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Lo studio Gonzo ci abitua e vizia un po'.
Così, in questo "Vorrei tu fossi qui" non delude troppo le aspettative di chi, come me, attendeva di vedere una storia interessante, con una buona dose di thriller, mistero, e qualche bello scontro a sangue. Nulla manca, ma c'è anche di più. Infatti nei quattro episodi che raccontano in realtà un'unica storia ben legata e omogenea, c'è anche una bellissima trama d'amore, delicato e passionale, per la vita, e per l'altra persona.

Prima di addentrarmi nelle retoriche romantiche nelle quali sicuramente sfocerà la mia recensione, è bene fare un piccolo appunto alla realizzazione di quest'anime.
Va infatti detto che nonostante sia particolarmente bello lo studio dei caratteri dei personaggi (linee tratteggiate con cura, disegno non banale e piuttosto unico, non standardizzato) e delle musiche, il cui scopo è principalmente quello di fare sprofondare nelle emozioni che la storia regala, c'è di contro un impiego di Computer Grafica poco armonico, non inserito nel contesto delle immagini, spesso dissonante con gli sfondi e con le persone disegnate a mano. Insomma, un po' più di cura avrebbe di certo fatto, di questa breve e autoconclusiva serie, un cult. Peccato per l'occasione persa e voto viziato molto da questa poca cura. L'otto lo avrebbe meritato pieno.

La storia parla di un mondo in cui una malattia aliena trasforma le persone in mostri sanguinari. A combattere questa piaga tenuta nascosta dai media alla popolazione, i NOA, agenti il cui organismo è "abitato" da nano-robot in grado di trasformarli in veri e propri combattenti corazzati. Idea non originalissima ma davvero piacevole.
In questo contesto si inserisce la "nuova arma" dell'umanità: una ragazzina dai poteri paranormali in grado di distruggere il virus alieno.

Così nasce l'interesse tra i due protagonisti del film, due giovani che si sfiorano guardando la luna e che lottano l'uno affianco dell'altra, l'uno per l'altra, e scoprono nella controparte il motivo per cui vogliono vivere. La chiave di volta di un anime che, altrimenti, non avrebbe un gran senso, ma che soprattutto va a chiudere l'anello con il titolo altrimenti inespresso.
E' con questo senso meraviglioso e leggero di pace raggiunta che lascio a chi vorrà godersi un ottimo anime in cui nulla è così scontato, e in cui anche il finale resta una piccola sorpresa, il gusto di commentarlo dopo di me.