Il Premio Nobel per la medicina quest'anno è stato assegnato a Yoshinori Ohsumi, 71 anni, ricercatore presso il Tokyo Institute of Technology.
Magari non sarà geniale come Black Jack dell'omonimo anime o imprevedibile come Shinra Kishitani di Durarara, ma il nostro dottore ha scoperto i meccanismi alla base dell'autofagia, processo del nostro organismo che permette alle cellule di "mangiare se stesse" per riciclarsi e rinnovarsi continuamente.
In questo modo le cellule possono smaltire i rifiuti, distruggendo le componenti ormai inutili e trasportandole fuori dalla cellula, ma anche di riutilizzare i rifiuti stessi, soprattutto nelle fasi di stress. Se questo meccanismo si inceppa, possono nascere i presupposti per malattie come il cancro, il diabete o la degenerazione dei neuroni che avviene nel Parkinson o nell'Alzheimer.
 

Il Dottor Yoshinori Ohsumi si è detto molto sorpreso e onorato, commentando a caldo la notizia della sua vincita, comunicata con una telefonata mentre era in laboratorio.
"Il corpo umano vive grazie a questo processo di autodecomposizione, che è una forma di cannibalismo. Cerca di mantenere un delicato equilibrio fra costruzione e distruzione. E questo è quello che in fondo caratterizza la vita". Questa la dichiarazione del ricercatore alla tv di stato nipponica NHK.
 

Il Comitato Nobel ha motivato la sua scelta affermando che le scoperte di Ohsumi aprono la strada alla comprensione di molti processi fisiologici fondamentali, quali l'adattamento dell'organismo in caso di fame o la risposta alle infezioni. Scelto tra 273 scienziati candidati quest'anno, il vincitore otterrà un premio in denaro pari a 830mila euro.

Fonte consultata:
JapanTimes