
Naruto non e' un fumetto...è un manga!!!! (cit.)
Il termine Weeaboo potrebbe non essere molto familiare per alcuni di voi. Sarà perchè noi italiani, da gente spiccia che va poco per il sottile, etichettiamo i Weeaboos con il termine diretto e senza fronzoli di "giappominkia": una persona fanatica del Giappone, ma la cui conoscenza della materia è spesso superficiale.
Come riconoscere un Weeaboo/giappominkia? In genere tende a infilare termini giapponesi ogni due parole, fingendo di conoscere la lingua alla perfezione grazie ai tantissimi anime visti sottotitolati in italiano (giusto Naruto, One Piece e pochi altri); è pronto a difendere il Giappone a spada tratta su qualsiasi argomento e lo pone su un piedistallo come campione di perfezione, trascurando spesso i difetti che ha questo paese, oltre ai pregi.
Forse un po' tutti, inconsciamente o meno, lo siamo stati almeno per un breve lasso di tempo, ma in generale quella del giappominkia è una figura da cui il vero appassionato preferisce discostarsi e trattare spesso con occhio critico e ben poco riguardoso.
Alcuni però ne negano l'esistenza, spiegando che ognuno ha il diritto di fare quello che vuole e se si ha una passione la si deve vivere liberamente, d'altronde ci sta gente fissata di calcio no?
Altri invece tendono a etichettare con etichetta di "Giappominkia" tutti quelli che sono super appassionati di anime e manga, anche coloro che guardano e leggono cose di iper nicchia o coloro che cercano di mascherarsi (come me) dietro una vita apparentemente normale, con lavoro e famiglia.
Gli interessati il più delle volte si fanno chiamare Otaku, ignorando quasi sempre che in Giappone è un termine con una connotazione negativa. Eccone una simpatica parodia.
Chiariamoci subito. Nessuno si offenda, stiamo anche noi giocando sulla cosa ma è certo che i flame e le discussioni su forum e social non mentono. Giappominkia è un'etichetta che ormai da anni è ben diffusa nel nostro ambiente. Ma quindi esistono davvero questi Giappominkia? E cosa fa esattamente di una persona un giappominkia?
Parliamone!
Come spunto ecco un interessante estratto da un articolo su discussioncafezero.blogspot.com: intitolato "Fanatismo Nippofilo, ovvero "I Giappominkia" chi sono e il perché di questo tipo di fandom"
Il termine Weeaboo potrebbe non essere molto familiare per alcuni di voi. Sarà perchè noi italiani, da gente spiccia che va poco per il sottile, etichettiamo i Weeaboos con il termine diretto e senza fronzoli di "giappominkia": una persona fanatica del Giappone, ma la cui conoscenza della materia è spesso superficiale.
Come riconoscere un Weeaboo/giappominkia? In genere tende a infilare termini giapponesi ogni due parole, fingendo di conoscere la lingua alla perfezione grazie ai tantissimi anime visti sottotitolati in italiano (giusto Naruto, One Piece e pochi altri); è pronto a difendere il Giappone a spada tratta su qualsiasi argomento e lo pone su un piedistallo come campione di perfezione, trascurando spesso i difetti che ha questo paese, oltre ai pregi.
Forse un po' tutti, inconsciamente o meno, lo siamo stati almeno per un breve lasso di tempo, ma in generale quella del giappominkia è una figura da cui il vero appassionato preferisce discostarsi e trattare spesso con occhio critico e ben poco riguardoso.
Alcuni però ne negano l'esistenza, spiegando che ognuno ha il diritto di fare quello che vuole e se si ha una passione la si deve vivere liberamente, d'altronde ci sta gente fissata di calcio no?
Altri invece tendono a etichettare con etichetta di "Giappominkia" tutti quelli che sono super appassionati di anime e manga, anche coloro che guardano e leggono cose di iper nicchia o coloro che cercano di mascherarsi (come me) dietro una vita apparentemente normale, con lavoro e famiglia.
