Era prevista per questa estate è così è stato, anche se con un piccolo slittamento di qualche settimana. La nuova creatura della casa editrice Nippon Shock Edizioni è ora disponibile in edicola e in fumetteria.
Stiamo parlando di Nippon Shock Magazine, una nuova rivista mensile dedicata a manga, anime e cultura pop giapponese.
Copertina della sezione "contenutistica" della rivista con lettura all'occidentale:

Sarà diretta da un nome noto del panorama editoriale di settore, Davide Castellazzi, scout, editor e giornalista esperto di manga, di cui si occupa sin dagli anni Novanta, che in passato è stato anche coordinatore dell’etichetta Planet Manga di Panini Comics.
Nippon Shock Magazine punta a ritagliarsi uno spazio come contenitore di approfondimenti su tutto il panorama pop giapponese. Ovviamente manga e anime costituiscono la fetta principale di contenuti, con una rivista che sarà costituita da 144 pagine divise in due metà, o due parti, con due diverse copertine: Sezione Rivista e Sezione Manga.
1 - La Sezione Rivista si legge all'occidentale, costituita da articoli e redazionali illustrati a colori, e godrà di una sua copertina.
2 - Girando la rivista il lettore si troverà tra le mani una rivista contenitore di manga con una propria copertina e lettura alla giapponese.
Copertina della parte manga della rivista con lettura alla giapponese:

Dunque, il lettore si troverà tra le mani due riviste in una, soddisfacendo il gusto del collezionista e dell'appassionato lettore, al costo di 9,90 €.
Gli articoli riguardano gli argomenti più vari legati al mondo degli anime e manga, senza dimenticarsi dell'amore per la terra in cui sono nati. Alcuni sono scritti anche da grandi esperti del settore come Mario Rumor, ma devo dire che seppure molto belli graficamente per lo più un lettore navigato non vi troverà nozioni in più di quanto già sa. È invece sicuramente un buon entry level per chi si è avvicinato da poco a questo mondo o ci è ritornato di recente. Piccolo consiglio ai curatori della rivista: occhio ai refusi!
Il battesimo del fuoco del primo articolo spetta ovviamente a Castellazzi, con una bella retrospettiva che parte dal successo recentissimo a livello internazionale di Kaiju no. 8 per parlare del fascino dei "mostri giapponesi" in tutte le loro forme.

Lo stesso Castellazzi ha rilasciato una dichiarazione a proposito della natura stessa della rivista:
"Alcuni commenti apparsi sul web indicano me e l’editore di NIPPON SHOCK MAGAZINE come “dinosauri” perché non esiste una versione digitale, un e-magazine, della rivista. Forse è vero che siamo dei dinosauri, dopotutto abbiamo entrambi un po’ di annetti sulle spalle. Tuttavia, non è questo il motivo per cui non esiste una versione digitale di NSM.
Quando abbiamo creato la rivista abbiamo scelto una rivista di carta, che fosse anche un’esperienza sensoriale, un bell’oggetto da tenere in mano, con determinate caratteristiche fisiche: carta ad alta grammatura, formato grande, carta differente tra sezione informazione e sezione manga, lettura in entrambi i sensi (giapponese e occidentale) a seconda dei contenuti, ecc. Inoltre abbiamo puntato su una grafica accattivante, con doppie pagine, immagini grandi, ecc. Tutte cose che si perderebbero in una versione digitale.
Forse abbiamo sbagliato, forse no, ma certamente abbiamo impostato un progetto, abbiamo fatto delle scelte editoriali, preso decisioni in linea. Nippon Shock Magazine è nata sulla carta e sulla carta resterà. Questo non significa che io abbia qualcosa contro il digitale o contro internet (non troverete nessuno degli articoli o dei manga di NSM su internet), semplicemente ho pensato a un prodotto diverso. Una rivista di carta e una su internet sono un po’ come una forchetta e un cucchiaio, sono entrambe posate, ma vengono utilizzate per cibi differenti: non usate la forchetta per il brodo così come non usate il cucchiaio per gli spaghetti.
E il fatto che io non abbia nulla contro internet o i magazine digitali spero di dimostrarlo alla fine di quest’anno, grazie a un progetto, pensato solo per la rete, ma ovviamente totalmente diverso, nella forma come nei contenuti, da una rivista di carta. Perché le due cose sono strumenti “parenti” ma differenti tra loro."
