In piena emergenza covid-19, con le librerie chiuse per decreto e le case editrici in grande difficoltà, entra in vigore oggi, 25 marzo 2020, la nuova legge sulla lettura, che molto ha fatto discutere nei mesi scorsi, in particolare per la novità relativa al limite di sconto consentito, che scende al 5%, come chiesto dai librai indipendenti.
 
Il punto della legge sulla limitazione della scontistica va a ritoccare quanto stabilito dalla legge Levi del 2011, che fissava il tetto degli sconti al 15%. D’ora in avanti il massimo dello sconto consentito sarà del 5%, anche per gli store online. Le case editrici, per ciascun marchio editoriale, potranno offrire uno sconto maggiore non superiore al 20% solo una volta all’anno, con l’esclusione del mese di dicembre.

Tra le altre novità introdotte l’introduzione del “patto per la lettura” (anche a livello locale), l’introduzione delle “capitali italiane del libro”, le iniziative nelle scuole e la “carta della cultura”: certo, resta da valutare la quantità, al momento limitata, di risorse economiche a disposizione.

Dopo l’approvazione alla Camera del 16 luglio 2019, il 5 febbraio 2020 la legge è passata al Senato (dove è stata approvata all’unanimità). Nonostante la richiesta di un rinvio, causa coronavirus, da parte dell’Associazione Italiana Editori, la legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e ora entra in vigore.

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Arriva in un momento davvero difficile, in piena emergenza Covid-19, l’entrata in vigore della legge sulla lettura e il libro. Ci auguriamo che possa rappresentare una boccata di ossigeno a conclusione di questo periodo tragico che stiamo vivendo e che, tra i molti settori, colpisce anche quello delle librerie, che già veniva da anni difficili”. Così Cristina Giussani, presidente di Sil, il Sindacato italiano librai Confesercenti.

Il SIL - continua Giussani - ha lavorato e combattuto per questa legge ed oggi possiamo dire che, grazie ad essa, il nostro Paese si allinea ai migliori standard europei. Di questo impianto normativo per la nostra categoria, sono fondamentali gli aspetti di promozione della lettura (nomina della Capitale del libro, sostegno alle famiglie meno abbienti, sostegno alle biblioteche, patti per la lettura), così come le parti che ci riguardano più da vicino: lo sconto massimo del 5% che riallinea la concorrenza fra i librai medio piccoli e le grandi catene e l’aver abolito la possibilità di concedere beni in cambio acquisto di libri. Di grande rilievo, per noi, anche l’aver riconosciuto il marchio per le librerie di qualità e la previsione di capitoli di spesa, che potranno essere adeguatamente finanziati nel corso degli anni”.

Il nostro ringraziamento - conclude Giussani - va alle Commissioni Cultura di Camera e Senato ed un grazie particolare al Ministro Dario Franceschini ed all’On. Flavia Nardelli, che non ci mai fatto perdere la fiducia in una legge migliore. Il nostro pensiero va a tutti quelle famiglie di colleghi e non che sono state colpite da questo tremendo virus. A tutte loro va il nostro pensiero e la nostra vicinanza”.

Fonte consultata:
www.illibraio.it