Seguire le avventure di questo vivace ninja con la tuta arancio potrebbe rivelarsi un'esperienza non così rosea.È facile capire il perché: molti dei villaggi del mondo di Naruto sono spesso in guerra sin dall'inizio, o sono comunque ostili fra di loro.

È un mondo di omicidi, cospirazioni e tradimenti. Ed è incredibile pensare che si tratti dello stesso mondo dove il figlio di Naruto, Boruto, e i suoi amici vivono, nel sequel Boruto: Naruto Next Generations.
 
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Ecco un breve viaggio nella memoria... La storia di Naruto inizia quando quest'ultimo termina la scuola di ninja e diventa parte di un trio per portare a termine determinate missioni. Nel team ci sono la sua prima cotta, Sakura, e il ragazzo per cui lei ha una cotta, Sasuke, un tipo poco amichevole tormentato dal desiderio di vendicare l'assassinio del suo clan. Il suo obiettivo? Il suo stesso fratello.

Anche se inizialmente svolgono piccole missioni, come ritrovare il gatto scomparso di un abitante, è solo quando lasciano il villaggio per la loro prima vera missione che scoprono che il mondo non è così meraviglioso come entro i confini del Villaggio della Foglia.
Chiamati dal loro primo cliente, Tazuna, al Paese delle Onde, la loro destinazione, scoprirono che questa era governata da un uomo d'affari di nome Gato, che uccide senza pietà chiunque sia contro di lui, compreso suo genero, che ricevette un'esecuzione pubblica (nel manga gli tagliano perfino le braccia!). 
Ora sta cercando di uccidere Tazuna, che vuole costruire un ponte per collegare la città alla terraferma; così facendo distruggerebbe il monopolio di Gato.
Ma il nemico non è da solo, ha una guardia del corpo di nome Zabuza, un ninja d'élite che ha ucciso innumerevoli avversari. Sembra un personaggio folle, e in effetti si scopre che tutto è dovuto al metodo malsano che usano nel suo villaggio per creare i ninja: nella scuola di Zabuza si concludono gli studi una volta che si è riusciti a uccidere i compagni più deboli. Quelli rimasti diventano i migliori.
 
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L'anime di Naruto è noto per l'incredibile salto che separa la prima parte, considerata la più allegra, dalla seconda parte, considerata la parte più seria e oscura dell'opera.
Già dall'inizio si capisce che Naruto e i suoi amici vivevano in un mondo incredibilmente crudele, pericoloso e corrotto.
 
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Il loro mondo diventa pacifico solo dopo la Guerra Mondiale Ninja e la tecnologia inizia davvero ad avanzare. 

Dopo il matrimonio con Hinata (in basso nella foto sopra), i loro figli, Boruto e Himawari, possono vivere in una società dove i ninja non vengono più cresciuti con lo scopo di diventare armi. Possono giocare ai videogiochi e uscire coi loro amici, come dei bambini normali. Boruto frequenta la scuola ninja, ma è più per portare avanti una tradizione: a differenza del padre e della sua compagnia, non deve diventare un oggetto incaricato di compiere difficili missioni nel pericoloso mondo dei ninja. 
 
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Boruto non sa fino in fondo quanto gli sia andata bene. Ogni giorno lo passa saltando le lezioni e criticando il padre (l'unico che protegge il villaggio e permette che il figlio bazzichi in ogni dove) senza affrontare missioni. Gioca ai videogiochi coi suoi amici e fa degli scherzi ai maestri senza curarsi di nulla. 
Si sa che le cose sono in pace quando gli studenti ninja non devono combattere contro i nemici ma contro se stessi.

Quando non può accadere nulla di pericoloso, il tutto si risolve creando una sorta di Nemico della Settimana, dove questo appare e nel giro di un episodio viene sconfitto: uno dei compagni di Boruto viene posseduto da un misterioso "chakra oscuro", e toccherà a Boruto scacciare questo male: sarà complicato però stendere il suo amico Metal Lee per liberarlo. Povero Boruto, suo padre ha quasi dovuto uccidere il suo amichetto per liberarlo dal chakra malvagio!

Pensateci: Boruto può tornarsene a casa tranquillo ogni giorno, giocare con la sorellina e mangiare le cene che cucina la madre senza preoccuparsi di nulla. Si è fatto degli amici in classe, mentre suo padre doveva cercare di capirli sul campo di battaglia (spesso venendo attaccato da loro e rischiando la vita). Tralasciando l'allenamento di ninja, Boruto è un bambino come gli altri che vive serenamente nel bel mezzo di una rivoluzione industriale.

Nel primo episodio di Boruto, fa schiantare un treno contro il memoriale Hokage ma nessuno si fa male, e viene lasciato andare con un "ah, piccola canaglia!"
Nel primo episodio di Naruto, l'insegnante si becca uno shuriken enorme nella schiena per salvare uno studente. Giusto un filino di differenza!
 
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In Boruto non appaiono il sangue, le cospirazioni o l'odio che trasudavano dal mondo di Naruto sin dal primo episodio. 

Anche se è normale che Boruto voglia la compagnia del padre, dovrebbe essere grato del fatto che la sua scuola non lo costringa ad uccidere i suoi compagni o ad affrontare missioni contro tiranni che dominano intere regioni. Ma con un nemico all'orizzonte, forse il figlio avrà un assaggio del passato del padre.

Fonte consultata:
Animenow!