In occasione del recente tour europeo del maestro e compositore giapponese Joe Hisaishi, noto ai più per le colonne sonore dei film d'animazione prodotti dallo Studio Ghibli e diretti da Hayao Miyazaki e Isao Takahata e quelli "dal vero" della Office Kitano di e con Takeshi 'Beat' Kitano, abbiamo preso contatti con due italiane coinvolte in questo grande progetto.
 

Joe Hisaishi



Il tour dal titolo "Joe Hisaishi Symphonic Orchestra: Studio Ghibli Films of Hayao Miyazaki" è totalmente incentrato sulle magiche musiche dei film del papà di Totoro e Ponyo; si è svolto tra il 14 febbraio di quest’anno a Bruxelles al Forest National e il 16, 17 e 18 a Lione presso l'Amphitéâtre 3000. Purtroppo per noi, il tour non ha toccato l'Italia.

Ringraziamo quindi Francesco Chiatante per l'intervista raccolta con le due coriste italiane e ve la proponiamo qui di seguito in versione integrale.

Francesco: passo la parola ai racconti di prima mano di Sara Di Bella e Diana Buscemi, qui coriste italianissime di questi concerti.
 

diana, hisaishi, sara



Francesco: prima di tutto, quale è stata la vostra formazione e il vostro percorso lavorativo?

Sara Di Bella: Cominciai a studiare pianoforte a 6 anni entrando in conservatorio a 9. Grazie al conservatorio e alle lezioni di canto corale del Maestro Bini, mi avvicinai al canto. A 20 anni presi finalmente la decisione di lasciare il pianoforte per dedicarmi al canto lirico.
Mi sono laureata al conservatorio di Trapani, ho un triennio in discipline musicali preso all’Università di Palermo e, successivamente, ho continuato i miei studi prendendo un Master alla Royal Irish Academy of Music di Dublino.


Ho diverse esperienze nel campo dell’opera lirica, tuttavia il mio vero amore è il coro. Dopo aver fatto diversi corsi e progetti come la Bachakademie a Stoccarda e il Tenso Europe Chamber Choir, adesso sono felice di far parte dell’ensemble vocale Anúna da quasi 7 anni. Attualmente insegno canto e pianoforte a Parigi e collaboro con diversi ensemble in Francia e all’estero. Quest’anno ho anche iniziato a far parte del Coro da Camera della Philharmonie de Paris.

Diana Buscemi: Il mio percorso musicale è stato ed è ancora un lungo viaggio senza sosta ed in continua evoluzione… Sono "partita" all’età di 10 anni, entrando in Conservatorio nella classe di pianoforte, ed in seguito, durante tutto l’arco dei miei studi, fino ai miei 22 anni, mi sono dedicata anima e corpo alla mia carriera pianistica. Parallelamente ho sempre sentito l’ "urgenza" di integrare anche il lato creativo alla mia formazione… Così, durante questo viaggio, ho deciso di intraprendere un nuovo percorso nel 2012 e direttamente a Parigi: quello della musica da film. Fu un bel salto nel vuoto, che tutt'ora mi stupisce e mi meraviglia. Oggi ho 30 anni e comporre per musiche da film è l’apice del mio amore per la musica!
 

Frase all'ingresso del concerto (scritta da Toshio Suzuki)


(questa citazione, posta all'ingresso del concerto, è stata scritta dal co-fondatore dello Studio Ghibli Toshio Suzuki).


Francesco: conoscevate già il maestro Joe Hisaishi e i suoi lavori e, nel caso, quali apprezzavate già da prima di lavorare con lui e perché?

Diana: Conoscevo già i lavori del maestro Joe Hisaishi, avevo visto una parte dei film per i quali lui aveva lavorato. Lo amo profondamente perché la sua musica "bambina", pura, classica e ispirata è una costante fonte di ispirazione per me… Quello che più mi stupisce è come con tanta semplicità di temi ed armonie sia riuscito a ricavare tanta bellezza ed eleganza sia sul piano tecnico che quello estetico. A tal proposito, le colonne sonore che mi hanno più segnato sono quelle de La Principessa Mononoke, Ponyo sulla scogliera ed Il castello errante di Howl. Tuttavia, ce ne sono tante altre e mi è impossibile fare una lista!

