Salve amici dell' Italian Indie Comics Award! Speriamo che siate tutti felici di ritrovarci per l'ennesima volta! Oggi vi presentiamo Alienation & Reflections di Andrea Turel Caccese.
 
Andrea Turel  Caccese è uno sceneggiatore di 27 anni che viene da Ariano Irpino, paese in provincia di Avellino. Per sua stessa ammissione è uno sceneggiatore che si è trovato per caso a fare il disegnatore: ha lavorato, oltre che ad Alienation & Reflections, anche alla prima stagione di Drink Oppio (dove ha svolto solamente il ruolo di sceneggiatore), ma la sua carriera nel mondo del fumetto non finisce qui. Ha scritto anche due libri autoprodotti che sono “Sceneggiatore & Disegnatore Vol. 1” e “Je Suis Chapeu - come far credere a tutti di essere un fumettista” e inoltre ha scritto per 3 anni su Lokee.it, sito nel quale ha intervistato fumettisti emergenti e faceva critica cinematografica. Nel tempo libero fa revisioni ai libri dei fumettisti, si occupa di un gruppo di discussione per consigli tecnici di social marketing per fumettisti ed addirittura scrive canzoni sui fumettisti (quando è ispirato). Di recente crea GIF, sta lavorando ad un documentario animato sulla “devoluzione del web” ed ha aperto una pagina Patreon (dove potrete trovare un’extra limited edition cartacea del fumetto, con bonus, maglietta e altri gadget). L’ultimo premio nella sua vita lo ha vinto ad 8 anni, il Baby Festival del suo paese, recitando una poesia di Totò, per cui fare il bis dopo vent'anni a sua detta non gli farebbe male.

Come potete ben comprendere dalla sua strana formazione e poliedrica figura i suoi principali riferimenti artistici non provengono dai fumetti ma dal cinema, dalle serie TV e dalla musica, per cui gli artisti e le opere che maggiormente hanno segnato il suo percorso sono particolarmente variegati: Steven Wilson, i Tool, i Jethro Tull, Sam Raimi, David Lynch, i Ritual, South Park, i Sopranos, Futurama, Cyanide & Happiness e tanti ma tanti altri. Rimanendo nel mondo dei fumetti invece tra i suoi autori preferiti sono egli ama: Craig Thompson, Alan Moore, Randall Munroe, Nicholas Gurewitch, Lise & Talami e gli autori di Fumetti Disegnati Male (in realtà la lista è molto più lunga visto che è un'amante delle autoproduzioni italiane, ma su quest'ultime preferisce non sbilanciarsi segnalando solo alcuni).

Ecco di seguito la trama di Alienation & Reflections:
 
AlienationReflection part9Alienation & Reflections è un web-comic che parla di due ragazzi così presi da videogiochi, telefilm, film ecc. da non ricordarsi nemmeno più il proprio nome. Immaginate che il tempo vi trasformi in delle creature apatiche che non sono più in grado di esprimere dei sentimenti, immaginate poi che l’unico posto colorato e vivace sia un angolo remoto del vostro cervello. Beh, più o meno è questa la storia alla base: due tizi che vorrebbero provare a riavere delle emozioni ma non ci riescono più fin quando alla fine non saranno costretti a guardare la triste realtà...

Alienation & Reflections è, come ama chiamarla l’autore, una presunta graphic novel (o meglio ancora un presunto web-comic), un’opera singolare che di certo non avrà altri eguali nel nostro contest. Quest'opera infatti si potrebbe anche definire come una sorta di manifesto generazionale, lo specchio di adolescenti che hanno completamente perso di vista il loro ruolo nella società, i loro valori, convinti da chissà quale logica a vivere negli angoli della società dove l’alienazione ha distrutto l’azione.
L'opera pur essendo graficamente molto semplice ha toni irriverenti e provocatori e spesso citazioni/battute la fanno da padrone rendendo molto leggera tutta la narrazione, ma fino alla fine mantiene coesa la descrizione del nostro 'statico duo' mantenendo vivo e forte il messaggio di denuncia sociale che l'autore vuole trasmettere. Questo fumetto infatti secondo Andrea non racconta altro che le conseguenze di quello che sta succedendo in molti giovani ventenni che con il passare degli anni diventano sempre più apatici e passivi lasciando andare qualsiasi manifestazione di ribellione o protesta che un tempo facevano andare avanti questo Paese: i protagonisti sono vittima della globalizzazione (e la cosa gli sta fin troppo bene) ed anche se a volte si rendono conto che c’è qualcosa di sbagliato in quello che fanno (o meglio non fanno) perseverano nel loro cammino fino al travagliato finale. Descrivendo tutto questo l'autore vuole sfruttare il medium del fumetto comico per dare un forte messaggio alla propria generazione e convincere il lettore a ritrovare se stesso e la propria determinazione a vivere ed agire, fine ultimo che speriamo possa cogliere anche voi lettori nel caso decidiate di superare il minimale comparto grafico e vogliate addentrarvi maggiormente in questa opera sperimentale e particolare.
 
