Negli ultimi anni il brand Pokémon è finito spesso nell'occhio del ciclone, in particolare dopo l'uscita di Pokémon Scarlatto e Violetto (qui potete leggere la recensione di Mistral). Due titoli molto divisivi che hanno generato un certo malcontento nella community, soprattutto considerando che prima dei suddetti titoli era uscito un gioco che per tutti i fan ha rappresentato una ventata d'aria fresca e che faceva ben sperare per il futuro del brand: ci riferiamo ovviamente a Leggende Pokémon: Arceus (qui potete leggere la recensione di Klarth Curtiss), titolo che ebbe un riscontro decisamente positivo. Dato il feedback ricevuto, era solo questione di tempo prima che Game Freak ne realizzasse un seguito e così è stato. Dopo ben 12 anni dall'uscita di Pokémon X e Y torniamo a visitare la regione di Kalos con Leggende Pokémon: Z-A, titolo ambientato a Luminopoli. Con questo gioco il team di Tokyo torna a sperimentare come non aveva mai fatto, rivoluzionando totalmente il combat system, che per la prima volta per la serie principale è in tempo reale, ma saranno riusciti a tradurre in maniera efficace il gameplay che da sempre contraddistingue la serie Pokémon in salsa action? Ma soprattutto questo Z-A si sarà dimostrato un degno erede di Arceus? Nel corso della nostra recensione cercheremo di darvi una risposta.
 
Leggende Pokémon: Z-A

La nostra avventura in Leggende Pokémon: Z-A si apre su un treno diretto verso Luminopoli. Una volta giunti nella capitale della regione di Kalos, per una serie di circostanze faremo la conoscenza di Villy o Ryon (in base al sesso del nostro alter ego videoludico), che ci offrirà un tour della città. Una volta accettata l'offerta, la nostra guida ci porterà quindi all'Hotel Z, dove incontreremo il misterioso Az e il suo Pokémon compagno Floette. Qui Villy/Ryon, dopo averci donato un Pokémon (tra Chikorita, Tepig o Totodile) e saggiato le nostre capacità di Allenatori, ci propone di unirci al Team MZ e partecipare alla Royale Z-A, una speciale competizione che si tiene a Luminopoli. L'obiettivo dei partecipanti è raggiungere il rango A, in modo da ottenere il diritto a un desiderio. Inoltre, per conto della Q-asar Inc. (società che si sta occupando della riqualificazione urbana della città per facilitare la convivenza tra umani e Pokémon), ci verrà chiesto di indagare sullo strano fenomeno della Megaevoluzione Ferox che minaccia la pace della splendente cittadina.
 
Leggende Pokémon: Z-A

Dal punto di vista narrativo Leggende Pokémon: Z-A presenta un intreccio interessante, soprattutto per gli amanti di Pokémon X e Y che attendevano da tempo un titolo che potesse chiudere in maniera efficace quel cerchio mai chiuso per i titoli di sesta generazione. Infatti sono diverse le chicche che il team di sviluppo ha inserito all'interno del gioco e che siamo sicuri i fan adoreranno. Non temete però, la storia è facilmente comprensibile anche per chi non ha mai giocato ai due titoli in questione. In generale si mantiene coerente e ben narrata, anche se ci sono momenti che possono risultare un po' prolissi, soprattutto nelle fasi iniziali dove il gioco ci guida in maniera fin troppo pedissequa. Per fortuna questa parte dura solo 2-3 ore, dopodiché potremo esplorare liberamente Luminopoli. Proprio come in Arceus, anche qui abbiamo tante missioni secondarie da svolgere, in gran parte ben scritte e che ci permettono di vedere un bello spaccato della vita dei cittadini e dei Pokémon che abitano Luminopoli. Nel complesso narrativamente Z-A, pur non raggiungendo i picchi di Arceus, svolge bene il suo lavoro e dimostra una maturità inaspettata in diversi frangenti della storia, che siamo sicuri apprezzerete.
 