La rivista ha anche una piccola parte relativa ai manga in uscita con brevi recensioni:

La parte contenutistica che a mio avviso rende interessante la rivista è quella relativa alle interviste esclusive. L'editore ha già detto che punterà molto proprio su questo e devo dire che è la mossa giusta per interessare anche i lettori più esperti.

Le storie manga, brevi e inedite in Italia, sono selezionate dallo stesso Davide Castellazzi, tra autori emergenti e altri più conosciuti del panorama giapponese. Sono racconti che seppur nella loro brevità fanno il loro lavoro attraverso storie variegate che coprono i tanti gusti del lettore. Ho trovato davvero interessante quello relativo al racconto della vita in uno studio di un mangaka ai tempi d'oro degli esordi delle riviste di settore in Giappone. Mi ha riportato alle pagine del manga Losers che ho molto apprezzato.
Nippon Shock Magazine inizia quindi la sua avventura, tra l'entusiasmo di chi apprezza l'operazione ma anche tra lo scetticismo di chi pensa sia anacronistica. La rivista a mio avviso è molto bella graficamente, deve forse crescere in termini di contenuti per accontentare un lettore "più navigato" anche se le interviste esclusive e la parte dedicata ai racconti di vita in Giappone di Andrea Dentuto possono sicuramente interessarlo. Lato manga, le storie non sono male anche se alcune davvero troppo brevi per poter dare un giudizio.
Nippon Shock Magazine è un esperimento, un atto coraggioso di riportare in edicola e in fumetteria una rivista trasversale rivolta a un determinato target di lettori e appassionati. Riuscirà nella sua impresa nonostante il costo importante? Questo saranno i lettori a decretarlo. E voi l'avete acquistata?
Stiamo parlando di Nippon Shock Magazine, una nuova rivista mensile dedicata a manga, anime e cultura pop giapponese.
Copertina della sezione "contenutistica" della rivista con lettura all'occidentale:

Sarà diretta da un nome noto del panorama editoriale di settore, Davide Castellazzi, scout, editor e giornalista esperto di manga, di cui si occupa sin dagli anni Novanta, che in passato è stato anche coordinatore dell’etichetta Planet Manga di Panini Comics.
Nippon Shock Magazine punta a ritagliarsi uno spazio come contenitore di approfondimenti su tutto il panorama pop giapponese. Ovviamente manga e anime costituiscono la fetta principale di contenuti, con una rivista che sarà costituita da 144 pagine divise in due metà, o due parti, con due diverse copertine: Sezione Rivista e Sezione Manga.
1 - La Sezione Rivista si legge all'occidentale, costituita da articoli e redazionali illustrati a colori, e godrà di una sua copertina.
2 - Girando la rivista il lettore si troverà tra le mani una rivista contenitore di manga con una propria copertina e lettura alla giapponese.
Copertina della parte manga della rivista con lettura alla giapponese:

Dunque, il lettore si troverà tra le mani due riviste in una, soddisfacendo il gusto del collezionista e dell'appassionato lettore, al costo di 9,90 €.
Gli articoli riguardano gli argomenti più vari legati al mondo degli anime e manga, senza dimenticarsi dell'amore per la terra in cui sono nati. Alcuni sono scritti anche da grandi esperti del settore come Mario Rumor, ma devo dire che seppure molto belli graficamente per lo più un lettore navigato non vi troverà nozioni in più di quanto già sa. È invece sicuramente un buon entry level per chi si è avvicinato da poco a questo mondo o ci è ritornato di recente. Piccolo consiglio ai curatori della rivista: occhio ai refusi!
Il battesimo del fuoco del primo articolo spetta ovviamente a Castellazzi, con una bella retrospettiva che parte dal successo recentissimo a livello internazionale di Kaiju no. 8 per parlare del fascino dei "mostri giapponesi" in tutte le loro forme.

Lo stesso Castellazzi ha rilasciato una dichiarazione a proposito della natura stessa della rivista:
"Alcuni commenti apparsi sul web indicano me e l’editore di NIPPON SHOCK MAGAZINE come “dinosauri” perché non esiste una versione digitale, un e-magazine, della rivista. Forse è vero che siamo dei dinosauri, dopotutto abbiamo entrambi un po’ di annetti sulle spalle. Tuttavia, non è questo il motivo per cui non esiste una versione digitale di NSM.
