Yaruki 2017: Somnia di Elena Zanzi & Federica Di Meo
Concludiamo con un po' di ritardo la categoria Pro con un nome molto importante
di Alex Ziro
L’ultima opera è Somnia di Elena "Liza E. Anzen" Zanzi e Federica Di Meo, edito da Panini Comics.
Elena Zanzi (nome d’arte Liza E. Anzen) è un editor Panini Comics da più di dodici anni con esperienza nel settore dei manga, graphic novel, romanzi e card games. Con il nome d’arte Liza E. Anzen è sceneggiatrice di Somnia, opera dalle atmosfere fantasy steampunk pubblicata da Panini Comics e realizzata assieme alla disegnatrice Federica Di Meo. Ne sono uscite due serie (Artefici di sogni e Il gioco del serpente), un romanzo prequel (Somnia – La notte dei nove desideri) ed è attualmente in lavorazione un volume a colori. La pagina facebook, su cui le autrici rispondono personalmente, è: www.facebook.com/artofsomnia. Elena vive a Trieste con il suo Mac, nove librerie di fumetti e l’unicorno di peluche Simon.
Federica Di Meo studia la tecnica del manga da oltre dieci anni, prima da autodidatta poi con un corso, tenuto da Maria Vannucchi, che la porta fino a Tokyo per perfezionarsi nel 2009. Insegna manga dal 2008 a Milano, Roma e Torino. Ha collaborato con diverse case editrici, tra cui la DeAgostini, mentre dal 2013 è coautrice della prima opera totalmente italiana in stile manga pubblicata per la Panini Comics, “Somnia”, insieme a Liza E. Anzen (Elena Zanzi), che ha già all'attivo tre miniserie, per un totale di otto volumi e un romanzo. Attualmente invece è al lavoro su diversi progetti, tra cui un volume sempre dedicato alla saga di Somnia, ma stavolta interamente a colori.
Federica Di Meo studia la tecnica del manga da oltre dieci anni, prima da autodidatta poi con un corso, tenuto da Maria Vannucchi, che la porta fino a Tokyo per perfezionarsi nel 2009. Insegna manga dal 2008 a Milano, Roma e Torino. Ha collaborato con diverse case editrici, tra cui la DeAgostini, mentre dal 2013 è coautrice della prima opera totalmente italiana in stile manga pubblicata per la Panini Comics, “Somnia”, insieme a Liza E. Anzen (Elena Zanzi), che ha già all'attivo tre miniserie, per un totale di otto volumi e un romanzo. Attualmente invece è al lavoro su diversi progetti, tra cui un volume sempre dedicato alla saga di Somnia, ma stavolta interamente a colori.
E la 15° opera arrivò. Scusandoci per l’attesa finalmente possiamo dire che la Categoria PRO è definitivamente chiusa con l’ultima opera in concorso. Scegliere questi fumetti non è stato facile e sicuramente, come ogni votazione nella storia dell’universo, qualcuno ha da ridire su qualcosa ma si fa sempre quello che si può con i parametri che uno sceglie di avere. Si può essere però sicuri di una cosa: nessuno può pensare che Somnia non sia “degno” di stare nello Yaruki. Parliamo di un’opera che può piacere o meno, come è più che giusto che sia, ma non giriamoci e diciamo le cose come stanno: Somnia è un fumetto che può dire di aver fatto la storia di un genere. Forse molti sottovalutano determinate situazioni ed altri penseranno che si stia esagerando ma un manga completamente italiano edito da Panini e che riesce ad avere tutto questo buon successo volete dirmi che sia una cosa che si vede ogni giorno? Un antesignano , un japstyle ante litteram probabilmente, un fumetto la cui importanza non viene esaltata abbastanza.