Sara: Conosco i lavori del maestro Joe Hisaishi da almeno 15 anni. Sono sempre stata affascinata dalle sue colonne sonore, sia per l’estrema liricità dei suoi temi, sia per la ricerca costante che mostra nelle combinazioni di suoni. Adoro in particolare "Cave of mind" tratto da "Sen to Chihiro no Kamikakushi" (La città incantata). Ricordo di averlo ascoltato in autobus durante il mio primo viaggio in Giappone: stavamo attraversando una strada costeggiata da delle altissime catene montuose e sembrava proprio che Joe Hisaishi avesse scritto quel brano per quei paesaggi, per quel momento preciso.


Joe Hisaishi, dal vivo a Lione sui temi del film La Principessa Mononoke



Francesco: e invece i film dello Studio Ghibli (diretti da Hayao Miyazaki, Isao Takahata, ecc.)?

Sara: Adoro lo Studio Ghibli, ma sono affezionata soprattutto ai lavori del maestro Hayao Miyazaki con la loro poesia onirica e simbolica. Ogni suo lavoro ha molteplici chiavi di lettura e di certo non possiamo ridurre il tutto a "cartoni animati per bambini". Inoltre, la visione di molti dei suoi capolavori è sconsigliata a un pubblico troppo giovane, proprio per la forte carica emotiva, la difficoltà di comprensione e, a volte, per la loro violenza.
Sicuramente vanno guardati più di una volta, e ad ogni visione possiamo scoprire un livello di profondità che non avevamo notato prima.


Diana: Sì, avevo già visto buona parte dei film prodotti dallo Studio Ghibli, tra cui quelli citati sopra ed anche Il mio vicino Totoro, La città incantata, Kiki consegne a domicilio, La storia della Principessa Splendente, e soprattutto La tartaruga rossa, una vera perla…


Francesco: come siete state coinvolte nel tour europeo di Joe Hisaishi?

Diana: Ho avuto la fortuna di conoscere durante i miei corsi di musica da film una collega che a sua volta gestisce un coro spesso coinvolto nei cine-concerti!

Sara: Siamo state coinvolte grazie alla nostra amica Myriam Bouskour che ci ha contattate per collaborare con la Sinfonia Pop Orchestra.
 

Programma del concerto di Hhisaishi a Lione



Francesco: come vi siete preparate ai concerti? Disposizioni? Prove? Aneddoti (anche legati al Maestro)? Meccanismi lavorativi tra artisti e tecnici orientali e occidentali?

Sara: Il Maestro si trovava già a Parigi per un concerto con la Philharmonie de Paris, per cui le prime prove sono state fatte qui (Ndr: Sara e Diana vivono a Parigi). Tre prove in tutto prima di partire per Bruxelles. Ovviamente, data la scarsità di prove, era richiesta la preparazione dei brani in autonomia. Abbiamo tutti ricevuto delle email da parte della produzione che ci chiedevano di non avvicinarci al maestro per chiedere autografi o fotografie: capisco bene, tra coro e orchestra eravamo circa 150.
Lui è sempre stato molto gentile alle prove, ma ha sempre richiesto la perfezione o quasi. Ricordo la seconda prova, durante l’esecuzione di Totoro, l’ottavino aveva dei problemi nell’eseguire tutte le acciaccature richieste a tempo con i flauti. Il maestro ha fermato le prove e ha detto solamente: "You! Go! Practice!". Non ha detto nulla di antipatico o di particolarmente duro, soprattutto se si conoscono diversi direttori d’orchestra che, spesso, non sono così gentili, ma essere ripresi, davanti a tutti, dal sommo Joe Hisaishi… beh… non sarei mai voluta essere al posto di quella ragazza.

Diana: Abbiamo avuto in tutto 3 intensi giorni di prove a Parigi stesso. Il primo giorno solamente con il coro (è stato forse l’incontro più ravvicinato con il maestro); gli altri due giorni abbiamo provato anche con l’orchestra. In più, prima di ogni concerto avevamo le prove delle generali, quindi era un continuo esercitarsi.
Aneddoti? La sua risata quando era soddisfatto del risultato… Gli usciva spontaneamente e sembrava un ragazzino di 10 anni! Cosi come anche un severo "No" quando non era contento, e che seppur con un tono di voce pacato, risuonava più forte di un gong!

