Si è tenuto mercoledì 1 ottobre la conferenza di Hikari, sezione dedicata ai manga dell'editore 001 Edizioni, a Lucca Comics & Games 2018. Di seguito vi riportiamo quanto emerso durante l'incontro, compreso anche un nuovo annuncio dell'editore torinese.
Noi siamo tutti lettori di manga, specialmente quando eravamo più giovani. Da un po' ho notato l'esigenza di un trovare un editore in grado di soddisfare i miei interessi, che erano cresciuti nel tempo, dato che in certe storie giovanili di manga, che apprezzavo, ora faccio fatica a riconoscermi. Ormai siamo anche oberati di lavoro e impegni, e seguire mensilmente una serie manga è abbastanza complicato, non si va spesso in fumetteria, si prendono online, non si trovano...
Abbiamo avuto l'idea di trovare una nuova formula, di selezionare storie di grandi autori, storie autoriali, da proporre in un formato grande, formato libro che possa piacere a un pubblico adulto, che ha un suo lavoro e una sua prospettiva, permettendogli di riavvicinarsi ai manga.
Siamo partiti con le opere di Osamu Tezuka, che facendole in ampio formato permettiamo di apprezzare maggiormente anche il disegno, la forza di Tezuka. Ingrandendo il libro si da anche al volume stesso un'importanza maggiore, come un libro e non come un manga, che sono piccoli per esigenze di spazio. Le tavole originali sono più grandi, come anche quelle pubblicate su rivista, che poi vengono rimpiccolite nei volumi per esigenze editoriali.
Inoltre, siamo andati a scoprire autori che non erano mai stati pubblicati come Kazuo Umezu; siamo un po' “anticipatori”, appena noi annunciamo un autore tutta la concorrenza si butta sullo stesso autore, non so se per contrastarci o perchè riconosce la bontà della nostra scelta. Un esempio è Junji Ito, noi siamo stati i primi ad annunciarlo. Noi però siamo più tranquilli, non ci piace distruggere gli autori pubblicando tutto insieme; per Junji Ito, per esempio, in contemporanea alla sua presenza la concorrenza ha fatto uscire 4,5,6 volumi in contemporanea... perchè? Per quale ragione? Perchè non si possono pubblicare con un po' più di tempo, così da dare al lettore il tempo per leggerli con più calma? Questa è la cosa assurda di concentrare tutte le opere di uno stesso autore. Ora c'è Kazuo Umezu, pubblicheremo un sacco di opere di Kazuo Umezu in un anno e così sparisce Kazuo Umezu sparisce dal mercato perchè abbiamo pubblicato tutte le sue opere, col lettore che non ha avuto nemmeno il tempo di comprare e di apprezzare. A noi questa rincorsa, questo riempire tutti i buchi per far fuori gli altri editori non piace, noi facciamo le opere in cui crediamo. Con Shintaro Kago abbiamo un rapporto di esclusiva con l'autore, tramite cui decidiamo i tempi di pubblicazione, senza doverci preoccupare di altri editori che tentano di inserirsi pubblicando dieci manga di Kago in qualche mese.
Dilazionare le uscite è anche un modo per valorizzare l'autore, farlo venire tutti gli anni, diventa quasi un autore di casa nostra... ma questo è possibile solo con una certa costruzione del programma editoriale.
Per questo, Lovesick Dead di Junji Ito noi lo pubblichiamo a dicembre, in un formato più ampio, più importante, perchè si tratta di una delle opere principali dell'autore. Non ci interessa rincorrere gli altri.
 

Il prossimo anno faremo la trilogia fantascientifica classica di Osamu Tezuka: Next World, Lost World e Metropolis, in libri importanti. Continueremo poi con altre opere di Tezuka: la prima sarà Midnight, ma ne abbiamo un'altra decina che però annunceremo nelle prossime fiere. Abbiamo un gran rapporto con Go Nagai, pubblicheremo tutta la raccolta delle sue storie di fantascienza, saranno sei volumi di 450 pagine circa, e poi anche altre opere. Abbiamo appena pubblicato The Bird e uno dei più grandi classici, Il leone nero, di cui pubblichiamo l'ultima edizione ridisegnata.
Per Il leone nero abbiamo fatto una scelta diversa. In molti ci chiedono un formato più piccolo, tradizionale, il classico tankobon, e su alcune serie abbiamo deciso di accontentarli, per quelle per un pubblico anche più giovane che non vuole o non può spendere 18/20 euro per un volume. Ma per altri titoli proseguiremo con edizioni più grandi, più importanti. Shumari di Tezuka sarà in edizione piccola per esempio. Ci serve anche per sapere la reazione del pubblico all'edizione piccola, se facessimo sempre grande non potremmo fare paragoni. In ogni caso sono titoli che noi terremo sempre, quindi se in futuro avremo la necessità di fare un'edizione grande, la faremo. Ma è necessario anche cercare di avvicinare un pubblico che non può permettersi di spendere 20 euro per un volume. Però alcune storie sono importanti, Metropolis, Next World e Lost World non possiamo farli in formato piccolo, sono delle pietre miliari del fumetto mondiale.
 