Gli interessati il più delle volte si fanno chiamare Otaku, ignorando quasi sempre che in Giappone è un termine con una connotazione negativa. Eccone una simpatica parodia.
Chiariamoci subito. Nessuno si offenda, stiamo anche noi giocando sulla cosa ma è certo che i flame e le discussioni su forum e social non mentono. Giappominkia è un'etichetta che ormai da anni è ben diffusa nel nostro ambiente. Ma quindi esistono davvero questi Giappominkia? E cosa fa esattamente di una persona un giappominkia?
Parliamone!
Come spunto ecco un interessante estratto da un articolo su discussioncafezero.blogspot.com: intitolato "Fanatismo Nippofilo, ovvero "I Giappominkia" chi sono e il perché di questo tipo di fandom"
hanno cominciato a nutrirsi di luoghi comuni più gettonati, vedere il Giappone come il paradiso in terra e il regno dove nelle scuole si può fare di tutto, dove l'ordine e l'amore e la giustizia regnavano incontrastati e dove gli onorifici kun chan san dono e chi più ne ha più ne metta erano tanto kawaii, dove l'ausilio di senpai e kohai era la vera rivoluzione, e per parlare si doveva usare più parole giapponesi possibili. E sopratutto sull'annosa questione che “i cartoni animati non sono anime”
perché i primi sono per bambini e i secondi invece di gente adulta perché c'è sangue e splatter a volontà. Poi per analogia l'Italia al confronto non aveva tutta sta carineria, era il paese peggiore di tutti, mentre il Giappone era per antonomasia solo “amore e libertà” facendolo diventare luogo ipotetico e “utopico” dove poter vivere il resto della loro vita campando di illusioni e dell'amore supremo della cultura nipponica sempre pronta ad accoglierti come una mamma premurosa. Se da una parte l'America portava concetti come “il sogno americano” il Giappone portava in dotte “il suo sogno” senza poi appunto distinguerlo dalla realtà effettiva di quel paese e dai suoi problemi interni. A tutta questo si univa appunto tutta quella massa di persone che drogate dai luoghi comuni dei battle e shoujo sentimentali più in voga, andavano solo su quei due tre titoli l'anno a costruire conoscenze molto approssimative facendole diventare la “cultura del mainstream”; questi manco avessero un nido di vipere dentro il corpo, appena qualcuno mostrava loro una critica un po' più sostanziale o che andava in controtendenza con quella che era l'opinione generale del fandom, iniziava a mordere e offendere chiunque obbiettasse sulla loro conoscenza condivisa; e così sono finiti per essere considerati persone aggressive, che si arroccavano a guscio nella loro idea del “siamo tanti” e se siamo tanti “abbiamo ragione”. poi i vari fandom con il tempo sono diventati generativi, andando a produrre “luoghi comuni completamente spuri e fasulli” … se in Giappone gli otaku “producevano doushinji” qua producevano “meme e fanfiction”, iconizzando modelli di pg e anime, alterandone completamente le caratteristiche originali” e facendole diventare “la cultura Otaku” e per questo che verso la fine degli anni duemila per quanto riguarda le persone che in occidente si proclamavano in questo modo hanno iniziato ad associarne l'indicazione “Otaku = giappominkia” andando di fatto a raggrupparli nel comune denominatore di “fandom molto superficiale, disattento, aggressivo, e in genere molto impreparato che si nutre di stereotipi e luoghi comuni giapponesi” e in ogni caso è finito per andare a inglobarsi con lo stesso fandom “di otaku” originario per comportamenti non dissimili ed esagerati. Se i primi rifiutano la realtà identificandosi con un mondo di finzione, i secondi idealizzano il Giappone come una terra non del tutto diversa da quella dei primi .. in ogni caso rimane il concetto “negativo” a cui sia i primi che i secondi non possono sfuggire.
