Re:Zero - Starting Life in Another World - Un giorno nella capitale è un seinen manga di Daichi Matsuse tratto dalla celebre serie di light novel scritta da Tappei Nagatsuki e illustrata da Shinichiro Otsuka.
Grazie a J-POP Manga, che pubblicherà la serie a partire da mercoledì 12 luglio, siamo riusciti a mettere le mani in anteprima sulla versione italiana del primo numero e qui di seguito trovate le opinioni dei redattori che hanno avuto il piacere di leggerlo.
 
Re:Zero
 
Nel bene o nel male Re:Zero è Re:Zero. Una serie che in anime è diventata mainstream grazie a una trama piena di suspence e a personaggi che subito riescono a conquistare il cuore dello spettatore. Il manga, almeno in questo suo primo numero fa quello che deve fare: pur non spiccando particolarmente come disegni, segue fedelmente la storia senza deviazioni dalla trama originale. Se questo non può che essere un pregio per chi ha amato l'opera originale, rischia però di far sì che il manga alla lunga non viva di vita propria.
Per chi non conosce la serie, si tratta di un racconto basato sui misteri in un'ambientazione fantasy. Solitamente nulla viene lasciato al caso e spesso l'autore lascia anche sparso qualche indizio qua e là per permettere al lettore (originariamente è una novel) di crearsi tante ipotesi.
Personalmente, essendomi piaciuto molto l'anime, stavo già seguendo l'edizione inglese della novel e voglio fare un plauso alla JPOP per aver creduto nel titolo. Credo sia principalmente quello il piatto forte per i fan. Ma per chi si avvicina per la prima volta e magari non ha avuto modo di vedere l'anime, credo che il manga possa essere una buona occasione per conoscere l'opera e farsi un'idea. Sì, perché almeno conoscere il titolo, che nel 2016 è stato il più chiacchierato in rete, è un qualcosa che ogni fan di manga e anime dovrebbe fare.
Autore: Zelgadis
 
ReZero1Come accade solitamente, i primi capitoli servono a presentare i personaggi, e gettare le premesse di quella che sarà una lunga e articolata avventura; e questo volume non è stato da meno. Ovviamente questa non è una critica, ci mancherebbe. Poiché quanto narrato già dalle prime pagine coinvolge e intrattiene il lettore che è incentivato a fantasticare sugli sviluppi della trama, a voler ipotizzare dove si voglia dirigere, e a quali conclusioni voglia arrivare. Conclusioni che ovviamente non arrivano subito.
Intanto per il sottoscritto è stato inevitabile avvicinarsi a questa nota saga anche tramite questo adattamento cartaceo.
L'incipit dunque è abbastanza classico e gli eventi piacevoli da seguire. I dialoghi sono agili e ben integrati con gli eventi presentati, e difatti la lettura è molto scorrevole e leggera. Il disegno è alquanto semplice e non vanta caratteristiche particolari, si sposa però bene con il genere.
Autore: Makusu94
 
ReZero2Quello di Re:Zero è un manga aspettato da molti, visto il successo dell'anime. Questi primi capitoli, per quanto mi riguarda, sono però molto confusionari. Ho fatto molta fatica fin dall'inizio a seguire la trama: non si spiega come il protagonista sia arrivato in quella dimensione, lo scopo della sua storia lì e di conseguenza perché abbia il potere di ripartire da capo.
Troppe domande e poche risposte e anche immaginandomi la soluzione, cosa che a me piace moltissimo fare, alla fine non si arriva ad una soluzione e si crea confusione con troppe storie che si vanno ad accavallare.
Avrei dato almeno le prime soluzioni del puzzle dall'inizio, perché tanto la curiosità della scoperta ti viene automaticamente, ma per lo meno si poteva almeno capire il ruolo del personaggio principale, Subaru.
Le tavole sono molto belle, migliori dei disegni nell'anime: si riescono a percepire meglio gli stati d'animo dei personaggi e ovviamente le espressioni facciali di ognuno, così da carpire più sfaccettature possibili da essi.
L'anime non mi aveva fatta impazzire, anzi l'ho trovato molto noioso e con una trama senza senso, purtroppo anche per il manga mi ritrovo della stessa opinione, con le problematiche che rimangono le stesse.
Autore: Ewowwa
 
Re:Zero6 Re:Zero si presenta come una tipica serie fantasy in cui il protagonista finisce in un mondo nuovo e sconosciuto, dove subito viene attaccato ingiustamente da briganti, e poi salvato da un'eroina che lo introduce piano piano in quest'ambientazione. Dunque come prologo non è che sia così innovativo, anzi è talmente cliché da risultare quasi tedioso, ma le cose si fanno più interessanti quando appaiono gli altri personaggi che, per ora, mettono più curiosità dei due principali, anche perché movimentano la storia. Una storia che può disorientare poiché non è chiarissimo dove voglia parare, soprattutto nelle scene in cui bisogna capire le varie abilità speciali, il che da una parte è una caratteristica positiva in quanto la suspance deriva da ciò. La trama, quindi, ha del potenziale che se sfruttata bene darà belle soddisfazioni.
I disegni sono in stile moe, che va tanto di moda negli ultimi anni, e sebbene magari non siano il massimo dell'originalità hanno il pregio di essere gradevoli. Buone le sequenze d'azione che donano pathos alle situazioni di pericolo. 
Un titolo che piacerà agli amanti del fantasy, ma che potrebbe appassionare anche coloro che non hanno familiarità con questo genere.
Autore: Melany
 
Avvicinarsi a questa nuova incarnazione di Re:Zero dopo aver visionato l’ormai celeberrimo (e discusso) anime, porta inevitabilmente a operare dei paragoni; e già dalle primissime tavole il manga mi è sembrato un filo più sbrigativo.
Infatti la serie animata iniziava intervallando la scena del conbini (caratterizzata da un'atmosfera di ordinaria quotidianità), con dei flash rappresentanti un Subaru riverso a terra, agonizzante e sanguinante, che si lamenta di come le cose siano andate storte. Questo creava da subito un contrasto e gettava qualche indizio che lasciava pregustare cosa sarebbe successo.
E’ un esempio volto a illustrare come finezze narrative di questo tipo qui purtroppo non si notino: di primo acchito, si ha l’impressione che il manga introduca questa intricata avventura in maniera abbastanza semplificata e lineare, sacrificando qualcosa. Nulla di tragico, per carità. Però gli manca il quid che invece ci ho visto nell'anime (pur essendo anch'esso derivato dalla novel di Re:Zero).
Insomma questo primo volume non è che mi abbia dato una cattiva impressione, sia chiaro. E’ scorrevole, si legge d’un fiato, ha uno stile di disegno gradevole e una regia semplice; solo pare si limiti a eseguire il suo compitino senza particolare ispirazione o guizzi d’originalità, evidenziando inevitabilmente il suo essere un'opera non "originale".
Autore: oberon

 
Re:Zero

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