Era prevista per questa estate è così è stato, anche se con un piccolo slittamento di qualche settimana. La nuova creatura della casa editrice Nippon Shock Edizioni è ora disponibile in edicola e in fumetteria.

Stiamo parlando di Nippon Shock Magazine, una nuova rivista mensile dedicata a manga, anime e cultura pop giapponese.
 

Copertina della sezione "contenutistica" della rivista con lettura all'occidentale:
 
Nippon Shock Magazine


Sarà diretta da un nome noto del panorama editoriale di settore, Davide Castellazzi, scout, editor e giornalista esperto di manga, di cui si occupa sin dagli anni Novanta, che in passato è stato anche coordinatore dell’etichetta Planet Manga di Panini Comics.

Nippon Shock Magazine punta a ritagliarsi uno spazio come contenitore di approfondimenti su tutto il panorama pop giapponese. Ovviamente manga e anime costituiscono la fetta principale di contenuti, con una rivista che sarà costituita da 144 pagine divise in due metà, o due parti, con due diverse copertine: Sezione Rivista e Sezione Manga.

1 - La Sezione Rivista si legge all'occidentale, costituita da articoli e redazionali illustrati a colori, e godrà di una sua copertina.
2 - Girando la rivista il lettore si troverà tra le mani una rivista contenitore di manga con una propria copertina e lettura alla giapponese. 


Copertina della parte manga della rivista con lettura alla giapponese:
 
Nippon Shock Magazine


Dunque, il lettore si troverà tra le mani due riviste in una, soddisfacendo il gusto del collezionista e dell'appassionato lettore, al costo di 9,90 €.

Gli articoli riguardano gli argomenti più vari legati al mondo degli anime e manga, senza dimenticarsi dell'amore per la terra in cui sono nati. Alcuni sono scritti anche da grandi esperti del settore come Mario Rumor, ma devo dire che seppure molto belli graficamente per lo più un lettore navigato non vi troverà nozioni in più di quanto già sa. È invece sicuramente un buon entry level per chi si è avvicinato da poco a questo mondo o ci è ritornato di recente. Piccolo consiglio ai curatori della rivista: occhio ai refusi!

Il battesimo del fuoco del primo articolo spetta ovviamente a Castellazzi, con una bella retrospettiva che parte dal successo recentissimo a livello internazionale di Kaiju no. 8 per parlare del fascino dei "mostri giapponesi" in tutte le loro forme.
 
Nippon Shock Magazine


Lo stesso Castellazzi ha rilasciato una dichiarazione a proposito della natura stessa della rivista:

"Alcuni commenti apparsi sul web indicano me e l’editore di NIPPON SHOCK MAGAZINE come “dinosauri” perché non esiste una versione digitale, un e-magazine, della rivista. Forse è vero che siamo dei dinosauri, dopotutto abbiamo entrambi un po’ di annetti sulle spalle. Tuttavia, non è questo il motivo per cui non esiste una versione digitale di NSM.

Quando abbiamo creato la rivista abbiamo scelto una rivista di carta, che fosse anche un’esperienza sensoriale, un bell’oggetto da tenere in mano, con determinate caratteristiche fisiche: carta ad alta grammatura, formato grande, carta differente tra sezione informazione e sezione manga, lettura in entrambi i sensi (giapponese e occidentale) a seconda dei contenuti, ecc. Inoltre abbiamo puntato su una grafica accattivante, con doppie pagine, immagini grandi, ecc. Tutte cose che si perderebbero in una versione digitale.

Forse abbiamo sbagliato, forse no, ma certamente abbiamo impostato un progetto, abbiamo fatto delle scelte editoriali, preso decisioni in linea. Nippon Shock Magazine è nata sulla carta e sulla carta resterà. Questo non significa che io abbia qualcosa contro il digitale o contro internet (non troverete nessuno degli articoli o dei manga di NSM su internet), semplicemente ho pensato a un prodotto diverso. Una rivista di carta e una su internet sono un po’ come una forchetta e un cucchiaio, sono entrambe posate, ma vengono utilizzate per cibi differenti: non usate la forchetta per il brodo così come non usate il cucchiaio per gli spaghetti.

E il fatto che io non abbia nulla contro internet o i magazine digitali spero di dimostrarlo alla fine di quest’anno, grazie a un progetto, pensato solo per la rete, ma ovviamente totalmente diverso, nella forma come nei contenuti, da una rivista di carta. Perché le due cose sono strumenti “parenti” ma differenti tra loro.
"
 

La rivista ha anche una piccola parte relativa ai manga in uscita con brevi recensioni:
 
Nippon Shock Magazine


La parte contenutistica che a mio avviso rende interessante la rivista è quella relativa alle interviste esclusive. L'editore ha già detto che punterà molto proprio su questo e devo dire che è la mossa giusta per interessare anche i lettori più esperti.
 
Nippon Shock Magazine


Le storie manga, brevi e inedite in Italia, sono selezionate dallo stesso Davide Castellazzi, tra autori emergenti e altri più conosciuti del panorama giapponese. Sono racconti che seppur nella loro brevità fanno il loro lavoro attraverso storie variegate che coprono i tanti gusti del lettore. Ho trovato davvero interessante quello relativo al racconto della vita in uno studio di un mangaka ai tempi d'oro degli esordi delle riviste di settore in Giappone. Mi ha riportato alle pagine del manga Losers che ho molto apprezzato.
 
Nippon Shock Magazine
 

Nippon Shock Magazine inizia quindi la sua avventura, tra l'entusiasmo di chi apprezza l'operazione ma anche tra lo scetticismo di chi pensa sia anacronistica. La rivista a mio avviso è molto bella graficamente, deve forse crescere in termini di contenuti per accontentare un lettore "più navigato" anche se le interviste esclusive e la parte dedicata ai racconti di vita in Giappone di Andrea Dentuto possono sicuramente interessarlo. Lato manga, le storie non sono male anche se alcune davvero troppo brevi per poter dare un giudizio.

Nippon Shock Magazine è un esperimento, un atto coraggioso di riportare in edicola e in fumetteria una rivista trasversale rivolta a un determinato target di lettori e appassionati. Riuscirà nella sua impresa nonostante il costo importante? Questo saranno i lettori a decretarlo. E voi l'avete acquistata?