Grazie a JPOP siamo riusciti a mettere le mani in anteprima sulla versione italiana del primo numero di Bloody Mary e qui di seguito trovate le opinioni dei redattori che hanno avuto il piacere di leggerlo. 
 
Mary è un vampiro che vuole morire, Maria è un ragazzo umano che vuole vivere a dispetto dei vampiri che ogni giorno cercano di farlo fuori. Mary può essere ucciso solo da Maria, Maria può sopravvivere solo grazie all’aiuto di Mary. Che fare allora? Il compromesso è semplice: Mary dovrà proteggere Maria fin quando questi non troverà il modo di esaudire il suo desiderio e ucciderlo. Inizia così il manga di Azaka Samamiya, la quale però ci fa subito capire che i suoi personaggi nascondono più di quel che sembri alla prima occhiata: Mary ha un passato oscuro che non riesce a ricordare, Maria nasconde qualche intento poco benevolo dietro il suo sorrisetto da ragazzo gentile.

Partiamo da una considerazione palese: nelle sue prime battute, Bloody Mary presenta una storia decisamente poco originale, anche perché di vampiri ne abbiamo sentito parlare e letto anche troppo, spesso con risultati deludenti. L’autrice però gioca discretamente le sue carte, proponendo un inizio totalmente avvolto nel mistero in cui, background e intenzioni dei protagonisti, sono ben nascosti e solo accennati da mezze frasi, il che porta con sé l’impressione che la narrazione fumosa possa andare avanti per tutta la durata della storia. Altro punto su cui la Samamiya gioca esplicitamente è il rapporto tra Mary e Maria, sin da subito fatto di sguardi intensi e lievi approcci fisici forzati dagli eventi ma che di certo, per un motivo o per un altro, non sembrano dispiacere a nessuno dei due protagonisti. Se conoscete Asuka, la rivista su cui Bloody Mary è pubblicato, vi basterà mettere insieme i pezzi di cui sopra e avrete capito di che tipo di manga si tratta. La rivista è infatti famosa per ospitare storie per ragazze ricche di azione e sentimento che a volte sfociano abbastanza tranquillamente nello shonen-ai o presunto tale (si pensi a Samurai Drive, Uragiri, 1001 Knights o Lawful Drugstore), quelle tipiche storie in cui ci è concesso interpretare i rapporti tra i protagonisti nel modo che preferiamo.

I disegni non sono molto particolareggiati ma l’effetto bishounen è ben evidente e in una storia del genere due o tre fighi sono d’obbligo per contratto. Ciò che questo manga può riservare, è difficile da dire leggendo solo questo numero 1, potrebbe rivelarsi una storia interessante o proseguire solo appoggiandosi sui classici cliché delle storie di vampiri per giovinette. 

Sconsiglio questo manga a chi non ama le situazioni ambigue tra personaggi dello stesso sesso (non che in questo numero succeda chissà cosa, ma posso prevedere l’andazzo, basti vedere le cover e il legame che unisce i due) mentre farà la gioia di chi (come me) ama questo tipo di rapporti e situazioni stuzzichevoli. A me non è dispiaciuto, la trama può avere del potenziale e sinceramente parlando, due bei ragazzi che flirtano non mi dispiacciono mai; il mistero c’è, i momenti pucciosi pure… direi che questo primo numero è promosso con fiducia, è stato anche inaspettatamente divertente!
                                                                                                                         AutoreArashi84
                                                                 
                        
Bloody Mary. Non pensavo che avrei mai commentato un presunto shonen-ai.. ed invece eccomi qui circondato da due ottime redattrici che ne sanno molto di più di me sull'argomento a cercare di dire la mia opinione di maschietto su questo spinoso argomento.
Partiamo quindi dalle cose semplici, la trama. La storia di Bloody Mary inizialmente sembra strutturarsi in maniera relativamente semplice: abbiamo un vampiro che stanco della sua lunga vita vuole farsi uccidere e trovare la pace, ed un esorcista immaturo perseguitato dai vampiri che decide di accontentarlo in cambio della sua protezione fino al momento in cui non sarà riuscito ad apprendere le tecniche necessarie a farlo. Una premessa semplice quanto facile da sviluppare in ottica shonen-ai (soprattutto per il classico rapporto affettivo/ossessivo tra donatore di sangue e vampiro che è un classico per questo genere di storie), ma che l'autrice si gioca bene non lasciando troppo i nostri protagonisti nella bambagia ed introducendo fin da subito molti comprimari e misteri che circondano la strana coppia e renderanno più interessanti ed articolati i futuri sviluppi della vicenda. Trama quindi promossa (considerando che stiamo parlando come al solito di un primo numero introduttivo), ma come siamo messi a disegni? Come vedrete dalle immagini a corollario, l'autrice si difende bene ed il manga risulta pieno di simpatici bishonen (ed anche qualche bella ragazza vampiro che mi ha ricordato molto Vampire Knight) e delicati sdisegni capaci di rivaleggiare degnamente con altre opere dello stesso genere.

