Amici ed amiche grandi appassionati dell'Italian Indie Comics Award , pronti ad una nuova opera?! Oggi vi presentiamo un'opera che vi stupirà per la sua spietata ironia: Superilculo di Carlo Lauro e Roberto Megna! (tranquilli, non letteralmente!)
 
Roberto Megna è Nato a Reggio Calabria 30 anni fa. Dopo il diploma al Liceo Artistico, dove ha imparato a disegnare per lo più vasi, decide di continuare gli studi nel campo del disegno frequentando l’Accademia del Fumetto di Reggio Calabria, dove attualmente ricopre la carica di insegnante. Fin da piccolo sviluppa una grande passione per il fumetto e inizia a crearne di suo pugno, imbattendosi, però ben presto in un conflitto fra l’amore per le storie e l’amore per il disegno. Dopo anni passati ad accumulare storie su storie, di cui disegnava solo le prime tavole per poi passare alla storia successiva, infatti gli arriva una tardiva illuminazione si rende conto di essere più propenso a scrivere piuttosto che a disegnare. Si affida così alle mani di Carlo Lauro per la parte realizzativa e crea il progetto Dick and Cok. Tuttavia, poco incline ad abbandonare del tutto il disegno, nel tempo libero continua a lavorare anche come illustratore e grafico. Studia per diventare sceneggiatore ed è quindi completamente affascinato dalla storie in genere, di ogni genere o destinazione mediatica.. è a tutti gli effetti un “onnivoro” e proprio per questo gli viene realmente difficile individuare degli autori o delle opere che lo abbiano particolarmente influenzato.

Carlo 'Cid' Lauro è nato a Reggio Calabria il 30 ottobre 1985. Sin da piccolo è stato attratto dalla penna/matite/pastelli, disegnando su qualsiasi superficiale (le mura di casa ancora soffrono). Crescendo la voglia di disegnare è aumentata sempre di più, arrivato il momento di scegliere la scuola superiore frequentò il Liceo Artistico, speranzoso che lo potesse portare a migliorare come disegnatore, ma questo non capitò. Li però conobbe il suo attuale amico/collega Roberto e finita la scuola frequentatò assieme a lui l’Accademia del Fumetto, dove tuttora ricopre la carica di insegnante di disegno umoristico. Dal 2005 al 2013 ha riposto la matita in un cassetto estraendola soltanto per qualche lavoretto di grafica per gruppi punk/rock della sua città. Dal 2013 disegna The Last Fap, su storia di Roberto. Tutto il periodo tra il 2013 d il 2015 lo ha passato disegnando vignette per la loro pagina Dick and Cok, iniziando collaborazioni con Verticismi e Verticomics, Il bar del Fumetto, ToChio, disegnando e curando la grafica del gioco di carte Angry Granny e lavorando assieme a Don Alemanno per la realizzazione del numero 7 di Jenus, edito dalla Magic press. Nell’aprile del 2016 ha realizzato il prequel di TLF, Fear The last fap, sempre in compagnia di Roberto. Attualmente sta lavorando alle grafiche di un altro gioco da tavolo, su un libro e altre storie sempre in accoppiata con Roberto. Per quanto riguarda le sue opere preferite Topolino fu il primissimo albo che volle seguire, affascinato da quel disegno semplice ma allo stesso tempo complesso, ma crescendo si avvicinò alle opere di Toriyama e Oda, sicuramente i due autori che hanno maggiormente influenzato il suo stile.

Ecco di seguito la trama di Superilculo:
 
Superilculo è una versione parodica/demenziale di Superman, in primis, ma anche di tutto il mondo dei supereroi. Narra le vicende di questo eroe inconsapevole, ignaro delle sue origini e capace di fare cose straordinarie che, a conti fatti, non servono a nulla.

Superilculo, già il nome è tutto un programma, è un’opera estremamente comica e demenziale di un duo di autori che fa della dissacrazione e della presa in giro il proprio pane quotidiano. Al suo interno troverete numerose citazioni umoristiche al famoso personaggio della DC (che essendo uno dei supereroi più iconici è forse quello che si presta più facilmente ad essere preso in giro, visto la sua infinita aura di superiorità) che però non saranno fini a se stesse ma si struttureranno in una storia "supereroistica" ovviamente un po' fuori dal comune, che sicuramente saprà farsi apprezzare da appassionati del genere e non.
 

Inoltre lo stile di disegno americano/caricaturale, che per certi versi potrà ricordavi Toriyama (chi di voi si ricorda di suppaman?), si abbina benissimo con i contenuti della storia rendendo il tutto scorrevole e molto d'impatto, facilitando la lettura e l'apprezzamento del lettore che non potrà che affezionarsi a questa versione a metà tra lo sbruffone ed il sempliciotto del famoso supereroe.

Ecco di seguito l'intervista agli autori:

Carlo e Roberto... benvenuti all'Italian Indie Comics Award! Adesso è arrivato il momento di rispondere alle nostre domande: siete pronti?

Roberto: Pronterrimi

Carlo: scusatemi…ero su youpo...tube!


Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Carlo: Il mio stile preferito è tendente al cartoon classico con forti richiami manga. Per disegnare utilizzo di tutto, dalla carta al digitale.

Cosa significa per voi fare fumetti? Che cosa differenzia per voi i fumetti da tutto il resto?

Roberto: Dar sfogo alla fantasia. Fare fumetti è un modo di esprimersi, di comunicare con gli altri in modo inusuale. Fare fumetti è anche e soprattutto divertimento, un lavoro che si fa volentieri e, anche dopo una giornata di fatica, sai di aver fatto qualcosa di prezioso per te.

Carlo: “Fare fumetti” è una bella parola, cerco di fare del mio meglio in ogni occasione e affronto ogni singola tavola con amore e totale dedizione, non tralasciando il divertimento e la soddisfazione.

 


Cos’è che vi piace del vostro lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontateci una cosa che amate ed una cosa che odiate del mondo dei fumetti e del vostro lavoro.

Roberto: La parte migliore del fare il fumettista, almeno per me, è poter creare cose che amo, divertendomi e in compagnia del mio più caro amico, il tutto comodamente a casa mia. L’unica cosa che potrei odiare del lavoro di fumettista è il non poterlo ancora chiamare, a tutti gli effetti, un lavoro. Sbarcare il lunario ti porta, inevitabilmente, a dover fare anche altro.

Carlo: Cosa amo del mio lavoro come fumettista? Be’, poter disegnare, disegnare, disegnare e disegnare, basta? Un aspetto che invece odio è la vita sedentaria che si è “costretti” a fare, ma siccome sono pigro come nessun’altro, mi va benissimo comunque.

 

Com’è nata la vostra opera? Quali sono i vostri piani per essa?

Superilculo, così come molti dei progetti che abbiamo sviluppato, nasce per gioco, per la voglia di divertirci facendo quello che ci piace. Inoltre, essendoci affacciati da poco al mondo del fumetto, inteso come vero e proprio “lavoro della vita”, usiamo queste storie a sfondo demenziale come una sorta di allenamento. Dopo quello attuale Superilculo continuerà almeno per un altro volume.

Come gestite il vostro lavoro?

Carlo: Il lavoro, fondamentalmente ci viene naturale, partiamo dalla base che siamo amici, che parliamo di tutto e appena ci arriva un'idea la analizziamo a fondo, poi Roberto estrae il meglio da quell'idea e crea un soggetto e da lì è tutta discesa!

Roberto: Abbiamo la fortuna di fare un lavoro che ci piace e di condividere una grande amicizia, quindi la linea che divide il lavoro dal cazzeggio è davvero sottile. Quando lavoriamo ad una storia nuova siamo sempre in contatto, cerchiamo di essere d'accordo sui temi principali e poi io mi occupo della sceneggiatura. Il vantaggio del lavorare a contatto è di poter sempre fare un controllo incrociato. Carlo approva i soggetti scritti da me ed io approvo le sue bozze. Questo è possibile anche perché, prima di fondare il sodalizio, eravamo entrambi artisti "completi", quindi abituati ad affrontare tutte le fasi del lavoro da soli.

 

Quanto c’è di voi nei vostri personaggi così dissacranti?

Carlo: Potrei dire che siamo noi a vent'anni, tutte le sfumature, le prese per il culo, la nerdaggine, la voglia di birra e di alchol adesso preferiamo farle fare ai nostri avatar ( c'abbiamo un'età).

Roberto : In sostanza abbiamo incanalato in Dick e Cok gli anni della spensieratezza, del cazzeggio sfrenato. I personaggi sono nati appunto in quel periodo e adesso conservano quella parte che, per forza di cose, crescendo viene un po' meno.

Quali sono i vostri progetti futuri?

La prima nostra opera, The Last Fap, è ufficialmente conclusa. Dapprima autoprodotta è poi passare sotto editore, che ci ha chiesto di realizzarne anche un prequel, Fear The Last Fap, uscito questo mese. Oltre a quello siamo a lavoro su diversi progetti, molto diversi fra loro. Stiamo sviluppando alcune parodie con l'intento di realizzarne dei volumi, e in più lavoriamo a storie umoristiche brevi per il web. Un'altra opera che stiamo sviluppando, e che ci sta molto a cuore, non ha nulla a che fare con il fumetto umoristico. Si tratta di Manny G, un fantasy/noir/thriller/altro di cui abbiamo pubblicato un primo episodio su Verticalismi. Al momento stiamo sviluppando il seguito con l'intenzione di farne anche un volume.

Cosa amate della vostra opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Seriamente, a chi non piacerebbe Superilculo? No, così suona male, ma ammettiamo di aver creato il personaggio anche per questo. Come autori, è davvero divertente avere a che fare con personaggi del genere. Ci permettono di sperimentare e, non essendo vincolato ad un genere o a canoni vari, dar vita a tutte le idee stupide che ci vengono in mente.

Ringraziandovi per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: salutate il vostro pubblico!

Un saluto a tutti quelli che hanno l’ardire di leggere le nostre cazzate! (Si può dire cazzate?)…
 
 

 
Che cos'è l'IICA?
L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti. Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!