 

Joe Hisaishi - Prove con coro



Francesco: qual è la prima cosa che vi viene in mente legata a questi concerti con Joe Hisaishi?

Diana: È stata una delle esperienza più ricche ed intense mai vissute prima d’ora: l’entusiasmo del pubblico, il suono degli applausi di 3000 persone a Lione e 7500 persone a Bruxelles; le amicizie nate durante la tournée, una nuova piccola "famiglia" di musicisti. Ritornare bambini godendosi quello che di più bello condividevamo: l’amore per la musica. E infine, soprattutto, avere l’onore essere diretti dalla bacchetta - magica - di Joe Hisaishi.

Sara: L’emozione che ho provato quando, durante la prima prova, hanno eseguito le prime tre battute di Nausicaä nella valle del Vento. Per me è stato come coronare un sogno.

 

Joe Hisaishi - Prove con orchestra



Francesco: avete un ricordo particolare legato alle serate dei concerti?

Sara: Il mio ricordo è il viso sorridente di Joe Hisaishi durante Ponyo sulla scogliera e Il mio vicino Totoro. L’ho visto sorridere, ridere, fare anche dei piccoli balletti sul podio. Penso che adori davvero quelle colonne sonore!

Diana: Le reazioni del pubblico! Si poteva sentire il grado di partecipazione già solo entrando in scena, prima ancora di iniziare il concerto! C’è sempre un sottile filo nell’aria che ti lega direttamente al pubblico, ed ogni sera era differente!

 

Joe Hisaishi, dal vivo a Lione sui temi del film Il mio vicino Totoro:



Francesco: cosa vi è rimasto di questa esperienza?

Diana: Il "sapore" e l’eco di quelle melodie che non vanno più via dalla testa e che adesso hanno un posto tra le mie memorie più belle… E come dicevo prima, le amicizie nate in quest’occasione!

Sara: Il ricordo del coronamento di un sogno, il che non capita molto spesso… E soprattutto gli amici conosciuti in questa occasione. Ho conosciuto delle persone stupende nel gruppo con cui sono rimasta in contatto e con cui organizziamo cene e aperitivi.

 

Concerto - Inizio - Dedica di Hayao Miyazaki a Joe Hisaishi



Francesco: Sara, ci racconti qualcosa della tua esperienza col gruppo musicale irlandese Anúna, del tuo legame col tema della colonna sonora del film de La Principessa Mononoke (che avete anche rifatto per l'album “Revelation” del 2015) e di quando lo hai fatto ascoltare (nella vostra versione) al maestro Joe Hisaishi?

Sara: In teoria non dovrei parlarne perché ho "scavalcato" un po’ di gente della produzione francese per riuscire ad arrivare a lui… ma penso ne sia valsa la pena!
Come ho già detto all’inizio, canto con il gruppo Anúna già da quasi 7 anni e cantare con loro, per me, è stato il coronamento di un altro sogno. Io ero una loro fan, prima, e poi, grazie alla prima Anúna Summer School, ho conosciuto Michael McGlynn e sono entrata nel gruppo. Con loro ho viaggiato tantissimo: Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svezia, Isole Canarie, Giappone, Canada…
La mia storia con La Principessa Mononoke è ancora più lunga e comincia in Sicilia, quando mai avrei immaginato di finire a cantare con gli Anúna, in Giappone e poi per il maestro Joe Hisaishi.

Un giorno, dopo aver visto La Principessa Mononoke, pensai che il tema principale era davvero bellissimo e che mi sarebbe piaciuto farne una mia versione vocale da cantare con degli amici. Cominciai, studiai il solo, ma poi rinunciai all’idea dato che nessuno conosceva Miyazaki all’epoca in Sicilia, e nessuno si sarebbe interessato a un tema cantato in Giapponese.

 

Concerto - La Principessa Mononoke


Quando entrai negli Anúna, un giorno, Michael arrivò alle prove dicendo "In Giappone vorrei cantare questo tema di Hisaishi tratto da La Principessa Mononoke. C’è qualcuno che lo conosce?" ed io, timidamente, alzai la mano. Da quel momento alla Unitarian Church di Dublino, senza rendermene conto, mi ritrovai sul palco a Tokyo a cantare in giapponese per i giapponesi e per, ma lo scoprii dopo per fortuna, alcuni disegnatori dello Studio Ghibli. Da quel momento, i nostri agenti, Keita Korematsu e Keiko Kawashima, cominciarono a chiamarmi 'Mononoke'.


