Hasbro, che ha acquisito i diritti del franchise nel 2018, sta progettando un nuovo reboot dei Power Rangers, il franchise di supereroi per ragazzi basato sui telefilm giapponesi della serie Super Sentai che festeggia quest'anno il ventisettesimo anniversario. Il progetto, prodotto insieme alla eOne, prevederà un universo narrativo multipiattaforma che connetterà cinema e tv, stando alle parole di Jonathan Entwistle (The end of the f***ing world), il regista scelto per occuparsene.

Power Rangers 1

Un primo reboot del franchise era stato tentato nel 2017 da Lionsgate, con un nuovo film cinematografico che raccontava le origini del franchise e la storia di Jason, Billy, Trini, Zack e Kimberly, cinque adolescenti chiamati dal mago Zordon per diventare supereroi e difendere il mondo della minaccia della strega Rita Repulsa. Tuttavia, gli incassi fallimentari del lungometraggio hanno bloccato la produzione di un sequel, e la stessa Hasbro ha perciò preferito tentare un'altra strada piuttosto che quella di proseguire il filone tracciato dal film.

Power Rangers 2


C'è, tuttavia, davvero bisogno di un reboot dei Power Rangers?
Non ne fanno forse uno ogni anno (ogni due anni, durante la gestione Saban 2011-2018, che spezzettava in due anni ogni serie) in televisione, cambiando perciò ogni anno personaggi, storie, ambientazione?
Ai bambini va bene questo, come dimostrato dalla vendite di giocattoli, videogiochi e merchandise a tema, mentre i "grandi", che sono rimasti ancora legatissimi alla serie originale del 1993 Mighty Morphin Power Rangers e ai suoi protagonisti Jason, Billy, Trini, Zack, Kimberly e Tommy vogliono quei personaggi, quegli attori, quelle scene di combattimento realizzate con pochi mezzi, senza computer grafica ma solo con esplosioni, costumi di spandex e giocattoli inquadrati in modo da sembrare robottoni giganti, quelle sensazioni nostalgiche degli anni novanta che gli ricordano la loro infanzia. Non sono interessati a nuovi attori che recitano personaggi dal nome identico agli eroi della loro infanzia, ma dalle personalità totalmente riscritte in modo da piacere ai bambini di oggi piuttosto che ai bambini di ieri ormai cresciuti. Forse è stato proprio questo a decretare il fallimento del film del 2017, dove i protagonisti erano ragazzini complessati piuttosto che studenti atletici e sorridenti come nel serial anni novanta, e dove le scene di combattimento e gli iconici robot giganti non sono stati valorizzati abbastanza.
Più che il film del 2017, sono i fumetti della Boom Comics dedicati ai Power Rangers (parzialmente arrivati in Italia grazie a Panini Comics) a stuzzicare l'interesse dei fan ormai adulti, poiché nei fumetti si può ancora giocare con personaggi storici facendogli fare cose che gli attori in carne ed ossa non potrebbero, si possono usare personaggi i cui interpreti reali sono morti, si possono creare storie più adulte e far crescere i personaggi insieme ai lettori.

Le serie di telefilm proseguono anno dopo anno: alla conclusione dell'attuale Power Rangers Beast Morphers, in inverno sarà la volta di Power Rangers Dino Fury (adattamento di Kishiryuu Sentai Ryusoulger), di cui vi riportiamo in chiusura un primo trailer, che riporterà il franchise alle sue origini, quelle dei supereroi che traggono i loro poteri dai dinosauri, e forse sarà l'occasione perfetta per il progetto di Hasbro e la sua annunciata sinergia tra tv e cinema. Cos'hanno in mente, è ancora tutto da vedere...

 

Fonte consultata:
Anime News Network