AlienationReflection Cover
AlienationReflection pag1

Questo presunto web-comic è interamente realizzato con Photoshop usando come base un unico disegno creato da Francesca Ciano, che compare nella seconda parte della storia. La digitalizzazione è stata fatta da Alessandro Morese (co-autore, sceneggiatore di alcune strisce, nonché il personaggio dell’alienato biondo) mentre i disegni nel finale sono di un nutrito gruppo di autori con cui Andrea collabora tuttora: Trepicomics, Serena Medoro, Davide Gangemi, StudioPazzia, Aoichan, Irene Fornari, XDinky, Sasà Saraceno, Simone Bianchini, Claudio Lous Cosentino, Giro, Nada. Nell'opera sono presenti inoltre intermezzi interattivi/musicali (visibili tramite QR Code) eseguiti da Alessandro Grasso, dallo stesso Andrea Turel e da Vincenzo Bruni (con Giovanni Frusciante come Special Guest con il suo mix della canzone "Willy, il Principe di Bel-Air"), tutta gente che ha aiutato gratuitamente Andrea a dimostrazione di quanto la sua opera sia apprezzata non solo dagli amici ma da tutta una piccola grande comunità (che nel tempo si è sedimentata nella grande famiglia della distilleria).

Ecco all’intervista con Andrea:

Andrea, benvenuto a te e alla tua opera! È il momento dell’intervista: pronto?

‘Spetta un secondo, quando finisco di fare il Binge Watching di “Tempesta d’amore” e arrivo...
[2 anni dopo]
Eccomi.


Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Il copia e incolla oppure chiudo gli occhi e traccio linee storte con una matita senza nemmeno controllare di aver messo un foglio di carta sulla scrivania. Questa è la tecnica che preferisco.

Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?

Per me fare fumetti vuol dire far sapere a qualcun’ altro quello che pensi. I fumetti li ho sempre visti come una fantastica risorsa per raccontare delle storie a livello cinematografico ma con costi ridotti di realizzazione. È un ottimo mezzo comunicativo che negli ultimi tempi è stato però sopravvalutato. Oggi c’è una sottilissima linea che separa Meme e fumetti e spesso si confondono tra di loro.

Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Mi piace l’idea che tu creda che il fumettista sia il mio lavoro. Non sono uno dei fortunati che può rispondere a questa domanda.  Da appassionato quindi posso dirti che mi piacciono i fumettisti come persone... sono gli sceneggiatori arrivisti il vero problema del fumetto che, pur di pubblicare i loro lavori, trovano il modo di trasformarsi in editori. Non c’è nulla di male a fare una cosa del genere fin quando non cominci ad essere scorretto con colleghi e collaboratori.
 

Com’è nata la tua opera?  Quali sono i tuoi piani per essa?

Alienation & Reflections è nata per necessità di esorcizzare il male che avevo dentro, avevo bisogno di raccontare quello che mi era accaduto con la speranza che non capitasse ad altri. Parte come una storia divertente e diventa qualcosa di più verso il finale. I piani futuri consistono nel seguito, “Absolution & Reflections”, un fumetto fuori di testa che potrebbe rivoluzionare il modo di concepire i fumetti (così come potrebbe non farlo). Verrà realizzato appena trovo un disegnatore che può sostenere un lavoro di 150 tavole.
 

È stato il tuo primo approccio col mondo del fumetto autoprodotto? Cosa ti ha convinto a spingerti fin qui?

Alienation & Reflections che ormai è fatto bello che vecchio è stato scritto nel 2011, quando non c’erano ancora tutti questi fumetti online che ci sono adesso. Fu uno dei primi a pubblicare su Facebook tutta la storia, una pagina al giorno. A spingermi a pubblicarlo non era nemmeno la voglia di fare un fumetto (non so disegnare e di fumetti leggo principalmente emergenti e autoproduzioni) ma quello di raccontare una mia storia personale.
 

Parlaci di tutto quel che vuoi trasmettere tramite la tua opera.

Io ci vedo la storia di una generazione che ha paura di esprimere le proprie emozioni e si nasconde dentro la propria mente. Ho provato ad inventare un modo per sconfiggere i propri demoni interni. Ma ognuno può vederci quello che vuole...  Alla fine del libro c’era una password (ma anche un gioco interattivo che purtroppo è andato perduto) con tutte le fonti utilizzate all’interno del libro così da studiare i vari film, telefilm, canzoni e opere così da accrescere la propria cultura e capire più anche un po’ quello che volevo dire (se davvero interessa a qualcuno, cosa di cui dubito).
 

Dici che quest’opera sia anche una sorta di avvertimento, a te ha aiutato in fin dei conti? Qual è la cosa che temevi maggiormente?

A me ha aiutato tantissimo, grazie ad A&R in seguito ho conosciuto e collaborato per i miei libri successivi con più di una trentina di artisti, alcuni dei quali sono dei talenti mostruosi. E sono ancora amico di tutta questa bella gente.
Il mio unico timore era quello di non arrivare alle persone... infatti molte vignette trattano citazioni che o le conosci o non riesci a capirle.. ma quelli che le hanno capite mi hanno scritto in privato o mandato Fanart per ringraziarmi in questi anni, quindi sono soddisfatto.
 

Cosa ci puoi annunciare del suo seguito?

Sarebbe stata una storia scritta a Volumi di circa 150 pagine, ho già scritti i primi tre ma purtroppo, nonostante gli apprezzamenti di chi lo ha letto in anteprima, nessun disegnatore se la sente di farlo gratis, senza la certezza che venderà. E giustamente aggiungerei.
 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Perché è una storia con un inizio e una fine, con diversi stili di disegno e allo stesso tempo un sacco di copia e incolla; perché ha qualcosa da dire a differenza di tante serie  vacue e inconcludenti... e poi perché ci sono 12 fumettisti ospiti nel finale, fatelo per loro che sono in gamba.

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Ciao amici della distilleria!
 
  

Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!