Sara Di Bella canta con gli Anúna il tema della colonna sonora del film La Principessa Mononoke composta da Joe Hisaishi:


Tornati a Dublino, registrammo la traccia per "Revelation" alla Windmill Lane con Brian Masterson e, finora, è il brano più ascoltato degli Anúna. È stato un onore, per me, cantarla per il compleanno dell’attore del teatro Nō Gensho Umewaka dopo l’ultima rappresentazione di "At the Hawk’s Well".
Mi ha sempre portato fortuna, e il mio sogno è sempre stato quello di riuscire a cantarla (o condividerla) con il maestro Joe Hisaishi. Ma per far avverare i sogni bisogna anche agire e quindi, durante la settimana di tournée, ho provato in tutti i modi a parlare con la produzione per chiedere l’autorizzazione ad incontrarlo. Durante l’ultimo concerto, ho preso coraggio e sono andata a chiedere direttamente alla responsabile della produzione giapponese e, grazie a lei, sono riuscita ad incontrarlo.

 

Concerto



Sono riuscita a fargli sentire i primi secondi del mio video, con moltissima emozione, e lui ha anche chiesto alla sua assistente di prendere il link al video di YouTube per poterlo ascoltare, successivamente, con più calma. Abbiamo anche fatto una foto insieme. A volte, ancora non ci credo. Ma poi guardo la fotografia e ringrazio per tutte le fortune che ho avuto nella vita. E penso anche che, se non avessi avuto il coraggio di "tentare", probabilmente tutto questo non sarebbe mai successo.


Francesco: Diana, in questi anni ti sei occupata di musiche per audiovisivi (film e animazione) e alcuni dei tuoi lavori sono stati anche presentati in Francia, al Festival internazionale del film d'animazione di Annecy. Ci racconti meglio di questo tuo mondo di musiche originali per immagini filmate o disegnate?

Diana: È un mondo in continua scoperta, poiché è filtrato dallo scambio umano delle parti coinvolte. Ogni regista ha il suo metodo, i suoi gusti e la sua personalità! Ogni collaborazione resetta le modalità di "corteggiamento" tra le due parti: ci si scopre, ci si ascolta a vicenda e si trova un linguaggio comune. Un linguaggio tra compositore e regista che passi soprattutto per canali emotivi e che conduca all’identità sonora del film. Fondere arte visiva e sonora è la vera sfida che sta dietro ad ogni prodotto finito.
Trovo che comporre musica applicata alle immagini - fiction o film d’animazione - acceleri la stimolazione di idee. Tuttavia, proprio perché si è sottoposti alla parola finale del regista (che musicista non è) è spesso difficile coniugare lo sviluppo di una melodia che musicalmente funzioni con la sua effettiva utilità ed efficacia nel film! Bisogna separare l’estetico dall’efficace e saper mettere a tacere il proprio ego e, spesso, la propria personale idea che ci si è fatti del film.

"ORPHEE – Sequence FX", trailer con le musiche di Diana Buscemi:


L’esperienza di Annecy è anch’essa tra le più gratificanti nel mio percorso professionale: grazie a dei gemellaggi tra il conservatorio in cui mi sono formata e la scuola d’Animazione di Parigi "Les Gobelins", ho potuto comporre le musiche per Trailer FX prodotti dagli studenti della scuola d’animazione Les Gobelins, per l’appunto.
Questi trailer sono una tradizione per il Festival di Annecy, in quanto aprono le proiezioni di tutti i film in competizione. Poter sentire la propria musica in sala da cinema per tutto il giorno è un vero onore e ripaga tutti i sacrifici!



Francesco: ringraziamo di cuore entrambe per i vostri racconti ed il tempo dedicatoci.
 

Concerto - Inizio


Ringraziamo a nostra volta nuovamente Francesco Chiatante per l'intervista concessaci e le foto raccolte.


Fonti consultate:
You Tube 1, 2, 3, 4