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10.0/10
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Pretty Cure, l'anime del millennio secondo me!
La storia, a quel tempo, era del tutto innovativa, narrava di Mipple, la regina della speranza, e Mepple, il suo cavaliere, entrambi provenienti dal Giardino della Luce, un prato sempre luminoso, protetto dal potere delle Pietre Prismatiche. Le Pietre Prismatiche contengono in loro il Potere della Creazione e della Vita, e senza di loro, il Giardino della Luce e la Terra, chiamata Giardino dell'Arcobaleno, esse sono minacciate dall'oscuro regno di Dotsuku, che vuole impossessarsene per poter far resuscitare il loro re, Jyaku, così i due animaletti della luce, arriveranno sulla Terra alla ricerca delle leggendarie guerriere, Pretty Cure, che dovranno difendere Mipple e Mepple dai malvagi che vorranno sapere dove si trova il Giardino della Luce. In seguito si scoprirà che le leggendarie guerriere sono Nagisa Misumi, una sbadata campionessa di lacrosse, e Honoka Yukishiro, la studiosa frequentatrice del Club di Scienze, due ragazzine dai caratteri opposti, entrambi tredicenni, e iscritte all'Istituto femminile Verone Academy.

Una volta trasformate, dovranno combattere contro i numerosi nemici del regno delle tenebre e dell'Oscurità, tra cui il vanitoso Pisard, il grande e grosso, ma imbranato Gekidrago, l'ingannatrice Poisonny, suo fratello minore Kiriya, innamorato di Honoka, che si sacrificherà per lei per non combattere contro le Cures, ed il potente Ilkubo, che attaccheranno le Pretty Cure, evocando Zackenna, uno spirito malvagio che entrerà negli oggetti facendogli prendere vita, ma facendosi sempre sconfiggere dalla abilità delle cures, che a contrario delle altre serie majokko, potranno saltare come acrobati, cadere come gatte e sferrare colpi di karate da cintura nera.

Questa serie vanta una animazione abbastanza fluida, ma inferiore a quella della seconda serie; lieve è l'uso della CG che viene utilizzata. Serie che avrà un successo enorme fino a durare per otto serie, più di dieci film, e un merchandising, immenso, l'unico pecca, è che qua in Italia, viene sottovalutata dalla Rai, che ne acquista i diritti per immagazzinarli, però pare che negli ultimi periodi gli venga data più importanza, anche se il merchandising non manca, e molti stanno firmando alle petizioni.