Purtroppo viviamo in tempi in cui anche una cosa bella come viaggiare e scoprire nuove città e paesi può essere pericoloso. Quindi non stupisce che il Giappone stia vivendo un vero e proprio boom di turisti essendo considerato da molti, e a ragione, un paese molto sicuro, in cui poter muoversi con grande tranquillità.
La criminalità esiste anche nell'arcipelago nipponico, sarebbe sciocco negarlo, ma furti, rapine, borseggi e aggressioni sono veramente poche. Come mai? Ecco 10 motivi che rendono il Sol Levante una nazione molto sicura!
1) I Bancomat sono collocati in luoghi protetti

Gli sportelli per prelevare denaro, detti ATM, sono l'equivalente del nostro Bancomat, ma nella maggior parte dei casi sono collocati all'interno di edifici, banche, supermercati, quindi in luoghi dove sarete protetti e al riparo da sguardi indiscreti. Probabilmente quello nella foto è uno dei rarissimi casi di ATM all'aperto...
2) Nei konbini il personale è numeroso

Anche se assumere più commessi del necessario è un costo, ci si guadagna in sicurezza. Questo è il ragionamento che fanno nelle grandi e piccole catene di konbini dove difficilmente troverete una persona da sola a lavorare. Che siano minimarket o stazioni di servizio per rifornirsi di benzina, anche se c'è solo una persona al banco, si può essere sicuri che in un ufficio adiacente o da qualche altra parte nel negozio ci sarà un altro membro del personale.
3) I parcheggiatori sono sempre presenti

Anche se vi sembrerà che non ce ne sia bisogno, ovunque c'è la possibilità di parcheggiare, troverete qualcuno pronto a darvi una mano a sistemare l'auto. Spesso i guidatori nemmeno li calcolano, ma la loro sola presenza scoraggia eventuali ladri d'auto o borseggiatori.
4) Nelle banche c'è un numero elevato di sorveglianti

Le banche sono solite impiegare, anche solo part time, persone (spesso pensionati) che stazionano all'ingresso per salutare i clienti, dare loro una mano ad effettuare operazioni agli sportelli automatici (che hanno una miriade di funzioni) e segnalare attività sospette oltre ad essere un ulteriore "ostacolo" per un ladro che volesse avvicinarsi ai cassieri.
5) Le armi da fuoco non possono essere facilmente acquistate

In Giappone nessuno si sente sminuito se non ha diritto a portare con sé una pistola o similari, anzi nonostante una politica orientata ad un nuovo militarismo, i giapponesi restano un popolo con una spiccata indole pacifista.
6) Tolleranza zero verso le droghe

Il governo giapponese è molto severo verso chi fa uso di droghe: anche personaggi famosi come Paris Hilton, i Rolling Stones o Paul McCartney si sono visti negare, in alcuni momenti della loro vita, l'ingresso nel paese a causa appunto di precedenti penali legati all'uso di sostanze stupefacenti.
Le celebrità nipponiche pizzicate a far uso di droghe, devono chiedere scusa pubblicamente per essere esempio e monito per i loro fan. Anche sostanze considerate "leggere" come la marijuana sono illegali e il loro possesso può portare a pene molto severe. Uomo avvisato....
7) Tolleranza zero verso i guidatori ubriachi

I giapponesi sono un popolo che ama molto bere, anche perché questo permette loro di lasciarsi finalmente andare, ma se sono ubriachi non si metteranno mai alla guida perché sanno che, se beccati, rischieranno grosso. Per questo è previsto il daikou, un servizio di taxi che prevede un guidatore aggiuntivo: mentre voi tornate a casa in taxi, lui penserà a portare la vostra auto a casa.
8) Le stazioni di polizia dette koban sono presenti dappertutto

Spesso sono piccolissimi, non più di una camera singola con una scrivania e un paio di sedie, ma i koban hanno il pregio di essere posizionati strategicamente in tutte le città e quartieri, in modo da permettere ai cittadini di trovare sempre un rifugio sicuro, qualcuno a cui rivolgersi se si nota qualcosa di sospetto o anche semplicemente per chiedere indicazioni se ci si è persi (cosa non difficile avendo uno strano sistema di denominazione delle strade...).
Inoltre svolge anche la funzione di ufficio oggetti smarriti, sia per cercare qualcosa che si è smarrito, sia per consegnare qualcosa che si è ritrovato.
9) I negozi possono sorgere ovunque

