Leggendo un manga, come qualsiasi altra opera letteraria, in una traduzione, si sa, si perde inevitabilmente parte del contenuto (semantico, sonoro...) che porta con sé la versione originale. Ma nei manga ci sono le onomatopee: la riproduzione grafica di particolari effetti sonori. In giapponese esistono due categorie di onomatopee: quelle che si limitano a riprodurre un suono e quelle che, tramite una particolare sonorità, evocano uno stato d'essere, una modalità.
Prendendo in considerazione il manga de L'Attacco dei Giganti, alcuni utenti madrelingua si sono accorti della stravaganza di alcune onomatopee che evocano particolari giochi di parole. Diamo uno sguardo più da vicino.


Hajime Isayama ha creato alcuni divertenti giochi di parole. L'utente @no_work_no mostra che, ad esempio, in una tavola, un personaggio sta intimando a qualcuno di andarsene dicendo "Devi scappare!". L'onomatopea che accompagna la scena recita "dokka ike", che letteralmente significa "levati di torno". In un'altra immagine si vede un cavallo che sgranocchia la nuca di una persona, accompagnato dal suono "kapureze", ovvero la traslitterazione giapponese della nostra caprese... sì, il piatto!

Un'altra tavola mostra un uomo che, mentre sbadiglia, emette il suono "faa". Ma al di sotto dei due caratteri più grandi compaiono altri hiragana, che compongono la parola "famichiki", il nome di una popolare catena di supermercati. 
 
Un altro utente, @kakkiki, ha evidenziato alcuni divertenti giochi di parole riguardanti le onomatopee che hanno a che fare con i giganti. In una tavola, una persona rimane scossa appena sente parlare del Gigante Colossale e il suono che di solito si usa per questo tipo di situazioni è "biku", mentre l'autore ha scritto "biggu" (big, in inglese), un chiaro riferimento alla taglia del Colossale. 

Ma è evidente, come molti utenti hanno sottolineato, che in generale i manga sono ricchi di giochi di parole con le onomatopee (essendone il giapponese particolarmente ricco), basti pensare a opere come Le Bizzarre Avventure di JoJo (gogogo, ora ora ora, muda muda muda...). L'onomatopea, in questo caso, non è solo accessoria al testo ed alle immagini, ma è parte integrante della narrazione e veicola significati.


Fonte consultata:
Anime News Network