Una cosa importante da considerare è che i nostri libri arrivano anche nelle biblioteche. Le biblioteche molto spesso non ordinano i manga, perchè sono piccoli, sono osceni, vengono rubati facilmente dai ragazzini... i nostri invece sono grandi, sono edizioni che possono stare bene anche in una biblioteca. È un mondo in cui è giusto arrivare.
I volumi in formato piccolo arriveranno comunque nelle librerie, in cofanetti raccoglitori, non appena avremo l'approvazione degli editori giapponesi.
Non c'è un vero e proprio staff Hikari, in quanto sono gli stessi che lavorano per 001 Edizioni. La qualità è la stessa dell'editore principale. I nostri volumi a volte ritardano, ma questo è dovuto al voler offrire il miglior prodotto possibile. Se per esempio non ci piace un certo aspetto dell'edizione allora la rivediamo. Per esempio, con la traduzione di Shumari abbiamo trovato tantissimi termini del popolo ainu, che ovviamente non conoscevamo. Potevamo scegliere il termine generico “tenda”, “capanna”... la via semplice insomma. Invece noi abbiamo preferito scegliere la Tezuka Production, domandargli questa cosa specifica, attendere settimane per la risposta, contattare professori ed esperti che conoscessero i termini tecnici ainu. Per questo i nostro volumi possono avere ritardi, per il nostro desiderio di curare ogni singolo dettaglio.
Oppure per Shintaro Kago, in alcuni situazioni ci siamo questi: “Ma qui cosa intende? È un riferimento politico, oppure al liberismo economico o è forse una critica?” E allora bisogna chiedere a lui, perchè l'originale è neutro, non ha genere, numero... certe volte bisogna anche chiedere altrimenti rischi di sbagliare proprio la traduzione.
Non è nostro interessare fare ventimila manga alla volta, non abbiamo la struttura redazionale adatta e non capisco come sia possibile con 4-5 persone pubblicare 25-30 manga. Anche perchè non c'è necessità di pubblicare quintalata di manga, basta che siano i titoli giusti. Di Kazuo Umezu ci abbiamo messi anni per pubblicare Aula alla deriva perchè l'autore ci rispondeva “Ma perchè non pubblicate un'altra storia, che per noi è più comoda?”. Noi partiamo dalle storie importanti, mentre loro vorrebbero partire dalle opere secondarie per poi arrivare alle principali. Gli editori giapponesi partono sempre dalle ultime storie, non il classico; se gli chiedi un'opera di vent'anni fa si chiedono perchè vuoi farla, si lamentano che non sanno nemmeno dove sia il contratto, devono sentire l'autore... Oppure ci sono autori che non vogliono essere pubblicati all'estero. C'è stato un autore che abbiamo chiesto per anni di pubblicarlo, e poi abbiamo scoperto che aveva cambiato idea e ha pubblicato con un altro, senza che ne sapessimo nulla.
 

Alla richiesta di avere Go Nagai ospite l'anno prossimo, è stato risposto che il problema è che Go Nagai si sposta in gruppi ampli e ci vuole un aiuto forte. Nagai comunque ha una regola, fa due viaggi l'anno: uno nell'emisfero boreale, e uno in quello australe, una cosa simile; vuole visitare posti nuovi.
Noi stiamo seguendo diversi autori, il problema è che noi cerchiamo di chiedere ai licensor giapponesi determinate opere di queste autori, quelle che davvero ci interessano. Però a volte l'editore giapponese ritarda le risposte su certi titoli e ce ne propone di altre, magari meno importanti. Ci sono altri che si accontentano e pubblicano queste opere che i giapponesi propongono loro, però noi non seguiamo questa filosofia. Per cui, abbiamo tantissimi autori a cui siamo interessati, anche molte autrici donne – che ci vengono chieste spesso... abbiamo fatte tantissime domande, ma sempre su specifiche storie. Inoltre, molte volte questo formato grande non viene apprezzato molto in Giappone, hanno paura che rovini la qualità di stampa e del disegno. Abbiamo un autore con cui stiamo trattando che ci ha chiesto di inviargli un campione fisico del volume, così che potesse controllarlo. Il fatto è che la risposta ci può arrivare anche dopo sei mesi.