perché i primi sono per bambini e i secondi invece di gente adulta perché c'è sangue e splatter a volontà. Poi per analogia l'Italia al confronto non aveva tutta sta carineria, era il paese peggiore di tutti, mentre il Giappone era per antonomasia solo “amore e libertà” facendolo diventare luogo ipotetico e “utopico” dove poter vivere il resto della loro vita campando di illusioni e dell'amore supremo della cultura nipponica sempre pronta ad accoglierti come una mamma premurosa. Se da una parte l'America portava concetti come “il sogno americano” il Giappone portava in dotte “il suo sogno” senza poi appunto distinguerlo dalla realtà effettiva di quel paese e dai suoi problemi interni. A tutta questo si univa appunto tutta quella massa di persone che drogate dai luoghi comuni dei battle e shoujo sentimentali più in voga, andavano solo su quei due tre titoli l'anno a costruire conoscenze molto approssimative facendole diventare la “cultura del mainstream”; questi manco avessero un nido di vipere dentro il corpo, appena qualcuno mostrava loro una critica un po' più sostanziale o che andava in controtendenza con quella che era l'opinione generale del fandom, iniziava a mordere e offendere chiunque obbiettasse sulla loro conoscenza condivisa; e così sono finiti per essere considerati persone aggressive, che si arroccavano a guscio nella loro idea del “siamo tanti” e se siamo tanti “abbiamo ragione”. poi i vari fandom con il tempo sono diventati generativi, andando a produrre “luoghi comuni completamente spuri e fasulli” … se in Giappone gli otaku “producevano doushinji” qua producevano “meme e fanfiction”, iconizzando modelli di pg e anime, alterandone completamente le caratteristiche originali” e facendole diventare “la cultura Otaku” e per questo che verso la fine degli anni duemila per quanto riguarda le persone che in occidente si proclamavano in questo modo hanno iniziato ad associarne l'indicazione “Otaku = giappominkia” andando di fatto a raggrupparli nel comune denominatore di “fandom molto superficiale, disattento, aggressivo, e in genere molto impreparato che si nutre di stereotipi e luoghi comuni giapponesi” e in ogni caso è finito per andare a inglobarsi con lo stesso fandom “di otaku” originario per comportamenti non dissimili ed esagerati. Se i primi rifiutano la realtà identificandosi con un mondo di finzione, i secondi idealizzano il Giappone come una terra non del tutto diversa da quella dei primi .. in ogni caso rimane il concetto “negativo” a cui sia i primi che i secondi non possono sfuggire.
Ti faccio i miei complimenti. Hai detto tanto in poche righe
...Giapponesi
Infatti non capisco quanto hanno detto in molti qui: "tutti abbiamo avuto una fase da giappominkia". Non e' vero. Comunque ho votato anch'io per l'esistenza dei giappominchia, ricordo gente anche della mia generazione dire un bel po' di anni fa "vedi in Giappone come sono avanti e come la situazione della donna sia meglio che in Italia". Se non sono giappominkia questi!
Veramente solo un giappominkia si offenderebbe. Tra adulti si discute delle proprie passioni tranquillamente.
Effettivamente anch'io sono un appassionato molto vivace e legato sia al mondo giapponese, nonostante ne conosca davvero poche sfaccettature e al discorso Anime & Manga. Tuttavia, bisogna saper distinguere una passione da una visione distorta, in quanto se dobbiamo entrare in relazione con individui che hanno un punto di pensiero fisso e non li riesci neanche a smuovere di una virgola (otaku e fanatici vari), allora è proprio inutile in partenza cercare di aprire o un dialogo o un discorso.
Pertanto ben vengano le passioni e le credenze, ma senza esagerare nell'esaltazione e soprattutto possedendo un minimo di occhio critico!
Semplifichiamo.
Quanti leggono solo manga perchè non è scattata la scintilla verso i fumetti oppure questi costano di più e quanti leggono solo manga perchè sono giappominchia?