Quando abbiamo creato la rivista abbiamo scelto una rivista di carta, che fosse anche un’esperienza sensoriale, un bell’oggetto da tenere in mano, con determinate caratteristiche fisiche: carta ad alta grammatura, formato grande, carta differente tra sezione informazione e sezione manga, lettura in entrambi i sensi (giapponese e occidentale) a seconda dei contenuti, ecc. Inoltre abbiamo puntato su una grafica accattivante, con doppie pagine, immagini grandi, ecc. Tutte cose che si perderebbero in una versione digitale.
Forse abbiamo sbagliato, forse no, ma certamente abbiamo impostato un progetto, abbiamo fatto delle scelte editoriali, preso decisioni in linea. Nippon Shock Magazine è nata sulla carta e sulla carta resterà. Questo non significa che io abbia qualcosa contro il digitale o contro internet (non troverete nessuno degli articoli o dei manga di NSM su internet), semplicemente ho pensato a un prodotto diverso. Una rivista di carta e una su internet sono un po’ come una forchetta e un cucchiaio, sono entrambe posate, ma vengono utilizzate per cibi differenti: non usate la forchetta per il brodo così come non usate il cucchiaio per gli spaghetti.
E il fatto che io non abbia nulla contro internet o i magazine digitali spero di dimostrarlo alla fine di quest’anno, grazie a un progetto, pensato solo per la rete, ma ovviamente totalmente diverso, nella forma come nei contenuti, da una rivista di carta. Perché le due cose sono strumenti “parenti” ma differenti tra loro."
La rivista ha anche una piccola parte relativa ai manga in uscita con brevi recensioni:

La parte contenutistica che a mio avviso rende interessante la rivista è quella relativa alle interviste esclusive. L'editore ha già detto che punterà molto proprio su questo e devo dire che è la mossa giusta per interessare anche i lettori più esperti.

Le storie manga, brevi e inedite in Italia, sono selezionate dallo stesso Davide Castellazzi, tra autori emergenti e altri più conosciuti del panorama giapponese. Sono racconti che seppur nella loro brevità fanno il loro lavoro attraverso storie variegate che coprono i tanti gusti del lettore. Ho trovato davvero interessante quello relativo al racconto della vita in uno studio di un mangaka ai tempi d'oro degli esordi delle riviste di settore in Giappone. Mi ha riportato alle pagine del manga Losers che ho molto apprezzato.

Nippon Shock Magazine inizia quindi la sua avventura, tra l'entusiasmo di chi apprezza l'operazione ma anche tra lo scetticismo di chi pensa sia anacronistica. La rivista a mio avviso è molto bella graficamente, deve forse crescere in termini di contenuti per accontentare un lettore "più navigato" anche se le interviste esclusive e la parte dedicata ai racconti di vita in Giappone di Andrea Dentuto possono sicuramente interessarlo. Lato manga, le storie non sono male anche se alcune davvero troppo brevi per poter dare un giudizio.
Nippon Shock Magazine è un esperimento, un atto coraggioso di riportare in edicola e in fumetteria una rivista trasversale rivolta a un determinato target di lettori e appassionati. Riuscirà nella sua impresa nonostante il costo importante? Questo saranno i lettori a decretarlo. E voi l'avete acquistata?
Lodevole il progetto, ma con l'Internet le zine hanno vita breve.
Domani passo a vedere dovrebbero esserne arrivate altre...
Ps. Francamente capisco la scelta di avere anche contenuti “base”, se vuole proporsi per un pubblico più ampio credo sia corretto. Anche io agli inizi sapevo poco o nulla e riviste “contenitore” mi hanno aiutato non poco
Adesso ripasserò tra un paio di settimane dopo le ferie, vediamo se c’è.
Non vedo perché una cosa dovrebbe escludere l'altra. Non ci sarebbe risposta sensata se non quella di massimizzare il numero di riviste smaltite
Verissimo, sono veramente tanti
I manga non mi hanno fatto impazzire
Continuerò a seguirla anche se temo farà la fine delle altre riviste manga che si sono succedute in Italia da quando è sbarcato il manga...
non l'ho presa per il prezzo, però ho un debole per i magazine cartacei: quand'ero piccolo c'erano benkyo! e un altra con i dvd in allegato (Japan Magazine Qualcosa, ci presi spriggan, baoh e altra roba)
L'unica rivista che capita di prendere ogni tanto è Anteprima (1 Euro) ma solo perchè magari sfogliando mi saltano all'occhio delle uscite magari dimenticate.
