Tramite un post sul suo profilo Facebook, apprendiamo della scomparsa del leggendario game designer Tomonobu Itagaki, riportata anche dagli organi di stampa.
“Ultime parole
La luce della mia vita sta finalmente svanendo.
Il fatto che questo messaggio sia stato pubblicato significa che il momento è finalmente arrivato. Non sono più in questo mondo.
(Chiedo a una persona cara di scrivere questo ultimo post.)
La mia vita è stata una serie di battaglie. Ho continuato a vincere.
Ho anche causato molti problemi.
Sono orgoglioso di dire che ho seguito i miei principi e ho combattuto fino alla fine.
Non ho rimpianti.
Tuttavia, sono pieno di rammarico per non essere riuscito a consegnare un nuovo lavoro a tutti i miei fan. Mi dispiace.
È così che vanno le cose.
Così va.
Itagaki Tomonobu”
Nato e cresciuto a Tokyo, Tomonobu Itagaki si è diplomato alla Waseda Senior High School nel marzo 1985. Frequenta poi la Waseda University laureandosi in giurisprudenza nel 1992. Viene assunto in Tecmo poco dopo come programmatore grafico, lavorando inizialmente alla versione per Super Famicom del videogioco di football americano Tecmo Super Bowl. La svolta della sua carriera arriva nel 1996 come direttore di Dead or Alive, picchiaduro 3D sviluppato tramite scheda hardware Sega Model 2, la stessa di Virtua Fighter. Fu istruito da Yoshiaki Inose (autore di Solomon's Key, Bomb Jack, Rygar e del primo Ninja Gaiden) e Akihiko Shimoji (Tecmo Bowl) nei suoi primi anni in Tecmo, imparando da loro a mettere il divertimento come componente essenziale nei suoi progetti.
Da allora, la sua ascesa all'interno dell'azienda fu costante, dopo il successo di Dead or Alive 2 per Dreamcat e PS2, nell'aprile 2001 viene nominato capo del terzo dipartimento creativo e assume la carica di leader di Team Ninja nel luglio 2001. Tecmo lo nomina dirigente nel giugno 2004 e direttore generale del reparto di produzione di fascia alta nel febbraio 2006. La sua posizione di dirigente gli fu tuttavia revocata nell'agosto dello stesso anno, a causa delle accuse di molestie sessuali. Fu poi dichiarato innocente da un tribunale distrettuale di Tokyo nel giugno 2007.
L'uscita di Dead or Alive 2 aumenta notevolmente la popolarità della serie, così come quella di Itagaki, anche per via del suo look più da rockstar che da tipico creatore di videogiochi giapponese; la sua aspirazione è creare giochi di combattimento con dettagli che riteneva mancassero in altri giochi dello stesso genere, come le interazioni ambientali. La serie spin-off Dead or Alive Xtreme Beach Volleyball, nata come esclusiva Xbox, riunisce le bellissime ragazze di Dead or Alive su un'isola tropicale, su cui il giocatore deve coltivare un buon rapporto tra le ragazze per creare un duo vincente e armonioso nel beach volley. Nel sequel per Xbox 360, l'attenzione si sposta aumentando il numero di attività a cui far partecipare le ragazze.
Nel 2004 Itagaki dirige Ninja Gaiden, action 3D con il ninja Ryu Hayabusa come protagonista. Sfruttando il marchio della precedente serie per NES, Itagaki ha sviluppato un frenetico gioco d'azione e avventura per Xbox, acclamato dalla critica e dai videogiocatori hardcore per la sua difficoltà, confermandosi nel 2008 con il sequel Ninja Gaiden II. Itagaki sosteneva di essere uno dei pochi sviluppatori giapponesi a stabilire contatti diretti con il mondo occidentale, da cui il sodalizio con le console Microsoft. Suggerì ad altri sviluppatori giapponesi di fare lo stesso e di essere consapevoli dei gusti videoludici al di fuori del Giappone, in modo da poter invertire la crisi dell'industria videoludica giapponese del 2005. Divenne noto il suo profondo astio per la serie rivale Tekken, all'epoca esclusiva PlayStation, in ogni intervista alla stampa occidentale non perdeva una sola occasione per ribadire quanto fosse inferiore e arretrata rispetto a Dead or Alive, anche se il direttore e produttore Katsuhiro Harada, suo kohai alla Waseda, ha recentemente dichiarato con un lungo post su X che la sua era principalmente una manovra di marketing e che in realtà non c'era un reale odio fra loro e che dopo il 2008 ha definitivamente posato l'ascia da guerra. Per quella che era la sua metodologia di lavoro tipicamente ribelle, Itagaki aveva bisogno di un punto di riferimento da inseguire e "odiare", e quello era Tekken.
"Non ho mai avuto rancore verso di voi, Namco o Tekken. Al contrario, vi ho rispettati tutti.
Quando ho confrontato le dinamiche di potere nello sviluppo, nelle vendite e nella pubblicazione, era chiaro che un approccio diretto non avrebbe funzionato. Ho dovuto impiegare ogni strategia possibile. Mi dispiace per tutto."

Il 2 giugno 2008, poco prima dell'uscita di Ninja Gaiden II per Xbox 360, Itagaki annuncia le sue dimissioni da Tecmo (che di lì a poco si sarebbe unita a Koei) e di aver intentato causa all'azienda per aver trattenuto un bonus promesso per i suoi lavori precedenti. Stava anche facendo causa al presidente di Tecmo, Yoshimi Yasuda, per danni basati su "dichiarazioni irragionevoli e disoneste" rilasciate di fronte ai suoi colleghi. Itagaki inizia a lavorare ad un progetto con ex membri del Team Ninja sotto un nuovo studio, Valhalla Game Studios. Il titolo in questione, Devil's Third, viene svelato poco prima dell'E3 2010 e uscirà in esclusiva Nintendo WiiU nel 2015 dopo uno sviluppo travagliato.
A gennaio 2021, Itagaki ha annunciato di aver fondato un nuovo studio di sviluppo, Itagaki Games, e ha dichiarato di essere interessato a collaborare nuovamente con Microsoft, ma questo progetto non si è mai concretizzato.
Fonte consultata:
Famitsu
E poi sono d'accordo con lui, Dead or Alive è secondo me uno dei picchiaduro migliori sulla piazza, anche se non è stato mai veramente capito.
comunque è identico a pino scotto
La saga d Ninja Gaiden vorrei recuperarla, ho già in lista il 4.
Io stavo per dire "Richard Benson".
Stesso indentico pensiero.
"Un pollooooooooo" (cit.).
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