Leggende Pokémon: Z-A

Adesso passiamo alla parte più importante di Leggende Pokémon: Z-A, il gameplay. Cominciamo con l'esplorazione del gioco, che dopo una parte iniziale guidata ci permette di esplorare ogni luogo di Luminopoli. E per ogni luogo intendiamo letteralmente, perché ogni superficie della città, sia in verticale che in orizzontale, è percorribile: strade, vicoli, tetti, fogne e altri luoghi di interesse. La sensazione iniziale è quasi di smarrimento, se si considerano anche i tanti strumenti da raccogliere che attirano continuamente la nostra attenzione, ma che al contempo rendono più appagante l'esplorazione della città. Ci sono anche diverse impalcature dove fare parkour e trovare vari strumenti tra cui le Viti Colorate, che se scambiate con un certo NPC, vi faranno ottenere peluche speciali che vi daranno vari bonus. E una volta sbloccata la planata con lo Smart Rotom potrete muovervi in maniera ancora più libera sui tetti. Chiaramente in città non possono mancare i Pokémon selvatici, in particolare nelle Zone Selvagge dove se ne riuniscono la maggior parte. In queste zone è anche possibile nascondersi nell'erba alta come avveniva in Arceus, per nascondere la nostra presenza. Da segnalare anche il ritorno dei Pokémon Alfa, mostriciattoli più forti di quelli standard e più ostici da catturare. Si tratta di una meccanica che avevamo apprezzato in passato e che ci ha fatto piacere ritrovare anche qui. Anche la cattura ha un funzionamento simile a quanto visto in Arceus, con i Pokémon che, se colpiti di spalle con una Poké Ball, ne viene aumentata la percentuale di cattura. Tra le novità legate alla cattura abbiamo l'introduzione del Raccattaball, un NPC che si trova fuori dai Centri Pokémon e che vi restituirà tutte le Poké Ball che hanno mancato il bersaglio. Una meccanica utile, specie se lanciate per sbaglio una preziosa Master Ball. Tra i vari obiettivi del gioco abbiamo naturalmente il completamento del Pokédex, dove troviamo una sezione inedita denominata Megadex, che si aggiorna ogni volta che otteniamo una Megapietra. Abbiamo anche gli Incarichi di Martynia, la nuova direttrice del Laboratorio Pokémon, che ci chiederà di completare determinati obiettivi, non tutti legati alla cattura: spesso facili, altri più difficili e alcuni oltremodo tediosi. Pensiamo che sarebbe stato meglio focalizzarsi solo sulla cattura, un po' come i livelli di ricerca del Pokédex di Hisui in Arceus, anche perché certi incarichi sembrano un palese modo per allungare inutilmente il gioco (tra questi senza dubbio quello di vincere 1000 lotte con gli allenatori).

Anche qui come nei precedenti titoli esiste il ciclo giorno-notte ed è una volta giunta la notte che comincia la Royale Z-A. Infatti quando giunge la notte appaiono le Zone Lotta, delle zone speciali dove è possibile affrontare tutti gli Allenatori di Luminopoli impegnati in questa competizione. Per poter aumentare di rango bisognerà accumulare punti (ottenibili vincendo lotte o completando delle sfide) in modo da ottenere un biglietto per la promozione e affrontare la lotta per la promozione. Ed è proprio questo il cuore principale del gioco, le lotte Pokémon, che come abbiamo scritto in apertura sono state rivoluzionate nelle fondamenta. Per la prima volta nella serie principale abbiamo un combat system che accantona i turni in favore di un approccio più attivo e action. Questo cambia in maniera interessante le strategie da adottare in battaglia. Difatti è possibile schivare le mosse muovendoci insieme ai nostri Pokémon. Inoltre ogni mossa ha un cooldown e diventa ancora più marcata la differenza tra mosse fisiche e speciali, con queste ultime che hanno un cooldown più lungo dal momento che possono colpire da lontano. Anche qui ovviamente ci sono i problemi di stato, il cui funzionamento è stato modificato per adattarsi al combat system in tempo reale. Per esempio la scottatura e il veleno fanno perdere PS ogni tot secondi ai Pokémon, la paralisi rende più lenti i loro movimenti e gli impedisce di attaccare a volte, la sonnolenza li rallenta e gli fa subire più danni e il congelamento li blocca per tot tempo. Senza dimenticare il ritorno delle Megaevoluzioni, che possono cambiare le sorti delle lotte a nostro favore. Insomma ci sono davvero tanti aspetti da tenere in considerazione nel corso di una battaglia. Rimanendo in tema lotte e Megaevoluzioni, abbiamo le lotte con i Pokémon Megaevoluti Ferox, una forma instabile e incontrollata che alcuni Pokémon di Luminopoli assumono. Si tratta in realtà di un altro gradito ritorno sotto mentite spoglie, dal momento che queste lotte sono quasi identiche alle lotte con i Pokémon regali di Arceusinfatti proprio come quelle lotte anche queste richiederanno dei buoni riflessi per poter schivare i pattern di attacco.
 