Non ho idea del contenuto di questa rivista, forse qualche capitolo allegato può risultare interessante, come probabilmente qualche articolo, ma dall'immagine cambierei quella rubrica sulle recensioni ma solo perchè sembrano comuni presentazioni senza contare che devono essersi presi leggermente indietro.
Shangri-La può starci perchè è di Marzo/Aprile ma io l'ho considererei già roba vecchia dal momento che a Luglio è già uscito il terzo volume. Ci può stare il consiglio ma almeno scrivici il numero dei volumi e anche se l'opera è in corso...
Inoltre se vuoi stare sul Pezzo che si mettano a pari passo con le uscite del mese prima, in quel caso puoi avere materiale che magari risulta ancora acerbo o sconosciuto. L'informazione ormai passa ovunque, se metti materiale datato non ha senso...
Vero e infatti notizie non ce ne sono.
La prima uscita si è lasciata leggere più che volentieri!
C'è spazio per miglioramenti.
Ho sempre apprezzato le riviste informative (Animania, digital Japan, pure il classico PSM) ed è giusto sia solo in cartaceo secondo me.
Un altro appunto che si potrebbe fare: renderla disponibile su Amazon? Sarebbe la scelta migliore
Ma quello è un catalogo.
E' come paragonare playboy a postalmarket.
Per correttezza specifico che non pubblicano news, ma articoli di approfondimento non disponibili sul web. Sono due cose ben diverse, poi che possano non interessare i secondi è legittimo ovviamente.
Sugli articoli non disponibili sul web permettimi di dissentire...per metà sono tutte cose che puoi trovare anche qui e altrove e in alcuni casi, permettetemi l'essere di parte, fatti anche molto meglio.
Sulle interviste e poco altro si, sono discrete interviste e sono esclusive.
e che le notizie diventano vecchie dopo un giorno nel 2022
con tutto il bene che voglio al settore mi dispiace ma sta volta passo e miei soldi vanno in altro
Per essere di parte si trovano anche in rete fatte meglio! E per fortuna che siete "colleghi".
Evidentemente è meglio un qualsiasi sconosciuto che arriva su internet e pontifica.
Anche qui, ogni tanto, capita di leggere dei bei dossier e potrebbero, anzi meriterebbero di essere stampati e venduti invece di essere "persi" sulla rete.
una risposta tanto piccata che puzza di interessi personali alla rivista
Non mi ricordo in questo momento dove l'ho letto, ma io ce l'ho segnato che esce a Settembre
Proprio perchè hanno una manciata di news non attirano più come una volta...
Con internet sono cambiate molte cose, tutto e reperibile e alla portata di tutti senza fare fatica e semplicemente facendo una ricerca con il proprio browser. Siamo nell'era del Tutto e Gratis con l'utente medio che riesce a giustificare pure la pirateria e tu gli proponi una rivista a 10 Euri?
(Discussione che si può trovare nel forum di Ac)
Io ero appassionato del mercato videoludico Pc, era un appuntamento fisso quello di prendersi
la rivista con il gioco, provare le demo e le mod. Immagino tu abbia presente che fine hanno fatto con l'avvento del digitale. Ora basta farsi un'account su qualche piattaforma, la stessa che ti propone gratuitamente guide e la possibilità di discutere o confrontarti con altri appassionati.
Sempre uno non appartenga alla categoria del pezzente che va di torrent a scaricarsi una copia piratata...
Avresti avuto ragione se avessi sottolineato qualcosa di veramente rilevante...
Articoli elaborati e raffinati, Contenuti sconosciuti o di scarsa reperibilità, qualche News o aggiornamento. Qualcosa...
Avresti inoltre avuto ragione se dicevi di provarla prima di fare aspra critica su 3 immagini...
Invece a tua volta fai critica su chi l'ha letta e non gli è piaciuta, parlando di mala informazione.
Ieri mi hanno moderato per aver dato dell'Asino a qualcuno che non sa fare due conti.
È uscita a metà luglio. Probabile che non tutte le edicole l'abbiano
Ma la rivista si basa proprio su questo, principalmente interviste e manga one shot inediti
Tu che hai scritto non male, specifica cosa ti ha colpito.
Perchè non vuol dire niente quel non male...
