Nel numero 19/23 di Weekly Shonen Jump ha debuttato Tenmaku Cinema, manga di Yuto Tsukuda e Shun Saeki (Food Wars - Shokugeki no Souma).

Vi ricordiamo che potete leggere questo nuovo manga tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, ovviamente SPOILER.
 
Hajime Shinichi è un giovane amante di cinema che viene scelto per completare un film dal geniale sceneggiatore Takihiko Tenmaku, il quale però è ormai un fantasma! Utilizzando metodi non ordinari e approfittandosi dell'immensa passione di Shinichi, nascerà tra i due una collaborazione artistica piena di sorprese.
 
tenkmaku cinema jump
 
Una nuova infornata di manga su Jump è in arrivo e si inizia con un duo che tutti sapevamo che sarebbero tornati viste le ultime avvisaglie. Al momento, all'interno della rivista, come detto altre volte, ciò che manca è la presenza di una qualche opera che possa essere felicemente mainstream e magari il ritorno di due artisti da un passato con un'opera di grande successo potrebbe portare quello che... no, no, non pare che sia questo il caso.

Tenmaku Cinema pare che parli proprio di cinema nella sua maniera più pura e con un cuore che batte forte e virilmente per l'amore per l'arte. Sì, c'è un fantasma, diciamo che questo può stranire ma da questo primo capitolo che egli sia o meno un fantasma di uno sceneggiatore crepato 30 anni fa non ci vedrei grandi differenze a livello narrativo; se solo avesse obbligato Shinichi semplicemente col proprio carisma, con qualche piccolo ricatto o semplicemente ingolosendo la sua voglia di mettersi in gioco, comunque sia i risultati finali sarebbero stati esattamente gli stessi... perciò sinceramente per ora il lato sovrannaturale mi è parso solo uno specchietto per allodole, ma è solo l'inizio mi aspetto i tanti colpi di scena che dice la trama originale di Viz che fino a mo' non posso dire di aver visto.

Diciamo che se fosse un'opera di un mangaka debuttante la mia fiducia nella buona riuscita di questa serie sarebbe stata molto bassa ma sono un amante di Food Wars che riconose che abbiano fatto un lavoro eccellente (escludendo la scellerata saga finale che boh, stavate andando così bene) e quindi aspetterò di essere sorpreso. Non entra per nulla tra i primi capitoli che maggiormente mi hanno colpito negli ultimi 3 anni e non trovo particolari elementi di interesse che possano farmi pensare ad una serie che riesca a far fare un salto di qualità ma, ripeto, sono pronto a essere sorpreso e, nonostante tutto, non sono per nulla pessimista.
 
In seguito alla conclusione di Food Wars e alla pubblicazione nel 2020 del oneshot Yugen's All Ghouls Homeroom, il duo Saeki-Tsukuda torna su Shonen Jump con una serie tutta nuova, intitolata Tenmaku Cinema. La storia segue le vicende di Hajime, uno studente appassionato di cinema che viene improvvisamente posseduto dal fantasma di un regista, che lo costringerà a girare un film. Il tema singolare scelto per l'occasione viene ancora una volta mostrato in modo impeccabile, con un buon ritmo della narrazione e disegni sempre al top. Rispetto alle opere precedenti è innegabilmente calata la componente di eros che caratterizzava le opere del famoso duo di Food Wars, forse a causa della giovane età del cast. Tuttavia, a livello di caratterizzazione i personaggi sembrano interessanti e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli.
 
Il duo di Food Wars ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di dar vita a storie singolari a prescindere dagli argomenti trattati e Tenmaku Cinema a parer mio promette bene, anzi benissimo! Certo, è ancora troppo presto per dare un verdetto definitivo, ma non nego che la lettura di questo primo capitolo abbia attirato parecchio la mia attenzione. Promosso!
 
Sarò molto telegrafico perché questo primo capitolo di Tenmaku Cinema mi ha detto veramente pochissimo. Le prime trenta pagine dove vengono introdotti i due protagonisti non sono riuscite a catturare la mia attenzione in alcun modo, né con la premessa né con l’esecuzione. Hajime è il tipico protagonista con un chiodo fisso per la testa, in questo caso il cinema, ma la sua personalità finisce qui. L’incontro soprannaturale con Takihiko, questo fantasma che fra i due dovrebbe essere quello più irriverente, è avvenuto nei più blandi dei modi possibili (due paginette a colori e basta) e il rapporto fra i due sembra proprio forzato. La parte finale dove avviene la possessione, invece, fa intravedere questa gimmick carina con Takihiko che prende il controllo di Hajime per fargli scrivere sceneggiature: se viene implementata bene nei seguenti capitoli, forse ne uscirà fuori qualcosa di interessante.

La delusione più grossa però è rappresentata dai disegni visti fra queste tavole. Mi aspettavo qualcosa di più da Shun Saeki, visto che una serie come Food Wars di carattere ce ne aveva eccome e il design dei personaggi principali era sì eccentrico, però allo stesso tempo rimaneva impresso. L’unica cosa che qui salta all’occhio è l’abbigliamento di Takihiko, mentre il resto è anonimo. Per quanto riguarda gli altri aspetti sul lato artistico, non si è abbastanza per poter tirare un qualche giudizio. Dal buon vecchio tosh avrei preferito vedere qualcosa di ben diverso. (parere mio personale).