Le norme sull'urbanizzazione non sono molto restrittive, per cui un negozio può aprire anche attaccato ad una villetta unifamiliare, anche dove le abitazioni sono poche. Se da un lato molte attività possono generare rumore (e i muri delle case giapponesi non sono molto spessi...) dall'altro però generano anche un certo viavai che scoraggia eventuali ladri o aggressori, che potrebbero essere facilmente visti e segnalati alle autorità.
10) Immigrare in Giappone non è facile

Per poter entrare in Giappone soprattutto con l'intenzione di viverci si è sottoposti a severi controlli ed in generale l'immigrazione non viene incoraggiata, anzi. Questo, se da un lato impoverisce il paese che resta molto chiuso all'esterno (con tutto quello che c'è di buono nel confrontarsi con altre persone e culture) dall'altro lo rende sicuro, in questi tempi tanto difficili.
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Fonte consultata:
Enrocketnews
La criminalità esiste anche nell'arcipelago nipponico, sarebbe sciocco negarlo, ma furti, rapine, borseggi e aggressioni sono veramente poche. Come mai? Ecco 10 motivi che rendono il Sol Levante una nazione molto sicura!
1) I Bancomat sono collocati in luoghi protetti

Gli sportelli per prelevare denaro, detti ATM, sono l'equivalente del nostro Bancomat, ma nella maggior parte dei casi sono collocati all'interno di edifici, banche, supermercati, quindi in luoghi dove sarete protetti e al riparo da sguardi indiscreti. Probabilmente quello nella foto è uno dei rarissimi casi di ATM all'aperto...
2) Nei konbini il personale è numeroso

Anche se assumere più commessi del necessario è un costo, ci si guadagna in sicurezza. Questo è il ragionamento che fanno nelle grandi e piccole catene di konbini dove difficilmente troverete una persona da sola a lavorare. Che siano minimarket o stazioni di servizio per rifornirsi di benzina, anche se c'è solo una persona al banco, si può essere sicuri che in un ufficio adiacente o da qualche altra parte nel negozio ci sarà un altro membro del personale.
3) I parcheggiatori sono sempre presenti

Anche se vi sembrerà che non ce ne sia bisogno, ovunque c'è la possibilità di parcheggiare, troverete qualcuno pronto a darvi una mano a sistemare l'auto. Spesso i guidatori nemmeno li calcolano, ma la loro sola presenza scoraggia eventuali ladri d'auto o borseggiatori.
4) Nelle banche c'è un numero elevato di sorveglianti

Le banche sono solite impiegare, anche solo part time, persone (spesso pensionati) che stazionano all'ingresso per salutare i clienti, dare loro una mano ad effettuare operazioni agli sportelli automatici (che hanno una miriade di funzioni) e segnalare attività sospette oltre ad essere un ulteriore "ostacolo" per un ladro che volesse avvicinarsi ai cassieri.
5) Le armi da fuoco non possono essere facilmente acquistate

In Giappone nessuno si sente sminuito se non ha diritto a portare con sé una pistola o similari, anzi nonostante una politica orientata ad un nuovo militarismo, i giapponesi restano un popolo con una spiccata indole pacifista.
6) Tolleranza zero verso le droghe

Il governo giapponese è molto severo verso chi fa uso di droghe: anche personaggi famosi come Paris Hilton, i Rolling Stones o Paul McCartney si sono visti negare, in alcuni momenti della loro vita, l'ingresso nel paese a causa appunto di precedenti penali legati all'uso di sostanze stupefacenti.
Le celebrità nipponiche pizzicate a far uso di droghe, devono chiedere scusa pubblicamente per essere esempio e monito per i loro fan. Anche sostanze considerate "leggere" come la marijuana sono illegali e il loro possesso può portare a pene molto severe. Uomo avvisato....
7) Tolleranza zero verso i guidatori ubriachi

I giapponesi sono un popolo che ama molto bere, anche perché questo permette loro di lasciarsi finalmente andare, ma se sono ubriachi non si metteranno mai alla guida perché sanno che, se beccati, rischieranno grosso. Per questo è previsto il daikou, un servizio di taxi che prevede un guidatore aggiuntivo: mentre voi tornate a casa in taxi, lui penserà a portare la vostra auto a casa.
8) Le stazioni di polizia dette koban sono presenti dappertutto

Spesso sono piccolissimi, non più di una camera singola con una scrivania e un paio di sedie, ma i koban hanno il pregio di essere posizionati strategicamente in tutte le città e quartieri, in modo da permettere ai cittadini di trovare sempre un rifugio sicuro, qualcuno a cui rivolgersi se si nota qualcosa di sospetto o anche semplicemente per chiedere indicazioni se ci si è persi (cosa non difficile avendo uno strano sistema di denominazione delle strade...).
Inoltre svolge anche la funzione di ufficio oggetti smarriti, sia per cercare qualcosa che si è smarrito, sia per consegnare qualcosa che si è ritrovato.
9) I negozi possono sorgere ovunque