Quello che ho scritto prima, interviste, approfondimenti e i manga. Certo, personalmente preferirei la lunghezza dei singoli articoli alla quantità. Resta comunque un primo numero, da vedere come lo continueranno.
Ciao Ironic, intendevo che gli articoli in sé per sé presenti sulla rivista stanno solo lì e non sono disponibili su Internet. Poi che articoli di approfondimento in generale su anime e manga e si trovino anche via web e qui su Animeclick è chiaro! ^^
Probabilmente a causa dell'attuale boom di anime e manga, con quindi un aumento di nuovi lettori, la rivista si rivolge praticamente solo ad essi, con articoli riguardanti temi che un lettore navigato già conosce avendoli letti qui e altrove. Essendo questo il mio caso, la sezione rivista non mi ha dato nulla di nuovo, quindi per ora penso prenderò qualche altro numero e starò a vedere,.
Esatto..e non è vero che non rimangono. Quelli su rivista sono destinati a sparire o a essere destinati solo a chi l'ha comprata in quel determinato momento storico.
Quelli su AnimeClick e su altri siti web resteranno per sempre alla portata di tutti coloro che faranno una semplice ricerca sul motore di ricerca.
Poi che qualche nostro dossier e parte dei nostri contenuti sia anche da conservare in cartaceo per chi vuole sono d'accordo...e stiamo lavorando anche per quello
Vedi risposte sopra. Lo scopo non è riportare news.
Vedi, il punto è che esistono appassionati a cui interessano proprio cose che vanno oltre la notizia in sé per sé. Legittimo che a molti non freghi niente, ma a diversi altri sì. Che poi anche questi altri possano non voler pagare dieci euro per leggere tali approfondimenti, è un altro discorso.
Siamo sempre lì, non portano "news" XD
Con tutto il rispetto del mondo: senza leggerla come fai a sapere se i contenuti sono "elaborati e raffinati" o meno secondo i tuoi standard? Da come scrivi sembri dare per certo che la rivista non fornisca alcun contenuto di valore ^^''
Io devo ancora finire il primo numero quindi non mi esprimo nemmeno troppo al riguardo, ma la chiusura "per principio" di alcuni utenti mi lascia perplessa. Sembra proprio che scocci l'idea di un'iniziativa che si distacca dal web - e dalla gratuità.
...ci mancava solo questa! Nulla di tutto ciò comunque, ho solo letto i nomi coinvolti, e non sono gli ultimi arrivati. Soprattutto Rumor che reputo tra i (pochi) migliori critici esperti in questo campo. Gente preparata insomma. Ah, dico questo perchè qualche loro scritto, qualche loro libro , l'ho comprato ....
Io non l'ho potuta prendere perchè sono fuori Italia, altrimenti gli avrei dato fiducia, come scritto sopra, visto i nomi coinvolti. Poi, ovviamente, col tempo uno decide se continuarla o no. Ti dirò, dalle tre immagini che citi non ci ho tirato nulla, ma dalle info a disposizione per metà non mi convince. Invece, anni fa uscì una rivista che penso sarebbe stata definitiva: Man-ga. Il programma era davvero eccezionale: oltre a qualche intervista inedita, presentava un Dossier su Tezuka e valeva i soldi spesi. Nel secondo numero ci sarebbe stato quello su Mazinga. Si vociferava di Dossier su Go Nagai, Robotici, Nippon Animation, Dezaki e via dicendo. Insomma, una bella cosa. Eppure qui dentro è stata fatta compagna contro ... vai a leggere i vari commenti nel topic apposito e fatti due risate...
So di che parli, il mondo delle riviste è finito, ma ti segnalo che è finito in Italia. All'estero continua. Non sarà come trent'anni fa sicuramente ma c'è. In Giappone poi non ne parliamo. Esce di tutto e nessuno si lamenta: anzi, comprano. E leggono. Se vuoi posso mandarti foto delle chicche in uscita in questi mesi, specie di roba classica, che si esaurisce in pochi giorni. Mi domando perchè da noi non andrebbero bene...
Negli ultimi 20 anni sono stati fatti passare messaggi sbagliati, come quelle delle news. Come se le riviste fossero fatte solo di news. Tolte le due paginette di novità il pezzo forte erano i dossier, le recensioni, che siano di anime, di film o di videogiochi.
