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Mi sono approcciato a quest'opera consapevole dell'importanza che riveste nella cultura dei mecha e di quanto sia stato di ispirazione per molti.
L'inizio dell'opera è sicuramente accattivante, anche se la comprensione dei personaggi richiede una certa "concentrazione".
La trama piano piano va perdendosi terminando in una babele di situazioni psicologiche, filosofiche che mettono in secondo piano l'ottimo character e mecha design, sino ad arrivare al finale che reputo insufficiente ed a tratti assolutamente incomprensibile
Il punto più dolente ritengo siano i protagonisti ed in particolare i "Children": Shinji Ikari, il personaggio principale, pilota dell'Eva-1, una psiche molto complessa (troppo) che vive il contrasto con il padre e la situazione che gli piomba addosso come un qualcosa di mai digerito che caratterizza tutte gli episodi. Questo potrebbe risultare realistico, ma nell'insieme diventa una pesante zavorra alla trama, che quindi non decolla mai ed in questo non è aiutato neppure dagli altri compagni di viaggio. La "Second Children" troppo complessa, oltre che insopportabile, e Rei Ayanami, il pilota dell'Eva-00, personaggio chiuso spesso enigmatico per non dire incapibile. Pure il resto dei personaggi danno l'idea di vite difficili che però ricadono esageratamente sulla trama.
Bella l'idea degli Angeli degli Evangelion, il violento cataclisma che colpisce l'Antartide, ma di puntata in puntata il tutto diventa lo sfondo per risaltare vicende interiori e spirituali francamente esagerate.
Il doppiaggio è ottimo (immane lavoro), pure le musiche, ma complessivamente l'anime è stato una delusione a cui non riesco a dare una sufficienza.