In queste ore è trapelata la notizia che l'anime di Radiant, che avevamo annunciato qui, non ci sarà più. Lo stesso Tony Valente, pare tramite un suo amico e non di persona, al momento impegnato alla Fiera di Angouleme, ha detto che questo rumor sia falso, che il giornalista Paul Giner ha detto il falso.

Qual è la verità? Chiaramente per una situazione così altamente delicata è difficile dire le cose come stanno, molti addetti ai lavori hanno le proprie idee a proposito. Al momento la cosa più sicura è ritenere questo progetto in pausa, per non rischiare di danneggiare le persone che possano lavorarci.

Probabilmente ciò che è successo è invece qualcosa di ben più delicato. Il fatto che una notizia simile sia trapelata tutta d'un tratto da un giornalista, non qualcuno dell'Ankama o della produzione giapponese, porti a pensare che semplicemente questo annuncio non dovesse trapelare ADESSO ma che fosse atteso per una data futura.
 

Qualcuno molto vicino al progetto se non valente l'autore stesso avrà chiaramente riferito a qualche persona di troppo di questo ingaggio, creando una situazione che ha messo in imbarazzo (se non causando qualcosa di peggiore) la produzione giapponese. Come spesso capita in situazioni simili quindi la cosa migliore per il momento è negare, perché non si è pronti ancora a livello contrattuale (magari manca solo qualche clausola, qualche questione di diritti internazionali o qualche dettaglio con la TV), perché si era pianificata una promozione assolutamente diversa, eccetera.

A titolo personale posso affermare che l'anime al 90% era sicuro ma con questa notizia trapelata in modo illegittimo si è venuta a creare una situazione dove le percentuali potrebbero scendere. 

Il fatto che l'autore non abbia detto "Doveva esserci ma adesso è naufragato" ma che stia negando come se nulla fosse mai esistito (idea impossibile) perlomeno riflette la possibilità tangibile che si stia solo cercando di minimizzare i danni.

Si potrebbe dire altro ma è meglio non dirlo, si potrebbe ipotizzare altro ma sarebbe fantasia. Ciò che ci rimane da fare è aspettare.