Il sito ufficiale di Golden Kamui ha pubblicato una serie di intervista col cast e lo staff. Di seguito ecco l'intervista rilasciata al regista Hitoshi Nanba, il quale ha già lavorato allo storbyboard di Eureka Seven e Chaika. Ricordiamo che l'anime è disponibile su Crunchyroll mentre il manga presso JPOP.
 

L’anime andrà in onda a breve, come si sente?
A dire la verità sono nervoso di scoprire se il pubblico apprezzerà ciò che vedrà, come autore sono convinto di aver fatto un buon lavoro. Mi divido tra questi due pensieri, è sempre così quando si crea qualcosa di nuovo.

L’anime si basa su un manga, mi piacerebbe chiederle quali sono le cose che rendono speciale una versione animata. Iniziamo con la parte più importante: come ci si sente a dare vita ai disegni del manga?
Abbiamo preso il contenuto del manga e fatto del nostro meglio per portarlo in anime, è tutto quello che posso dire. Il lavoro del regista è quello di supervisionare l’opera nella sua interezza quindi ho cercato di mantenere un livello qualitativo più alto possibile. L’originale è un fumetto molto complesso, con tanti personaggi, un lavoro molto intricato. Ci sono molte scene d’azione parecchio veloci che dovevano essere animate quindi ci abbiamo lavorato con grande impegno. Il nostro obiettivo non è semplicemente fare qualcosa di realistico ma creare dei movimenti veloci e di forte impatto possibili solo in versione animata.

Ci parli del mondo che ha creato, inclusa la scelta dei colori
L’art director Atsushi Morikawa ha un incredibile talento nel disegnare la natura e la qualità delle sue produzioni va oltre ciò che pensavo fosse possibile. Quando supervisionavo il lavoro ripetevo continuamente a me stesso “Wow, è fantastico!”. Riguardo i colori che abbiamo usato, il color designer Takahiro Mogi ha scelto quelli che calzano meglio con il contesto dell’opera. Le uniformi militari, il vestiario degli Ainu, anche tutti gli oggetti sulla scena possiedono i colori originali, adattati per aderire al meglio all’anime.

So che avete visitato diverse location in Hokkaido prima di iniziare a lavorare
Sì, una buona parte dello staff si è recata a  Otaru, Sapporo, Asahikawa, Abashiri – luoghi che appaiono nell’anime per la maggior parte del tempo – per fare delle ricerche. A Otaru abbiamo visitato l’Otaru City General Museum, che conserva ancora alcune fotografie di quel periodo. Otaru un tempo era un grosso centro finanziario e i residenti erano abbastanza ricchi, grazie alla pesca dell’aringa, da poter costruire quelli che vennero chiamati “palazzi dell’aringa”.

Otaru è il luogo in cui  si svolge la prima metà della storia, per cui avere delle fotografie dell’epoca ha reso l’anime più accurato a livello storico, vero?
Sono state di grandissimo aiuto. Lo si vede anche nel manga, a quei tempi Otaru aveva sia l’elettricità che le linee telefoniche. Penso che fosse raro per una città di quegli anni avere così tanta energia elettrica, mi ha reso felice poterlo vedere con i miei stessi occhi nelle fotografie. Siamo riusciti a visitare anche l’Hokuchin Memorial Museum ad Asahikawa, che possiede diversi documenti riguardo la settima divisione, la prigione di Abashiri nella città omonima e altri luoghi simili. In particolare ricordo che ci è stata di grande aiuto ogni persona con cui abbiamo parlato. Tutti sapevano cosa fosse Golden Kamui ed erano molto eccitati all’idea di poter dare il loro contributo alla creazione dell’anime. Posso affermare senza dubbio che gli abitanti dell’Hokkaido amano il manga e mi sono reso conto di quanto fosse importante realizzare un’opera che soddisfacesse le loro aspettative.

C’è stato qualche luogo la cui impressione è cambiata dopo averlo visto dal vivo?
La prigione di Abashiri. Non ha la struttura della tipica prigione e ho potuto notare tante cose solo dopo averla visitata dall’interno.

Avete visitato anche dei luoghi relativi agli Ainu?
Certamente. Siamo stati a Nibutani, un luogo in cui vivono ancora oggi molti Ainu, e a Shiraoi, in cui si trovano ancora molti villaggi Ainu. Abbiamo fatto delle domande riguardo la loro vita e ci hanno mostrato degli attrezzi che usano nella vita quotidiana. Il manga scava in profondità nella cultura di questo popolo ma ci sono cose che puoi comprendere solo vedendole dal vivo. Abbiamo basato i nostri design su ciò che abbiamo visto in questi luoghi, con la supervisione costante di Satoru Noda (autore del manga) e altre persone. È stato un lavoro molto duro ma proprio per questo penso che la descrizione degli Ainu sia estremamente realistica.
 

