chiedono è: riprenderà V!P? Ci avete lasciato con la storia che stava completamente entrando nel vivo col secondo volume, non avete qualche idea su quando potrete tornare?

Roberto: Dunque, il Volume 2 è ripartito ufficialmente nell'autunno del 2014 e il nostro obiettivo era quello di adottare un metodo molto più lungimirante rispetto a quello che aveva segnato il nostro debutto. La sceneggiatura è stata scritta interamente (mentre ai tempi del Volume 1 avevamo un accurato trattamento ma lo script vero e proprio lo stendevo di volta in volta, non appena approntavamo una tabella di marcia e una data di uscita del singoli capitoli) ed Ernest ha  sviluppato un nuovo stile grafico più congeniale al tono della storia.
Quello che è successo in seguito è molto semplice: fare fumetti non è il nostro lavoro e, di conseguenza, finisce per scivolare in fondo alla lista di priorità quando lavoro, famiglia e vita personale reclamano il loro spazio...e negli ultimi anni lo hanno fatto!
Essere gli unici due ad avere in mano le redini di un  progetto indipendente, privo di  Editori e Curatori che contribuiscano a coordinarne e guidarne il destino, ci ha ovviamente permesso di mettere in piedi ciò che sognavamo, senza vincoli o imposizioni...e contemporaneamente ci ha costretto a continuare a considerarlo un meraviglioso svago, lontano anni luce dalla possibilità di diventare un potenziale lavoro e soggetto a tutte le conseguenze di tale dicitura.
Vorremmo riprenderlo in mano e portarlo a compimento? Sì, anche perché tutto è già stato scritto e il finale del Volume 2 è una bomba (dico sul serio, roba alla "We Have to Go Back!" in LOST).
Abbiamo la certezza di poterlo fare in assoluta quiete e rispettando scadenze anche autoimposte come facevamo anni fa?  In questo momento No. Stiamo studiando delle alternative per ritornare in sella ma non possiamo fare nessun tipo di annuncio perché abbiamo già tirato fin troppo la corda con i nostri pazienti lettori!


Ringraziandovi per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: salutate il vostro pubblico!

Roberto: Abbiamo ancora un pubblico? Nessuno mi ha avvertito di questo, dannazione…

Ernest: Saluti
 
  
Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!