Le mahō shōjo sono tra le più amate e da sempre le più discusse, non è da tutti ormai, dopo tutti questi anni, riuscire a reinventarle, riuscire a renderle ancora interessanti mettendo qualcosa in più. Sarete voi i giudici ma sicuramente l'idea mi intriga tantissimo.

Magical Girl Risuka è un manga scritto da NisiOisin (Monogatari) e disegnato da Nao Emoto (Savage Season) ed è arrivato in Italia grazie a Star Comics, la traduzione è curata da Marta Fanasca. L'edizione è un classico tankōbon 12.9 x 1.7 x 18 cm, brossurato con sovraccoperta.
 
La prefettura di Nagasaki, in Giappone, è un regno magico. I maghi che vivono al suo interno sono intrappolati nel Kyuushu, rappresentando comunque una minaccia tale da fare intervenire gli statunitensi durante la seconda guerra mondiale.
Figlia del più potente mago vivente, Mizukura Risuka ha dieci anni e vive fuori Nagasaki. Durante la ricerca del padre, uccide tutti i maghi malvagi che incontra sfruttando un incantesimo contenuto nel suo sangue, permettendole, per la durata di un minuto, di andare avanti velocemente nella propria vita, all'età di ventisette anni, quando è al culmine dei suoi poteri e poterli utilizzare. A farle da compagnia e guida c'è il sinistro Kugi Kizutaka, un genio sociopatico convinto che chiunque incontri sul suo cammino sia solo una potenziale pedina da sfruttare per i suoi fini.
 



Kugi è edgy, fastidioso e insopportabile. Questa è stata la mia prima reazione quando ho letto le prime pagine, un ragazzino con il complesso del Dio e che incarna tutti quei valori percui vorrei fare una smutandata ad un moccioso che ancora deve farsi crescere un solo pelo nel corpo. Poi però mi sono detto... ma è davvero così sbagliato? Effettivamente mi sono reso conto di aver provato immediatamente delle emozioni molto forti per un protagonista che potrebbe sembrare abbastanza anonimo ma è proprio l'estro di NisiOisin che ha obiettivamente fatto la differenza. Nisio può piacere o meno ma riesce sempre a creare interesse e a creare dialoghi o monologhi brillanti che possano tenere incollati. Kugi tutto sommato non è nemmeno così terribile ma è solo il modo in cui si presenta, è solo quel primo saluto che ci chiede davvero come possa essere per introdurci soltanto a una prima sorpresa.

Non è da meno Risuka, la nostra protagonista che dona il titolo all'opera. Totalmente diversa da Kugi fin dall'inizio, sembra fredda e con poche ambizioni, una mahō shōjo atipica sotto alcuni punti di vista ma che in realtà nasconde una natura calcolatrice e carismatica, il tutto accompagandoci verso un determinato colpo di scena, né il primo né l'ultimo della storia in realtà. La coppia funziona, è scritta bene, sono due adolescenti proprio come piacciono al suo autore e hanno tanto da raccontarci, la loro alchimia e il loro carisma ci lascia comprendere facilmente che la "prima impressione" delle prime tavole può donarci l'intrigo necessario per superare quello scoglio iniziale che a volte sembra l'unica cosa che conta per i lettori di oggi.
 


Se la scrittura di Nisio riesce a far superare magari qualche primo scoglio che inizialmente potrebbe sembrare insormontabile è comunque il tratto di Nao Emoto il motivo per il quale questo manga mi interessa inizialmente e per il quale a prescindere mi avrebbe spinto a rimanere. Un'artista che avevo già amato per il suo splendido lavoro per Savage Season e che si ritrova per la prima volta a dover lavorare per una serie d'azione; del resto parliamo di una fumettista che ha lavorato sempre per grandi scrittori (NisiOisinMari Okada e Seiko Tanabe) credo che basti questo per comprendere il rispetto che si è altamente guadagnata nel mondo artistico ed editoriale giapponese, essendo lei considerata una persona capace di poter esprimere pienamente il potenziale celatro dietro le parole di professionisti della scrittura.

Certo, il punto forte dell'opera comunque rimangono i dialoghi taglienti, l'introspezione e i tanti colpi di scena più che combattimenti di per sé ma anche in tal senso non mancano i motivi per essere sorpresi e soddisfatti, parliamo di artisti poliedrici e capaci di sorprenderci. Ritengo che oramai non sia più da molto tempo corretto giudicare un'opera dalla sua trama, io quasi non ne leggo più, è bello lasciarsi trascinare e sorprendere sperando di trovare qualsiasi di diverso, che si anche solo negli atteggiamenti, in un carattere particolare e poi dove vuole andare la trama può anche andare, senza problemi... e Magical Girl Risuka è stata una bella sorpresa: una storia fresca e mai noiosa, un manga che sa essere cupo, dolce e adrenalinico, un'opera dalla quale non sapevo cosa aspettarmi ma che ha saputo comunque sia darmi quello che speravo.