E' un fenomeno che impazza già da qualche mese in rete, ma nessuno ne aveva ancora parlato apertamente: le sigle italiane degli anime. Quante volte abbiamo bistrattato le canzoni di Cristina D'Avena piene di 'amicizia' e 'amore' nonostante nella serie medesima ci si smazzasse a vicenda o abbiamo messo i tappi nelle orecchie per non udire i beat techno e i ritornelli in inglese di Giorgio Vanni? Da sempre rimpiangiamo le sigle originali omesse dagli adattamenti televisivi RAI e Mediaset, ma ora per l'Italia è il momento della rivalsa. Rivalsa ottenuta grazie al circolo mediatico YouTube!
Per i pochissimi che non fossero a conoscenza del geniale YouTube, si tratta di un sito dove chiunque può uploadare i propri video e mostrarli alla comunità virtuale mondiale, proprio negli ultimi tempi su YouTube, diversi utenti italiani hanno caricato diversi video con sigle italiane di anime quali Dragonball, Sailor Moon e Yu-Gi-Oh! ottenendo quotidianamente una moltitudine di visite, riscontri positivi e un sacco di commenti de la serie "so cool", "i love italian song", o "it's better than english" o arrivando a commenti paradossali che la consacrano migliore dell'originale giapponese!
Nei siti stranieri ora impazzano le sigle italiane che remixate o ri-arrangiate vengono usate in sottofondo a numerosi AMV riscuotendo sempre più successo! Le ragioni di questo tripudio sono facilmente ipotizzabili:
-fascino della lingua straniera e conseguente inesplicabilità del testo che non a tutti è comprensibile (forse friendship e love farebbero storcere i nasi anche ai puristi americani...)
-molto più impegno per la realizzazione di testi e basi musicali rispetto ai corti intermezzi stumentali e spesso privi di stile delle sigle americane (tanto per citarne un esempio, ascoltate 'Rock The Dragon', opening americana di Dragonball Z e poi ditemi...)
Le canzoni che hanno riscosso più successo in assoluto sono Dragonball GT, Sailormoon, One Piece e Yu-Gi-Oh! per quanto concerne le serie per ragazzi, ed Hamtaro e Doremi per quanto concerne il pubblico dei più piccoli.
Il fenomeno tuttavia non si è fermato qui, infatti si è allargato al punto che il pubblico telematico controlla anche i palinsesti delle tv italiane (Italia1 su tutti, complice anche del fatto che la maggior parte delle video-sigle riporta il logo del network che le trasmette) per scoprire le nuove serie prossimamente in onda, e l'attesa creata per ascoltare la sigla italiana di Naruto è direttamente proporzionale alla paura che i fan italiani della serie hanno di sentirla!
Per conoscere meglio l'evento e leggere commenti in prima persona in merito a quanto sopra-citato, è sufficiente cliccare su questo link.
E... buona visione!
Per i pochissimi che non fossero a conoscenza del geniale YouTube, si tratta di un sito dove chiunque può uploadare i propri video e mostrarli alla comunità virtuale mondiale, proprio negli ultimi tempi su YouTube, diversi utenti italiani hanno caricato diversi video con sigle italiane di anime quali Dragonball, Sailor Moon e Yu-Gi-Oh! ottenendo quotidianamente una moltitudine di visite, riscontri positivi e un sacco di commenti de la serie "so cool", "i love italian song", o "it's better than english" o arrivando a commenti paradossali che la consacrano migliore dell'originale giapponese!
Nei siti stranieri ora impazzano le sigle italiane che remixate o ri-arrangiate vengono usate in sottofondo a numerosi AMV riscuotendo sempre più successo! Le ragioni di questo tripudio sono facilmente ipotizzabili:
-fascino della lingua straniera e conseguente inesplicabilità del testo che non a tutti è comprensibile (forse friendship e love farebbero storcere i nasi anche ai puristi americani...)
-molto più impegno per la realizzazione di testi e basi musicali rispetto ai corti intermezzi stumentali e spesso privi di stile delle sigle americane (tanto per citarne un esempio, ascoltate 'Rock The Dragon', opening americana di Dragonball Z e poi ditemi...)
Le canzoni che hanno riscosso più successo in assoluto sono Dragonball GT, Sailormoon, One Piece e Yu-Gi-Oh! per quanto concerne le serie per ragazzi, ed Hamtaro e Doremi per quanto concerne il pubblico dei più piccoli.
Il fenomeno tuttavia non si è fermato qui, infatti si è allargato al punto che il pubblico telematico controlla anche i palinsesti delle tv italiane (Italia1 su tutti, complice anche del fatto che la maggior parte delle video-sigle riporta il logo del network che le trasmette) per scoprire le nuove serie prossimamente in onda, e l'attesa creata per ascoltare la sigla italiana di Naruto è direttamente proporzionale alla paura che i fan italiani della serie hanno di sentirla!
Per conoscere meglio l'evento e leggere commenti in prima persona in merito a quanto sopra-citato, è sufficiente cliccare su questo link.
E... buona visione!
Cavoli, animeclick è un sito ormai troppo importante per degli strafalcioni del genere. Stai più attento.
Comunque è colpa pure mia che pur avendola moderata non me ne sono accorto
A parte questo è bello notare dei falsi illustri in mezzo alle tante sigle italiane...falsi come la op di "Record of Lodoss War" che è cantata in italiano direttamente in orginale ( cosa che dimostra cmq, assieme alle tante canzoni di Ilaria Graziano e Yoko Kanno, come i giapponesi hanno sempre di buon occhio il nostro italico idioma
adios
Negli ultimi anni i cartoni di Mediaset hanno tutte sigle pseudo-techno/elettronica/dance .. certo che all'estero non hanno propio gusto
Vabbè pero' alcune si fanno sentire, Beyblade è davvero togo, ma lo sentite l'assolo quasi blacksabbhiano in Pokèmon Master Quest !?....uahuahuah...
Oggi credo che sia più difficile che le sigle italiane possano essere paragonate a quelle originali, la musica in Giappone si è sviluppata molto in questi 20 anni e l'attenzione alle colonne sonore è al limite del maniacale e viene affidata a cantanti di primo piano nel panorama musicale giapponese, in Italia invece sono affidate a cantanti che, pur bravi, non hanno fatto molto altro e i testi sono troppo infantili, devo dire che, invece, le musiche sono di solito molto ben fatte..
Secondo me si dovrebbero fare le sigle doppie giapponese e italiana una alla fine e l'altra all'inizio.
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