logo AnimeClick.it

-

<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Nella vita si hanno tanti sogni, ci sono i più semplici e quelli più difficili da realizzare.

Jiro Horikoshi è un ragazzo come tanti, sogna di diventare pilota di aerei, ma a causa della sua miopia non può farlo. Per chi ha una grande passione come Jiro questo è solo un minuscolo ostacolo da superare; dopo aver avuto un sogno in cui incontra il celebre progettista italiano Caproni, decide di diventare progettista di aerei. Dedica tutto sé stesso allo studio e cinque anni dopo prende il treno per andare a studiare ingegneria a Tokyo. Qui incontrerà, durante un terremoto che fermerà il treno, colei con cui deciderà in seguito di condividere la sua vita: la splendida Nahoko. Finisce per lavorare presso una delle fabbriche più importanti del Giappone: la Mitsubishi. Dopo un breve excursus in Germania finisce per diventare capo progettazione, realizzando però un iniziale insuccesso. Per riprendersi dalla delusione decide di visitare un luogo di villeggiatura estiva e qui incontrerà nuovamente la bellissima Nahoko; tra i due è subito amore, purtroppo però la ragazza è affetta da tubercolosi e per curarsi decide di ritirarsi in un ospedale. La ragazza non riesce a stare lontana dal suo amato Jiro e decide di ritornare subito da lui; i due organizzano poco dopo un matrimonio tradizionale. Jiro, usando tutta la sua forza creativa e l'utilizzo di nuove tecniche ancora in fase di test, riesce a realizzare un aereo velocissimo e robustissimo: il famoso Zero. La malattia della sua compagna però è peggiorata e la porterà definitivamente lontano da lui.

Il film tratta a mio parere la forza di realizzare un sogno difficile e porta a ragionare sull'utilizzo successivo del proprio lavoro completato. Gli aerei creati da Jiro vengono utilizzati in guerra e moltissimi di loro sarebbero andati distrutti durante i combattimenti. Durante un altro sogno Jiro si chiede appunto se abbia senso realizzare qualcosa che venga poi usato in maniera così riprovevole, ma il progettista Caproni gli spiega che ha realizzato qualcosa che comunque fornisce virtù nei cieli del mondo; se poi l'aereo viene usato in maniera negativa, la colpa non è sua.
Inoltre si parla della forza dell'amore che valica ogni confine, anche quello della malattia. Jiro e Nahoko riescono a trascorrere i pochi giorni assieme traendo ognuno la forza dall'altro.

Un film diverso da quelli standard di Miyazaki, con un impatto più maturo e più profondo, in cui la drammaticità assume un ruolo più elevato.
Il Maestro Miyazaki come sempre non delude le attese e regala un'altra perla d'animazione.