Nel 1954 uscì nei cinema giapponesi (e poco dopo in quelli americani, in versione riveduta) un film destinato a fare la storia: Godzilla (o Gojira in originale). Il più celebre dei Kaiju faceva così il suo mostruoso esordio nell'immaginario collettivo mondiale.  Questa sorta di gigantesco dinosauro risorto da chissà dove, reso potentissimo dalle radiazioni nucleari e deciso a portare ovunque distruzione, negli anni successivi assurse al ruolo di vera e propria icona pop prima giapponese e poi mondiale. Molti altri film sono stati dedicati infatti al "Re dei Mostri" (come era etichettato nella versione a stelle e strisce del primo film) e ai suoi altrettanto fantastici nemici, dando origine a un brand planetario, declinato negli anni in fumetti, cartoni animati e merchandise.
"Godzilla. La guerra dei cinquant'anni" è uno dei tanti omaggi che il mondo occidentale ha tributato a questa creatura leggendaria, graphic novel scritta e disegnata da James Stokoe. Autore canadese, classe 1985, tra i più apprezzati del momento, Stokoe è il tipico esempio dell'artista cresciuto sotto l'influenza artistica anche orientale, capace di coniugare l'arte del manga di un  all’occidente di Steve Skroce, attingendo alla fantascienza europea anni ’80.

 
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Ambientata proprio nel 1954, la storia ha per protagonista Ota Murakami, un soldato arruolato nei giorni in cui Godzilla sbarca per la prima volta sulle coste giapponesi, scatenando la propria furia distruttrice. Insieme al suo amico e commilitone Kentaro, Ota fa di tutto per salvare quante più vite possibile. Ma, soprattutto, sviluppa una vera e propria ossessione per il gigantesco mostro. Un'ossessione lunga 48 anni (anche se il titolo dice 50). 
 
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La vendetta, anche se servita fredda, non porta mai alla vera felicità né tanto meno alla soddisfazione, conduce solo a un circolo vizioso di reazioni e controreazioni, di sofferenze e ulteriori dolori senza alcuna fine. Eppure noi uomini continuiamo il più delle volte a perseguirla e a farne, in taluni casi, una ragione di vita, l'unico vero sprone ad andare avanti. Quello che ho scritto recentemente per la recensione di Afro Samurai, vale anche per questo titolo e per il suo protagonista. Ota, infatti, dal momento del suo primo incontro/scontro con la furia devastatrice di Godzilla non riuscirà a condurre più una vita normale, trascinandosi di decennio in decennio, di nazione in nazione, in una crociata totalmente disperata fino al suo inevitabile epilogo. 

Nata come miniserie di cinque numeri, pubblicata da IDW Publishing dall'8 agosto 2012 al 3 aprile 2013 (con tanto di edizione giapponese nel 2020), questo fumetto è un autentico atto d'amore per il GodzillaVerse. Una rivisitazione del mito del mostro nato dagli esperimenti atomici in una storia che è al contempo un interessantissimo "What If", capace di riproporre tanti nemici e tematiche che attingono a piene mani alla lunga cinematografia legata a Gojira. Non mancheranno infatti gli altri storici kaiju, da King Ghidorah a Mothra senza dimenticarci di quel Mechagodzilla tanto sfruttato nella recente cinematografia USA (da Ready Player One a Godzilla Vs King King) 

 
 

Non a tutti i mostri purtroppo viene dato abbastanza spazio all'interno della storia, impossibile d'altronde in appena 128 pagine dove però non si può non  rimanere colpiti dai dettagli spettacolari dei disegni (soprattutto le tavole che mettono in mostra gli scontri tra Kaiju). Il design di Godzilla, come quello degli altri mostri, l'ho trovato davvero ben fatto, con quel giusto mix tra tradizione e mano dell'artista che a me piace tanto, a dispetto di una impossibile fedeltà (avendo avuto i soggetti stessi tanti aspetti dovute alle varie trasposizioni).
L'edizione che stiamo recensendo è quella in formato tankobon brossurata (140 x 210 ) con tutte le pagine in bianco e nero a 9.90 euro, ma Saldapress fece già uscire una prima edizione con copertina cartonata e in grande formato che, insieme alla storia a fumetti (tutta rigorosamente a colori), presenta numerosi materiali speciali (una cover gallery e un interessante approfondimento dell'autore sulle tavole principali, dove sono indicati i collegamenti con i film del passato) dedicati all'unico e inimitabile "re dei kaiju".
 
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Godzilla - La guerra dei 50 anni è una straordinaria storia scritta e disegnata da James Stokoe, proposta per la prima volta nell'edizione in bianco e nero che permette di esaltare e apprezzare ancora di più la particolarissima arte dell'autore, in grado di declinare alla perfezione il suo tratto indie in un contesto narrativo mainstream. E' uno dei primi titoli della collana RamenBurger, una nuova collana all’interno del catalogo SaldaPress pensata come un punto d’incontro – grafico e narrativo – tra il fumetto occidentale e quello orientale. Un volume unico, disponibile dal 16 giugno, in formato manga e a prezzo contenuto che a mio avviso piacerà a tutti i fan cresciuti a pane e Kaiju, ma anche ai neofiti che non hanno mai visto nulla a riguardo e che forse da questo fumetto potrebbero iniziare a interessarsi a quella che è una delle più famose icone giapponesi.