Tutto qui. Io credo che oggi a questa generazione non freghi più nulla delle recensioni. Tanto, la rete è strapiena di gente che recensisce.
Che viene pubblicata a fare una rivista quando su internet leggo gratis. Devi capire che se uno ti inizia una discussione così, la chiacchierata è morta in partenza. Cosa vuoi dirgli? Oramai ho il callo, la strada è stata fatta ... io appartengo alla generazione del 900. QUindi quando posso compro, leggo sul divano ascoltando buona musica, sfogliando. Rilassandomi una mezz'oretta. Il pc e internet non li reputo DIO né essenziali. Il cartaceo si. Poi esistono cose buone e non buone. Da una parte e dall'altra.
Quando è mancato Miura, sono andato a trovare le sue interviste pubblicate nelle vecchie riviste, ed è stato piacevole rileggere i suoi pensieri. Ad ognuno il suo.
Infatti. Ripeto, contano i nomi. Vai a controllare le firme...
Ti consiglio il libro sulla Toei Animation, quello su Dezaki - Il richiamo del vento, quello su Takahata, Un cuore grande e Mazinga nostalgia. Tra le cose più belle pubblicate in Italia. Soldi ben spesi e approfondimenti che sulla rete non troverai mai...
sono l'editore. Vedo la discussione in atto grazie al post del buon Alessandro Falciatore, che ringrazio profondamente per la presentazione. Ho apprezzato diversi commenti, molto meno altri. Mi pare però che molti giudichino semplicemente in base alle tre foto messe da Falciatore sottolineando solo quello che sono apparsi i lati negativi espressi (siamo al primo numero e la rivista deve crescere ovviamente) escludendo quelli positivi, senza aver davvero preso una copia per affondare il proprio giudizio con cognizione di causa. È un errore che abbiamo commesso tutti almeno una volta, ma questo comporta l'espressione di un giudizio (attenzione, non parere, ma proprio giudizio) da parte di chi non può farlo, perché non avendo preso il primo numero, da quella mancanza sono derivati saccenza, luoghi comuni, valutazioni approssimative non corrispondenti a quanto pubblicato. Premetto che prima di essere un editore sono un appassionato e collezionista (e che quindi fa questa professione con enorme sacrificio). Quello che facciamo con Nippon Shock Edizioni (e chi ci segue lo sa) è davvero frutto di vera passione, la stessa vostra passione, quella che ci muove tutti a sognare e a collezionare. Passione però non vuol dire sfrontatezza, una casa editrice è principalmente una azienda che deve far quadrare i conti e il prezzo della rivista è commisurato alla spesa investita per realizzarla. Nessuno ad esempio si è accorto di quanto è grande la pubblicazione e che esperienza dia averla tra le mani, di quante pagine abbia, e nessuno ha pensato che l'editore deve pagare diritti di pubblicazione per quei manga oltre a tutte le altre spese produttive, con i distrubutori che prendono il 60% del prezzo di copertina. Sì, avete compreso bene. il 60% e noi con quel 60% dobbiamo fare il matrimonio. Se fosse stata che so, Mondadori, o un marchio di settore blasonato a realizzarla forse avreste risparmiato 3 euro ma noi non abbiamo queste spalle grosse, non abbiamo sovvenzioni, finanziamenti, pubblicità o protezioni di marchi madre. Facciamo quello che facciamo perché ci crediamo. Chi compra Nippon Shock Magazine, non aiuta solo la stessa rivista a crescere e a prosperare (con la possibilità con un buon venduto di vedere abbassato il prezzo) ma contribuisce a sostenere l'intero movimento di settore (stiamo facendo cultura e una rivista contribuisce ad allargare la base) e aiuta anche noi di Nippon Shock Edizioni a proporre nuove produzioni manga e libri illustrati, oltre a continuare a portare maestri in Italia, come già abbiamo fatto. Chi compra Nippon Shock magazine si sta regalando una possibilità in più di vedere altri manga come LOSERS (altrimenti al di fuori dell'occhio dei marchi proni al commerciale) pubblicati in Italia, oppure come "Kenshiro Tsubanari" di Ippei Kuri (in uscita), o Kiss Me Licia a colori (per il 2023), o ancora Mook come quelli di Creamy, di Matsumoto, di Hayama etc etc.. Tutti noi abbiamo il diritto di non acquistare ciò che non gradiamo, ma quantomeno rispettiamo il lavoro di chi ci sta dietro. Se conosci ciò di cui parli puoi giudicare, altrimenti è sempre saggio astenersi dal giudizio e far parlare altri più informati. Chiudo sperando di avervi con noi, di potervi incontrare alle fiere e fare tutti 4 chiacchiere su ciò che amiamo con la speranza anche di condividere giudizi anche negativi su Nippon Shock magazine, purchè fatti conoscendo concretamente per esperienza diretta ciò che la rivista propone. A proposito, vi aspetto a San Marino per chi può dal 26 al 28 agosto. Con noi ci sarà il Maestro JUNICHI HAYAMA, sakkan della seconda serie di Ken il Guerriero e degli OAV de Le Bizzarre Avventure di JoJo oltre che impegnato in decine e decine di altre storiche produzioni anime. Anche questa è Nippon Shock. Spero sarete dei nostri perchè noi abbiamo bisogno di VOI!!!