Le norme sull'urbanizzazione non sono molto restrittive, per cui un negozio può aprire anche attaccato ad una villetta unifamiliare, anche dove le abitazioni sono poche. Se da un lato molte attività possono generare rumore (e i muri delle case giapponesi non sono molto spessi...) dall'altro però generano anche un certo viavai che scoraggia eventuali ladri o aggressori, che potrebbero essere facilmente visti e segnalati alle autorità.
10) Immigrare in Giappone non è facile

Per poter entrare in Giappone soprattutto con l'intenzione di viverci si è sottoposti a severi controlli ed in generale l'immigrazione non viene incoraggiata, anzi. Questo, se da un lato impoverisce il paese che resta molto chiuso all'esterno (con tutto quello che c'è di buono nel confrontarsi con altre persone e culture) dall'altro lo rende sicuro, in questi tempi tanto difficili.
Ps: Vorresti andare in Giappone ma non sai come fare? Vieni con noi! Animeclick.it propone viaggi pensati esclusivamente per il nostro sito dall'agenzia Miki Travel, leader del settore. Per conoscere tutte le info pratiche (costi, date, itinerari, ecc...) visita il nostro sito Viaggi in Giappone con Animeclick.it E per tutte le ultime novità c'è la nostra pagina Facebook correlata! E mentre aspetti di partire ammira le splendide foto della nostra bacheca Pinterest.
Fonte consultata:
Enrocketnews
E ci credo che non accolgano con facilità chiunque, mica sono scemi come noi italiani, perciò giustamente prima fanno tutti i dovuti controlli!
hai proprio ragione, da partenopeo come te non posso che confermare tutto purtroppo...
Velo pietoso anche per i nostri bancomat: io non uso carte di credito (salvo Postepay nei rari casi in cui devo allontanarmi da casa per diversi giorni), ma nella mia città ne avrò visto al massimo un paio non esposti alla vista di tutti!
Il problema della civiltà occidentale è che è troppo individualista, quello della società giapponese è che è troppo collettivista, per semplificare. Dire che la virtù sta nel mezzo sarebbe banale.
Ci tengo a ribadire che chiudere in una cella una persona anche un solo giorno perchè si è drogata mi sembra una bestemmia contro l'umanità. Comunque se fosse per me non chiuderei mai nessuno in una cella. Bisogna educare, se la società si prende le nostre libertà bisogna anche che essa si prenda le sue responsabilità, non che le addossi esclusivamente all'effettivo autore del reato facendo finta di niente, non si può andare avanti così.
Non lo sapevo! O.O
Il motivo per cui le statistiche dei reati sono basse è che nessuno denuncia, sia dalla parte delle forze dell'ordine che delle vittime c'è la volontà di nascondere l'accaduto quando possibile. Hanno un livello di omertà peggiore di certi paesini nostrani in cui c'è la mafia, l'imperativo è salvare la faccia ad ogni costo.
Detto questo mi sentirei più al sicuro in Giappone che a Napoli, per quanto Napoli sia una città stupenda.
Il riferimento all'immigrazione è leggermente ridicolo considerando il potere della yazuka, e pure razzista. Quello sui negozi...ingiudicabile.
Consiglio la lettura di Tokyo Vice. Poi vediamo QUANTO è sicuro il Giappone, e per chi.
Certo non si è comunque sicuri, ma tutti questi punti insieme danno una mano.
Mentre non sono convinto sull'urbanizzazione. Avere un negozio con un via vai vicino casa è parecchio scomodo, contando che i muri delle case sono molto sottili.
Naturalmente il Giappone non è un paese perfetto, poi dipende dalla concezione di perfezione che ognuno di noi ha, eppure io che sono di Napoli ho come l'impressione di abitare in un paese del terzo mondo a confronto.
Mi ricordo che un tempo la troupe di un programma televisivo Americano è andata in Jap per girare delle scene, almeno metà del cast faceva uso di droghe, quando sono andati li avevano il problema di reperirle, ma hanno scoperto che certe cose sono liberamente acquistabili come i funghetti allucinogeni, che volendo uno si può anche coltivare a casa; quindi vale la regola paese che vai....
Sulle statistiche non concordo con l'interpretazione di golDroger88: non vedo per quale motivo un cittadino non dovrebbe denunciare comportamenti scorretti delle persone che ha vicino a sé. Non ho un'esperienza diretta, ma negli anime (soprattutto quelli più "vecchi" tipo Ranma o Lamù) spesso i personaggi hanno paura che le loro azioni vengano fraintese dai passanti e hanno paura di essere fermati dal poliziotto di quartiere.
