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Anime estremamente godibile e bellissimo da vedere, senza troppe pretese, molto commerciale ma anche ironico e scanzonato: un vero e proprio must per i "macrossiani" doc, ma in generale da vedere per ogni appassionato di japan animation.
L'impianto è quello consueto di solida space-opera avventurosa e romantica, dove le vicende, i problemi e i sentimenti dei protagonisti si stagliano sullo sfondo di drammatiche guerre ed epiche battaglie, nelle quali il genere umano lotta per la sua sopravvivenza, e dove i protagonisti e i comprimari tra amicizie, amori e morte, vanno incontro al proprio destino.
Spina dorsale della serie, dunque, sono i combattimenti aerei, opportunamente accompagnati dalle eteree melodie cantate dalle due protagoniste, Sheryl e Ranka; melodie composte per l'occasione dalla acclamata Yoko Kanno, la quale, dopo essersi già confrontata con l'universo di Macross nel 1994 per i quattro OAV di "Macross Plus", torna a cimentarsi con questa celebre serie in cui la componente musicale gioca una parte a dir poco centrale. L'inossidabile compositrice, in Macross Frontier, svolge un lavoro eccellente ma, a mio parere, discontinuo: lo score alterna pezzi belli e coinvolgenti (da applausi la sigla finale) a riarrangiamenti di vecchi successi, buoni pezzi orchestrali di accompagnamento e a noiose (almeno per me) canzoncine techno-jpop interpretate dalla idol di turno (esemplare in questo senso il repertorio di Sheryl). E' ovvio comunque che in questi casi i gusti personali giochino un ruolo importante nel giudizio finale, ferma restando l'alta qualità del tutto.

Il comparto tecnico è di altissimo livello, e sotto questo aspetto, non vi è dubbio che l'anime funzioni alla perfezione grazie ad adrenalinici "dogfight" su fondali ricchissimi di particolari, ad animazioni molto fluide e ben integrate con la computer grafica 3D, qui a livelli di eccellenza, a battaglie epiche rese in maniera spettacolare (anche se a volte un po' caotica) e che risultano essere una vera gioia per gli occhi e infine ad un mecha-design che è come sempre ispiratissimo. Per altro verso, la regia del solito Kawamori tradisce piacevolmente le origini di questa fortunata saga fantascientifica; se a questo si aggiunge il fatto che le citazioni della prima storica serie datata 1982 sono innumerevoli (ed ogni appassionato si divertirà a trovarle da solo, ma voglio segnalarvi comunque che questo cartone vi offre, tra l'altro, la possibilità di assistere a una reinterpretazione dell'ameno motivetto <i>"Il mio ragazzo è un pilota"</i>, con tanto di saluti militari e "mossine" durante il ritornello, una vera perla!), è facile capire che la sensazione di deja-vù diventa, talora, fortissima.

Accanto ai combattimenti, ovviamente non possono mancare le schermaglie amorose tra i vari personaggi, vera croce e delizia di tutti i "Macross-otaku", che non rimarranno di certo delusi. Dico solo che oltre al triangolo principale Alto-Sheryl-Ranka vi saranno anche varie altre sottotrame che faranno felici i gusti di tutti. Personalmente, ho trovato anche eccessiva questa congerie di intrecci sentimentali, sebbene mi abbia colpito la vicenda di Michael e Klan Klan, sospesa a metà tra autoironia e tragicità.
La produzione getta in campo svariati personaggi, alcuni caratterizzati piuttosto bene, altri un po' meno, e si fatica a capire il perché di personaggi come Nanase o Luca. Più in generale, come è stato giustamente detto, i questo caso lo stereotipo la fa da padrone, senza contare poi l'eccessivo fanservice di cui si sarebbe fatto tranquillamente a meno. Alcuni personaggi restano però impressi nella memoria: uno su tutti, l'ammiraglio comandante della Macross Quarter, riedizione tamarra del più compassato comandante Gloval.

La trama, centellinata nell'arco dei venticinque episodi, è tutt'altro che trascendentale, risultando un impasto, abbastanza prevedibile, di azione e melodramma, anche se riesce ad incuriosire ed a emozionare. Non mancano poi nemmeno i momenti di pathos. Non aspettatevi niente di particolarmente innovativo o originale (si sa che ai fan piace rivedere sempre la solita minestra riscaldata). Pollice verso per l'assurdo finale.
Ciò nonostante, e concludendo: consigliato a tutti (è decisamente migliore di tanta altra roba che va per la maggiore, un nome a caso "Gurren Lagann") e praticamente obbligatorio per i Macross fans.
Voto: 8 pieno.