Il suono è un’altra delle cose possibili da rendere in anime, al contrario del manga. Può raccontarci che tipo di strada avete deciso di prendere riguardo le musiche?
Il nostro compositore, Kenichiro Suehiro, ci era stato raccomandato direttamente dal direttore del suono Jin Aketagawa. Gli abbiamo chiesto di creare qualcosa che includesse un suono etnico, indigeno, ma che al contempo andasse oltre e comprendesse anche un sound veloce e ritmato che si sposasse bene con le scene d’azione, anche uno stile da film Western. Non a caso lo slogan del manga è proprio "Un Western dove non saprai mai cosa aspettarti. Suehiro è riuscito a mettere insieme tutte le nostre difficili richieste e a trasformarle in una musica che ha dato colore all’anime. Ha fatto anche delle cose che non vedrete in altri show, ad esempio ha usato dei veri strumenti Ainu per le loro canzoni. L’anime ha ben 50 canzoni, sono davvero molte. Spero che possiate godervele. Abbiamo già finito di doppiarle in diverse lingue e sono venute davvero bene.

Quindi ha deciso di non mettere troppi elementi Ainu nella colonna sonora
Esatto. Se avessimo reso troppo forte l’aspetto Ainu della musica, essa sarebbe andata in una sola direzione e non sarebbe stata capace di coprire tutti i differenti elementi presenti nell’opera. Quindi abbiamo preferito proporre una grande varietà di musiche, alcune delle quali possiedono elementi Ainu.

Per quanto riguarda il doppiaggio?
Il cast che abbiamo scelto si è impegnato davvero molto. Sono andati tutti oltre le mie aspettative e quando sento le loro voci penso nella mia mente “Wow, è proprio così che dovrebbe essere questo personaggio”. Proprio per questi motivi mi sono goduto ogni sessione di doppiaggio.

Quali sono state le direttive impartite ai doppiatori?
Abbiamo fatto gli aggiustamenti necessari ma sostanzialmente ho lasciato fare a loro. Quando ho selezionato il cast ho scelto voci che corrispondessero alla mia immagine dei personaggi. Alcuni erano fan del manga e speravano di ricevere proprio il ruolo ottenuto. C’era quindi molta passione durante le registrazioni e credo che ascoltandoli si possa dire che è una serie che vale davvero la pena di vedere.

I protagonisti della serie sono Sugimoto e Asirpa, doppiati da Chikahiro Kobayashi e Haruka Shiraishi. Cosa ne pensa della loro recitazione?
Prima di iniziare la registrazione gli ho fatto presente che erano stati scelti per quei ruoli specifici e che ero sicuro che avrebbero fatto un buon lavoro. All’inizio non ero molto sicuro di come doverli dirigere. Shiraishi ha dovuto imparare tutto sugli Ainu, quindi si è dovuta preparare per bene. Ma quando si comportano in maniera naturale ti danno davvero l’impressione di essere Sugimoto e Asirpa. Stanno facendo un ottimo lavoro assieme al resto del cast che gli fa da supporto.

Che tipo di interazioni ha avuto con Noda, l’autore del manga?
Noda ha supervisionato la sceneggiatura, lo storyboard, il design, tutto. Non si è limitato a supervisionare, ha anche fatto alcune richieste. Volevo fare del mio meglio per trasformare in realtà la sua visione dell’anime quindi ho apprezzato molto che ci abbia dato dei suggerimenti per le scene a cui teneva di più.

Ci racconti, per quanto possibile, cosa vedremo nel primo episodio
Il primo episodio tocca appena la superficie della storia, il bello di Golden Kamui viene dopo. Mi è davvero difficile dire quale parte sia migliore, davvero. Solitamente ci troviamo di fronte a una commedia o a una storia di combattimenti, con degli elementi che caratterizzano l’uno o l’altro genere, ma Golden kamui include entrambe le cose. Dovendo farla breve, vi direi di guardarlo per intero. Uno dei cambiamenti più ovvi è che il numero di personaggi è stato incrementato. Di base ci sarebbero il gruppo di Sugimoto, quello di Tsurumi e quello di Hijikata, ma ognuno di essi è composto da tanti personaggi molto complessi. Tsurumi è un personaggio davvero folle e Hochu Otsuka lo mette bene in evidenza con la sua voce. Penso che gli spettatori saranno davvero felici della sua interpretazione. Anche Joji Nakata riesce a rendere al meglio quanto sia fantastico quello scaltro vecchiaccio di Hijikata. È perfetto per lui. Ora che ci penso, quando Nakata ha scritto su Twitter che avrebbe avuto quel ruolo, ha avuto un sacco di retweet. Vedendoli ho pensato di aver scelto la persona giusta per quella parte.
L’episodio 1 offre alcuni indizi su ciò che accadrà in seguito, quindi prestate attenzione a tutto ciò che i personaggi dicono e a quello che succede in sottofondo nelle varie scene.
 
Per finire, lasci un messaggio ai fan
Se noi, staff della produzione, siamo i biscotti, allora voi spettatori siete coloro che li mangiano. La qualità degli ingredienti è garantita, quindi date un assaggio a ciò che abbiamo fatto. È assolutamente delizioso.

Fonte Consultata:
Crunchyroll