Un manga senza apparenti grossi difetti quindi? No, purtroppo qualche difetto ce l'ha e no, non mi riferisco al fatto che sia un blando shonen-ai. Le vicende infatti appaiono interessanti, ma la narrazione delle stesse appare molto frammentata concentrandosi maggiormente sui dialoghi tra i personaggi e sulle situazioni statiche non dando il giusto spazio narrativo alle scene di azione, che in questo tipo di storia invece sono previste e dovrebbero essere un po' più fluide e dettagliate. Troviamo quindi scene in cui un personaggio è in gabbia e nella pagina dopo sta fuggendo, in cui uno sguardo cattivo basta a spiegare la morte di tre vampiri e così via.. in un flusso incostante di avvenimenti che sembrano più di ambientazione che di azione e che possono dare un po' fastidio ai lettori/lettrici più smaliziati/e che cercano qualcos'altro oltre ad un'intrigante atmosfera e bei maschioni. Detto questo, purtroppo sono conscio che quello appena delineato è un difetto di molte opere dello stesso genere per cui sinceramente non me la sento di farlo pesare troppo nella valutazione e vi posso dire che il volume è largamente promosso. Se quindi siete amanti del genere e cercate qualcosa che possa solleticare la vostra fantasia con bei personaggi, buoni disegni, tanti misteri e qualche nuova ship da aggiungere alle vostre preferite non fatevelo scappare (viceversa se non è questo ciò che cercate, evitatelo pure, soprattutto i maschietti!)
                                                                                                                                AutoreDarcia
 
 
‘Uccidimi!’ è la richiesta insistente dello strano vampiro dai capelli rossi soprannominato Bloody Mary dal prete a cui si rivolge, il cui nome è Maria. I due s’incontrano in una notte dove codesto giovane prete viene attaccato da un branco di vampiri che bramano il suo sangue, i quali vengono poi fermati dall’intervento tempestivo di Mary, il vampiro immortale e senza memoria che desidera morire e spera succeda grazie all’esorcismo del prete… peccato che egli non sia ancora un sacerdote che possiede tale potere! Ma si offre per scoprire un metodo per porre fine alla vita del vampiro in cambio della protezione nei suoi confronti, visto che lui al contrario vorrebbe vivere. Inizia così la collaborazione di questo duo atipico!
Il manga si presenta fin da subito attraente per via dei disegni che saltano all’occhio agli amanti delle atmosfere dark e dei bishounen. Il tratto di Akaza Samamiya è difatti molto elegante sia nel chara dei personaggi e sia nelle illustrazioni artistiche, dai colori alla cura degli sfondi. Pur non brillando di originalità, che di questi tempi è sempre più raro soprattutto se poi si racconta di vampiri e chiese, c’è un buon ritmo di narrazione, né troppo lento né troppo spedito, la trama si sviluppa nei tempi giusti e le atmosfere tenebrose non risultano eccessivamente pesanti con la presenza di gag frequenti da parte di Bloody Mary in varie versioni deformed. Interessante il contrasto tra i due protagonisti, uno che desidera la morte e l’altro la vita, ma che nonostante ciò sembrano avere un’ottima alchimia insieme, tanto da essere trascinati dalle loro vicende. A incuriosire sono anche i misteri all’interno della storia, capire e scoprire i motivi per cui il vampiro protagonista non ricorda il proprio passato, qual è la vera identità di Maria e che cos’ha in mente il nonno del presidente del comitato studentesco sono solo alcuni dei quesiti che necessitano di risposte. Come averle se non proseguirne la lettura? Titolo consigliato principalmente a coloro che non disdegnano i vampiri, le situazioni ambigue, gli ambienti soprannaturali con un tocco horror e, ovviamente, i bei ragazzi.
                                                                                                                             Autore: Melany
               
Bloody Mary 1 rgb72