La serie segue le avventure della giovane Myra Rever a partire dal momento del suo ingresso nella Corporazione dei Creatori, luogo in cui vengono costruiti particolari oggetti chiamati Somnia, in grado di modificare il destino di chi li possiede ed esaudirne il desiderio più grande. Qui Myra si ritroverà ad affrontare, insieme ad altri aspiranti Creatori, esperienze nuove e avvenimenti inaspettati, in un crescendo di misteri e rivelazioni. Una storia indimenticabile sulla vera natura della magia, sui sottili fili del destino che uniscono gli esseri umani e su cosa significa veramente sognare…
La presentazione non lascia scampo, difficile abbassare i toni tutto d’un tratto. Somnia, quindi come già ampiamente detto, è un’opera che ha il grande pregio di aver fatto qualcosa che sembrava assolutamente impossibile, ovvero vedere il “japstyle” in una casa editrice specializzata decisamente non in mangaka italiani, sono tanti gli aneddoti derivati da questa scelta coraggiosa e di successo, con tanti fan che credettero di avere tra le loro mani un fumetto proveniente proprio dal Giappone. Invece Somnia è italiano ed è uno dei motivi più forti per i quali possiamo parlare di japstyle. La storia è scritta da Elena Zanzi, sceneggiatrice che è riuscita nell’impresa di creare un mondo che potesse avere appeal al pubblico italiano, una storia complessa e piena di colpi di scena dove sono i sogni e la volontà di realizzarli a farla da padrona. Un’opera che ti porta a riflettere su cosa sia realmente un sogno degno di esser realizzato, quali sono i limiti da porsi e magari… perché mai porseli? L’opera è suddivisa in due serie (Somnia - Artefici di Sogni e Somnia – Il Gioco del Serpente), con in mezzo una novel (Somnia – La Notte dei Nove Desideri).
Forse potremmo osare nel dire che l’anima del fumetto è in mano a Federica Di Meo, la oramai celebre fumettista, capace di dare vita alla storia di Somnia e di esaltarla con i suoi disegni (notate bene che i primi volumi erano tutti in tradizionale), riuscendo a creare senza alcun problema quel mix di stili che riflette perfettamente ciò che si intende con japstyle. Un tratto ormai riconoscibile largamente da chiunque, che ricorda più volte quella delicatezza da shoujo per poi trafiggervi con la durezza di un fumetto che ben più di una volta riesce a tingersi di tinte cupe. Quella di Somnia è una serie dove l’azione va pari passo con la ricerca di sé stessi, un’opera altamente matura che chiaramente può non piacere ma che va giudicata coi propri occhi.
INFINE RICORDIAMO: La prossima categoria sarà quella delle LIGHT NOVEL le quali verranno presentate direttamente con un sondaggio per permettere a voi tutti di votare.
Per le opere INDIE avete ancora tempo, contattate yaruki2017@gmail.com per ogni tipo di informazione: quel che ci serve al momento sono soltanto le tavole della vostra opera (non vi è un limite minimo o massimo) ; se supererete le preselezioni sarete ricontattati e vi verranno chieste ulteriori informazioni.
Interviste alle autrici:
Ciao! È un grandissimo piacere e onore avervi con noi. Che ne dite: pronte?
Certo! Così appena finiamo possiamo tornare subito a lavorare. (risata e anche un po’ di sudore freddo!)
Cosa ne pensate di questo ottimo momento del fumetto japstyle?
Il fatto che le persone siano libere di disegnare e scrivere quello che vogliono e quando vogliono e che ci sia un pubblico che le ama e apprezza è una cosa bellissima.
Voi siete delle vere e proprie pioniere di questo mondo, cosa si prova? Sentite di avere delle responsabilità?
Più che il peso delle responsabilità, abbiamo sentito sempre forte quello della scadenza. (risata) Scherzi a parte, il nostro desiderio era disegnare una storia come ci sentivamo di farlo, è stato faticoso (e anche divertente). Una delle cose che ci ha fatto vincere la fatica è stata la consapevolezza che realizzando Somnia potevamo dare fiducia a tante persone che volevano raccontare le loro storie in un certo stile. Però, principalmente, quello che ci ha sempre animate è il desiderio di raccontare. È questo che ci dà energia e felicità. In ogni caso, essere viste come delle pioniere, degli arieti di sfondamento, ci fa sentire possenti, nonostante il nostro fisico di topi di biblioteca. (risata)
Qual è il vostro sogno “artistico”? Che obiettivo vi ponete?