C'è anche una minoranza che elogia il Giappone conoscendo solo i samurai, la tecnologia o il sushi; in pratica, un solo aspetto.
In ogni caso, esiste anche il fenomeno inverso.
Trovo l'esempio poco calzante. O per lo meno io non ho mai sentito persone che dicono "il calcio è l'unico sport valido, conta solo quello, blah blah". Anche io seguo solo il calcio, perchè è l'unico sport che mi piace seguire, tra l'altro. Se si parla di ultras, invece, sono una sottocategoria, come se i fan di weekly shonen jump si scannassero con i weekly shonen sunday, il che sarebbe da manicomio.
Non si accettano caramelle dagli estranei, Franz!
Forse esistono in tanti ma si sono spostati su fb che è meno moderato
(specialmente l'ultima. Al tipo è andata bene che ai tempi non prendevo certe accuse sul serio, altrimenti l'avrei spedito a vivere sotto un ponte)
@Texhnolyze risposta: certo, perché tu no?
@nikedisamotrottola sì ma giappominchiafobia si va proprio a cercare i casi umani
è vero, però il sondaggio chiedeva se esistevano, poi spero sempre che questi siano una minoranza di una minoranza
Diciamo che io ho un certo odio (evolutosi negli anni) verso la categoria.
Mi piace l’oriente, mi piacciono una quantità di autori orientali e tutto quanto, ma detesto la gente che si chiude solo su quello, che si legge trashate pensandole come roba seria e che nutre un certo tipo di mercato di roba da disagiati in modo non consapevole, non ironico (ovviamente parlo di gente che ha più di 16 anni, anche io dai 13 ai 15 anni ho avuto il mio periodo un po’ così). Il fumetto è arte, (e anche l’animazione) e dovrebbe essere riconosciuto come tale, mi piace come media, e con il fumetto, proprio come con il cinema, si può fare di tutto (cultura altissima, trashate, satira, romanzi, tutto), ma molto spesso non mi piace il suo pubblico, soprattutto di quello orientale: i così detti giappominchia sono spesso chiusi, retrogradi e poco informati, e personalmente trovo che siano una grossa parte del problema “ihihih leggi fumetti, sfigato!” (O peggio “ihihih disegni, sfigato! Trovati un lavoro vero, invece di pensare ai “pupazzetti!”)
Ovvero?
se ti chiedono se alla tua età guardi ancora i "cartoni"
Ma quello viene detto dagli adulti che pensano che tutti i cartoni siano per bambini al di la che siano cartoni giapponesi o americani, fosse anche south park o american dad
Non ho ben inteso dunque perchè la tua risposta è indirizzata a me, visto che non l'ho fatta io quella domanda!
Comunque sia, non risponderei in modo ironico ma con un sì distaccato. Difficilmente mi faranno una domanda del genere.
Beh c'è un mio amico che ogni volta che gli parlo di un altro sport dice che fa cacare (arrampicata, tennis, basket, ciclismo) e poi mai una critica al calcio che è forse lo sport più criticabile del mondo.
Prendersela per una cosa del genere equivarrebbe darla vinta al tizio estraneo che probabilmente vuole solo aizzare.
In poche parole, prendersela è da bimbominkia. Lasciar perdere invece è il metodo più efficace e adulto.
E menomale che è così, è una fase importante per formarsi in modo sano
Mica ho detto di prendersela, ho solo detto di come ci si sente. Ovvio che si lascia perdere, ciò non toglie che la cosa ci infastidisce più o meno a tutti.