Annoto una cosa soltanto - nesuna polemica-
Oggi si trovano Montagne di articoli in giro per il Web - ANCHE troppi articoli, in luoghi...INASPETTATISSIMI - Se sfogliate un pò l'Archivo di Animeclick troverete parecchi articoli che riguardano gli argomenti base di questo primo numero.
Le News poi non ne parliamo ( anche Donna Moderna si picca di dare notizie su "Manga, Anime e cose oriental-giapponesizzanti".)..Sulla competenza di chi le cura nulla dico. Perchè davvero non so giudicare.
Ma non credo che sia con questi criteri che dobbiamo valutare questa rivista - editorialmente fata molto bene.( la carta "Pesa", ed è effettivamente un'esperienza sensoriale notevole sfogliare queste doppie pagine pesanti).
Ha altri punti deboli Nippon Magazine ( soprattutto sulla questione del rapporto con il digitale, che io avrei approfondito, non per creare un "mero "doppione digitale però)ma non vi tedio più di tanto.
Personalmente spero che la rivista possa diventare - nel tempo - un riferimento per gli appassionati che possano vederlo come un centro di gravità attorno al quale convogliare idee, una formazione culturale ( non lo ho potuto ancora ferlo in questi giorni ma voglio proprio andare a rivedermi certi articoli su Nana che abbiamo in Archivio..Animeclick ha in archivio), un dibattito che vada oltre la "news del giorno", costruire qualcosa di più.
Idea un pò troppo romantica vero. Mi sono, purtroppo, formato nella cultura della carta..e si vede.
Certo, senza averla sulle mani e guardando solamente queste immagini il prezzo mi fa paura.
10 euro sono tanti e capisco che tra mercato diventato inesistente, inflazione, costi della carta e pubblicazione indipendente sono giustificabili.
Ma se non vengono tirati fuori numeri su numeri di qualità non hai molto margine di manovra anche se meno di così, proprio per il prodotto fisico in sè, non puoi fare.
In bocca al lupo alla redazione della rivista, spero vivamente che la rivista abbia successo
E' vero che oggi Internet ci offre un sacco di informazioni e probabilmente sì, le news diventano già obsolete quando la rivista viene stampata, ma non gli approfondimenti e i contenuti esclusivi. Per come sono fatto io, preferisco sempre un bell'articolo scritto da una persona del settore a un video di 30+ minuti con un tizio qualunque che parla, oggi facilmente reperibili su Internet ma che a me scocciano dopo un po', quindi per quanto mi riguarda ben venga la rivista cartacea. Dipende anche dagli argomenti: Mitsuru Miura è un autore storico in Giappone ma totalmente sconosciuto qui, non credo esistano articoli in italiano o video che ne parlano sul web, quindi ben venga un'intervista esclusiva come quella proposta dalla rivista.
Basta non farlo nascere male in partenza. Se pensi che il fruitore sia casual parti male perchè quello non spenderebbe soldi neanche se gli mettessi la rivista a 1 euro. Quella che tu chiami base non è fatta di giovani ragazzi alla scoperta per la prima volta dei Manga, perchè non hanno materialmente i soldi per comprarsi l'abbonamento mensile di un singolo volume e potendo scegliere prendono solo quello o vanno di scan. Collezionismo e Passione sicuramente giocano un ruolo importante ma solo se sai accedere la giusta curiosità. Se sei veramente appassionato sai bene anche tu quante uscite ci sono mensilmente, e quindi saprai che si è portati a far selezione.
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