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Guardando questo anime, come altri simili, mi sono sentito come pervaso da due diverse personalità. La prima continuava a ripetersi che l'impianto tecnico e grafico era davvero pessimo: volti inespressivi, corpi rigidi e ambientazioni costruite con prospettive imprecise e a volte poco credibili. Sono quasi esclusivamente i personaggi coinvolti nell'azione ad essere dotati di moto, se così si può dire, mentre quelli rimanenti vengono quasi a fondersi con gli sfondi piatti, che, soprattutto negli intercalari, vengono fatti scorrere senza uno straccio di animazione, come semplici tavole grezze davanti a una telecamera.
Tuttavia, l'altra parte di me è stata catturata da una trama molto interessante (a me poi piacciono particolarmente i poteri occulti), e il doppiaggio "alla Dragonball", con un repertorio di voci caro all'infanzia, mi ha reso contento, anche se quelle voci non si prestano particolarmente a dialoghi spesso seri e introspettivi.
La trama si complica un tantino nel finale, niente che impedisca però di apprezzare questo prodotto nella sua manifestazione elementare, seppur goffa. Certo, questo anime è del 2002 e, dopo aver terminato da poco "Serial experiment Lain" del 1998, mi aspettavo un salto in più nel modo di fare animazione. Per questo, facendo una media fra un 2 all'aspetto appena citato, un 6 al doppiaggio, un 8 alla trama e un 8 alle musiche (soprattutto per la sigla di apertura), ho deciso per un bel 6.