A me non portano un bel niente xd
Perchè poi che ti dovrebbe dire di così brutto? Fatto sta che se gli davi una risposta del genere lui si ammutoliva per mesi
Penso che più o meno tutti abbiamo vissuto la nostra fase di "giappominchia", di rinnego delle produzioni occidentali in favore di quelle giapponesi. A me è stato detto di essere un po' "giappominchia" perché, quando sono andato la prima volta in Giappone, mi capitava di dire "Posto X compare nell'anime Y"... oggi, dopo tre anni da quell'evento e due anni vissuti in Giappone, posso dire di ritrovarmi più nella definizione che mi è stata data da un caro amico giapponese: "esperto di sottoculture giapponesi". Anche perché sì, mi piacciono gli anime ma non tutti e preferirò sempre il cibo italiano a quello giapponese, quindi i miei livelli di giappominchiaggine non raggiungeranno mai quote troppo elevate, ahahah
ma non lo so, tu come reagiresti se ti dessero del pedofilo?
Ma perchè sempre questi estremi?Sul serio, si parla di persone adulte, solo se sei un giappominkia ( appunto ) non si riesce a parlare dei propri interessi con gli altri adulti. Lavoro, sono emotivamente stabile e con vari interessi, perchè mai ci dovrebbe essere un problema con uno tra i miei interessi? Se l'argomento salta fuori ne parlo tranquillamente, se l'altra persona non è interessata di certo non mi metto a fare una filippica sulla cultura anime e si parla d'altro.
Purtroppo ho incontrato persone con grosse difficoltà a impostare una discussione razionale.
Ok ma questo è un problema loro. Che tu sia appassionato di anime, calcio,tappi di sughero, cetrioli in salamoia o qualunque altra cosa se sei una persona equilibrata non avrai problemi a relazionarti agli altri e se uno è uno svitato che non sa impostare una discussione ti romperà le palle per qualsiasi cosa senza fissarsi con questa o quell'altra passione in particolare.
Dipende.
Ci sono certe situazioni che non si possono lasciar correre con tanta facilità perché la gente è scema e può rovinarti la vita per un nonnulla.
Adesso per fortuna c'è una buona accettazione sociale e si respira abbastanza bene, ma episodi del genere mi dicono che la strada è ancora in salita.
Rovinarti la vita perchè insulta gli anime?XD. Suvvia, non ingigantiamo le cose. Ti rovina la vita chi ti ammazza di botte perchè sei gay (a proposito, per questa categoria c'è ancora chi parla di pedofilia, altro che anime ), chi ti picchia allo stadio perchè indossi i colori di un'altra squadra, non chi ti prende in giro perchè guardi i cartoni. Soprattutto perchè se tu sei una persona equilibrata il resto delle persone sanno bene chi è lo svitato tra i due.
Forse non mi sono spiegato bene: un cretino mi ha dato del pedofilo solo perché gli ho detto che mi piacevano gli anime.
E non sono certo accuse da prendere alla leggera.
Evidentemente di psicologia te ne intendi poco.
Veramente sì,sono accuse da prendere alla leggera perchè è appunto un cretino senza alcun seguito.
Evidentemente di psicologia te ne intendi poco.
Ah già, gli immensi drammi psicologici che subisce un adulto se un altro gli da del pedofilo perchè guarda gli anime XD.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/10/io-accusato-di-pedofilia-sui-social-perche-vittima-di-una-bufala-virale-con-un-click-si-distrugge-una-vita/3576082/
Ecco perché non prendo più alla leggera certe accuse, quindi metti poco la faccina sorridente.
Se vengono divulgate queste affermazioni diventano calunnie e diffamazioni, punite dal codice penale.
Beh no, l’accusa di pedofilia non è MAI da prendere alla leggera, poco importa che l’accusatore sia adulto o no, sia un cretino o no ecc., meno che meno se questo avviene in una situazione pubblica di fronte a più persone………e sopra ogni cosa se si tratta di un’accusa TOTALMENTE infondata solo perché uno dice di guardare i cartoni animati anche in età adulta.
Poi oh, se l’accusato riesce comunque a camminare a testa alta in ogni situazione con gli altri che gli danno del pedofilo alle spalle buon per lui……ma non abbiamo tutti la stessa sensibilità d’animo, si può veramente distruggere la vita di una persona anche solo con delle stupide parole.
