Senseibooks  è una nuova realtà editoriale nata l'anno scorso, incentrata esclusivamente alla pubblicazione di autori giapponesi. O dobbiamo dire lo era? Il dubbio è venuto a tantissimi appassionati in questi ultimi mesi dato che in pratica nulla di quanto annunciato da questo editore è davvero poi arrivato alla vendita, tra cui  Sourire d'enfance, il manga in volume unico firmato da Shingo Araki (character designer, tra le altre cose, di Lady Oscar e I cavalieri dello zodiaco), e una nuova edizione di Love me Knight (Kiss me Licia), questa volta in volumi interamente a colori basati sulla più recente edizione ebook giapponese. Il tutto nonostante ci fossero stati anche dei preordini già finalizzati. Fino ad oggi l'unica risposta data a chi chiedeva risposte a questa assenza di comunicazione prolungata era stata quella del 23 ottobre dell'anno scorso sulla pagina Facebook ufficiale di Senseibooks. Un comunicato in cui si spiegava che l'editore stava cercando di superare alcuni problemi ma che ne sarebbe uscito, promettendo però anche dei rimborsi per i preordini non andati a buon fine a chi ne avesse fatto richiesta.
Poi più nulla per altri mesi.
 



Tutto questo fino ad oggi dove, sempre sulla pagina Facebook, possiamo leggere il seguente post:

ATTENZIONE: questo è un post che avremmo dovuto scrivere molto tempo fa.
A scrivere è la redazione della Senseibooks al completo. Come sapete siamo un piccolo gruppo di persone che si tiene dentro queste parole da troppo tempo e che non trova altro modo per chiarire la propria posizione nel modo più trasparente e onesto possibile.
Da mesi il progetto che abbiamo cercato di mettere in piedi si è bruscamente interrotto. Questo è successo perché il soggetto responsabile della casa editrice ha avuto dei problemi importanti e ha ritenuto necessario scomparire totalmente per tutti noi.
Tutti gli impegni presi sono stati bloccati e le nostre richieste per capire come procedere, cosa rispondere a chi GIUSTAMENTE chiedeva informazioni sono cadute nel vuoto.
Attenzione, ci teniamo a precisarlo: questo post non vuole essere un’accusa pubblica nei confronti di nessuno. Non è la gogna che ci interessa, assolutamente.
Quella di rivolgervi direttamente a voi e di farlo su questa bacheca pubblica ci sembra l’unica strada percorribile per chiarire la nostra posizione e per specificare che la responsabilità di quanto accaduto non è nostra.
Purtroppo tutti i discorsi rimasti in sospeso, come pubblicazioni, rimborsi e prenotazioni erano gestite dal nostro responsabile che con la sua assenza prolungata e la sua mancanza di disponibilità a un dialogo con noi, non ci ha messi nelle condizioni di andare avanti e tanto meno di fornire delle spiegazioni plausibili a chi ci ha concesso fiducia.
Abbiamo taciuto fino a oggi per una sorta di speranza che tutto potesse risolversi ma purtroppo dato che il silenzio prosegue da un anno, non vediamo alternative. Ci preme quanto meno chiarire la nostra posizione.
Ci dispiace. Ci dispiace enormemente.
Tutti noi abbiamo provato a fare del nostro meglio, forse non sempre siamo stati all’altezza ma abbiamo investito forze ed energie per dare sempre il massimo. Qualcuno ha investito anche di più che il semplice entusiasmo.
E nessuno di noi ha mai percepito un euro da questa attività. MAI. Questo lo possiamo assicurare.
Lo ripetiamo: questo post non vuole essere un’accusa nei confronti del nostro responsabile che ha dovuto affrontare problemi personali importanti. Nessuno di noi è qui per giudicare le sue scelte e il suo comportamento.
È giusto però dirvi che il suo silenzio nei nostri confronti va avanti da un anno per cui ci sembra doveroso, anche per salvaguardare le nostre posizioni, chiarire che purtroppo la situazione che si è venuta a creare non dipende da noi e non abbiamo avuto alternative per evitare che tutto questo accadesse.
Ci auguriamo che almeno il discorso rimborsi sia andato avanti, perché si è trattato di una mancanza di rispetto gravissima nei vostri confronti. Abbiamo chiesto interventi in questo senso ripetutamente, senza mai riuscire ad arrivare a un punto.
Non sappiamo quale sarà l’esito di questa pagina e dell’intero progetto.
Sappiamo solo che i primi a crederci e a restare delusi da questa situazione siamo stati noi. Non era sicuramente questa la conclusione che ci saremmo augurati per quanto riguarda il nostro coinvolgimento nella Senseibooks.