La necessità delle persone di utilizzare in modo particolarmente intenso negli ultimi giorni i servizi streaming e lo smart working ha portato Netflix a prendere dei provvedimenti: il colosso streaming infatti, per evitare il collasso della rete internet europea, ha deciso di abbasare il bitrate del 25%, cercando di diminuire così il traffico dati in circolazione. La disinformazione ed il panico generati da queste affermazioni hanno però portato a credere che dalla piattaforma sarebbero scomparse le risoluzioni in HD e 4K e che tutti i titoli sulla piattaforma sarebbero diventati fruibili esclusivamente in SD (480p), indipendentemente dal piano di abbonamento scelto.

Netflix ha dunque chiarito il malinteso tramite un post su Twitter, affermando che la diminuzione del bitrate non influirà in modo evidente sulla qualità dello streaming, garantendo così le risoluzioni più alte.
 
Lo stesso discorso vale per YouTube, che ha impostato 360p e 480p come risoluzioni predefinite, permettendo comunque a tutti gli utenti di modificare la qualità dello streaming in qualsiasi momento.

Vi lasciamo qui di seguito anche il comunicato ufficiale, pubblicato sul sito Netflix Media Center:
 
Stiamo vivendo una crisi globale e tutti abbiamo la responsabilità di aiutare dove possiamo. La scorsa settimana, l’Unione Europea ha chiesto ad aziende come Netflix, Amazon e YouTube di assicurarsi che stiamo usando le reti di telecomunicazioni nel modo più efficiente possibile data la domanda senza precedenti che stanno affrontando. Abbiamo immediatamente sviluppato, testato e implementato un modo per ridurre del 25% il traffico di Netflix su queste reti, a partire da Italia e Spagna, che hanno avuto il maggiore impatto. Nel giro di 48 ore abbiamo raggiunto questo obiettivo e lo stiamo implementando in tutto il resto d’Europa e del Regno Unito. (...)

Da quando abbiamo iniziato ad apportare queste modifiche, abbiamo ricevuto una serie di domande dai membri e dai nostri partner ISP. I nostri membri hanno chiesto cosa significhi in termini di qualità video. In parole povere, l’azione che abbiamo intrapreso mantiene l’intera gamma di risoluzioni video. Quindi, sia che tu abbia pagato per l’Ultra-High Definition (UHD), l’High Definition (HD) o la Standard Definition (SD), questo è ciò che continuerai a ottenere (a seconda del dispositivo che stai utilizzando). (...)

In circostanze normali, abbiamo molte (a volte dozzine) di flussi diversi per un singolo titolo all’interno di ciascuna risoluzione. In Europa, per i prossimi 30 giorni, all’interno di ciascuna categoria abbiamo semplicemente rimosso i flussi di larghezza di banda più elevati. Se sei particolarmente attento alla qualità video, potresti notare una leggera riduzione della qualità all’interno di ciascuna risoluzione. Ma otterrai comunque la qualità video che hai pagato. Per quanto riguarda l’ISP, alcuni partner in regioni come l’America Latina vogliono che riduciamo la nostra larghezza di banda il prima possibile. Ma altri vogliono continuare gli affari come al solito. Questo è comprensibile, poiché diversi ISP in tutto il mondo hanno costruito le loro reti in modi diversi e operano con vincoli diversi. Ad esempio, la costruzione di una rete ISP residenziale in una densa area metropolitana è una prospettiva alquanto diversa dalla costruzione di una rete ISP residenziale in un’area rurale scarsamente popolata. Alcuni ISP costruiscono le loro reti con una notevole quantità di capacità in eccesso (“headroom”), mentre altri no.

Fonti Consultate:
Twitter
Netflix Media Center