Ma comunque, a prescindere da tutto ciò, ammettiamo pure tutte le “attenuanti” del caso, metti che l’accusatore è un idiota fatto e finito……..cos’è, l’appassionato di anime non può restarci comunque male solo perché adulto? Cos’è, torniamo a 50 anni fa che solo i pugni e le percosse feriscono le persone perché lasciano ematomi sulla pelle, ma se si mortifica qualcuno a parole va tutto bene? Bah……
@Zero___Zone
Esattamente.
E non spenderò ulteriori parole sulla questione.
Lì è un po' l'altra faccia della medaglia, ora che i giappominchia calano la loro reputazione rimane e c'è una forte pressione a prenderne le distanze anche in maniera violenta, mentre i bulli anti-giappominchia continuano ad imperversare.
Ma ti rendi conto che questo caso non ha nulla a che fare con quello che stiamo dicendo?XD. Qua si parla di Fake news e di come uno svitato abbia voluto rovinare la vita ad un povero ragazzo. Cosa diavolo centrano gli anime?Come ho detto puoi essere appassionato di QUALUNQUE cosa e se trovi uno svitato il problema è di questo, non di come viene percepita la TUA passione. Al massimo si può discutere di come la gente non si informi quando legge qualcosa in rete ma questo non ha nulla a che fare con " la gente che parla male perchè guardi ancora i cartoni ".
Una qualunque accusa deve essere fondata su prove. Ora, "sei un pedofilo perchè guardi i cartoni". Sul serio? Nessun pubblico ufficiale perde cinque secondi con accuse del genere anzi, per chi le fa il pericolo è di essere denunciati per calunnia. Se parliamo poi di una situazione pubblica la cosa è ancora più semplice, un uomo che urla "sei un pedofilo perchè guardi i cartoni animati" verrà giustamente preso come uno svitato da tutti i presenti, altro che pericolo per te.
Un conto è rimanerci personalmente male ed è una cosa che varia da persona a persona. Un altro è controbattere ad accuse del genere come il peggiore dei giappominkia e magari fare pure una scenata. E questo vale per qualunque argomento come ho detto, è ridicolo un adulto che frigna perchè hanno insultato i suoi cartoni così come l'adulto che frigna perchè gli hanno detto che Totti non è il miglior calciatore del mondo ( true story).
Siii certo, notoriamente il primo pirla che passa aspetta di trovare le prove prima di accusare qualcuno, sia mai che esistano persone senza cervello che si divertono a tormentare gli altri senza una buona ragione………e comunque no, che l’accusatore metta nella frase “perché guardi i cartoni animati giapponesi” non rende meno grave l’affermazione “sei un pedofilo”, meno che meno perché appunto esiste ancora taaaaaaaaaaaanta disinformazione riguardo gli anime.
Ma qui non c’entra NIENTE l’argomento giappominkia, chiunque se viene accusato di un reato tanto mostruoso senza uno straccio di prova se ne risentirebbe (e giustamente!!).
Io dal discorso che ha fatto animeXcaso ho capito questo, che per poco un idiota non gli ha rovinato la “reputazione pubblica” (se proprio non vogliamo usare il termine vita) per una stupidaggine del genere, e poi continua tu a frequentare determinate persone o ad andare in certi luoghi pubblici (o magari addirittura il proprio posto di lavoro) con un’accusa tanto infamante sulla testa.
Che poi uno che guarda gli anime, si becca del pedofilo così a piacere non abbia nemmeno il diritto di ribattere perché sennò passa per “il giappominkia che fa la scenata” (agli occhi di chi poi? Mah)…….va be, non serve neanche commentare sta scempiaggine.
