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Questo anime è una pietra miliare. Semplicemente citandolo si comprende la sua grandezza.
Parte con un inizio abbastanza banale, con una minaccia (gli Angeli) che deve essere debellata, attraverso gli Evangelion. Però, dall'altra parte, si nota subito l'immenso spessore psicologico che lo sceneggiatore riesce a dare a Shinji Ikari, il protagonista. Questo personaggio, per tutto l'anime, si sentirà costretto a guidare gli Evangelion, ma allo stesso tempo lo farà per dimostrare al padre Gendo, capo della Nerv, che lui non è un essere inutile. Anche gli altri personaggi sono memorabili, come Misato (che all'inizio odiavo per il suo stile di vita non proprio elegante, ma che mi ha stupito per il suo passato travagliato e per essere l'unica della Nerv a comprendere, anche se in parte, la grande paura di Shinji) oppure Asuka e Rei Anayami. Ma il mio personaggio preferito rimarrà sempre e solo Ryoji Kaji, l'unico personaggio realmente positivo, che dispensava sempre consigli importanti e mai banali. Il finale di "Evangelion" potrebbe far storcere il naso, infatti molti ne hanno parlato male, e altrettanti ne hanno parlato bene. Il finale di "Evangelion" è bellissimo, profondo, una cosa mai vista e che (forse) mai si rivedrà. Hideaki Anno è un genio, anche se lui non è mai riuscito ad apprezzare la sua creatura più bella, che durerà nei secoli, per sempre.