Leggende Pokémon: Z-A

Passando al comparto tecnico arriviamo al vero tallone d'Achille di Leggende Pokémon: Z-A, che ancora una volta si conferma essere l'aspetto critico per tutte le produzioni recenti di Pokémon. Non tanto dal punto di vista del framerate, che in questo caso si mantiene tutto sommato fluido anche su Switch (seppur ancorato a 30fps), soprattutto rispetto a quanto accadeva su Scarlatto e Violetto. Il vero problema è la qualità grafica e soprattutto la mancanza di una direzione artistica che possa sopperire alle mancanze. Perché se da una parte abbiamo modelli ben realizzati per personaggi e Pokémon, non possiamo dire lo stesso delle ambientazioni, in particolare non tanto gli interni (che sono ben fatti) quanto gli ambienti esterni. Con texture sbiadite e di bassa qualità, un level design poco ispirato e casi di pop-up e pop-in fastidiosi. Un comparto tecnico del genere è inaccettabile considerando l'importanza del brand Pokémon e ci auguriamo vivamente che con la vociferata decima generazione (che si dice sarà esclusiva Switch 2) si possa invertire questa triste tendenza degli ultimi anni. Per quanto riguarda la colonna sonora invece, ancora una volta i compositori di Game Freak hanno svolto un lavoro sopraffino, con diversi riarrangiamenti delle OST di Pokémon X e Y e diverse OST inedite che ci sono entrate fin da subito nel cuore. Da segnalare, come ormai da tradizione per la serie, la mancanza di un doppiaggio, che mai come in questo caso abbiamo avvertito come una perdita importante. Dopo quasi 30 anni di giochi pensiamo che sia arrivato il momento per Pokémon di adeguarsi alle altre grandi esclusive di Nintendo anche in tal senso.
 
GIUDIZIO FINALE
 
Leggende Pokémon: Z-A è un esperimento interessante e in gran parte anche riuscito. Dopo 12 anni finalmente Game Freak chiude in maniera definitiva il cerchio aperto con Pokémon X e Y e lo fa in maniera efficace, con una storia dall'intreccio interessante e dai risvolti inaspettatemente maturi, anche se siamo lontani dai picchi raggiunti con Leggende Pokémon Arceus. Tra gli altri pregi del gioco abbiamo il ritorno delle missioni secondarie, che ci mostrano un bello spaccato della vita dei cittadini e dei Pokémon che abitano Luminopoli, oltre all'atteso ritorno delle Megaevoluzioni e di altre meccaniche che avevamo apprezzato nel precedente Leggende. Non possiamo non citare poi il combat system in tempo reale, che abbiamo trovato sorprendentemente strategico e appassionante. E infine abbiamo una colonna sonora di altissimo livello, che presenta un meraviglioso equilibrio tra sonorità nostalgiche e inedite. Purtroppo anche in Z-A non mancano le criticità, alcune delle quali tristemente ben note (comparto tecnico ancora una volta insufficiente, alcuni incarichi tediosi e la mancanza di un doppiaggio), ma nel complesso rimane un titolo consigliato, anche se forse non a prezzo pieno.

Gioco testato su Nintendo Switch.
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