Comunque due cose, anch’io chiudo qui la questione dato che è inutile parlare con te Fma35, visto che trovi sempre motivi per contestare le affermazioni di chiunque, e seconda cosa, mi autocito riguardo quello che dicevo sull’utenza di Animeclick, visto che questo è decisamente il caso:
Saluti
Oh, meno male che ho scritto PUBBLICO UFFICIALE per far ben capire che mi riferivo ai pericoli che possono dare accuse del genere nel fatto pratico.
Non si parla di gravità ma di argomento pertinente. Stavamo parlando di accuse di pedofilia legate al fatto di vedere anime. E' ovvio che uno che ti accusa di essere pedofilo davanti agli altri ha una rilevanza diversa da uno che ti accusa di essere pedofilo perchè guardi i cartoni. Nel primo caso la gente rimane un pò interdetta, nella seconda la gente gli ride in faccia.
Veramente sarebbe l'argomento della discussione. Se tu adulto inizi a frignare perchè un altro critica anche aspramente una tua passione sì, sei un giappominkia. Ha senso che un adolescente ribatta ad accuse del genere anche perdendo le staffe e sviolinando la storia degli anime etc. etc. Un adulto?A meno che la discussione non verta proprio su quello ( ad esempio la gente invitata ai talk show ) non ha proprio motivo per dare credito ad un'accusa che qualunque persona sana di mente attorno a lui non prenderebbe neanche sul serio. Poi oh, se effettivamente la cosa interessa anche chi gli sta intorno è un bene parlarne.
Peccato che il discorso non ha nulla a che fare sulla percezione che ha il pubblico degli anime o sui giappominkia ma sulle Fake News in generale e su come la gente non si informi. Gli svitati esistono ovunque e di certo i fan degli anime non sono "categoria a rischio".Trovare gentaglia del genere può capitare a chiunque. Guardati un pò cosa sta succedendo con Silvana de Mari e tutti i gruppetti pro vita e affini che fanno campagne MIRATE e diffamanti verso gli omosessuali, oppure le campagne contro i migranti ( 35 euro docet ). Questa è la vera discriminazione, una discriminazione organizzata, non il pirla di turno solitario che ti accusa di pedofilia perchè guardi gli anime.
Sono stata indecisa se votare "Si, sono quelle persone fanatiche del Giappone, ma la cui conoscenza è spesso solo superficiale" oppure "Le etichette non mi piacciono, non vanno date a nessuno!", alla fine ho votato per la seconda: non perché pensi che gli atteggiamenti da "giappominkia" non esistano (dal vivo no, ma in rete mi è capitato di incrociarli) però l'uso delle etichette sarcastiche è poco producente, quindi secondo me tendenzialmente da evitare.
Argomento brevemente: etichettare le persone che sostengono una tesi "x" non risponde all'esigenza di dirimere una reale controversia sulla tesi (es. "il giappone è, o meno, un paese perfetto") ma serve a creare un "effetto branco" (es. il gruppo dei "cacciatori di giappominchia" è migliore del gruppo dei "giappominchia"), dà un qualche senso di superiorità ed è una sorta di scorciatoia se la questione è realmente complessa (anche se non è il caso della tesi del "Giappone paese perfetto"...), si ha così l'effetto di esasperare la controversia... e vista dall'esterno ognuna delle due fazioni rischia di perdere credibilità (ammesso che ne avesse una...).
Ognuno poi segue le proprie inclinazioni chi preferisce andare allo scontro, chi preferisce lasciar perdere, ma se si riesce a eliminare o limitare al massimo etichette denigranti la discussione in generale ne guadagna; poi ci sono i casi in cui non si riesce a portare avanti una discussione sensata e allora, spesso, è meglio lasciare perdere ...
Solo perchè guardo Anime? Per guarto mi riguarda je ridevo in faccia e je dicevo "Curati"
Per paura del giudizio degli altri...
Sin da quando ero ragazzino dovevo nascondere questo mio interesse...
Non potevo più parlare di cartoni animati con i miei coetanei perché erano ritenuti da bambini
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.