Realizzare storie che diano qualcosa di profondo ai lettori. Qualcosa di vero, positivo, che resti dentro di loro.
Eh beh, qual è il vostro sogno?
(Liza) Mangiare tutto quello che voglio senza ingrassare. E scrivere le cinque storie che ho in mente. Poi, avere una vita serena e trovare sempre il tempo per le persone a cui voglio bene, per rendere speciale la loro vita con qualcosa che vada al di là delle parole.
(Fede) Mangiare tutto quello che voglio e dimagrire, e scrivere la storia che ho in mente.
E avere un anime di Somnia!
Com’è nata la vostra opera?
È nata da un sogno di Federica, poi la Panini Comics ci ha proposto di lavorare in team per presentare il progetto di una storia a fumetti. Ci hanno “messe insieme”, insomma! Questo perché Federica aveva presentato il suo book a una fiera e aveva fatto un’ottima impressione. All’inizio, abbiamo presentato tre storie diverse, alla fine è passata Somnia, che era quella che ci emozionava di più e avevamo veramente voglia di raccontare. Inoltre, ancora prima di conoscere Federica, ero rimasta emozionata nel leggere “Il riparatore di sogni”, di cui aveva pubblicato qualche tavola su una rivista del Coniglio Editore. Penso che sia destino il fatto di averla poi incontrata, non a caso nella nostra storia il tema del destino è dominante. Volevamo parlare di desideri, di sogni, di come si fa a capire ciò che si desidera veramente e di come non sia semplice trovare la felicità ma per farlo bisogna avere il coraggio di osare. Volevamo parlare di tante cose che all’inizio erano dei punti di domanda anche per noi e che durante la scrittura della serie ci hanno portato a interrogarci sulla vita, sui sogni. È stato intenso e faticoso ed emozionante. Spesso i lettori ci dicono che si vede che è un’opera molto “sentita”. Ne siamo felici perché è proprio così.
Cosa riserva il futuro di Somnia?
Il volume unico con una nuova storia interamente a colori su cui siamo all’opera adesso. Sarà qualcosa di veramente speciale, anche perché stiamo lavorando molto sull’uso del colore per esprimerne al meglio tutte le potenzialità.
Qual è la parte che avete, rispettivamente, maggiormente amato scrivere e disegnare?
(Liza) Le ultime tavole del Gioco del Serpente, con il dialogo tra Lazare e Jacques. Jacques è il personaggio che sento più vicino perché si ostina a realizzare desideri impossibili e non gli importa, pur di raggiungere la meta a cui tende, di essere odiato dalla persona che ama di più o di soffrire.
(Federica) La parte del passato di Myra, in cui ho usato una tecnica grafica molto diversa dal solito, e la tavola dell'anima del mare. Era difficile rendere la sua bellezza in una singola vignetta, ma sono molto orgogliosa del risultato.
Perché il vostro fumetto dovrebbe essere votato?
Be’, questa non è una cosa da chiedere a noi. Che i lettori scelgano ciò che li emoziona di più, che dà loro qualcosa. L’arte è libertà.
Salutate i vostri numerosissimi fan. Grazie di tutto!
Grazie a tutti! Ci dispiace di non riuscire a vedere tutte le persone che vorremmo alle fiere, se volete chiederci qualcosa ci trovate sulla pagina facebook gestita da noi, ci fa sempre piacere rispondere: www.facebook.com\artofsomnia
Link Utili:
Somnia
Concorrenti Precedenti:
Sasso Coi Capelli
Nine Stones
Deep Green
Abyss
Ale & Cucca
Devil's Joke
L Tiers
Hard'N'Steel
Hien
Panna Cotta
Impossibile Amarsi
Greedy Flower
Almost Dead
Gotho Namite
Per maggiori informazioni sull’award contattare yaruki2017@gmail.com
Grafiche a cura di Megane郭