Il boom di turismo perché paese sicuro sono canestro + potenziale gioco da 3.
Anche in quasi tutti gli Stati africani. Indovina come si posizionano codesti stati in quanto a criminalità?
mmm... secondo me è più un fattore di cultura ed educazione, alcuni di quegli aspetti ci sono anche in Italia (o dovrebbero... c'è l'arresto per guida di stato di ebbrezza, ma se non metti i controlli chi vuoi arrestare?)
Bingo, principalmente il motivo è questo. La Svizzera ha un rapporto armi/persone tra i più alti al mondo eppure non vi è un'alta percentuale di criminalità. L'avere poi una popolazione che mediamente ha un tenore di vita uniforme fa sì che manchino i quartieri ghetto in cui fiorisce la criminalità. Anche l'immigrazione difficile aiuta, intanto escludi completamente qualunque conflitto razziale, in secondo luogo da sempre gli immigrati sono la fetta di popolazione più incline alla criminalità ( in quanto è la popolazione che più rimane ai margini ). La Yakuza è sicuramente un'associazione a delinquere ma sono finiti i tempi delle guerre sanguinarie, ora lo Yakuza è per la maggior parte delle volte un colletto bianco, criminale per carità, ma questo tipo di criminalità non fa sentire l'abitante timoroso.
Per le altre curiosità ne ero già a conoscenza e sono tutte bene o male nella norma dei paesi Nord Europei. Solo qui determinate norme non possono essere avviate, perchè nessuno in parlamento è tanto stupido da incrementare le loro condanne. I Koban sono forse un'idea interessante, ma con la mentalità che abbiamo noi diventerebbero luoghi per tangenti, pizzo e basta, nella maggior parte dei casi.
Il fatto che il Giappone stia avendo questo Boom turistico, non è dato tanto dalla sicurezza, ma bensì dal fatto dell'influenza culturale a cui si è stati esposti nel corso degli anni. Un esempio fino alla fine degli anni 90 c'era il boom dei viaggi in America, poi si è passati negli anni successivi a quelli arabi, e ora è il periodo della cultura asiatica. Infatti dagli anni 70/80 fino a ora abbiamo avuto un'influenza televisiva e dei mass media incentrata su queste fasce. Ad esempio telefilm come "Il principe di Belair, Miami Vice, Happy days, etc..." hanno spinto i ragazzini di quegli anni a visitare quei posti. A inizi anni 90 si è avuto l'intensificarsi del fenomeno migratorio, e ciò ha introdotto anche una curiosità verso i paesi medio-orientali. Infine adesso abbiamo migliaia di anime, dorama etc.. dei vari paesi asiatici, che invadono il web, e creano così un fenomeno di curiosità ciclico. Nei prossimi anni si potrebbe assistere ad esempio, a un ritorno americano, o se non peggio a una chiusura mentale, da parte di molti paesi, che rischiano di perdere l'identità culturale del proprio paese (primo fra tutti l'Italia).
Infine l'ultimo punto, è quello dell'immigrazione, che nei prossimi decenni, cambierà sicuramente dato il fatto che:
1) il Giappone è un paese che sta invecchiando
2) le continue morti per le troppe ore di lavoro stanno aumentando
3) la velocità in cui il mondo sta cambiando, renderà necessaria nuova forza lavoro (cosa che servirà in molti paesi che soffrono dei casi sopra elencati)
Quindi sostanzialmente, se il Giappone e la sua economia non vuole chiudersi su se stessa a danno della sua popolazione, occorrerà allargare quella restrizione.
"I parcheggiatori sono sempre presenti"... anche da noi ci sono. Solo che sono abusivi.
Sui cattolici, come credo sia noto è una questione storica, in realtà il cattolicesimo aveva trovato un buon terreno in terra nipponica, purtroppo le prime missioni sono state travolte da vicende politiche interne.
L'Italia è una striscia di terra praticamente incollata all'Africa, il Giappone un 'isola lontana diversi kilometri da Paesi con un alto tasso di popolazione migrante. Come puoi anche solo pensare che l'Italia possa prendere esempio da un Paese messo in una situazione così diversa?
I parcheggiatori quindi lì sono pagati? spero non siano insistenti come quelli che abbiamo noi <.
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