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6.0/10
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L'anime si apre sulla sua nota più forte: l'intreccio affatto scontato dei personaggi, i cui rapporti reciproci sono costretti a un dinamismo inaspettato grazie alla premessa che impedisce a questi di prendere il percorso più breve per giungere alla realizzazione dei propri sentimenti. Un inizio del genere, che lascia sperare situazioni intriganti e inattese, finisce per esacerbare ancor di più lo spettatore, come ogni ottima premessa che venga gettata alle ortiche per un più tradizionale - e pigro - approccio allo story writing.

L'impegno durante tutta la serie per mantenere i personaggi quanto più piatti e statici possibile è palpabile, al punto che, qualsiasi situazione nuova si venga a creare e qualsiasi mutamento nei sentimenti di queste maschere impersonali possa avvenire, non si avrà nessuna svolta pratica degna di nota. Le stesse scenette comiche che già si ricalcano l'un l'altra saranno ripetute a oltranza per tutto l'episodio, quindi stese nuovamente lungo l'intero arco narrativo. Dovesse la trama suggerire un cambiamento di qualsiasi natura, questo sarà silenziosamente ignorato, cosicché i personaggi possano tornare il prima possibile ad esibirsi nelle loro solite gag, riproposte in ogni salsa da qualsiasi anime del genere da almeno una decina d'anni. L'aggiunta di nuovi personaggi non meno stereotipati dei primi non aiuta certo a sollevare quel velo di costante inconcludenza che ricopre l'intera serie senza riuscire a nasconderne il carattere vano.

In conclusione, la sufficienza viene strappata solo grazie alla premessa, che riesce in qualche modo a sedurre l'ingenuità di chi guarda, che, pur capendo di essere costantemente raggirato, spera, prima o poi, in uno sviluppo meno tedioso e fine a sé stesso.