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6.0/10
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Può una danza tradizionale giapponese risalente agli anni '50 essere utilizzata come pretesto alla creazione di un gruppo di idols? Secondo Hanayamata parrebbe di si, ma andiamo con ordine.

La vita di Naru, timida e impacciata scolaretta delle scuole medie, è all'insegna della mediocrità e del banale, senza obiettivi in particolare o passioni che vadano oltre la lettura di vecchie favole. Un'esistenza quasi triste che tuttavia cambia quando fa la conoscenza di Hana, una ragazzina della stessa età di Naru e proveniente dall'America, che incontra per puro caso. Si scoprirà essere una studentessa trasferita da poco nella stessa classe di Naru e proprio con quest'ultima riuscirà dopo varie peripezie a farci amicizia ma allo stesso a farle scoprire la yosakoi, una danza giapponese di gruppo. Ma due membri non bastano alla creazione di un club, pertanto le due si metteranno alla ricerca di nuove interessate a questa particolare attività.

I primi episodi risultano abbastanza godibili e scivolano via molto rapidi, ma col passare degli stessi si cominciano a notare alcuni dettagli che fanno cambiare l'opinione del sottoscritto a riguardo dell'anime in questione. Infatti senza neanche sforzarsi è facile paragonare questo anime ad un'altro di tipologia musicale, idols a causa degli elementi che ne caratterizzano l'intera essenza, a cominciare dalle coreografie (tutt'altro che vicine a quelle dello yosakoi) e dalle musiche (in realtà una soltanto). Persino il signore del negozio di articoli yosakoi ricorda dannatamente il manager standard dei vip, con tanto di occhiali neri e vestito elegante, eppure ci si aspetterebbe una persona di ben altro tipo.

Ma il fatto che Hanayamata ci porti solo la storia trita e ritrita di 4-5 ragazze col sogno di diventare idols mentendoci dietro la premessa della yosakoi è da categorizzare come difetto? In linea generale no, ma a livello personale ritengo sia quantomeno offensivo. La yosakoi è uno specchietto per le allodole, un'esca col solo scopo di attirare uno spettatore che è interessato ad uno slice of life con una caratteristica inedita finora, ma che alla fine si ritrova difronte al classico gruppetto di idols di inizio carriera. Gli autori sarebbero capaci di sganciare idols persino col contesto di 5 amiche con la passione delle acrobazie aeree estreme, su questo non v'è dubbio. I problemi sono tuttavia anche gli stereotipi nelle location (terme, scuola, mare), caratteriali (tsundere e compagnia), nei disegni poco ispirati, nella complessiva poca originalità della storia e nell'abuso di sentimenti votati al buonismo smielato. Ce ne sarebbe da dire anche per una venatura yuri accennata varie volte.

A livello tecnico Hanayamata si comporta discretamente, un pò come la protagonista Naru, senza eccellere in nulla e non lasciando intravedere chissà quale particolarità. Le protagoniste tutte carine, i colori accesi ma non troppo e gli effetti di luce più o meno gradevoli danno allo spettatore un buon risultato senza esagerare. Le animazioni sono abbastanza buone nelle fasi di ballo della yosakoi, meno nelle restanti scene. Le musiche sono orecchiabili e in particolare la opening risulta gradevole all'ascolto anche per chi non ama particolarmente il genere come il sottoscritto. Il consiglio è sempre di prendere il comparto tecnico per ultimo e di dare una chance alla storia...se ne vale la pena.

Insomma Hanayamata non è risultato essere l'anime che mi aspettavo. Il prendere un elemento esterno al contesto idol e riutilizzarlo per un genere visto e rivisto francamente l'ho trovato scorretto nei confronti dello spettatore. Nonostante tutto l'anime non è cosi male, se riuscite a sorvolare sugli stereotipi, i cliché e la mancanza quasi totale di originalità magari potreste apprezzarlo più di me, sempre che non siate appassionati di idols giapponesi s'intende. In conclusione, dategli una chance, e se non convince nei primi 3-4 episodi allora lasciate perdere perché tanto non vi sarà alcun salto qualitativo.